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NEWS

ALMANACCO BIANCOBLU'

 
Viareggio 15 gennaio 1921 – 28 agosto 2009
 
Attaccante, ala sinistra, mancino puro con 13 presenze e 4 gol in maglia biancoblu nella stagione 1947-48, in Serie A. Conosciuto con il soprannome di "Cecchino", per la sua precisione nel calciare a rete, specialmente sui calci piazzati. Noto anche come "egiziano", appellativo dato quando era bambino, per via della carnagione scura.  
Fa parte del gruppo dei bomber toscani che hanno dato tanto alla Pro Patria, come l'altro viareggino Barsanti, il carrarino di Avenza, Bertoloni, Ettore Mannucci da Pontedera, l'aretino Falomi e il fiorentino Gucci.
Arriva alla Pro nel 1947 a 26 anni, da giocatore già formato, maturo, dal fisico scolpito, dotato di un mancino potente e preciso, sviluppato e curato con allenamenti specifici e continui. Viene prelevato dal Viareggio, dove si era messo in mostra nelle stagioni precedenti in Serie C. Passando prima dagli orrori dei campi di concentramento in Germania. 
Approda in una squadra di Serie A, categoria dove i tigrotti ritornano dopo quattordici anni di assenza e hanno tutta l'intenzione di dare battaglia per fare bene.
Bertolucci, va subito in gol nella gara del suo esordio in maglia biancoblu a Bologna, il 14 settembre 1947, per la prima giornata di campionato.
Sua la prima rete del pareggio tigrotto al 39' minuto su azione, rispondendo con il suo mancino al vantaggio felsineo di Biavati al 23' di gioco. Ed è il primo gol della Pro Patria al ritorno nella massima serie. Gara che termina poi 2-2, con vantaggio bustocco al 49' di Turconi e definitivo pareggio ancora di Biavati al 66'.
Segna altre tre reti, il 1 gennaio 1948, sul neutro del Vomero di Napoli, per la gara contro il Bari. Il suo è il gol del raddoppio, realizzato dal dischetto al 69', spiazzando Costagliola. Gara che finirà poi 3-1 per i tigrotti, con doppietta di Candiani.
Cinque giorni dopo va a ancora a bersaglio al 43' minuto, nella vittoria interna della Pro Patria sull'Alessandria per 3-2. L'ultima sua rete è quella della bandiera biancoblu, siglata al Genoa il 2 maggio 1948, con il grifone che si impone per 4-1. 
L'ultima gara giocata da tigrotto, è il 4 luglio 1948. Una data che è entrata nella storia della Pro Patria, perchè vide in biancoblu, imporsi per 4-0, in casa della Juventus, con le reti di Pozzi, Turconi (doppietta) e Antoniotti.
Lasciata la Pro Patria, gioca nell'Empoli in Serie B, dove in 36 gare segna 18 reti. Medesima categoria, per la stagione 1949-50, giocando nella città del Carroccio, con 12 presenze e 3 gol.
Un biennio all'Arezzo, quindi il ritorno nella sua Viareggio, dove è stato per molto tempo il bomber più prolifico della storia del sodalizio bianconero con 92 gol. Per anni è stato custode e tuttofare dello stadio del Viareggio, curando il terreno di gioco in maniera perfetta, tanto da essere chiamato più volte a prendersi cura del terreno di San Siro negli anni 70' e 80'. 
Si è spento all'età di 88 anni il 28 agosto 2009.
Anche il figlio Francesco è stato calciatore giocando prevalentemente in squadre toscane Viareggio, Lucchese e Prato, oltre all'Entella Chiavari, dove come compagno di squadra aveva Luciano Spalletti e tecnico Gian Piero Ventura. In quel periodo degli anni 80' fu vicino a vestire la maglia della Pro Patria.
Da allenatore ha guidato il Viareggio per alcune giornate in C1, guidando anche la formazione giovanile bianconera, nel prestigioso torneo locale noto come "Coppa Carnevale"
 
5 ottobre 1947, Pro Patria - Fiorentina 1-0, Bertolucci in azione nell'area avversaria
 
Spartaco Bertolucci a sinistra con il figlio Francesco

 

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