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ALMANACCO BIANCOBLU'

Viene acquistato dalla Pro Patria, dove fa il suo esordio nella massima serie l'11 settembre 1949, in trasferta contro la Roma (2-0 per i capitolini), a pochi mesi dal compiere 23 anni. Segna la sua prima rete alla 22^ giornata, il 29 Gennaio 1950, in Pro Patria – Bologna 3-3, andando a bersaglio al 9' del secondo tempo. Al termine del primo campionato in maglia biancoblu segna 6 reti su 22 presenze.
Per l'annata 1950-51, fatica a trovare spazio, raccogliendo solo 13 presenze, andando a bersaglio due volte. Nell'annata successiva con Mario Variglien allenatore e Giuseppe Meazza DT, trova la giusta collocazione in campo, conquistando la maglia da titolare, giocando a fianco di Hofling, Beniamino “Jo” Santos e Guarnieri. Realizza il suo record personale di reti, con 11 marcature in 34 gare, rivelandosi una delle maggiori sorprese del campionato. Si sblocca nella giornata più importante alla 6^ nel derby in trasferta, dove in due minuti tra il 77' e 79' segna prima il pari tigrotto, poi sigla la vittoria.
Un bottino importante che gli vale la convocazione per le Olimpiadi di Helsinki 1952, dove viene schierato come centravanti contro gli Stati Uniti (8-0 il 16 luglio 1952) e contro l'Ungheria (0-3 il 21 luglio).
Per il campionato 1952-53 passa alla Triestina, sempre in Serie A, ma tra infortuni vari non trova spazio, chiudendo con 21 gare ed 1 gol. Nell'annata seguente passa al Palermo, sempre nella massima serie, dove tra vari motivi trova ancora poco spazio, chiudendo con 15 presenze ma segnando cinque gol.
Torna ancora così alla Pro Patria nell'estate del 1954, dove in un triennio scende in campo 63 volte, segnando 10 gol. Nella sua ultima annata a Busto Arsizio, giocata in Serie B (1956-57), scende in campo 27 volte, realizzando quattro reti. La sua ultima rete da tigrotto è datata 5 maggio 1957, quando al primo minuto di gioco buca la porta del Bari, dando la vittoria per 1-0. Gioca la sua ultima partita in biancoblu il 16 giugno 1957, in Pro Patria - Messina 2-2, all'età di 30 anni e 189 giorni.
Con la discesa repentina dei tigrotti dalla Serie A alla Serie C, nell'estate 1957 lascia definitivamente i tigrotti, dove raccoglie complessivamente un totale di 132 presenze (105 in Serie A) e 29 gol (25 nella massima serie).
Gioca le ultime stagioni da calciatore prima con il Saronno, per due stagioni, poi con il Sondrio in Serie D. La Rosa nel 1961, veste i panni di giocatore-allenatore dello Stradella, in Promozione. Con la nascita del suo primo figlio decide di ritirarsi, gestendo concessionari di auto a Milano, marchio Fiat e Lancia, fino agli anni ’90, quando è andato in pensione. Si è spento a 93 anni, mercoledì 8 aprile 2020, presso il Pio Albergo Trivulzio a Milano, vittima dell'epidemia dovuta al Coronavirus.
1 ottobre 1950, Pro Patria - Atalanta 2-0. Per la fotografia si ringrazia il Sig. Stefano Colombo e la Famiglia Borra





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