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REGGIANA
A.C.
1919 |
REGGIANA
Associazione Calcio spa (1919)
Stadio
"Giglio" Piazzale Atleti Azzurri d’Italia –
Reggio Emilia
(105 x
68) – Capienza 29.650 spettatori.
Colori
sociali: maglia e calzoncini granata, calzettoni granata
con bordo bianco.
Reggio
Emilia città 133.000 - tot. prov. 456.000
Abbonamenti:
1726
Presidente:
Vando Veroni
Vice
- presidente:
Clarfiorello Fontanesi
Resp.
area tecnica: Massimo
Viarini
Resp.
Marketing:
Sandro Incerti
Ufficio
stampa:
Mauro Romoli
Segreteria:
Monica Torreggiani
Team
Manager:
Marco Lancetti
Allenatore:
Alesandro Pane
All. in
2^:
Marcello Montanari
All.
portieri:
Andrea Rossi
Prep.
atletico:
Franco Ferrrini
Responsabile
sanitario:
Dott. Sergio Roti
Medici
sociali:
Dott. Paolo Simonazzi e Dott. Giovanni Tortorella
Massaggiatore:
Alan Fioravanti
CALCIOMERCATO
INVERNALE
Arrivi:
Martini (a79 Frosinone)
Partenze:
Ingari (a84-Catania)
LA ROSA
PORTIERI:
Ambrosio (73), Barraco (89), Tomasig (83)
DIFENSORI:
Bruno (80), Esposito (88), Mallus (82), Mei (81),
Scatamburlo (78), Stefani (84), Zini (78)
CENTROCAMPISTI:
Alessi (77),
Arati (90), Bucolo (88), Cosner (88), Ferrari (86), Griego
(71), Maschio (78), Migliaccio (88), Nardini (83), Padoin
(79), Ponzo (72)
ATTACCANTI:
Dall'Acqua (81), Falconeri (86), Florian (87), Martini
(84)
PRO
PATRIA – REGGIANA: Arbitro
Sig. Ciro Carbone di Napoli
Primo
impegno interno del 2009, con la Pro che in pratica scende
in campo per la prima volta nel nuovo anno solare dopo il
rinvio di Lecco e tigrotti che tornano a disputare una
gara ad ormai un mese di distanza dall'ultimo impegno di
campionato che fu Pro Patria- Padova 2-1.
L'avversario di turno è la
Reggiana che zitta, zitta, a fari spenti viaggia da inizio
stagione nelle primissime posizioni, stabilendosi ora in
quarta piazza con trenta punti. Un risultato di assoluto
rilievo, tenendo conto che ha dovuto fare a meno dell'ex
biancoblù Stefano "Terminator", Dall'Acqua, che
gioca a tratti per via dei postumi di un vecchio
infortunio, del fantasista Alessi (ex Toro, Napoli e
Spezia) e di Padoin altro ex spezzino. Tre pedine
decisamente importanti, nell'economia dalla squadra
emiliana, ma senza le quali è comunque riuscita ad
istallarsi al quarto posto, dopo la vittoria sul Cesena
domenica scorsa. Una formazione che sotto la guida del
tecnico Alessandro Pane (ex Empoli), praticamente gioca a
memoria, grazie al fatto di avere praticamente il
centrocampo dello Spezia degli scorsi, con Ponzo e Grieco,
oltre agli infortunati di lungo corso Padoin ed Alessi,
con cui gli aquilotti vinsero il campionato di C1, ormai
tre stagioni fa. Un formazione che anche durante l'estate
ha cambiato pochissimo ed ha fatto della coesione del
gruppo e del gioco a memoria uno dei suoi punti di forza.
Una squadra che quindi ha una
propria precisa identità di gioco, meccanismi ben oliati
e manovre mandate a memoria, unita ad una buona
compattezza, oltre ad avere ancora una buona dose di
entusiasmo per la promozione della scorsa stagione oltre
al fatto di essere sempre tra le prime della classe anche
nella categoria superiore. Un morale, andato ancora più
in alto, dopo la vittoria sul Cesena, una delle formazioni
più in forma prima della sosta, in una gara sentita che
ha ulteriormente rafforzato il gruppo. Granata che però
hanno nel reparto avanzato forse il tallone d'Achille, con
Dall'Acqua ai box praticamente sempre per problemifisici
ed che nelle ultime ore di calciomercato è stato però
rafforzato con l'arrivo del rapido Martini, prelevato dal
Frosinone ed ex di Samb e Pescara e che sarà in campo
contro i tigrotti. E' invece tornato alla casa madre
Catania, Ingari, altro ariete con 10 reti lo scorso
campionato in C2. Per il match contro la Pro, i granata
avranno diverse assenze oltre ai già citati Beppe Alessi,
il centrocampista Padoin, l'altro attaccante Falconieri ed
il difensore Bruno, tra l'altro tutti assenti anche nella
gara di andata, oltre al difensore Esposito che ha
lasciato il campo domenica scorsa dopo solo 17 minuti per
un problema muscolare e lo squalificato Nardini
(centrocampista). Il tecnico Pane, probabilmente dovrà
per forza di cosa rivedere qualcosa a livello di uomini
nel proprio schema di gioco che comunque sarà sempre il
collaudato 3-5-2.
Tra i
pali sicuramente l'esperto Ambrosio (73) ex Salernitana,
Brescia e Chelsea, elemento di sicuro affidamento che dà
serenità a tutto il pacchetto arretrato ed imbattuto da
370 minuti. Ultimo goal preso a Portogruaro al 35' del
secondo tempo, per quella che rimane l'ultima sconfitta
dei granata con il poker subito dai veneti. Linea di
difesa a tre, con al centro l'ex pistoiese Zini, a destra
Stefani andato in rete di testa domenica ed a sinistra Mei,
con l'ex legnanese Mallus, pronto all'evenienza.
Centrocampo di esperienza con Ponzo (72) davanti alla
difesa a supporto del regista Grieco (71), dotato di buona
visione di gioco e personalità, formando un blocco di
esperienza e qualità, ma che alla lunga, non solo durante
la stagione ma anche nella singola partita, potrebbe
pagare qualcosa fisicamente data l'età, di certo non più
verdissima. Reparto che si dovrebbe completare con
Scatamburolo sulla corsia di sinistra ed addetto alla
battuta dei calci d'angolo sulla propria corsia. Maschio
sulla destra, elemento duttile, capace di ricoprire
diversi ruoli e farsi trovare pronto anche
all'appuntamento con la rete. Il posto di Nardini,
dovrebbe essere preso da Luca Ferrari con il compito di
rifinitore a sostegno delle punte. Una sicuramente sarà
di Martini, rapido e scaltro ed abile a giocare tra le
linee. L'altra maglia è ancora da designare con il
tecnico Pane che potrebbe optare per Florian considerate
le non perfette condizioni di Dall'Acqua. Grieco potrebbe
avanzare di una decina di metri, con Scatamburlo e Maschio
pronti all'inserimento dalle retrovie con tagli dalle
corsie esterne. Una squadra che viaggia sulle ali
dell'entusiasmo e che nonostante le assenze, può mettere
in difficoltà chiunque, forte dei suoi schemi e manovre
mandate a memoria. Reggiana che sfrutta spesso e
volentieri gli inserimenti su palle inattive dei suoi
difensori in particolare di Zini e Stefani, guarda caso in
rete entrambi in rete contro il Cesena, il primo
all'andata il secondo al ritorno. E come avvenuto anche
contro la Pro, sul neutro di Sassuolo. Formazione che una
volta in vantaggio sa' come chiudersi al meglio,
confermando quanto di buono fatto vedere nelle ultime
stagioni. Un pò diverso il discorso inverso, quando deve
inseguire, trovando spesso delle difficoltà ad alzare il
ritmo ed innescare le punte che spesso vengono lasciate
sole.
Nelle
ultime quattro gare gli uomini di Pane, hanno conquistato
10 punti, battendo in casa Cremonese e Cesena ed andando a
pareggiare a Padova, oltre alla vittoria interna contro la
Samb, nel turno di chiusura del girone di andata. Fuori
casa ha conquistato 13 punti, esattamente come la Pro, ma
con una gara in più, frutto di tre vittorie (Cesena, Pro
Sesto e Lecco), quattro pareggi e due sconfitte a Novara e
Portogruaro, segnando 10 reti e subendone 12. L'ultima
vittoria esterna dei granata, risale all'undicesima
giornata, il 9 novembre scorso, con il sacco di Lecco.
Reggiana
che con 19 reti ha l'undicesimo attacco del girone, come
Lumezzane, Portogruaro e Ravenna. 19 sono anche le reti
subite, decima difesa del torneo, al pari del Padova.
A livello
statistico, la Pro non batte i reggiani in casa dall'ormai
lontano 14 Dicembre 2003, quando alla 15esima giornata i
tigrotti superarono i granata per 1-0 con rete dell'ex
milanista (ed anche ex della gara) Carbone al 38' di
gioco.
LA
VITTORIA PIU' NETTA NELLA STORIA DELLA PRO
Alla
Reggiana è legata la vittoria più netta dell'ormai
novantennale storia della Pro, con un 11-0 rifilato ai
granata nella stagione 1941-42 in Serie B. I biancoblù
avevano ritrovato la serie cadetta dopo sei stagioni, dopo
aver battuto in uno spareggio il Prato. Quella domenica
del 21 Giugno 1942 allo stadio di Busto, intitolato ai
tempi "Bruno Mussolini", si giocava la 31esima
giornata. I granata furono sommersi di reti, anche se a
dir la verità, furono proprio loro a segnare per primi al
10' di gioco, quando Bedogni, infilò il proprio portiere,
dando il vantaggio alla Pro. Gli emiliani poi subirono il
poker di Gallazzi, andato a segno al 15', poi alla
mezzora, quindi al 57' ed al 63'. Al 16' i tigrotti erano
già sul 3-0 con la rete di Fornaris che al 49' siglò la
sua doppietta. Al 36' erano già sul 5-0 con la rete di
Dondi, al 51' mise il suo nome a registro anche Turconi
che fu anche l'ultimo marcatore di giornata all'86'. Nel
mezzo al 54' la rete di Palma.
La Pro di quella stagione
scendeva in campo con questa formazione tipo: Favini,
Crespi, Ivaldi, Erba, Boniforti, Crippa, Turconi,
Fornasaris, Gallazzi, Palma, Dondi.

Due splendide foto d'epoca della Pro del periodo. Il capitano Egidio Crippa negli spogliatoi e mentre guida la squadra all'ingresso in campo

I
PRECEDENTI
Palmares:
Pro
Patria 12 Campionati di Serie A – 1 Coppa delle Alpi
Reggiana
3 Campionati di Serie A- 1 Supercoppa di Serie C2 2007-08
1926-27
Finali Nazionali di 1^ Divisione
3^ 1
Maggio 27; Reggiana - Pro Patria 3-1: 21' e 51' Aigotti,
44' rig. Mazzelli, Reguzzoni (P)
6^ 22 Maggio 27; Pro Patria -
Reggiana 1-0: 86' Corengia
1935-36
Serie C/b
12^ 23
Dic. 35, rinviata
recupero 1 Gen. 36; Pro Patria -
Reggiana 1-1: 17' Benelli (R), 40' rig. Barboni (Pro)
27^ 19 Apr. 36; Reggiana - Pro
Patria 4-1: 3' 3 66' Benelli, 22' Zironi, 31' Borra (Pro),
50' rig. Vighi,
1936-37
Serie C/a
12^ 20
Dic. 36; Pro Patria - Reggiana 2-1: 12' e 71' Tremolada
(Pro), 57' Marchi
27^ 18 Apr. 37; Reggiana - Pro
Patria 3-1: 36', 42' e 67' Fornasaris, 53' Tremolada (Pro)
1937-38
Serie C/a
2^ 3 Ott.
37; Pro Patria - Reggiana 2-1: 9' e 65' Reynoldi (Pro),
37' De Stefanis
17^ 6 Feb. 38; Reggiana - Pro
Patria 2-0: 30' Montanari, 82' Ravasi
1941-42
Serie B
14^ 25
Gen. 42; Reggiana - Pro Patria 2-0: 14' Violi, 57' Biagini
31^ 21 Giu. 42; Pro Patria -
Reggiana 11-0: 10' aut. Bedogni, 15', 30', 57' e
63' Gallazzi, 16' e 49' Fornaris, 36' Dondi,
51' e 86' Turconi, 54' Palma
1957-58
Serie C/a
17^ 19
Gen. Pro Patria - Reggiana 0-0
34^ 25
Mag. 58; Reggiana - Pro Patria 1-0: 43' Masoni
1960-61
Serie B
Pro
Patria - Reggiana 0 - 1
Reggiana
- Pro Patria 4 - 2
1961-62
Serie B
1^ Pro
Patria - Reggiana: 0 - 3
20 ^ Reggiana - Pro Patria 1 - 1
1964-65
Serie B
6^ Pro
Patria - Reggiana 1 - 0
25^ Reggiana - Pro Patria 1 - 2
1965-66
Serie B
10^ Pro
Patria - Reggiana 2 - 1
29^ 17 Apr. 66, Reggiana - Pro
Patria 2 – 1: 61' Stucchi, 66' G. Calloni, 73' Sartore
(Pro)
1970-71
Serie C/a
Pro
Patria - Reggiana 1 - 1
Reggiana - Pro Patria 1 - 1
2002-03
Serie C1/a
6^, 6 Ott. 02; Reggiana - Pro Patria 1-1: 45'
Matteini (Pro), Pizzi 98’ rig CLICCA
QUI
23^, 9 Feb. 03; Pro Patria - Reggiana 0-2: 9’
Makinwa, 89’ Miftah
CLICCA
QUI
2003-04 Serie C1/a
15^,
14 Dic. 03; Pro Patria – Reggiana 1-0: 38’
Carbone CLICCA
QUI
32^, 2 Mag. 04; Reggiana – Pro
Patria 1-1: 15' Paramatti, 68' Elia (Pro)
CLICCA
QUI
2008-09
Prima Div./ a
2^, 7
Set. 08 a Sassuolo; Reggiana – Pro Patria 1-3: 19' Dalla
Bona (Pro), 22' Fofana (Pro), 79' Florian (R), 88' Toledo
(Pro) CLICCA
QUI
LA
TIFOSERIA
Il tifo per la Reggiana, vede
coinvolta non solo il capoluogo, dove ha sede e gioca la
squadra, ma tutta la provincia che gravita su di essa,
forte anche di un legame territoriale in cui si riconosce
il territorio nella squadra, nei confronti delle vicine e
rivali storiche, non solo calcistiche Modena, Parma e
Bologna.
A parte l'esplosione che portò
negli anni 90 in Serie A, la Reggiana ha sempre mantenuto
una storia, a cavallo tra la cadetteria e la terza serie;
questo sin dai tempi della costruzione del compianto
stadio Mirabello, con le tribune a ridosso del terreno di
gioco, in stile inglese che faceva sentire in maniera
calda la presenza del pubblico sugli spalti, che spesso
vedeva l'impianto al limite della capienza, con punte di
oltre i 10.000 spettatori anche in terza serie.
Il movimento ultras a Reggio
Emilia vide la luce nel 1977, quando nacquero gli "Ultras
Ghetto", che per oltre un ventennio portarono il tifo
della città emiliana ad alti livelli. Questo grazie anche
agli altri gruppi nati in seguito; i
"Fedelissimi", il "Front" e la frangia
interna sempre attiva del "Gruppo Vandelli".
Dopo anni altalenanti in serie
cadetta, la Reggiana raggiunse la massima serie ed una
difficile salvezza la stagione immediatamente successiva;
dopo una retrocessione il miracolo si ripetè per
un'ulteriore stagione, seppur l'ultima. Furono questi gli
anni delle trasferte imponenti nei maggiori stadi
italiani, in cui la tifoseria granata seppe farsi valere,
mantenendo alto il livello del tifo di provincia, con
circa 6.000 sostenitori a San Siro e 4.000 a Torino.
Raggiungendo il top, all'ultima giornata di campionato con
la salvezza in ballo contro il Milan, proprio al Meazza,
quando la presenza dei supporter granata fu stimata
attorno alle diecimila unità.
Era il periodo della dirigenza
targata Dal Cin, dell'abbandono forzato del vecchio
Mirabello, giudicato non all'altezza della massima serie.
I nuovi padroni si presero l'incarico della costruzione di
un nuovo grande stadio, l'odierno Giglio, a tutt'oggi
l'unico impianto italiano di proprietà di una squadra di
calcio.
Con il chiudersi degli anni 90,
arrivarono cocenti delusioni per la tifoseria granata, con
la squadra che tornò velocemente in terza serie. La
tifoseria iniziò di conseguenza, come sempre avviene in
questi casi, una parabola discendente, prese corpo un
lento ma progressivo distacco della città dalla propria
maglia.
Gli Ultras Ghetto, i Fedelissimi
e il Front, le tre grandi realtà della curva, lasciarono
il timone; nel frattempo la scissione tra i due elementi
si fece più consistente, con momenti anche aspri tra le
diversi componenti del tifo. La curva reggiana, rimase
senza gruppi guida, e vi fu una breve esperienza in cui le
frange più fedeli si riunirono dietro lo striscione
"Curva Sud", ma fu una soluzione provvisoria.
Nel 1999, dopo varie riunioni, i
leader dei tre gruppi storici decisero di riunirsi sotto
il nome di "Teste Quadre". A causa dell'ormai
compromesso rapporto con la società, il nuovo gruppo si
propose di mantenere assoluto distacco dai vertici
dirigenziali. con l'unico scopo di riportare in alto il
livello del tifo granata. La situazione degenerò, fino ad
arrivare nell'ottobre del 2000 alla grande contestazione
conclusasi in aggressione nei confronti degli odiati
proprietari. Con la salvezza ai play-out del campionato
2002-03 in C1, ma soprattutto a seguito dell'uscita di
scena dei Dal Cin, un velato entusiasmo, confermato dalle
presenze al Giglio, sembrava essere tornato tra i
reggiani, ma arrivò poi la mazzata del fallimento
dell'annata successiva, con la ripartenza dalla C2, grazie
al Lodo Petrucci, in un periodo in cui la tifoseria
locale, ultras e clubs si fece più volte sentire, con
cortei in centro città a difesa dei propri colori e della
propria squadra, con incontri con i vari sindaci che si
succedettero alla guida della città emiliana.
Nel campionato 2006-07, la
Reggiana raggiunse i play-off, con una media alta di
spettatori e buoni esodi anche in trasferta tra cui 650
persone a Roma, per la gara contro la Cisco. Mentre per la
finale contro la Paganese le presenze andarono oltre quota
5.000, raggiungendo Castenuovo Garfagnana in 1.200 per
l'ultima decisiva partita della scorsa stagione. Nello
scorso e vittorioso campionato di C2, le tessere furono
1.235 ed una presenza media di 2.800 spettatori, con la
punta massima di quasi 6.000 per il big-match contro il
Bassano. In questa stagione le tessere staccate sono state
1726, con una media presenze di 2.830 unità.
La tifoseria non ultras è
organizzata dal Centro Coordinamento Reggiana Clubs, che
raggruppa tutte le associazioni di tifosi presenti in
città e nella provincia, allo stato attuale circa una
trentina.
Gemellaggi consolidati della
tifoseria granata sono quelli con i pisani, i carraresi, i
vicentini e i cremonesi. Recentemente sciolto quello con
gli spallini, a causa di divergenze nate dopo il cambio di
gestione di entrambe le curve, poi sfociati anche in
incidenti prima di una gara tra le due squadre. Esiste
un'amicizia con la tifoseria genoana e quella di Castel
San Pietro.
La rivalità principale e più
sentita è quella con i parmigiani, seguita a ruota da
quelle con bolognesi, modenesi, spallini, spezzini,
cesenati, piacentini, mantovani, pratesi e lucchesi.
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Pro
Patria - Reggiana 2002/03
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Pro
Patria - Reggiana 2003/04
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