Campionato serie C1 - Ventitreesima giornata: Pro Patria-Reggiana 0-2

Busto Arsizio  9 febbraio 2003  Stadio "Speroni"

PRO PATRIA: Di Sarno, Dato, Annoni (63' Ruopolo), Zaffaroni, Salvalaggio, Asara, Corti (55' Arioli), Boscolo,
Karassavidis (78' Romairone), Trezzi, Romano. In panchina: Capelletti, Cresta, Carbone e Colombo - All. Muraro 

REGGIANA: Mondini, Caselli, Federici, Tinazzi, Morello, Bono, De Vezze, Goretti, Makinwa (76' Miftah), Pizzi,
Giandomenico (80' Bonomi) In panchina:Saula, Ekong, Bizzarri, Catanese, Corallo - All. Cadregari

MARCATORI:: 9' Makinwa, 90' Miftah

ARBITRO: Gandolfi di Cremona (Valacchi-Celentano)

NOTE: Giornata grigia e fredda, terreno in discrete condizioni
Spettatori 1.800 (906 abbonati) 200 circa da Reggio Emilia, giunti con 3 pullman e macchine al seguito

AMMONITI: Boscolo, Salvalaggio (Pro), Caselli, Giandomenico, De Vezze, Tinazzi (R) 

ESPULSO: 68' Cadregari allenatore della Reggiana


Diciamolo francamente, a questa Pro Patria piace complicarsi la vita, ballare sul filo del rasoio senza motivo; ha nel suo dna la capacità e la "voglia" di rendere tutto più complicato senza motivo ed anche oggi ci è riuscita benissimo, con un sconfitta casalinga pesante, contro una diretta concorrente per la salvezza con i biancoblù chiamati a riscattarsi dopo la sconfitta di Ferrara ed invece scivolano malamente e pesantemente tra le mura amiche.
La sconfitta di oggi ha tante sfaccettature, partiamo da quelle tecniche con l'allenatore Muraro, il quale mischia le carte ancora una volta, mandando in campo un inedito centrocampo a tre con Boscolo (ottima partita), coadiuvato da Corti ed Asara al rientro in campo da titolari dopo mesi e che hanno dimostrato parecchi limiti, mandando invece in panchina, tra la sorpresa generale Giovannino Arioli tra i migliori dell'ultimo periodo mandandolo in campo dopo un'ora di gioco. Un centrocampo di corsa, movimento senza nessuno a costruire gioco così la manovra è decisamente mancata.

Salvalaggio

Un attacco con il solo Karasavvidis, al suo esordio in biancoblù, al centro dell'attacco con Trezzi e Romano larghi a sostenere la manovra, ma se il "talentino" abruzzese a messo in mostra ancora buoni numeri fin che il fisico lo ha sorretto, per Trezzi è stata una partita decisamente sotto tono, in un ruolo che non gli si addice e che non ama.

Due reti subita da calcio da fermo, la prima poi da con tre giocatori oltre il metro novanta di altezza presa con un colpo di testa dall'area piccola.

Una squadra che subito il goal della Reggiana in apertura di gara, è andata in confusione non riuscendo a costruire manovre con un filo logico, ma basandosi solo sull'ardore e sull'agonismo dei singoli, innervosendosi con il passare dei minuti sia perchè dalla tribuna arrivavano solo dissensi pesanti, anzichè dare una mano alla squadra a rimontare, sia perchè gli emiliani si sono dimostrati squadra tosta e compatta che dalla mezz'ora di gioco in avanti ha adottato una tattica ostruzionistica al massimo, spezzettando il gioco a centrocampo con falli e falletti al limite del regolamento ed ogni volta che toccava loro subire fallo, cadevano "morti" sul terreno di gioco, in particolare con De Vezze (abile nel provocare) e Makinwa, che oltre a buoni numeri in campo, hanno mostrato doti degne della migliore "sceneggiata napoletane", facendo perdere più volte tempo, facendo fermare anche le azioni che si stavano svolgendo. 

Una Pro confusionaria e nervosa, che nei primi 20 minuti di gara ha in pratica messo in mano la partita alla Reggiana, concedendogli terreno, spazi dove l'ottimo centrocampista offensivo Giandomenico s'infilava a piacimento,divenendo in pratica punta aggiunta.

Sulla gara pesa a dire il vero anche una terna arbitrale scarsina, che permette a Caselli per mezz'ora abbondante di picchiare come un fabbro ferraio Romano ed a Morello di fare lo stesso con Karassavidis e di non concedere un plateale rigore alla Pro nel convulso finale del primo tempo, per una vistosa e netta spinta con trattenuta dello stesso difensore centrale Morello su Karasavvidis su un calcio d'angolo; ma sarebbe riduttivo concentrare in questi episodio la sconfitta di oggi, la Reggiana è stata più decisa e convinta nel primo tempo ha mostrato ottime trame di gioco, da parte biancoblù sono stati commessi errori gravi nel mandare in campo la squadra e peggio ancora non sono stati corretti per tempo, poche manovre in profondità, poche idee e tutte confuse e soprattutto pochi tiri in porta per cercare una rimonta che non era impossibile, ma è stata resa tale da un concorso di colpe spalmato su tutti gli elementi che fanno la Pro, tecnico, squadra e pubblico.

Cosa salvare di oggi?? le prove dei singoli, il solito "Capitano" Zaffaroni, Romano che fin quando il fisico lo ha sostenuto ha messo in mostra grandi numeri, la generosità di Boscolo il solito gran combattente ed Annoni che fin quando è rimasto in campo si mostrato più rinfrancato e decisamente in crescita.

La prova dell'atteso Karasavvidis, al suo esordio in biancoblù primo vero straniero della Pro dai tempi della serie A (De Lorenzo e Testa La Muta erano nati da genitori italiani all'esterno, conservando la doppia cittadinanza, gli ultimi in ordine di tempo furono gli argentini Cacciavillani e Giarrizzo) è stata tutto sommato positiva, mobilità, voglia di combattere.

Karasavvidis


Nella fredda domenica di Febbraio, le due squadre vengono accolte da una sbandierata con alcuni fumogeni bianchi dal settore della Pro, mentre dai supporters emiliani, una fumogenata bianca con molte bandierine granata a sventolare.

All'annuncio delle formazioni, bisbigli e malumore in tribuna per Arioli mandato a sorpresa in panchina e con il centrocampo senza nessuno a costruire.

Parte bene la Reggiana, con un'azione che manda sul fondo il "rosso" Giandomenico che dal fronte d'attacco sinistro crossa, la palla taglia tutta l'area ma non interviene nessuno.

Ci si accorge subito che la Pro fa fatica, non trova misure e scambi, mentre dalla sponda opposta l'allenatore dei granata Cadregari, per la trasferta di Busto Arsizio, ha modificato decisamente l'assetto della sua squadra passando dal tradizionale 4-3-3, ad un più coperto 4-2-3-1 con; Mondini in porta, quattro difensori in linea e pronti nel far scattare il fuorigioco, il falloso ed irruento Caselli a destra, al centro Tinazzi e Morello (altro bel martello) a sinistra Federici.

Bono e De Vezze larghi davanti alla difesa, segue una linea a tre con Pizzi a sinistra, Goretti al centro e Giandomenico a destra, mentre Makinwa solo in avanti a muoversi per tutto il fronte d'attacco per non dare punti di riferimento alla difesa dei tigrotti, mantenendo comunque la Reggiana a trazione anteriore, con Pizzi e Giandomenico pronti a supportarlo, mentre Bonomi prelevato dalla Florentia va in panchina.

La Pro schiera, Di Sarno tra i pali ripresosi dall'influenza, difesa che ritorna a 4 con Dato a destra, al centro Salvalaggio e Zaffaroni a sinistra Annoni, poi l'inedito ed inusuale centrocampo a tre Corti a sinistra, Boscolo al centro ed Asara a destra, due esterni in attacco con Romano a sinistra e Trezzi a destra ed il mobile greco Karasavvidis al vertice dell'attacco. 

Il 19enne nigeriano Makinwa, dimostra da subito di avere buoni numeri, buon palleggio ed agilità fisica, andando via bene in un paio di occasioni, con i granata che si dimostrano da subito decisi ed aggressivi, ben messi in campo a coprire tutte le zone, con De Vezze e Bono ad andare in pressing sin dal fischio d'avvio.

Granata che si portano da subito stabilmente nella metàcampo della Pro, non trovando praticamente ostacolo nel centrocampisti biancoblù, i quali ogni volta che prendono palla sono in inferiorità numerica contro due o tre granata; gli uomini di Cadregari spingono ed all''8' Goretti dalla destra mette in area un pallone, su cui la difesa biancoblù appare ferma, Makinwa sbuca e si avvita in torsione, colpendo di testa, risponde bene Di Sarno che manda in angolo.

Dal corner della destra combinazione di due granata, palla a Goretti che mette un pallone tagliato nell'area piccola su cui i due corazzieri Zaffaroni e Salvalaggio non intervengono, aspettandosi l'uscita del terzo corazziere Di Sarno (nessuno dei tre è sotto i 190 cm), che invece rimane tra i pali, si avventa come una pantera Makinwa, lasciato tutto solo, mandando in rete, confermando così il suo alto rendimento minuti reti segnate; festeggiando con una doppia capriola.

Sulla tribuna del Carlo Speroni cala il gelo totale oltre che a quello meteorologico.

La Reggiana ha in mano la partita, mentre la Pro non riesce ad imbastire una minima azione, al 15' gli emiliani vanno vicini al raddoppio con Giandomenico, che in progressione da destra verso il centro, arrivato al limite dell'area, manda un missile telecomandato nel sette, che Di Sarno con un bell'intervento alla sua destra devia in angolo.

17' ancora granata, centrocampo biancoblù che perde malamente palla, lancio per Makinwa in contropiede, che tenta di superare l'estremo difensore biancoblu con un pallonetto al limite dell'area, Di Sarno riesce ad allungare un mano ed a bloccare in due tempi il pericolo.

La Pro priva di un riferimento preciso a cui dare palla non riesce a fare gioco, basandosi solo su lanci lunghi a cercare Romano o Karasavvidis, con Cadregari che muta l'assetto tattico mettendo Bono davanti alla difesa a fare da play-maker, De Vezze si sposta più avanti costruendo con Pizzi, Giandomenico e Goretti, una vera barriera abile nel palleggio che chiude ogni varco, mentre dalle tribune piovono i primi sonori dissensi.

Al 20' la Pro per la prima volta si fa vedere con Trezzi, ma non è niente di pericoloso; facilitata dallo spostamento degli uomini in maglia granata, i biancoblù prendono lentamente a farsi avanti, ma cominciano anche i falli di ostruzione degli ospiti con Caselli che prende a malmenare Romano, dopo essere stato saltato due volte in dribbling.

22' Romano combina con Boscolo che gli restituisce palla lanciando nella metà campo avversaria sotto la tribuna, De Vezze cerca il fallo da dietro ma fortunatamente manca il biancoblù, che arrivato sull'esterno dell'area trova Caselli che lo stende, ma si prende il cartellino giallo, che ne calma i bollenti spiriti.

28' bell'azione di Romano, si porta a spasso un paio di granata, tocca per Karasavvidis al limite dell'area, ma viene steso da Morello con un intervento alle spalle, sulla palla da posizione invitante vanno Zaffaroni ed il centravanti greco ed è proprio che quest'ultimo che batte a sorpresa con una palla a sorvolare la barriera, ma è a circa sette metri e la conclusione viene ribattuta.

La Reggiana sembra ora subire l'ardore dei biancoblù, che avanza a folate, al 32' una discesa di Romano viene bloccata con l'ennesimo fallo pesante di Caselli nei pressi dell'area, ma l'arbitro non estrae il secondo cartellino giallo, ammonendolo solo verbalmente. 

Questo è il miglior momento della Pro, che cerca di chiudere i granata nella metà campo, ma non crea pericoli a Mondini; poi due fiammate la prima con Romano che con un bel tocco di tacco mette il greco in condizione di andare a rete dal limite, ma il numero nove biancoblù non si avvede del passaggio, poi un'azione tambureggiante che vede coinvolti diversi bustocchi, palla a Dato che dal limite spara in porta Mondini ci mette i pugni, l'azione continua la sfera arriva poi a Corti che da dentro l'area manda alto da buona posizione.

Al termine della prima frazione Romano batte un corner dalla sinistra, palla sul primo palo dove c'è Karasavvidis che prima viene tenuto vistosamente per la maglia da Morello, poi al momento di colpire viene mandato via con una spinta plateale ma l'arbitro fa proseguire.

Al rientro dalla squadre dal riposo ci si aspetta qualche cambiamento da parte di Muraro che invece rimanda in campo gli stessi effettivi, come fa Cadregari; l'inizio del secondo tempo non è dei migliori per i biancoblù, con un paio di svarioni, il primo con Dato il secondo con Trezzi che appoggia in mezzo al campo innescando il contropiede granata, bloccato poi da "Zaffa".

La Reggiana cala vistosamente di ritmo, chiudendosi nella propria metàcampo ma la Pro non ne approfitta, affidandosi ad estemporanea azioni dei singoli, che non trovano varchi nel folto centrocampo emiliano, intanto Makinwa e De Vezze cominciano a stramazzare a terra al minimo contatto, per perdere tempo. 

Muraro al 55' toglie Corti in affanno per Arioli chiamato a gran voce dal pubblico, poi tocca ad Annoni lasciare il terreno per Ruopolo per una squadra a vocazione più offensiva, ma manca la necessaria lucidità per creare pericoli; nel frangente per le numerose perdite di tempo degli ospiti si accendono alcune risse in campo, prontamente sedate, con il reggiano De Vezze sempre protagonista.

Al 68' l'allenatore degli ospiti prende la via degli spogliatoi, dopo aver protestato su un fallo commesso da Morello su Ruopolo.

Buona occasione per la Pro con Arioli che prende d'infilata la difesa della Reggiana, va sul fondo e mette in mezzo all'area ma Karasavvidis si trova troppo avanti rispetto al pallone, mentre non c'è nessun compagno pronto dietro per intervenire.

Pizzi al 72' fa venire ulteriori brividi, con un tiro che si spegne a fil di palo.
L'ultimo cenno della Pro è all'86' con Arioli ben imbeccato dentro l'area in posizione defilata; fa scendere la palla poi spara un tiro fiacco indirizzato sul primo palo, che Mondini blocca senza problemi.

Poi allo scadere il raddoppio degli uomini di Cadregari, punizione di Bonomi dalla sinistra, palla rasoterra, i difensori della Pro si guardano e fanno le belle statuine, la palla arriva dalla parte opposta al sorpreso Miftah che ringrazia del regalo e mette in rete di piatto da due metri. 

 Romano

Delusione per Mr. Muraro a fine partita