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LUMEZZANE
A.C. 1948 |
LUMEZZANE CALCIO spa
1948
Colori: maglia
rossoblù, pantaloncini e calzettoni blù con bordi rossi
Stadio Comunale
- via Magenta 14 – 25066 Lumezzane (Bs), (105 x 66) Capienza 4.500
Spettatori
Sede: via Magenta
14 – 25066 Lumezzane (Bs)
Lumezzane 24.000 abitanti – Tot. Prov. Brescia 1.237.000
Abbonamenti
2002-03:
265
2003-04: 185
2004-05: 149
2005-06: 414
2006-07 in C2: nd
2007-08 in C2: nd
2008-09: 465
2009-10: 334
ORGANIGRAMMA
SOCIETARIO
Presidente: Renzo
Cavagna
Vice Presidenti: Marco Becchetti, Franco Pintossi
Addetto Stampa: Paolo Cittadini
Direttore sportivo: Luca Nember
Allenatore: Leonardo Menichini
Preparatore dei portieri: Nadir Brocchi
Preparatore atletico: Andrea Bonatti
Medico sociale: Achille Lazzaroni
Medico: Elio Domenghini
Massofisioterapista: Italo Mini
Fisioterapista: Livio Colosio
Magazziniere: Ivano Bertolina
GLI
ULTIMI NOVE CAMPIONATI
2000-01 Serie C1/a 8° posto - All. Gianfranco D'Astoli
2001-02 Serie C1/a 7° posto - All. Gianfranco D'Astoli
2002-03 Serie C1/a 9° posto - All. Gianfranco D'Astoli
2003-04 Serie C1/a 3° posto, sconfitta in finale play-off dal
Cesena - All. Gianfranco D'Astoli
2004-05 Serie C1/a 10° posto - All. Marco Rossi
2005-06 Serie C1/a 16° posto - perde i play-out contro la
Sambenedettese, retrocede in C2 - All. M. Rossi dalla 26^ Walter
Salvioni
2006-07 Serie C2/a - 14° posto - Vince il play-out contro la
Biellese - All. G. D'Astoli - Trainini - D'Astoli
2007-08 Serie C2/a 2° posto - Vince i play-off contro il
Mezzocorona, Promosso in Serie C1 - All. D'Astoli dalla 7^ L.
Menichini
2008-09 Prima Div/a 10° posto - All- L. Menichini
CALCIOMERCATO
ARRIVI:
Trini (p87 Alto Adige via Juventus), Checcucci (d89-Chievo),
Bradaschia (a89) e Formiconi (d89-Udinese), Romeo (d89-Palermo),
Cinelli (c89-Lazio), Galbinov (Bul a88-Giacomense via Ascoli),
Bonatti (d81-Gallipoli), Grippo (Svi c88-Piacenza), Lauria
(a86-Arezzo), Marconi (a89-Grosseto)
PARTENZE:
Lo Iacono (c89-Melfi), Pisacane (d86-Ancona), Maniero (a88-Arezzo
via Juventus), Desideri (a80-Bari fp), Dal Bosco (a87-Rodengo Saiano
via Vicenza), Calzolaio (d88 Foligno via Sampdoria), Silvestri
(c85-Piacenza), Chiecchi (d79-Pro Patria via Chievo), Dadson (Gha.
90-svin), Zaina (p87-svin), Lauteri (d79 svin), Coletto (c79-Pro
Belvedere Vercelli)
LA ROSA 2008-09
Portieri: Alberti (91), Gazzoli (75), Trini (87)
Difensori:
Bonatti (81), Checcucci (89), Formiconi (89), Ghidini (87),
Guagnetti (92), Emerson (Bra. 80), Nicola (73), Pini (86), Romeo
(89), Zanardini (87)
Centrocampisti: Calliari (88), Ciasca (88), Cinelli (89), D'Attoma
(88), Faroni (91), Grippo (Svi 88), Scaglia (86)
Attaccanti:
Bradaschia (89), Dal Bosco (87), Lauria (86), Marconi (89), Pesenti
(87), Pintori (88), Salvi (91)
LUMEZZANE - PRO PATRIA:
arbitro Sig. Massimo Vallesi di
Ascoli Piceno
Una
delle trasferte più scorbutiche della stagione, in un campo che ha
visto svanire il sogno play-off nel 95-96, con una traversa che
probabilmente trema ancora adesso. L'arbitro Bernardoni, una
salvezza diretta svanita nei minuti finali per consegnarci i
play-out con il Prato, il 5-1 dello scorso anno. Chissà cosa ci
riserverà la sorte questa volta ?
Di sicuro una squadra in salute,
ben condotta da Leonardo Menichini da un paio di stagioni, con una
rosa tra le più giovani del torneo, che non finiscono di stupire per
l'unica formazione ancora in corsa in due coppe nazionali. Otto
partite, sette vittorie e uno stop alla fine dei conti ininfluente,
sia per la Tim Cup che nella manifestazione riservata alle squadre
di Lega Pro, dove anche i tigrotti hanno fatto le spese della band
di Menichini, proprio allo Speroni. Un cammino che solo poche
squadre in Italia possono vantare, quello di correre ancora su tre
fronti: una di queste è il Milan, che il Lumezzane tra l'altro
potrebbe trovare nei quarti di Tim Cup qualora i rossoneri
eliminassero il Novara ed i valgobbini dovesse compiere un'altra
impresa a Udine il 14 gennaio prossimo. Un cammino che nessuna
formazione di Lega Pro ha mai saputo fare fino ad ora. Lumezzane,
che libero da pressioni psicologiche, in Coppa si esprime al meglio,
mentre in campionato, tutte le volte che i rossoblù erano chiamati
ad una conferma, questa si è fatta attendere come nel caso
dell'ultimo incontro casalingo dove è
arrivata una sconfitta all'ultimo secondo contro l'Alessandria, con
la firma del solito Artico. Da sottolineare come in Coppa sia Tim
Cup che di Lega Pro, spesso abbiano giocato le “seconde linee”, ma
che come nell'incontro di Busto non hanno mai deluso, così come a
Bergamo contro l'Atalanta, e gli impegni infrasettimanali, non sono
mai stati presi come scocciature, ma come veri e proprie occasioni
da sfruttare. La vittoria di Potenza in settimana è lì a
dimostrarlo: viaggio in treno fino a Foggia, pausa di un'ora e mezza
in stazione in attesa del pullman, trasferimento al campo e via, in
campo, a qualificarsi contro una squadra che poteva anche solo
pareggiare, per qualificarsi alla semifinale della Coppa di
categoria.
Questo da il valore di
una rosa, che sta crescendo soprattutto nei più giovani come Ciasca,
Romeo, Galabinov, Cinelli, Grippo, Checcucci, che ha valori tecnici
e agonistici dimostrati sia in campionato, settima in classifica, e
appunto nelle otto partite di Coppa per una formazione che non si è
fatta influenzare più di tanto dalle vicende extracalcistiche che
vedono la società alle prese con una crisi che potrebbe sfociare
anche nel fallimento.
La squadra è
partita forte, con tre vittorie in Coppa e tre su quattro partite in
campionato; un avvio sprint insomma; poi il calo autunnale, come
nella scorsa stagione, per una formazione che ha i suoi punti di
forza negli elementi più tecnici che qualcosa hanno pagato sui campi
pesanti, come nelle ultime giornate ed aspetta il match contro la
Pro, per capire anche il reale valore della squadra e dove può
ambire in campionato. Menichini e la società hanno costruito una
squadra consolidata su quella precedente, proseguendo nella solco
della tradizione rossoblù con un occhio alla classifica, alla
ricerca mica tanto poi sommessa della Serie B, sfiorata in due
occasioni e persa in modo “strano”, e la capacita' di crescere i
giovani e i club di A, vedi Brocchi, Buscè, Cassetti, Dallamano,
Matri e Balotelli, quest'ultimo cresciuto proprio nel vivaio e con
debutto in prima squadra a soli sedici anni. Per il match contro la
Pro, Menichini dovrà fare a meno dell'attaccante Pesenti, del
difensore Zanardini infortunati e del centrocampista Cinelli
squalificato. Il tecnico dei bresciani ha scelto inizialmente come
modulo il 4-2-3-1, per passare al 4-4-2 che permette di coprirsi con
maggiore facilità e di occupare al meglio sia orizzontalmente che
verticalmente il campo. Tra i pali l'esperto Gazzoli classe 75' (ex
di Lucchese, Genoa, Sampdoria, Massese), un portiere di sicuro
affidamento. In difesa a destra l'ex Genoa e Ravenna, Nicola,
elemento classe 73 (oltre 400 presenze in B), che può giostrare
anche al centro del reparto, che garantisce esperienza e forza
fisica da quella parte del campo. Autore di alcuni gesti poco
piacevoli nei confronti dei tifosi della Pro, al termine della gara
di andata dello scorso campionato. Al centro la coppia formata dal
giovane Romeo e dal brasiliano Emerson (classe 80, ex Taranto e
Nuorese), mentre a sinistra agirà il ventenne Formiconi arrivato in
prestito dall'Udinese. A centrocampo Ciasca a sostegno di Scaglia
che ha il compito di far girare la squadra pur giocando avanzato
quasi a ridosso delle punte, mentre sulle corsia di destra agirà
Pintori (10 reti la scorsa stagione) ed in sostituzione dello
squalificato Cinelli, sono in ballottaggio il bulgaro Galabinov più
offensivo e Pini, per cercare più copertura, ma Menichini potrebbe
rispolverare Calliari, per dare più sostanza in mezzo al reparto e
dirottare sulla sinistra Scaglia, ma anche spostando lo stesso
Calliari o Ciasca sulle corsie laterali. In avanti Marconi e
Bradaschia entrambi nati nell'89, il
primo ex
Grosseto ma cresciuto nel florido settore giovanile dell’Atalanta,
mentre il secondo arriva dall'Udinese. A disposizione come secondo
portiere Trini prelevato dall'Alto-Adige, ma scuola Juventus,
l'esperto difensore Bonatti (’81 ex Gallipoli, Lucchese e Massese),
il ventenne Checcucci scuola Chievo,
Guagnetti (92 dalla
Berretti), i centrocampisti Grippo,
D'Attoma e Faroni, in avanti Lauria, rapido e veloce in rete nella
gara di Coppa Italia di Lega Pro contro i tigrotti ed il giovane
Salvi, altro prodotto del vivaio.
Il
Lumezzane è una squadra che cerca sempre di mantenere le posizioni
sul campo, con un gioco accorto, con gli uomini che rimango molto
corti cercando di mantenere i contatti più stretti possibile,
intasando gli spazi al massimo per coprire ogni zona del campo per
impedire agli avversari di ragionare e giocare. Centrocampisti e
difensori cercano spesso il lancio lungo sulle punte che hanno nella
velocità uno dei punti di forza, per sfruttare questa caratteristica
nel tentativo di sorprendere le difese avversarie in contropiede o
ripartenza. Le punte quando la squadra sale cercano di giocare di
sponda con i compagni che salgono dagli esterni; il ritmo della
manovra non è mai su livelli alti, anche se i centrocampisti
compresi quelli esterni, portano un pressing continuo sui portatori
di palla. In casa i rossoblù hanno conquistato 16 punti, dei 24
totali, frutto di cinque vittorie, un pareggio e due sconfitte, con
Novara e Alessandria. Ha segnato undici reti, subendone otto, su un
corrispettivo di 23 fatte ed altrettante subite, per un buon
attacco, ma anche la quart'ultima difesa del girone. La Pro in
questa stagione non ha ancora vinto in trasferta e l'ultima vittoria
risale alla gara di Portogruaro della scorsa stagione, e a Lumezzane
non passa dal campionato 2003-04, quando all'ultima giornata, nel
finale i valgobbini tirarono i remi in barca con i play-off ormai in
tasca.
Per i
tigrotti al di là dei corsi e ricorsi con i rossoblù, questa è una
partita particolarmente importante, perchè da qui inizia un ciclo di
ferro che nei prossimi undici incontri li vedrà giocare fuori casa
ben sette volte fuori, di cui ben due volte consecutive sempre in
trasferta e su campi che storicamente non hanno mai detto bene. A
partire proprio da Lumezzane, quindi trasferta a Crema, poi la
novità Perugia, un campo certo non facile di suo quindi Lecco dove
non si vince da decenni e Novara. La classifica non certo delle
migliori così come la situazione infortunati, per concludere con
Varese e Como.
IL PERSONAGGIO

Leonardo Menichini
C'era
una volta il secondo di Carlo Mazzone, ora c'è Leonardo Menichini,
da un paio di stagioni allenatore del Lumezzane. Nato a Ponsacco, 11
dicembre 1953, calciatore con un buon passato avendo vestito come
difensore le maglie di Verona, Roma, Catanzaro, Novara, Ascoli e
Triestina. In Calabria è alle dipendenze proprio di Mazzone che,
avendolo evidentemente inquadrato, lo ha poi voluto come proprio
"secondo" a partire dalla stagione 1992-93, dopo il diploma preso a
Coverciano con Zaccheroni, Guidolin e Mutti. Segue il “Sor Carletto”
per tredici stagioni facendo tappa a Cagliari (due volte), Roma,
Napoli, Perugia, Brescia e Bologna. Talvolta gli tocca rimpiazzare
proprio Mazzone, punito dal giudice sportivo, togliendosi anche
grosse soddisfazioni: un 4-1 rifilato con la Roma alla Fiorentina,
un en plein in Coppa Italia a Torino, contro la Juve. Per la
stagione 2002-03, l'Ancona neo-promossa in Serie A, vuole Mazzone
sulla propria panca, ma il tecnico romano rifiuta, indicando a
Ermanno Pieroni (fact-totum dei dorici), proprio il nome di
Menichini, dura però solo quattro giornate, con un avvio di
campionato che non gli riserva molto spazio. Il debutto è
pesantissimo, l'esonero amaro. Dalla prima di campionato contro il
Milan al Del Conero, fino alla quarta, nella sfida dell'Olimpico
contro la Roma, il mister raccoglie un solo punto casalingo contro
una diretta avvrsaria nella lotta per sopravvivere, il Modena. La
squadra affidata poi a Sonetti e quindi a Galeone che comunque non
riuscirà a salvarla. Nel 2005 Menichini rileva D'Adderio alla guida
della Torres in Serie C1, salvando i rossoblù dalla retrocessione.
Nell'estate dello stesso anno varca l'Adriatico, per provare
l'esperienza sulla panchina del Tirana venendo licenziato a novembre
a causa di disaccordi con la società, lasciando però il club al
secondo posto. Riprende il lavoro a fianco di Mazzone da Febbraio a
Giugno 2006, quando il tecnico romano viene chiamato alla guida del
Livorno. Agli inizi di Aprile 2008, torna a ballare da solo ma senza
dimenticare i dettami di “Mastro” Mazzone, da cui ha imparato la
cosa principale, essere allenatore 24 ore al giorno, 365 giorni
all'anno oltre ad ereditarne l'umanità ma soprattutto il carisma di
un vero e proprio trascinatore. Grazie anche anche ai buon uffici
con il Brescia, diventa allenatore del Lumezzane in Serie C2, in
sostituzione di Mario Petrone, esonerato in seguito a una serie di
cinque sconfitte consecutive. Menichini centra i play-off, e riporta
i valgobbini in C1. La scorsa stagione con una squadra tra le più
giovani del torneo, viaggia sempre in posizioni medio alte, di
classifica, centrando poi una comoda salvezza con il decimo posto
finale. In questa stagione con una formazione ancora più giovane di
quella dell'annata precedente, rimane sempre a contatto con le
migliori cinque, porta il sodalizio rossoblù a centrare lo storico
approdo agli ottavi di finale di Coppa Italia-Tim Cup dove
affronterà l'Udinese ed è ancora in corso per la Coppa Italia di
Lega Pro.
Giu. 96; Pro Patria
- Lumezzane 0 – 0
I PRECEDENTI
Palmares
Pro Patria: 12
Campionati di Serie A / 1 Coppa delle Alpi
Lumezzane: 12
campionati di Serie C1/Prima Divisione
1995-96 Serie C2/a
10^ 5 Nov. 95; Pro Patria - Lumezzane 2-0: 21’ Tutone, 88’
Moretto
27^ 24 Mar. 96; Lumezzane - Pro Patria 0-0
Play-off semifinale
9 Giu. 96; Pro Patria - Lumezzane 0–0
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16 Giu. 96; Lumezzane - Pro Patria 1-0: 69' Salvi
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1996-97 Serie C2/a
13^ 8 Dic. 97; Pro Patria - Lumezzane 0-1: 65' rig. Salvi
30^ 20 Apr. 98; Lumezzane - Pro Patria 1-2: 21’ Preti (L), 31’
Barbieri, 88’ rig. Brizzi
2002-03 Serie C1/a
13^ 24 Nov. 02; Lumezzane – Pro Patria 3-2: 37’ e 76’
Russo (L), 49’ Carbone (Pro), 80’ Salvalaggio (Pro), 88' rig.
Guidetti (L)
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30^ 13 Apr. 03; Pro Patria – Lumezzane 2-0: 54’ Arioli, 80’
rig. Zaffaroni
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2003-04
Serie C1/a
17^ 6 Gen. 04; Pro Patria- Lumezzane 1-1: 40’ Botti, 73’ Kalu
(Pro)
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34^ 16^ Mag. 04; Lumezzane – Pro Patria 1-2: 28' Sella (L), 77'
Trezzi (Pro), 86' Morante (Pro)
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2004-05 Serie C1/a
11^ 21 Nov. 04; Pro Patria – Lumezzane 0-0 CLICCA
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30^ 26 Mar. 05; Lumezzane – Pro Patria 1-1: 61’ Elia (Pro),
63’ Ferrari (L) CLICCA
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2005-06 Serie C1/a
11^ 13 Nov. 05; Pro Patria – Lumezzane 1-0: 35' Trezzi
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28^ 26 Mar. 06; Lumezzane - Pro Patria 1-0: 72' rig. Masolini
CLICCA
QUI
2008-09 Prima
Div. /a
9^ 26 Ott. 08; Lumezzane – Pro Patria 5-1: 24' pt Chiecchi, 26' pt
rig. Correa (Pro), 31' pt Pintori, 47' pt rig. Scaglia, 17' st rig.
Dal Rio, 43' st D'Attoma CLICCA
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2009-10
Coppa Italia Lega Pro secondo turno: 21 Ott. 2009 Pro Patria –
Lumezzane 0-1: 13' pt. Rig. Lauria
CLICCA
QUI
LA TIFOSERIA
Una storia recente, le ridotte dimensioni cittadine e la vicinanza
di Brescia, con una tradizione calcistica storicamente radicata, non
hanno mai consentito a Lumezzane di poter contare su una tifoseria
particolarmente ampia e calorosa. Nemmeno lo storico passaggio alle
serie professionistiche, dopo decenni di dilettantismo ha scosso più
di tanto l'ambiente. Praticamente impossibile parlare di una
tradizione ultras per il "Lume", ma anche di tifo organizzato vero e
proprio, anche per i numeri assai contenuti che la tifoseria
rossoblù è solita esprimere.
La
costruzione del nuovo stadio Comunale, avvenuta nel 1988 e, le
scalate alle categorie superiori nel frattempo si era arrivati fino
all'Interregionale, alle soglie quindi del prestigioso
professionismo non portarono a grossi balzi in avanti a livello di
sostegno alla squadra sia numerico che di organizzazione, che
rimaneva sempre molto spontaneo.
Una relativa organizzazione a livello di tifo venne raggiunta solo
nel 1993, con la storica promozione in serie C2. In quegli anni vide
appunto la luce il gruppo ultras dei Kapovolti; prima vera e propria
organizzazione del tifo a seguito del "Lume". Tre gruppi in ogni
caso hanno accompagnato, con fortune alterne e con costanza mai
integerrima, le gesta del Lumezzane Calcio: i Warriors, il Neuro
Group, gli Ultras ed appunti i già citati Kapovolti, i quali sono
tornati a calcare gli scalini della tribuna (zona laterale a
sinistra) del Comunale di via Roma, dopo qualche stagione di
assenza, dall'annata 2007-08, si sono ripresentati sotto la
denominazione di "Nuovi Kapovolti". Apparsi con nuovi elementi, pur
con le carenze e attenuanti del caso, si propone di organizzare un
tifo casalingo, consono alla categoria. Inoltre si preoccupa di
aggregare tifosi, ultras e non, giovani e tifosi maturi, nel
sostegno dei giocatori e, di seguire la squadra in ogni trasferta.
Il tifo, nell'arco dell'ultimo decennio, non è cambiato di molto:
tutto è rimasto spontaneo e non organizzato a livello di club con la
stessa società rossoblù che spesso contribuisce direttamente per le
trasferte e biglietti.
Nelle gare esterne si presenta solo qualche volenteroso appassionato
al seguito della squadra dell'alto bresciano, spesso senza
striscioni, bandiere e quanto si addice ad ogni gruppo ultras o
gruppo organizzato del tifo. Non riuscendo a fare il salto di
qualità, nemmeno quando negli anni scorsi il Lumezzane, è stato più
volte vicino al salire in Serie B, anche se nell'utime due stagioni
c'è stato un certo cambio di tendenza con l'esposizione di uno
striscione “Ultras Lumezzane” e quasi sempre almeno di una decina di
tifosi al seguito.
Nel torneo
in 2005-06 in C1, gli abbonati furono 414, un record per il tifo
rossoblù, dovuto però soprattutto ad incentivi vari promossi dal
sodalizio bresciano, che fecero raddoppiare di botto le tessere, ma
la presenze reali si rivelarono poi molte meno; la media fatta
registrare fu infatti di circa 580 unità, dovute per lo più
all'arrivo di tifoserie ospiti. Nel campionato 2007-08, la media fu
attorno alle 700 presenze. 2008-08, venne stabilito un nuovo record
per gli abbonamenti con 465 tessere con una presenza di 1.000 unità
nelle prime giornate avendo giocato in casa però con Verona
all'esordio, Reggiana, Ravenna e Spal, poi piano piano scesa a circa
820 presenze di media. In questa stagione 334 tessere, per una media
di circa 500 spettatori.
Da
sottolineare come non ci sia nemmeno un'amicizia o simpatia con
qualche altra tifoseria, esistono invece molte antipatie, con noi
bustocchi i rapporti sono stati sempre poco felici sin dal primo
impatto, stessa cosa con i cittadellesi, cesenati e molte altre
tifoserie.

Lumezzane - Arezzo 08/09