LA PROSSIMA AVVERSARIA

 
 

CREMONESE

U.S.C. 1903

 

 

Unione Sportiva Cremonese spa 1903

Colori sociali: maglia a strisce verticali grigio-rosso, calzoncini rossi, calzettoni rossi con bordo grigio

Sede via Persico 19, 26100 Cremona

Stadio "Giovanni Zini", Via Persico 19, 26100 Cremona. Dimensioni (105 x 68) - Capienza 20.000 spettatori, omologato per 10.000

Cremona 71.500 abitanti - totale provincia di Cremona 345.000

 

Abbonamenti

2007-08: 2.204
2008-09: 2.733
2009-10: 2.381


 

ORGANIGRAMMA SOCIETARIO


Presidente:
Cav. Giovanni Arvedi
Vice–Presidente e Amm. Del:
Dott. Maurizio Calcinoni
Direttore generale:
Sandro Turotti
Direttore amm:
Dott. Alberto Losi
Presidente consiglio sindaci:
Dott. Paolo Rossi
Segretaria amministrativa:
Clara Negri
Società di revisione:
Ernst & Young
Responsabile marketing:
Pietro Cortinovis
Segreteria sportiva:
Marcella Ghilardi
Responsabile stadio:
Giacomo Tozzi
Collaboratore tecnico e resp osservatori:
Bruno Mazzia
Team manager:
Lorenzo Bettoli
Addetto arbitro:
Luca Maestri
Allenatore:
Roberto Venturato
Collab. tecnico:
Domenico Casati
Preparatore atletico:
Angelo Bonezz – Marco Barbieri
Preparatore portieri:
Alessandro Bianchessi
Medico sociale:
Dott. Giovanni Bozzetti
Fisioterapista:
Alessandro Rivetti
Massaggiatore:
Aristide Rossi


 

GLI ULTIMI SETTE CAMPIONATI

2002-03 Serie C2/a 6° posto - All. Claudio Maselli
2003-04
Serie C2/a 2° posto - vince i play-off contro il Sud Tirol - PROMOSSA IN SERIE C1 - All. Giorgio Roselli
2004-05
Serie C1/a 1° posto - PROMOSSA IN SERIE B - All. Giorgio Roselli
2005-06
Serie B 21° posto - retrocede in Serie C1 - Giorgio Roselli dalla 18^ Giovanni Della Casa
2006-07
Serie C1/a 13° posto - All. Verdelli dalla 12^ Roselli
2007-08
Serie C1/a 3° posto - Eliminata in finale play-off dal Cittadella - All. Mondonico
2008-09
Serie C1/a 9° posto - All. Ivo Iaconi, dalla 16^ Mondonico, dalla 27^ R. Venturato
 


 

IL CALCIOMERCATO

Acquisti: Giglioli (c82-Modena), Varricchio (a76-Padova), Villar (Arg. c90-Udinese)

Cessioni: Alloisio (c92-Verolese), Zerzouri (a89-Como), Porcu (a89-Pro Sesto), Mauri (c89-ProBelvedere Vercelli), Santonastaso (c92-Caravaggio)


 

LA ROSA

Portieri: G. Bianchi (75), Paoloni (84), Vino (91)

Difensori: A. Bianchi (80), Cremonesi (88), Fietta (84), Galuppo (85), Malacarne (89), Rossi (84), Sales (88), Viali (74)

Centrocampisti: Burrai (87), Carotti (85), Giglioli (82), Gori (79), Nizzetto (86), Pradolin (83), M. Tacchinardi (82), Villar (Arg. 90), Zanchetta (75)

Attaccanti: Coda (88), Guidetti (76), Musetti (83), Varricchio (76)

 

PRO PATRIA – CREMONESE: arbitro Sig. Gennaro Palazzino di Ciampino (Rm)

Partita impegnativa, se non da far tremare i polsi, per questa indecifrabile ed ammalata Pro, reduce dalla sconfitta di Varese, che l'ha fatta scivolare di fatto al penultimo posto in classifica, seppure in coabitazione con Lecco e Pergocrema a quota 27, e la salvezza diretta che dista solo due lunghezze, alle prese con turbolenze societarie degne della miglior partita di Risiko, che ha causato uno scollamento notevole tra tifoseria-proprietà-squadra. Cosco già alle prese con diversi problemi dovrà fare a meno di Chiecchi infortunato e Rinaldi squalificato, con Morello che tornerà titolare dal primo minuto dopo otto mesi ed un periodo in naftalina, per diatribe con la proprietà, mentre a centrocampo ci saranno diversi nodi da sciogliere con Cristiano che tornerà in panchina dopo mesi di assenza.

Insomma non il quadro migliore per andare a cercare degli importantissimi punta salvezza a sette giornate dal termine, anche se ci sono diversi scontri diretti ancora in ballo, ma certo la situazione biancoblù non è delle migliori. Quindi tanto per cambiare si prospetta il solito pomeriggio di passione per i tifosi della Pro, perchè la Cremonese seconda in classifica con dieci lunghezze di distacco dal Novara, è reduce dal pareggio interno con il Monza per 1-1, e deve difendere la propria posizione dagli assalti di Arezzo (49) e Varese (47), le più immediate inseguitrici. La Cremonese da tre stagioni cerca il ritorno in serie cadetta, sotto la guida del presidente Arvedi, che non ha certo lesinato gli sforzi economici per centrare l'obiettivo, creando senza successo diverse rose stellari per la categoria. Per questa stagione la società ha rivisto un po' le cose, passando ad innesti più mirati, liberandosi di tanti ingaggi pesanti, ma le cose non sono poi cambiate di molto, considerato che la prima posizione è ormai lontana e i grigiorossi dovranno passare per i play-off, per il salto di categoria, dove due anni fa hanno già subito una cocente delusione proprio in finale con il Cittadella, se possibile ancora peggio di quella della Pro di Lerda della scorso campionato avendo vinto la gara di andata al Tombolato, per poi soccombere in casa per 3-1. Contro la Pro, la Cremonese dovrà fare a meno dell'esperto bomber Varricchio con Zanchetta e Fietta in dubbio con Venturato che dovrà rivedere qualcosa sulla sua squadra costruita di base sul 4-4-2 classico attorno all'esperto regista Zanchetta (ex Chievo e Lecce) e per ovviare alla sua eventuale assenza, potrebbe portare alcune modifiche al suo schieramento. In porta Paoloni ha preso il posto di Giorgio Bianchi, una bandiera ed istituzione degli ultimi anni di calcio in grigiorosso. Marco Paoloni romano di 24 anni, in cerca di conferme dopo il buon avvio di carriera a Teramo, ma con il passaggio a vuoto di Ascoli in Serie B. Difesa che con la linea a quattro dovrebbe presentare a destra Cremonesi (88), giocatore prodotto del settore giovanile grigiorosso e nonostante la giovane età da un lustro nel giro della prima squadra. Al centro a guidare il pacchetto arretrato il capitano William Viali, classe 74, terza stagione a Cremona, dopo una lunga carriera tra A e B con Atalanta, Lecce, Perugia, Venezia, Ancona e Treviso; capace di guidare la squadra da dietro come un vero e proprio regista con al suo fianco A. Bianchi. A sinistra Galuppo (85) la scorsa stagione a metà tra il Venezia in Prima Divisione ed al Treviso in serie cadetta, giocatore dal gran fisico, altezza che sfiora il metro e novanta che potrebbe essere anche dirottato in zona centrale, se dovesse recuperare completamente Rossi, il quale ha perso tutto lo scorso campionato per un grave infortunio. Praticamente un pacchetto difensivo molto muscolare e statico, che lascia pochissimi spazi e che non sfrutta le corsie laterali per spingere, ma si affida ai lanci di Viali per far ripartire l'azione, ribaltando il fronte di gioco, per un reparto che nel corso dell'incontro si fa trovare fuori posizione ed impreparato specialmente sulle manovre in velocità o sul cambio di fronte improvviso. Per un reparto non proprio impermeabile che ha già subito 33 reti, tre in meno della Pro, e come prime alternative ha i giovani Malacarne e Sales. Centrocampo che con la linea a quattro si presenterà con Carotti e Burrai al centro se Zanchetta non dovesse farcela. Il primo da anni è considerato uno dei migliori centrocampisti della categoria, con un futuro davanti ma si ritrova sempre in Prima Divisione, finendo anche in panchina. Non propriamente un regista ma dotato di fisico e discreta visione di gioco, oltre a sette polmoni, ma dal rendimento altalenante. Burrai sarebbe il naturale sostituto di Zanchetta, peperino regista di ruolo, scuola Cagliari con cui ha esordito anche in Serie A, conosciuto nelle scorse stagioni quando militava nel Manfredonia. E per una squadra che basa il proprio gioco sul collettivo, sapere a chi affidare dei due le chiavi della manovra è una scelta di non poco conto. Pradolin e Nizzetto saranno gli esterni, il primo è un mancino puro mentre il secondo si fa trovare pronto ad agire in pratica da terza punta aggiunta con incursioni partendo da lontano sulla destra, per poi tagliare al centro, dove è in grado di colpire anche dalla distanza, gara di andata docet. A disposizione per la zona centrale Mario Tacchinardi, per le corsie esterne l'ex Albinoleffe Marco Gori, altro mancino, abile a sfruttare la fascia, giocando proprio al limite della linea bianca per far allargare al massimo la squadra avversaria. In attacco la coppia formata da Guidetti e Musetti. Massimiliano Guidetti, uno che la porta la sente e la vede bene, che spesso e volentieri, andando in doppia cifra anche in Serie B con la maglia dello Spezia, a dispetto di un fisico che non lo vedrebbe adattissimo al calcio, ma che in area di rigore sa essere letale come il suo simile Gerd Muller con la medesima rapacità di Paolo Rossi e Pippo Inzaghi; già dieci i centri in stagione. Al suo fianco l'ariete Musetti, che agisce sul fronte destro dell'attacco, elemento che ha avuto uno delle sue migliori stagioni nel 2006-07, con la Massese con 11 reti in 28 presenze, con a fianco l'ex biancoblù Negrini ed alle spalle un altro ex come Daniele Dalla Bona. Domenica è andato a bersaglio dopo nemmeno un minuto di gioco, approfittando di un errore difensivo dei monzesi, per quello che è stato il suo 7 goal stagionale. In panchina si accomoderà il veloce e temibile giovane Coda classe 88, (10 goal) che ha risolto diverse gare, partendo proprio dalla panchina, a bersaglio anche nella gara di andata con una doppietta. Se Venturato dovesse optare per il 5-3-2. Sales a destra, Viali, Cremonesi e Bianchi occuperanno le posizioni centrali con Galuppo e Rossi che andranno al ballottaggio per la fascia sinistra. A centrocampo Carotti e Pradolin sosterranno in regia Burrai, con Musetti e Guidetti punti fermi per il reparto avanzato con il compito di rientrare. In trasferta la Cremonese ha conquistato 20 punti, seconda formazione per rendimento dopo il Novara con 32, con cinque vittorie esterne, di cui l'ultima pesante proprio nel big-match contro il Benevento, due settimane fa, imponendosi al Santa Colomba per 3-1. I grigiorossi possono contare sul miglior attacco del girone con 47 reti all'attivo, con soli due rigori a favore e ben nove contro. Solitamente cerca di partire forte sin dal fischio d'avvio per portarsi il vantaggio, e quindi poi agire di rimessa, basando il proprio gioco sul possesso palla insistito ma lento; formazione che ha un numero ristretto di titolari ed a completare la rosa ci sono diversi prodotti del vivaio o prelevati dalle formazioni Primavera. Biancoblù e grigiorossi sono tra le formazioni che hanno pareggiato di più in stagione; 12 volte (record del girone) gli uomini di Cosco, di cui quattro in casa, nove per quelli di Venturato cinque in trasferta.

 

IL PERSONAGGIO

Domenico Luzzara, un presidente d'altri tempi, di quelli ultimi “romantici” del calcio, sulla stessa epoca e pasta di Costantino Rozzi, D'Attoma, Chiampan, Bortolotti che hanno fatto la fortuna del cosi detto calcio di provincia, guidando le proprie squadre per decenni e decenni, coniugando l'amore per le proprie radici al rispetto per la squadra della propria città. Un calcio diverso da quello attuale, terminato pressapoco una decina anni fa, prima che diventasse completamente calcio-business, con le squadre slegate dalla città, dal territorio, né più né meno come le franchigie sportive americane, dove una formazione di qualunque sport, può passare anche da uno stato all'altro seguendo gli interessi economici dei proprietari, ma perdendo così le radici. Domenico Luzzara, classe 22' è stato veramente un presidente d'altri tempi che portò Cremona ed i suoi grigio-rossi in paradiso con i suoi 33 anni alla guida della società del Torrrazzo. Un vero “presidentissimo” che ha saputo regalare alla città ed alla provincia di appartenenza tanti sorrisi e gioie sportive. Quando ai tempi la “minuscola” Cremonese scalava qualche vetta sportiva, magari piccola per gli altri, ma che in quella terra di pianura sembrava importante come l'Everest: un' altra promozione in A, una salvezza, un nuovo campione che sbocciava da Cabrini, a Vialli, a Lombardo, Favalli, Rampulla, Maspero, Chiesa, Dezotti, o un trionfo come il trofeo anglo-italiano, vinto a Wembley nel '93, con Gigi Simoni in panchina. Ma era festa anche se si perdeva, al tavolo di un' osteria, a mangiar tortelli e salame, a fingere di essere ancora uno di quelli della rivista messa in piedi durante la guerra con il grande amico di sempre Ugo Tognazzi. Difficilissimo, se non impossibile, immaginare oggi un presidente di calcio che in occasione di una retrocessione in B ( o qualunque altra categoria) distribuisce medaglie ai giocatori e organizzi una festa per i tifosi. Luzzara lo fece. Quella festa particolare la celebrò nell' 85 quando la “squadra simpatia”, la Cremonese di Mondonico che si era riaffacciata alla A dopo 54 anni di lontananza, rifaceva subito un passo indietro. Ma in realtà quello è stato un inizio. Perché in quell'anno l'Italia calcistica imparò qualcosa, ma non lo assimilò: la mentalità contadina esibita con orgoglio, il motto del “passo lungo quanto la gamba” ripetuto come una litania, le partite più importanti seguite da lontano perché si soffre troppo e il cuore malandato potrebbe non reggere, “le sconfitte da non drammatizzare, le vittorie da non esaltare”, i giocatori ceduti con il valore una stretta di mano, anche per contratti miliardari. Come avvenne per Gianluca Vialli, promesso così all'amico Mantovani presidente della Sampdoria: una stretta di mano che ha resistito anche alle avances di un altro amico, Giampiero Boniperti. E pensare che il calcio, all'inizio, neanche gli piace, ci entra nell'ormai lontano 1966, con la Cremonese già sulla strada della retrocessione in Serie D, per un filo del destino: la sua azienda (la Cae Impianti elettrici, che arrivò ad avere anche 400 dipendenti) costruisce l'impianto d'illuminazione dello stadio Zini, ma la proprietà del tempo non ha i soldi per pagarlo, così subentra come commissario straordinario, sotto l'impulso del figlio Attilio detto “Tete”, tifoso grigiorosso, morto a soli 21 anni in un incidente stradale nel 1970. Da quel momento per Domenico Luzzara, la squadra diviene la nuova creatura da accudire, i giocatori i suoi figliocci, centrando già nel 1970-71, la promozione in Serie C, con la squadra guidata in campo dal cremonese Aristide Guarnieri, che aveva vinto tutto il possibile con l'Inter di Herrera e Moratti ed il campionato Europeo del 68. Guarnieri fu l'antesignano del giocatore luzzardiano, infatti oltre ad essere un frutto della città era definito anche "il difensore gentiluomo", in quanto in carriera non venne mai squalificato. Anche se il più amato di tutti è stato Emiliano Mondonico, nella doppia veste di calciatore allenatore, a cui fece da secondo padre ed un rapporto speciale lo ebbe con il suo storico direttore sportivo Erminio Favalli. Senza dimenticare il rapporto con gli altri tecnici come Tarcisio Burgnich, Gigi Simoni e tantissimi giocatori. Domenico Luzzara muore il 29 Aprile 2006, a 83 anni, nella sua Cremona, dove era nato e da dove, lui uomo di Po, non è mai riuscito ad allontanarsi. Un gentiluomo semplice, che usava il cuore, ma certamente non uno sprovveduto, uno che strideva con il calcio che si andava già avviando verso il calcio moderno. Sotto la sua guida, la Cremonese conosce l'epoca migliore della sua storia, con 6 stagioni in A, 11 campionati di B, un torneo aglo-italiano con tanto di vittoria a Wembley, oltre ad una serie incredibile di giocatori fatti in casa, prodotti da un'inesauribile vivaio curato amorevolmente da tanti ex giocatori grigiorossi che una volta smessa la maglia da calciatore, passavano a tirare su talenti, in quello che è stato il vero fiore all'occhiello della società di Luzzara, in un'ottica sana della gestione del calcio. Il vivaio sempre fiorente è stata una peculiarità che per anni ha contraddistinto la politica della Cremonese di Luzzara. durante la sua lunga gestione societaria, ha sempre fatto del calcio giovanile grigiorosso uno dei cardini della sua politica. Il vivaio venne sempre considerato come un serbatoio da cui fornire del propellente per andare lontano. Sposando la linea verde, per anni la prima squadra ha potuto vivere quasi di rendita; da manuale di economia calcistica la vendita, dopo una retrocessione dalla A alla B nel 91-92, del trio Favalli-Bonomi-Marcolin, alla Lazio per una bella montagna di miliardi, con i tre che diverranno Campioni d'Europa Under 21.

Domenico Luzzara


 

I PRECEDENTI


Palmares:

Pro Patria 12 campionati di Serie A / 1 Coppa delle Alpi

Cremonese 7 campionati di Serie A / 1 Torneo Anglo-Italiano

 

1913-14 Campionato Lombardo Promozione
12 Aprile 1914 Aurora – Cremonese 0-2

1920 Camp. 1^ Cat. Raggr. Lombardo Gruppo B
1^ 24 Ott. 20 Cremonese - Pro Patria 1-2: 10' Azimonti (Pro), 33' Tosi (Pro), 80' Defendi (C)4^ 14 Nov. 20 Pro Patria - Cremonese 3-0: 10' e 42' Azimonti, 75' Meotti

1929-30 Serie A
1^ 6 Ott. 29, Pro Patria – Cremonese 4-2: 6' Subinaghi (Cr), 35', 36' Rossi, 58' Vigna, 65' Bonivento, 90' Serdoz (Cr)
18^ 23 Feb. 30, Cremonese- Pro Patria 1-2: 24’ Musoni (Cr), 71’ Leoni, 87’ Rossi

1935-36 Serie C
Non disponibili

1942-43 Serie B
Pro Patria - Cremonese 0-0
Cremonese - Pro Patria 0-0

1944 ZONA LOMBARDIA – Eliminatorie
5^ Cremonese – Pro Patria 3-0
12^ Pro Patria – Cremonese 2-0

Coppa "Mario Meneghetti"
3^ 18 Giu. 1944, Cremonese – Pro Patria 0-1: Mainardi
6^ 2 Lug. 1944, Pro Patria – Cremonese 3-0: Colombi, Turconi II°, Reguzzoni

1945-46 Campionato Alta Italia Misto B-C
5^ 11 Nov. 45, Cremonese – Pro Patria 2-0
16^ 17 Feb. 46, Pro Patria – Cremonese (camp. neutro di Pavia) 0-0
Girone Finale
1 Maggio 46 Pro Patria – Cremonese 0-0
Cremonese – Pro Patria 1-0: Denti

1946-47 Serie B gir. B
Pro Patria – Cremonese 0-0
Cremonese – Pro Patria 1-0

1957-58 Serie C/A
Non disponibili

1958-59 Serie C/A
Non disponibli

1959-60 Serie C/A
Pro Patria – Cremonese 3-0
Cremonese - Pro Patria 2-5

1966-67 Serie C/A
Pro Patria – Cremonese 3-1
Cremonese – Pro Patria 3-2

1971-72 Serie C/A
1^ 12 Sett. 71, Pro Patria – Cremonese 0-0
20^ 30 Gen. 72, Cremonese- Pro Patria 1-0

1975-76 Serie C
14^ 14 Dic. 75, Cremonese – Pro Patria 1-0: Sironi
33^ 2 Mag. 76, Pro Patria – Cremonese 2-2: Cesini e Bortot (C)

1976-77 Serie C
12^ 28 Nov. 76, Pro Patria –Cremonese 1-3: 2 Nicolini (C), Ghigioni (C)
31^ Cremonese – Pro Patria 0-1: Nicolini R.

2000-01 Serie C2/A
16^ 23 Dic. 00, Cremonese – Pro Patria (sosp. per nebbia all’83’ 1-2)
recupero 24 Gen. 01, 1-0: 76’ Zalla
33^ 6 Mag. 01, Pro Patria – Cremonese 3-1: 5’ Ferraresso (P), 9’ Arioli (P), 51’ Zalla (C), 66’ aut. Mannucci (C)

2001-02 Serie C2/A
6^ 7 Ott. 01, Pro Patria – Cremonese 2-0: 29’ Ferraresso (P), 54’ aut. Bianchi (C)
23^ 16 Feb. 02, Cremonese – Pro Patria 0-0

2004-05 Serie C1/A
12^, 29 Nov. 04, post. Rai Sat Cremonese – Pro Patria 2-2: 29’ aut. Tabbiani (C), 66’ rig. Elia (Pro), 74’ rig. Prisciandaro (C), 81’ Taddei (C) 
31^ 1 Apr. ant. Rai Sat Pro Patria - Cremonese 0-1: 41' Prisciandaro 
 CLICCA QUI

2006-07 Serie C1/A
5^ 1 Ott. 06 Cremonese - Pro Patria 1-1: 16' Vecchio (Pro), 75' Pepe (C)
22^ 11 Feb. 07 Pro Patria - Cremonese 2-2: 8' rig. e 42' rig. Temelin (Pro), 24' Bloudek (C), 85' Stendardo (C) 

2007-08 Serie C1/A
4^ 16 Set. 07 Cremonese - Pro Patria 0-1: 3' Gasparello  
 CLICCA QUI
21^ 20 Gen. 08 Pro Patria - Cremonese 3-1: 13’ rig. e 32' Temelin (C), 15’ Gasparello (P), 39’ Graziani (C)  CLICCA QUI

2008-09 Prima Div./A
7^ 12 Ott. 08 Cremonese - Pro Patria 2-1: 16' pt. Saverino (C), 2' st Saverino (C), 9' st. rig. Correa (Pro), 44' st rig. Temelin (C) CLICCA QUI
24^ 1 Mar. 09 Pro Patria - Cremonese 2-2: 8' pt Urbano (Pro), 26' pt rig. Saverino (C), 34' pt Vitofrancesco (C), 3' st rig. Do Prado (Pro)  CLICCA QUI

2009-10 Prima Div./A
11^ 1 Nov. 09 Cremonese - Pro Patria 4-1:15' Pacilli (Pro), 24' pt Nizzetto (C), 1 ' st Gori (C), 13' st e 47' st Coda (C)  CLICCA QUI


 

LA TIFOSERIA

Il tifo organizzato a Cremona si deve ricollegare alla squadra cittadina di pallacanestro. L'anno era il 1975, quando grazie ad un gruppo di ragazzi venne fondato il primo gruppo, dal nome ovviamente “Boys”. Nell'aprile del 1976 si posizionarono nei distinti dello "Zini" ma quasi subito si spostarono in curva nord dove, per primi, usarono trombe e tamburi. L'epoca dei Boys si esaurì nella stagione 1981/82 dopo anni in terza serie caratterizzati da derbies infuocati con Piacenza e Mantova, da una storica promozione in serie B nel 1977. Un aneddoto sulla mentalità dei Boys è che dopo il loro scioglimento tanti di loro non frequentarono più lo stadio, sebbene stessero iniziando gli anni dei grandi successi della Cremonese. Nel 1978 i Boys furono affiancati per un paio di stagioni dai Panthers, e in quegli anni si ricorda in curva nord anche lo striscione dell'Autonomia Grigiorossa. Sempre nel 1978 venne stretto un gemellaggio con la tifoseria reggiana, che andò ad aggiungersi all'amicizia già esistente con i ragazzi di Sant'Angelo Lodigiano. Nel marzo 1981 venne fondata la Gioventu' Grigiorossa, che festeggiò il ritorno in B della Cremonese; poco dopo il gruppo si trasformò in Red Grey Supporters. Nel 1982 venne stretto un gemellaggio con la tifoseria di Vicenza. Questo gruppo lasciò un'impronta profonda nel tifo grigiorosso in quanto fu il primo, a livello organizzativo, che riuscì a coinvolgere la massa nel sostenere la Cremonese nei suoi primi assalti alla conquista della serie A, coronati poi nel 1984. Spettacoli indimenticabili di folla e coreografie caratterizzarono quell'epoca dove i cremonesi riuscirono a tesserare più di 1500 ragazzi e ad avere sezioni in parecchi paesi della provincia; North Viking, e per una breve parentesi Hell's Angels, in quegli anni affiancarono i R.G.S. Nella stagione 1983-84 un gruppo di ragazzi, fino allora facenti parte dei R.G.S., si spostarono in curva sud e diedero vita al Collettivo Ultras Curva Sud; dapprima in pochi, riuscirono poi a catalizzare un tale interesse al punto che l'intera tifoseria li seguì in sud dopo quasi un decennio passato nel settore opposto. I Cucs furono i primi ad avventurarsi nelle trasferte in meridione, considerate allora quasi un tabù, e dopo lo scioglimento dei Red Grey Supporters, avvenuto nel giugno del 1987, furono affiancati dai Longobards. Tra i 2 gruppi non ci fu mai grande sintonia ma, affiancati due anni dopo dai Road Kids, tentarono di coinvolgere una curva che stava andando alla deriva. Un discorso a parte meritano i Road Kids in quanto all'epoca portarono una ventata di novità in curva: nel 1989 furono i primi a distribuire una fanzine e si distinsero inoltre per una certa propensione agli scontri. Da segnalare nel 1990 la rottura dell'amicizia con la tifoseria sampdoriana. Nell'estate del 1992 l'esigenza sempre più pressante di creare un unico gruppo che trainasse la curva era ormai sentita da tutti i gruppi che popolavano la sud: Cucs e RK, assieme ad altri satellite, decisero di confluire sotto una unica sigla, mentre i Longobards andarono avanti per la loro strada non ostacolando il progetto e ri-denominandosi Old Longobards. Dalla stagione 1992/93 si partì con questo nuovo assetto e il nome sotto il quale si riunirono i ragazzi esperti e le nuove leve fu quello di Sanitarium, denominazione tratta da una canzone dei Metallica, la cui traduzione letterale è "manicomio criminale". Da questo mix di esperienza e gioventù scaturì la ri-esplosione del tifo cremonese; lavorando parecchio sugli aspetti organizzativi si riuscirono a toccare livelli numerici e coreografici di altissimo livello. L'entusiasmo tornò a contagiare la città e la provincia. Il Sanitarium visse intensamente i momenti d'oro della serie A, ma anche quelli più amari delle retrocessioni fino alla C1 del 1997. Lo spareggio del 1998 che li riportò in serie B fu l'ultima gioia gustata dal Joker prima dello scioglimento avvenuto l'anno successivo. Per il Sanitarium è d'obbligo ricordare gli impegni in varie iniziative anche al di fuori dell'ambito dello stadio e che, da alcuni suoi ex appartenenti fu fondato un gruppo nel 1997, chiamato Vecchio Joker, tutt'ora presente in curva. I Sanitarium instaurarono un rapporto di amicizia con la tifoseria di Pavia e strinsero un gemellaggio con i ragazzi di Ravenna; per circa un anno furono affiancati dalla Vecchia Guardia e dal Kanker Group, oltre che supportati da gruppi di ragazzi della provincia quali Crema, Corte de' Frati (Indipendenti), Castelverde (Erotica), Castelleone (Alcooligans), Pizzighettone (dietro lo striscione Nightmare, presente tutt'ora fin dal 1989), Casalmaggiore (dietro le insegne, ancora oggi presenti dal 1993, di Baraonda) e altri. Da menzionare anche l'appoggio di una sezione grigiorossa di Torino, attiva da anni ed ancora presente. Terminata l'era del Joker il testimone fu raccolto da un gruppo di persone provenienti dall'esperienza maturata nel Sanitarium, che decisero di adottare la denominazione di Ultras Cremona. Era l'estate del 1999. Gli UCR, animati da buoni propositi, dovettero però subito fare i conti con una situazione generale molto delicata in quanto, oltre alle diverse problematiche legate alla situazione societaria, esordirono con un'imprevista quanto clamorosa retrocessione in C2. Questo insieme di situazioni fece sì che il loro primo anno fosse particolarmente travagliato, ma questo non scalfì l'attaccamento verso i colori grigiorossi, testimoniato ovunque. Una società ormai allo sbando e sull'orlo del fallimento ed una squadra composta sempre all'ultimo momento non demotivarono gli Ultras che arrivarono persino a scendere in piazza del comune per scongiurare l'ipotesi della cancellazione della società. La stagione 2001 fu per gli UCR da ricordare, in quanto la compattezza del gruppo emerse in tutta la sua espressione proprio in coincidenza del momento più buio mai vissuto dalla Cremonese. Il 2002, vede la nascita del NEP (Nucleo Ernesto Posa), dal nome di uno storico tifoso vissuto nella prima metà del secolo scorso. I fondatori furono un gruppo di trentenni per la maggior parte provenienti dai vecchi Sanitarium. Dal 19 Aprile 2009 la curva cremonese è stata intitolata allo scomparso Erminio Favalli, deceduto esattamente un anno prima, storico giocatore e poi ds grigiorosso con gli ultras che prendono ad esporre lo striscione “Curva Erminio Favalli”. Nella stagione 2006-07 in Serie B furono 2.204 le tessere staccate, con una presenza media di circa 2.800 unità a partita. Nel 2007-08 con il prepotente avvento della proprietà Arvedi, lo Zini ha visto farsi un bel maquillage, anche se per alcune gare, era aperto solo in parte, con la tifoseria cremonese che acquistò 2.095 tessere per una media spettatori di 3.500 unità. Per la scorsa stagione, 2.733 abbonamenti per circa 4.000 persone di media, anche a seguito di una campagna acquisti faraonica per la categoria. In questa stagione gli abbonamenti sono 2.381 con una media di 4.000 presenze.

Oltre ai gemellaggi ed alle amicizie sopra menzionate, abbastanza recente è il rapporto nato tra gli ultras cremonesi e noi bustocchi. Originariamente nato come un rapporto tra alcuni responsabili delle due curve, col tempo la cosa è sfociata in una sincera e solida amicizia, avvalorata anche dai frequenti e reciproci contatti avvenuti negli ultimi anni, dentro e fuori lo stadio. Tra le rivalità più accese: i quasi dirimpettai ed acerrimi rivali piacentini, mantovani, bresciani, bergamaschi, parmigiani e modenesi. Negli scorsi campionati di C2, si è aperta quella con i legnanesi (creata da in particolare da quest’ultimi), con scontri sia a Legnano che a Cremona.


Clicca sulla foto per ingrandirla

       

Pro Patria - Cremonese 01/02

Pro Patria - Cremonese 04/05

Novara - Cremonese 06/07

Novara - Cremonese 08/09

 

LA CREMONESE NEL WEB

Sito/Blog .Grafica   .Contenuti   .Leggibilità                            Url
Ufficiale

.http://www.uscremonese.it
Ultras 

.http://ultrascremona1999.wordpress.com

U.S.C. 1903

.http://cremona.altervista.org

Vecchio Joker

.http://vecchiojoker.tifonet.it

Erotica Castelverde

.http://blogcremonese.blogspot.com

Cremonese 1903 

.http://usc1903.blogspot.com


= Scarso   = Sufficente    = Buono    = Ottimo

 

 


 

 

 

TORNA ALLA HOME PAGE