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CREMONESE
U.S.C. 1903 |
Unione Sportiva Cremonese spa 1903
Colori
sociali: maglia a strisce verticali grigio-rosso,
calzoncini rossi, calzettoni rossi con bordo grigio
Sede via
Persico 19, 26100 Cremona
Stadio
"Giovanni Zini", Via Persico 19, 26100 Cremona.
Dimensioni (105 x 68) - Capienza 20.000 spettatori,
omologato per 10.000
Cremona
71.500 abitanti - totale provincia di Cremona 345.000
Abbonamenti
2007-08: 2.204
2008-09: 2.733
2009-10: 2.381
ORGANIGRAMMA
SOCIETARIO
Presidente:
Cav. Giovanni Arvedi
Vice–Presidente e Amm. Del:
Dott. Maurizio Calcinoni
Direttore generale:
Sandro Turotti
Direttore amm:
Dott. Alberto Losi
Presidente consiglio sindaci:
Dott. Paolo Rossi
Segretaria amministrativa:
Clara Negri
Società di revisione:
Ernst & Young
Responsabile marketing:
Pietro Cortinovis
Segreteria sportiva:
Marcella Ghilardi
Responsabile stadio:
Giacomo Tozzi
Collaboratore tecnico e resp osservatori:
Bruno Mazzia
Team manager:
Lorenzo Bettoli
Addetto arbitro:
Luca Maestri
Allenatore:
Roberto Venturato
Collab. tecnico:
Domenico Casati
Preparatore atletico:
Angelo Bonezz – Marco Barbieri
Preparatore portieri:
Alessandro Bianchessi
Medico sociale:
Dott. Giovanni Bozzetti
Fisioterapista:
Alessandro Rivetti
Massaggiatore:
Aristide Rossi
GLI ULTIMI
SETTE CAMPIONATI
2002-03
Serie C2/a 6° posto - All. Claudio Maselli
2003-04
Serie C2/a 2° posto - vince i play-off contro il Sud
Tirol -
PROMOSSA IN SERIE C1
- All. Giorgio Roselli
2004-05
Serie C1/a 1° posto - PROMOSSA IN SERIE B
- All. Giorgio Roselli
2005-06
Serie B 21° posto - retrocede in Serie C1 -
Giorgio Roselli dalla 18^ Giovanni Della Casa
2006-07
Serie C1/a 13° posto - All. Verdelli dalla 12^ Roselli
2007-08
Serie C1/a 3° posto - Eliminata in finale play-off dal
Cittadella - All. Mondonico
2008-09
Serie C1/a 9° posto - All. Ivo Iaconi, dalla 16^
Mondonico, dalla 27^ R. Venturato
IL
CALCIOMERCATO
Acquisti:
Giglioli
(c82-Modena), Varricchio (a76-Padova), Villar (Arg.
c90-Udinese)
Cessioni:
Alloisio (c92-Verolese), Zerzouri (a89-Como), Porcu
(a89-Pro Sesto), Mauri (c89-ProBelvedere Vercelli),
Santonastaso (c92-Caravaggio)
LA ROSA
Portieri:
G. Bianchi
(75), Paoloni (84), Vino (91)
Difensori:
A. Bianchi
(80), Cremonesi (88), Fietta (84), Galuppo (85),
Malacarne (89), Rossi (84), Sales (88), Viali (74)
Centrocampisti:
Burrai
(87), Carotti (85), Giglioli (82), Gori (79), Nizzetto
(86), Pradolin (83), M. Tacchinardi (82), Villar (Arg.
90), Zanchetta (75)
Attaccanti:
Coda (88), Guidetti
(76), Musetti (83), Varricchio (76)
PRO PATRIA – CREMONESE:
arbitro Sig. Gennaro Palazzino di Ciampino (Rm)
Partita impegnativa, se
non da far tremare i polsi, per questa indecifrabile ed
ammalata Pro, reduce dalla sconfitta di Varese, che l'ha
fatta scivolare di fatto al penultimo posto in
classifica, seppure in coabitazione con Lecco e
Pergocrema a quota 27, e la salvezza diretta che dista
solo due lunghezze, alle prese con turbolenze societarie
degne della miglior partita di Risiko, che ha causato
uno scollamento notevole tra tifoseria-proprietà-squadra.
Cosco già alle prese con diversi problemi dovrà fare a
meno di Chiecchi infortunato e Rinaldi squalificato, con
Morello che tornerà titolare dal primo minuto dopo otto
mesi ed un periodo in naftalina, per diatribe con la
proprietà, mentre a centrocampo ci saranno diversi nodi
da sciogliere con Cristiano che tornerà in panchina dopo
mesi di assenza.
Insomma non il quadro
migliore per andare a cercare degli importantissimi
punta salvezza a sette giornate dal termine, anche se ci
sono diversi scontri diretti ancora in ballo, ma certo
la situazione biancoblù non è delle migliori. Quindi
tanto per cambiare si prospetta il solito pomeriggio di
passione per i tifosi della Pro, perchè la Cremonese
seconda in classifica con dieci lunghezze di distacco
dal Novara, è reduce dal pareggio interno con il Monza
per 1-1, e deve difendere la propria posizione dagli
assalti di Arezzo (49) e Varese (47), le più immediate
inseguitrici. La Cremonese da tre stagioni cerca il
ritorno in serie cadetta, sotto la guida del presidente
Arvedi, che non ha certo lesinato gli sforzi economici
per centrare l'obiettivo, creando senza successo diverse
rose stellari per la categoria. Per questa stagione la
società ha rivisto un po' le cose, passando ad innesti
più mirati, liberandosi di tanti ingaggi pesanti, ma le
cose non sono poi cambiate di molto, considerato che la
prima posizione è ormai lontana e i grigiorossi dovranno
passare per i play-off, per il salto di categoria, dove
due anni fa hanno già subito una cocente delusione
proprio in finale con il Cittadella, se possibile ancora
peggio di quella della Pro di Lerda della scorso
campionato avendo vinto la gara di andata al Tombolato,
per poi soccombere in casa per 3-1. Contro la Pro, la
Cremonese dovrà fare a meno dell'esperto bomber
Varricchio con Zanchetta e Fietta in dubbio con
Venturato che dovrà rivedere qualcosa sulla sua squadra
costruita di base sul 4-4-2 classico attorno all'esperto
regista Zanchetta (ex Chievo e Lecce) e per ovviare alla
sua eventuale assenza, potrebbe portare alcune modifiche
al suo schieramento. In porta Paoloni ha preso il posto
di Giorgio Bianchi, una bandiera ed istituzione degli
ultimi anni di calcio in grigiorosso. Marco Paoloni
romano di 24 anni, in cerca di conferme dopo il buon
avvio di carriera a Teramo, ma con il passaggio a vuoto
di Ascoli in Serie B. Difesa che con la linea a quattro
dovrebbe presentare a destra Cremonesi (88), giocatore
prodotto del settore giovanile grigiorosso e nonostante
la giovane età da un lustro nel giro della prima
squadra. Al centro a guidare il pacchetto arretrato il
capitano William Viali, classe 74, terza stagione a
Cremona, dopo una lunga carriera tra A e B con Atalanta,
Lecce, Perugia, Venezia, Ancona e Treviso; capace di
guidare la squadra da dietro come un vero e proprio
regista con al suo fianco A. Bianchi. A sinistra Galuppo
(85) la scorsa stagione a metà tra il Venezia in Prima
Divisione ed al Treviso in serie cadetta, giocatore dal
gran fisico, altezza che sfiora il metro e novanta che
potrebbe essere anche dirottato in zona centrale, se
dovesse recuperare completamente Rossi, il quale ha
perso tutto lo scorso campionato per un grave
infortunio. Praticamente un pacchetto difensivo molto
muscolare e statico, che lascia pochissimi spazi e che
non sfrutta le corsie laterali per spingere, ma si
affida ai lanci di Viali per far ripartire l'azione,
ribaltando il fronte di gioco, per un reparto che nel
corso dell'incontro si fa trovare fuori posizione ed
impreparato specialmente sulle manovre in velocità o sul
cambio di fronte improvviso. Per un reparto non proprio
impermeabile che ha già subito 33 reti, tre in meno
della Pro, e come prime alternative ha i giovani
Malacarne e Sales. Centrocampo che con la linea a
quattro si presenterà con Carotti e Burrai al centro se
Zanchetta non dovesse farcela. Il primo da anni è
considerato uno dei migliori centrocampisti della
categoria, con un futuro davanti ma si ritrova sempre in
Prima Divisione, finendo anche in panchina. Non
propriamente un regista ma dotato di fisico e discreta
visione di gioco, oltre a sette polmoni, ma dal
rendimento altalenante. Burrai sarebbe il naturale
sostituto di Zanchetta, peperino regista di ruolo,
scuola Cagliari con cui ha esordito anche in Serie A,
conosciuto nelle scorse stagioni quando militava nel
Manfredonia. E per una squadra che basa il proprio gioco
sul collettivo, sapere a chi affidare dei due le chiavi
della manovra è una scelta di non poco conto. Pradolin e
Nizzetto saranno gli esterni, il primo è un mancino puro
mentre il secondo si fa trovare pronto ad agire in
pratica da terza punta aggiunta con incursioni partendo
da lontano sulla destra, per poi tagliare al centro,
dove è in grado di colpire anche dalla distanza, gara di
andata docet. A disposizione per la zona centrale Mario
Tacchinardi, per le corsie esterne l'ex Albinoleffe
Marco Gori, altro mancino, abile a sfruttare la fascia,
giocando proprio al limite della linea bianca per far
allargare al massimo la squadra avversaria. In attacco
la coppia formata da Guidetti e Musetti. Massimiliano
Guidetti, uno che la porta la sente e la vede bene, che
spesso e volentieri, andando in doppia cifra anche in
Serie B con la maglia dello Spezia, a dispetto di un
fisico che non lo vedrebbe adattissimo al calcio, ma che
in area di rigore sa essere letale come il suo simile
Gerd Muller con la medesima rapacità di Paolo Rossi e
Pippo Inzaghi; già dieci i centri in stagione. Al suo
fianco l'ariete Musetti, che agisce sul fronte destro
dell'attacco, elemento che ha avuto uno delle sue
migliori stagioni nel 2006-07, con la Massese con 11
reti in 28 presenze, con a fianco l'ex biancoblù Negrini
ed alle spalle un altro ex come Daniele Dalla Bona.
Domenica è andato a bersaglio dopo nemmeno un minuto di
gioco, approfittando di un errore difensivo dei monzesi,
per quello che è stato il suo 7 goal stagionale. In
panchina si accomoderà il veloce e temibile giovane Coda
classe 88, (10 goal) che ha risolto diverse gare,
partendo proprio dalla panchina, a bersaglio anche nella
gara di andata con una doppietta. Se Venturato dovesse
optare per il 5-3-2. Sales a destra, Viali, Cremonesi e
Bianchi occuperanno le posizioni centrali con Galuppo e
Rossi che andranno al ballottaggio per la fascia
sinistra. A centrocampo Carotti e Pradolin sosterranno
in regia Burrai, con Musetti e Guidetti punti fermi per
il reparto avanzato con il compito di rientrare. In
trasferta la Cremonese ha conquistato 20 punti, seconda
formazione per rendimento dopo il Novara con 32, con
cinque vittorie esterne, di cui l'ultima pesante proprio
nel big-match contro il Benevento, due settimane fa,
imponendosi al Santa Colomba per 3-1. I grigiorossi
possono contare sul miglior attacco del girone con 47
reti all'attivo, con soli due rigori a favore e ben nove
contro. Solitamente cerca di partire forte sin dal
fischio d'avvio per portarsi il vantaggio, e quindi poi
agire di rimessa, basando il proprio gioco sul possesso
palla insistito ma lento; formazione che ha un numero
ristretto di titolari ed a completare la rosa ci sono
diversi prodotti del vivaio o prelevati dalle formazioni
Primavera. Biancoblù e grigiorossi sono tra le
formazioni che hanno pareggiato di più in stagione; 12
volte (record del girone) gli uomini di Cosco, di cui
quattro in casa, nove per quelli di Venturato cinque in
trasferta.
IL PERSONAGGIO
Domenico Luzzara, un presidente d'altri tempi, di quelli
ultimi “romantici” del calcio, sulla stessa epoca e
pasta di Costantino Rozzi, D'Attoma, Chiampan,
Bortolotti che hanno fatto la fortuna del cosi detto
calcio di provincia, guidando le proprie squadre per
decenni e decenni, coniugando l'amore per le proprie
radici al rispetto per la squadra della propria città.
Un calcio diverso da quello attuale, terminato
pressapoco una decina anni fa, prima che diventasse
completamente calcio-business, con le squadre slegate
dalla città, dal territorio, né più né meno come le
franchigie sportive americane, dove una formazione di
qualunque sport, può passare anche da uno stato
all'altro seguendo gli interessi economici dei
proprietari, ma perdendo così le radici. Domenico
Luzzara, classe 22' è stato veramente un presidente
d'altri tempi che portò Cremona ed i suoi grigio-rossi
in paradiso con i suoi 33 anni alla guida della società
del Torrrazzo. Un vero “presidentissimo” che ha saputo
regalare alla città ed alla provincia di appartenenza
tanti sorrisi e gioie sportive. Quando ai tempi la
“minuscola” Cremonese scalava qualche vetta sportiva,
magari piccola per gli altri, ma che in quella terra di
pianura sembrava importante come l'Everest: un' altra
promozione in A, una salvezza, un nuovo campione che
sbocciava da Cabrini, a Vialli, a Lombardo, Favalli,
Rampulla, Maspero, Chiesa, Dezotti, o un trionfo come il
trofeo anglo-italiano, vinto a Wembley nel '93, con Gigi
Simoni in panchina. Ma era festa anche se si perdeva, al
tavolo di un' osteria, a mangiar tortelli e salame, a
fingere di essere ancora uno di quelli della rivista
messa in piedi durante la guerra con il grande amico di
sempre Ugo Tognazzi. Difficilissimo, se non impossibile,
immaginare oggi un presidente di calcio che in occasione
di una retrocessione in B ( o qualunque altra categoria)
distribuisce medaglie ai giocatori e organizzi una festa
per i tifosi. Luzzara lo fece. Quella festa particolare
la celebrò nell' 85 quando la “squadra simpatia”, la
Cremonese di Mondonico che si era riaffacciata alla A
dopo 54 anni di lontananza, rifaceva subito un passo
indietro. Ma in realtà quello è stato un inizio. Perché
in quell'anno l'Italia calcistica imparò qualcosa, ma
non lo assimilò: la mentalità contadina esibita con
orgoglio, il motto del “passo lungo quanto la gamba”
ripetuto come una litania, le partite più importanti
seguite da lontano perché si soffre troppo e il cuore
malandato potrebbe non reggere, “le sconfitte da non
drammatizzare, le vittorie da non esaltare”, i giocatori
ceduti con il valore una stretta di mano, anche per
contratti miliardari. Come avvenne per Gianluca Vialli,
promesso così all'amico Mantovani presidente della
Sampdoria: una stretta di mano che ha resistito anche
alle avances di un altro amico, Giampiero Boniperti. E
pensare che il calcio, all'inizio, neanche gli piace, ci
entra nell'ormai lontano 1966, con la Cremonese già
sulla strada della retrocessione in Serie D, per un filo
del destino: la sua azienda (la Cae Impianti elettrici,
che arrivò ad avere anche 400 dipendenti) costruisce
l'impianto d'illuminazione dello stadio Zini, ma la
proprietà del tempo non ha i soldi per pagarlo, così
subentra come commissario straordinario, sotto l'impulso
del figlio Attilio detto “Tete”, tifoso grigiorosso,
morto a soli 21 anni in un incidente stradale nel 1970.
Da quel momento per Domenico Luzzara, la squadra diviene
la nuova creatura da accudire, i giocatori i suoi
figliocci, centrando già nel 1970-71, la promozione in
Serie C, con la squadra guidata in campo dal cremonese
Aristide Guarnieri, che aveva vinto tutto il possibile
con l'Inter di Herrera e Moratti ed il campionato
Europeo del 68. Guarnieri fu l'antesignano del giocatore
luzzardiano, infatti oltre ad essere un frutto della
città era definito anche "il difensore gentiluomo", in
quanto in carriera non venne mai squalificato. Anche se
il più amato di tutti è stato Emiliano Mondonico, nella
doppia veste di calciatore allenatore, a cui fece da
secondo padre ed un rapporto speciale lo ebbe con il suo
storico direttore sportivo Erminio Favalli. Senza
dimenticare il rapporto con gli altri tecnici come
Tarcisio Burgnich, Gigi Simoni e tantissimi giocatori.
Domenico Luzzara muore il 29 Aprile 2006, a 83 anni,
nella sua Cremona, dove era nato e da dove, lui uomo di
Po, non è mai riuscito ad allontanarsi. Un gentiluomo
semplice, che usava il cuore, ma certamente non uno
sprovveduto, uno che strideva con il calcio che si
andava già avviando verso il calcio moderno. Sotto la
sua guida, la Cremonese conosce l'epoca migliore della
sua storia, con 6 stagioni in A, 11 campionati di B, un
torneo aglo-italiano con tanto di vittoria a Wembley,
oltre ad una serie incredibile di giocatori fatti in
casa, prodotti da un'inesauribile vivaio curato
amorevolmente da tanti ex giocatori grigiorossi che una
volta smessa la maglia da calciatore, passavano a tirare
su talenti, in quello che è stato il vero fiore
all'occhiello della società di Luzzara, in un'ottica
sana della gestione del calcio. Il vivaio sempre
fiorente è stata una peculiarità che per anni ha
contraddistinto la politica della Cremonese di Luzzara.
durante la sua lunga gestione societaria, ha sempre
fatto del calcio giovanile grigiorosso uno dei cardini
della sua politica. Il vivaio venne sempre considerato
come un serbatoio da cui fornire del propellente per
andare lontano. Sposando la linea verde, per anni la
prima squadra ha potuto vivere quasi di rendita; da
manuale di economia calcistica la vendita, dopo una
retrocessione dalla A alla B nel 91-92, del trio
Favalli-Bonomi-Marcolin, alla Lazio per una bella
montagna di miliardi, con i tre che diverranno Campioni
d'Europa Under 21.

Domenico Luzzara
I PRECEDENTI
Palmares:
Pro Patria
12 campionati di Serie A / 1 Coppa delle Alpi
Cremonese
7 campionati di Serie A / 1 Torneo Anglo-Italiano
1913-14 Campionato Lombardo Promozione
12 Aprile 1914 Aurora – Cremonese 0-2
1920 Camp. 1^ Cat. Raggr. Lombardo Gruppo B
1^ 24 Ott. 20 Cremonese - Pro Patria 1-2: 10' Azimonti (Pro), 33' Tosi (Pro), 80' Defendi (C)4^ 14 Nov. 20 Pro Patria - Cremonese 3-0: 10' e 42' Azimonti, 75' Meotti
1929-30 Serie A
1^ 6 Ott. 29, Pro Patria – Cremonese 4-2: 6' Subinaghi (Cr),
35', 36' Rossi, 58' Vigna, 65' Bonivento, 90' Serdoz (Cr)
18^ 23 Feb. 30, Cremonese- Pro Patria 1-2: 24’ Musoni (Cr),
71’ Leoni, 87’ Rossi
1935-36 Serie C
Non disponibili
1942-43 Serie B
Pro Patria - Cremonese 0-0
Cremonese - Pro Patria 0-0
1944 ZONA
LOMBARDIA – Eliminatorie
5^ Cremonese – Pro Patria 3-0
12^ Pro Patria – Cremonese 2-0
Coppa "Mario Meneghetti"
3^ 18 Giu. 1944, Cremonese – Pro Patria 0-1: Mainardi
6^ 2 Lug. 1944, Pro Patria – Cremonese 3-0: Colombi,
Turconi II°, Reguzzoni
1945-46 Campionato Alta Italia Misto B-C
5^ 11 Nov. 45, Cremonese – Pro Patria 2-0
16^ 17 Feb. 46, Pro Patria – Cremonese (camp. neutro di
Pavia) 0-0
Girone Finale
1 Maggio 46 Pro Patria – Cremonese 0-0
Cremonese – Pro Patria 1-0: Denti
1946-47 Serie B gir. B
Pro Patria – Cremonese 0-0
Cremonese – Pro Patria 1-0
1957-58 Serie C/A
Non disponibili
1958-59 Serie C/A
Non disponibli
1959-60 Serie C/A
Pro Patria – Cremonese 3-0
Cremonese - Pro Patria 2-5
1966-67 Serie C/A
Pro Patria – Cremonese 3-1
Cremonese – Pro Patria 3-2
1971-72 Serie C/A
1^ 12 Sett. 71, Pro Patria – Cremonese 0-0
20^ 30 Gen. 72, Cremonese- Pro Patria 1-0
1975-76 Serie C
14^ 14 Dic. 75, Cremonese – Pro Patria 1-0: Sironi
33^ 2 Mag. 76, Pro Patria – Cremonese 2-2: Cesini e
Bortot (C)
1976-77 Serie C
12^ 28 Nov. 76, Pro Patria –Cremonese 1-3: 2 Nicolini
(C), Ghigioni (C)
31^ Cremonese – Pro Patria 0-1: Nicolini R.
2000-01 Serie C2/A
16^ 23 Dic. 00, Cremonese – Pro Patria (sosp. per nebbia
all’83’ 1-2)
recupero 24 Gen. 01, 1-0: 76’ Zalla
33^ 6 Mag. 01, Pro Patria – Cremonese 3-1: 5’
Ferraresso (P), 9’ Arioli (P), 51’ Zalla (C), 66’
aut. Mannucci (C)
2001-02 Serie C2/A
6^ 7 Ott. 01, Pro Patria – Cremonese 2-0: 29’
Ferraresso (P), 54’ aut. Bianchi (C)
23^ 16 Feb. 02, Cremonese – Pro Patria 0-0
2004-05
Serie C1/A
12^, 29 Nov. 04, post. Rai Sat Cremonese – Pro Patria
2-2: 29’ aut. Tabbiani (C), 66’ rig. Elia (Pro), 74’
rig. Prisciandaro (C), 81’ Taddei (C)
31^ 1 Apr. ant. Rai Sat Pro Patria - Cremonese 0-1: 41'
Prisciandaro
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2006-07 Serie C1/A
5^ 1 Ott. 06 Cremonese - Pro Patria 1-1: 16' Vecchio
(Pro), 75' Pepe (C)
22^ 11 Feb. 07 Pro Patria - Cremonese 2-2: 8' rig. e 42'
rig. Temelin (Pro), 24' Bloudek (C), 85' Stendardo (C)
2007-08 Serie C1/A
4^ 16 Set. 07 Cremonese - Pro Patria 0-1: 3' Gasparello
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21^ 20 Gen. 08 Pro Patria - Cremonese 3-1: 13’ rig. e
32' Temelin (C), 15’ Gasparello (P), 39’ Graziani (C)
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