LA CRONACA DELLA PARTITA

 

26 aprile 2009 - ore 15,00
Stadio "Speroni" di Busto A.
Campionato Italiano Lega Pro 1a Div.  - Trentunesima Giornata 
PRO PATRIA  1

RAVENNA  2

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PRO PATRIA: Anania, Music, Barjie (43' st Mosciaro), Dalla Bona (22' st Melara), Urbano, Morello, Correa, Zappacosta (31' st Cristiano), Fofana, Do Prado, Toledo.

In panchina: Giambruno, DiCuonzo, Polverini, Cosentini - All. Franco Lerda

RAVENNA: Brignoli, Rizzo (22' st Ungaro), Sabato (1' st Gerbino-Polo), Fasano, Pivotto, Ferrario, Trotta, Sciaccaluga (29' st Roselli), Zizzari, Rossetti, Zecchin.

In panchina: Rossi, Calzi, Pettinari, Filipi - All. Gianluca Atzori

 

Arbitro: Sig. Emiliano Gallione di Alessandria

Assistenti: Granella di Nichelino – Deriu di Trento

Marcatori: 10' pt Correa (P), 24' pt Zizzari (R), 21' st Ferrario (R)

NOTE: giornata piovosa ed umida, terreno in buone condizioni ma scivoloso. Spettatori 2.800 circa (586 abbonati), 200 ospiti. Presente in tribuna la Fam. Vender, diversi osservatori e tecnici.

Espulso: al 47' pt Toledo (P) per gesto irriguardoso

Ammoniti: Music, Cristiano e Mosciaro (Pro); Pivotto, Rossetti, Rizzo e Roselli (R)

Angoli: 4-8

Recupero: 9' (4+5)

 

L'ha chiamato, l'ha cercato, l'ha voluto, alla fine il Ravenna ed il presidente Fabbri, hanno avuto l'aiuto e la protezione dalla Lega Calcio e dalla Federazione, sotto forma dello scandaloso arbitraggio scandaloso del Sig. Emiliano Gallione della sezione di Alessandria. Un signore che ha diretto vergognosamente a senso unico, a tratti anche in maniera comica, condizionando decisamente l'andamento della gara e molto probabilmente anche le prossime partite dei biancoblù, con il referto che stenderà a freddo, considerato che è rimasto sotto assedio per circa 1 ora e mezza negli spogliatoi, uscendo ben protetto e scortato, oltre a un paio di "discussioni" nell'intervallo e nel dopo gara. Questa nella storia della Pro è stata l'ennesima giornata da incubo con le giacchette nere, il Sig. Gallione si va ad aggiungere agli altri "noti" degli ultimi anni Zanzi, Bernardoni, Siragusa, Verrucci oltre alla famigerata Famiglia Pieri.

Che ci fosse la puzza di marcio di un "Pieri" alle porte si sentiva da giorni, con tutti i piagnistei del presidente del Ravenna che tra le altre cose aveva chiesto la radiazione della Pro Patria dal campionato, ignorando bellamente che ci sono state e ci sono altre squadre nelle stesse condizioni, caricando anche nei giorni precedenti la gara con una fantomatica messa in mora da parte di Fofanà verso la Pro Patria, cosa che in sede a tutt'oggi non è mai arrivata. Chi semina vento raccoglie tempesta e, speriamo che quanto seminato in zizzania, per essere gentili, dal Sig. Fabbri in questi giorni, possa essere raccolto molto ma molto presto in maniera copiosa.

Quella contro il Ravenna è veramente una partita difficile da analizzare, senza tenere conto dei disastri combinati dal signore che utilizzava il fischietto, sempre a sproposito e sempre in una sola direzione, condizionando spudoratamente la gara e la fase finale della stagione. La Pro era partita benissimo, contro quella che è la squadra più in forma del girone in questo momento che si presentava allo "Speroni", forte di 30 punti conquistati nel girone di ritorno e con una serie utile di 11 gare consecutive. Gli uomini di Lerda, nonostante il terreno scivoloso e viscido, cercano di manovrare sempre palla a terra con deliziose giocate di prima che al decimo del primo tempo, mandavano a rete Correa che realizzava un goal che definire strepitoso è poco. Da qui in poi è entrato in scena il Sig. Gallione che ha preso a non fischiare i falli a favore della Pro, a lasciar correre, ad invertire le punizioni, come a fine primo tempo su cui poi farà i conti Toledo, lasciando i compagni in dieci per tutta la ripresa. Inventandosi di sana pianta un rigore che definire RI-DI-CO-LO, è poco, poi sbagliato. Quindi regalando una serie di angoli, da cui poi scaturisce il goal del raddoppio ospite, mentre l'assistente sotto la tribuna indica con insistenza un fallo a favore della Pro in area, ma Gallione fa finta di niente. Cartellini dati ai ravennati con scambio di persona, per non colpire un giocatore già ammonito. Una delle perle più belle la regala nel finale con Fofana lanciato a rete in solitario, steso con fallo netto da ultimo uomo, ignorato dall'arbitro piemontese, oltre al probabile rigore non concesso alla Pro, per atterramento di Do Prado. Dove sono mancati oggi i tigrotti ? In due cose, la prima forse quella di aver sempre cercato di giocare la partita, con tocchi di alta scuola, spesso in punta di tacchetti per cercare di mettere un uomo davanti il portiere, quando sarebbe stato necessario usare anche la clava, anche per arrivare ad un pareggio che sarebbe stato importantissimo. La sbavatura di Anania e Morello sul primo goal degli ospiti.

Lerda non cambia il modulo 4-2-3-1, con la formazione delle ultime giornate con l'unica variante del rientrante Morello, schierato al centro della difesa dopo quasi tre mesi di assenza, al posto del febbricitante (39° di temperatura) Pisani; per il resto tutto confermato con Fofana al centro dell'attacco, con Toledo e Do Prado esterni e Correa nel ruolo di regista avanzato. Sul fronte opposto Atzori, dopo tante prove in settimana con il 4-3-1-2, si presenta con un classico 4-4-2 dovendo rinunciare al difensore centrale Ciuffetelli, inserendo al suo posto l'ex di Torres e Pavia, Fasano con al fianco l'esperto Pivotto (Chievo e Roma), Rizzo e Sabato esterni. A centrocampo Sciaccaluga a dettare i tempi con Rossetti a supporto, sulla destra il rhodense Ferrario con compiti di copertura sulle tracce di Toledo o Do Prado, a sinistra Trotta, in avanti Zizzari e Zecchin.

Si parte sotto una pioggia battente con lo "Speroni", che presenta un discreto colpo d'occhio con una coreografia con un migliaio di bandierine biancoblù, vendute con offerta per sostenere la prossima trasferta dei tigrotti con le due formazioni in campo nelle loro tenute classiche. Gara che prende subito ritmo e la Pro mena le danze, partendo decisa alla ricerca del vantaggio, spinta dalle accelerazioni di Music a tratti incontenibile, mentre lo stadio sostiene la squadra ed al terzo il bosniaco parte come un razzo salta due uomini in percussione centrale e viene steso al limite dell'area con Gallione che lascia incredibilmente correre ed è il primo segnale negativo, perchè l'azione continua ed il Ravenna si porta in avanti sulla destra da dove arriva un cross in mezzo all'area, Anania ha un incertezza, Zizzari prova a girare ma Morello, sbroglia. Pro che manovra con intensità e qualità, con azione ariose ad alto tasso tecnico, ma che si spengono sempre per un nulla al limite dell'area avversaria per un rimpallo, un malinteso tra compagni o un tocco di troppo. Al 10' i biancoblù passano in vantaggio al termine di un'azione a dir poco splendida con la palla che viaggia a filo d'erba da una parte all'altra del campo fino a quando arriva sulla destra a Toledo che si porta a spasso un primo avversario poi innesta il turbo e si accentra servendo al limite dell'area il connazionale Do Prado, tocco delizioso a stoppare il pallone per Correa che dal limite prende la mira e con un sinistro a girare piazza la palla imparabilmente sotto la traversa. Boato allo "Speroni" che prende ad incitare con maggior forza la squadra. Gli ospiti provano a reagire ed al 13' Zecchin lascia partire un destro di prima intenzione che Anania devia in angolo. Tigrotti che manovrano sempre in agilità e facilità, senza sbagliare un passaggio ma perdendosi sempre con l'ultimo tocco davanti all'area avversaria, mentre gli avversari la mettono sull'ostruzione, andando clamorosamente a terra ogni volta che i biancoblù recuperano i palloni a centrocampo, spezzando di fatto il ritmo gara agli uomini di Lerda. Ravenna che prova sempre la solita manovra cercando di mandare sul fondo gli esterni a crossare per Zizzari a centro area. Al 24' arriva il pareggio ospite, su un'azione provata già in precedenza sul fronte opposto; Zecchin manovra palla sotto la tribuna, per quella che sembra un'azione già terminata, traversone improvviso in area, Anania e Morello hanno un'indecisione fatale e Zizzari insacca di testa. 26' sperando nel terreno viscido Urbano lascia partire un tiro dalla lunga distanza che Brignoli blocca. Gara intensa ed equilibrata con la Pro che fa girare bene la palla sempre con ottime trame di gioco, ma al momento di concludere non è cinica come in altre occasioni con l'arbitro che lascia correre diversi interventi dei difensori ravennati sugli avanti bustocchi, senza praticamente mostrare il cartellino, uno dei pochi arriva a Pivotto, dopo l'ennesimo intervento duro al 40'. Prima però da segnalare un tiro di Do Prado sul primo palo bloccato dal numero uno ospite ed un'azione in percussione della Pro, bloccata da Rizzo in recupero affannoso. La formazione di Atzori cerca sempre di spezzare le manovre bustocche con i proprio uomini che si lasciano andare a terra per spezzare il ritmo, innervosendo non poco gli spettatori. Cinque dal termine della prima frazione, Ravenna in avanti e recupera palla con Trotta sul vertice dell'area, l'esterno giallorosso, si libera e lascia partire un diagonale forte ed angolato sul quale Anania ha un ottimo riflesso e manda in angolo. Al secondo minuto di recupero, del primo tempo, Gallione inverte un fallo a favore della Pro nella metà campo avversaria, Toledo dice qualcosa all'arbitro che lo ammonisce, il brasiliano mentre se ne và dice ancora qualcosa e lo applaude, prendendosi il rosso. Ne nasce un parapiglia con tutti i giocatori biancoblù che assediano l'arbitro con Correa che cerca di portare tranquillità. Con la "discussione" che prosegue poi negli spogliatoi con Anani e Lerda a chiedere spiegazioni all'arbitro.

 

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Il goal di Correa

       

Music

 

Al ritorno delle squadre in campo, Atzori fa capire di non accontentarsi e di andare a cercare la vittoria, inserendo l'attaccante Gerbino-Polo al posto del laterale difensivo Sabato, passando al 3-4-3. La Pro fatica a trovare il bandolo della matassa ed imporre il proprio ritmo con il Ravenna che pare più deciso sin dalle prime battute, mentre gli uomini di Lerda, sembrano decidere che tattica adottare. 8' Trotta serve in verticale Gerbino-Polo, mettendolo in condizione di puntare a rete, imperioso recupero di Music che và a toglierli palla con esperienza. Tre minuti dopo, il Sig. Gallione ne combina un'altra delle sue, pallone lungo a cercare Zizzari, palla praticamente persa che sta per sfilare verso il fondo, Barjie ha un contrasto del tutto fortuito ed innocuo con l'attaccante romagnolo che si lascia letteralmente andare a terra con l'arbitro che tra lo stupore generale fischia il rigore per i ravennati, facendo imbestialire del tutto il pubblico di casa. Dopo alcuni minuti di proteste dal dischetto si presenta Zecchin che indirizza il pallone alla destra di Anania, il portiere bustocco azzecca la direzione sfiora la palla mandandola sul palo, rimbalzo che arriva sui piedi di Trotta che manda a lato con la porta vuota, con lo "Speroni", che prima tira un sospiro di sollievo poi riversa contumelie varie verso la terna arbitrale e la dirigenza ravennate. Pro che nonostante l'inferiorità numerica prova a presentarsi in avanti, ma come sempre ogni volta che prende palla e cerca di ripartire in velocità arriva l'ostruzione ravennate con qualche elemento che si lascia andare a terra, facendo mandare fuori il pallone per niente.

Minuto diciotto della ripresa, il fischietto alessandrino da ancora il meglio di sé quando Fofanà, lanciato a rete per vie centrali ruba il tempo ad un difensore romagnolo Ferrario che ormai con l'attaccante biancoblù indirizzato come un treno verso il portiere Brignoli, lo stende senza mezze misure, senza se e senza ma. Lo stende e basta. Gallione fa continuare scatenando del tutto lo stadio, dando la netta impressione di non tenere più in mano la gara, anzi di dirigerla in un solo verso, quello ospite.

19' il Ravenna guadagna un corner, palla in mezzo e difesa biancoblù che sventa; altro tiro dalla bandierina, questa volta è un ravennate che manda fuori, ma Gallione indica ancora il calcio d'angolo così anche sul corner successivo con tanto di proteste e così alla fine al 21' gli ospiti battono il corner con palla toccata all'indietro per Zecchin che mette in mezzo, mentre la difesa biancoblù sale chiamando il fuorigioco di Ferrario, guarda caso il non espulso prima, che manda la palla in rete di testa, con l'assistente sotto la tribuna che rimane fermo, immobile per alcuni secondi, con la bandierina in mezzo alle gambe indicando un irregolarità a favore della Pro, ma Gallione fa finta di niente. Si riprende il gioco ed il difensore ospite Rizzo, s'infortuna lasciando il campo in barella con Ungaro che entra al suo posto.

I tigrotti tentano il forcing finale ed al 31' Gallione si ricorda di fischiare un fallo a favore degli uomini di Lerda, per un entrataccia da dietro su Fofana al limite dell'area, ma ovviamente si dimentica del cartellino. Punzione battuta velocemente da Cristiano che in area serve Do Prado, il quale controlla, ma poi viene mandato a terra fallosamente nel momento di girarsi; Gallione gira ancora la testa da un'altra parte.

34' altra perla dell'alessandrino, davanti alla panchina biancoblù Pivotto interviene per l'ennesima volta da dietro su Do Prado, il cartellino stranamente se lo prende Roselli appena entrato al posto di Sciaccaluga, ma che nell'azione c'entrava come i classici cavoli a merenda. 35' Punizione dal limite di Correa che supera di poco la traversa. Un minuto dopo ancora l'argentino, decisamente il migliore in campo, si libera di due uomini e dal vertice dell'area lascia partire un sinistro forte e velenoso indirizzato sotto la traversa, Brignoli trova il riflesso giusto, s'inarca e manda in angolo. Biancoblù tutti in avanti, azione di calcio d'angolo, difesa ravennate che ribatte e palla che arriva a Zizzari tutto solo che s'invola in un contropiede di cinquanta metri ed a tu per tu con Anania prova un costa a metà tra il pallonetto ed il tiro in diagonale con la palla che esce. Si spera nella classica legge del goal sbagliato goal subito: sul rovesciamento di fronte triangolo nello stretto con palla che arriva a Do Prado in area, il brasiliano dopo il controllo della sfera, viene contrastato duramente e và giù, ma Gallione lascia continuare ancora una volta. Al 42' Melara prova la conclusione di sinistro dai sedici metri, ma la difesa ospite riesce a deviare in angolo. Cinque i minuti di recupero concessi con Mosciaro che rileva Barjie, alla ricerca disperata del goal che non arriva, con i ravennati che non perdono l'occasione di perdere tempo con il Ravenna che poco prima dello scadere sfiora la terza rete con Gerbino-Polo. Al fischio finale parte forte e decisa la contestazione verso l'arbitro Gallione, autore di una prestazione al limite del ridicolo che rimarrà assediato per un'ora e mezzo negli spogliatoi venendo scortato fuori da Carabinieri e Polizia in tenuta anti-sommossa. Non prima di un tentativo di assalto ai tifosi avversari, con diverse cariche della Polizia per alleggerire la situazione.