LA PROSSIMA AVVERSARIA

 

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SAMBENEDETTESE

S.S.C. 1923

 

 

SAMBENEDETTESE Società Sportiva Calcio srl (1923)

Stadio "Riviera delle Palme" via dello Sport, 62, San Benedetto del Tronto (Ap). Dimensioni (105 X 65) - Capienza 20.000 (omologato per 9.999) Spettatori

Divisa sociale: maglia a quarti rossoblù, calzoncini e calzettoni blù.

San Benedetto del Tronto (AP) 47.000 abitanti circa – Tot. prov di Ascoli Piceno 369.000

 

Abbonamenti

Stagione 2002-03: 1.588

Stagione 2003-04: 1.610

Stagione 2004-05: 1.631

Stagione 2005-06: 1.714

Stagione 2006-07: 1.540

Stagione 2007-08: 1.917

Stagione 2008-09: 1.190

 


PRESIDENTE: Sergio Spina
RESPONSABILE UNICO E TEAM MANAGER: Pierluigi Tassotti
SEGRETARIO GENERALE: Nazzareno Marchionni
ADDETTO STAMPA: Stefano Bruni
UFFICIO STAMPA E SITO WEB: Piero Zazzetta, Luigi Coccia, William Clementi, Roberto Salvucci, Paolo Chiappini, Enrico Tassotti
SEGRETERIA: Patrizia Ciabattoni
UFFICIO MARKETING: Dalia Consorti, Simona Piergianni
DIRETTORE GENERALE: Giulio Spadoni
ALLENATORE: Giorgio Rumignani sub. alla 30^ Fulvio D'Adderio sub. alla 19^ a Enrico Piccioni
ALL. IN SECONDA: Francesco Chimenti
PREP. ATLETICI: Enzo Vagnini
PREP. PORTIERI: Stefano Leoni
MEDICO SOCIALE: Dott. Antonio Bozzi
RESP. SANITARIO: Dott. Mario Capriotti
MASSAGGIATORE: Patrizio Palestini
ADDETTO SICUREZZA: Franco Spinelli
MAGAZZINIERE: Gabriele Gabrielli

 

CALCIOMERCATO

Arrivi: Marconato (p78-Arezzo), Cammarata (a75–Pro Patria), Pietribiasi (a85-Vicenza), Lanzoni (d88-Bari), Carrozza (c89 Pistoiese via Bari), Sirignano (d85-Avellino), Caccavale (d73-Catanzaro), Califano (a72-Perugia)

Partenze: Melchiorri (a87-Poggibonsi), Ficano (d88-Colligiana), Pomiro (a90) e Piccioni (a90-Vicenza), Pistillo (d86-Rovigo), Carrozza (c86-Carrarese), Padula (d86-svin), Tussi (Bra 84 svin), Pisano (Arg. 82-svin), Cigan (Rom. 87–Liberty Orodea)

 

LA ROSA

Portieri: Ascani (89), Dazzi (86), Marconato (78)

Difensori: Balestra (90), Bonfanti (78), Caccavale (73), Lanzoni (88), Marino (88), Moi (85), Pietrella (91), Sirignano (85), Tinazzi (83), Zentil (89)

Centrocampisti: Briglia (86), Carozza (89), Evangelisti (90), Ferrini (85) Forò (87), Hoxhaj (Alb. 89), Iacoponi (88), Magnani (83), Morini (82), Palladini (71), Titone (88), Traini (82), Visone (83)

Attaccanti: Califano (72), Cammarata (75), Caselli (89), Olivieri (Mont. 87), Pietribiasi (85), Pippi (Bra 84)

 

LE ULTIME OTTO STAGIONI

2000-01 Serie D/f 1° posto, PROMOSSA in C2 - All. Donatelli / Mei

2001-02 Serie C2/b 5° posto, supera in finale play-off il Brescello PROMOSSA in C1 - All. Mei / Beruatto / E. Nicolini / Colantuono-Schiavi

2002-03 Serie C1/b 5° posto, eliminata in semifinale play-off dal Pescara - All. Mattriciani

2003-04 Serie C1/b 7° posto - All. Trillini / Vullo

2004-05 Serie C1/b 4° posto, eliminata in semifinale play-off dal Napoli - All. Ballardini

2005-06 Serie C1/a 15° posto, salva ai play-out contro il Lumezzane – Fallimento società – All. Galderisi/Zecchini/Giannini/Colonello-Zanetti /Voltattorni/Chimenti

2006-07 Serie C1/b 8° posto – All. Calori/ Chimenti/ Ugolotti

2007-08 Serie C1/b 12° posto – All. Ugolotti / Piccioni / Ugolotti

 

PRO PATRIA – SAMBENEDETTESE: Arbitro Sig. Carmine La Mura di Nocera Inf. (Sa)

Ultima partita casalinga di questa incredibile stagione 2008-09, con la Pro alla ricerca di almeno un punto per avere la certezza matematica dei play-off. Mr. Lerda dovrà fare ancora a meno di Toledo, all'ultimo turno di squalifica e di Cristiano, anch'esso appiedato dal giudice sportivo dopo Portogruaro, per una gara, oltre a dover valutare le condizioni fisiche di Do Prado e Foffy, che hanno lasciato anzitempo il terreno di gioco, nel corso dell'ultimo match. La Sambenedettese in questo momento occupa il penultimo posto in classifica con 30 punti in classifica, alla ricerca di punti importanti per evitare l'ultima piazza che porterebbe alla retrocessione diretta.

Rispetto alla gara di andata, vinta dai tigrotti per 3-0 al "Riviera delle palme", i marchigiani, hanno cambiato decisamente pelle con innesti importanti in fase di calcio mercato invernale, come l'innesto dell'ex tigrotto Fabrizio Cammarata, a secco di goal con la Pro, mentre è stato autore di quattro reti (1 rigore) con i rossoblù e l'esperto portiere Marconato. Senza dimenticare che sulla panchina della Samb, da due gare siede quella vecchia volpe di Giorgio Rumignani, con quattro punti già conquistati nei turni a disposizione, dando una bella sferzata positiva all'ambiente.

Il tecnico dei rossoblù, dovrà fare a meno dei centrocampisti Visone, Magnani e Carrozza, oltre del difensore Marino, fratello dell'ex biancoblù Dino. Inoltre deve fare i conti con le diffide che pendono su ben sei elementi della formazione adriatica e che possono pesare nell'economia della gara, in vista dell'ultimo delicatissimo turno che gli uomini di Rumignani disputeranno in casa contro la Reggiana.

Rumignani è un tecnico molto esperto ed astuto che sa come caricare al meglio la propria squadra, cavando sempre il meglio anche da rose non eccelse, e la Pro ne ha già fatto i conti alcuni anni fa, quando con la Fidelis Andria si presentò a Busto, conducendo una match, tutto all'insegna del difensivismo puro, costruendo una vera e propria linea Maginot, attorno al proprio portiere, impedendo alla squadra bustocca praticamente di tirare in porta. La tattica della Sambenedettese, non si discosterà molto, cercando prima di tutto di non prendere goal e cercando di colpire in contropiede, lasciando l'ex Cammarata con il compito portare il peso dell'attacco, avendo a supporto gli altri "guastatori", che Rumignani lancerà al suo supporto. Come detto Samb molto coperta, con un 4-4-2, di base che probabilmente diventerà un 4-5-1, cercando di intasare il centrocampo biancoblù e bloccare le corsie esterne, cercando poi le ripartenze.

In porta il trentunenne Marconato, fisico imponente, oltre un metro e novanta, dotato di un buon colpo d'occhio. Difesa che dovrebbe vedere alcuni aggiustamenti rispetto all'ultima gara, con Lanzoni che potrebbe essere dirottato sulla fascia destra con Tinazzi, spostato a centrocampo per infoltire il reparto. E che al centro potrebbe vedere l'avvicendamento dell'esperto e forte fisicamente Caccavale con Moi. A grandi linee il reparto arretrato degli adriatici, dovrebbe essere quindi Tinazzi a destra, al centro Moi (Caccavale) Lanzoni e Sirignano.

A centrocampo l'eterno Palladini (71), sambenedettese doc, cuore della squadra, impiegato nel ruolo di play-maker davanti alla difesa, assente Visone sarà Ferrini a dargli manforte, coprendolo nelle sue sortite in avanti e se ci sarà l'avanzamento di Tinazzi al suo fianco potrebbe giostrerà Magnani (ex Lucchese), giocatore rapido e di sostanza, portato al raccordo tra centrocampo ed attacco, ma pronto a ripiegare anche in difesa, che altrimenti in caso di 4-4-2, sarà nel suo classico ruolo di esterno destro, con Traini a sinistra. Le varianti possibili sono Forò, Olivieri e Titone (ex Pisa). In avanti con Cammarata, il veloce Morini (ex Lumezzane), con il secondo pronto a dare una mano al centrocampo. difesa presenta una discreta solidità, data anche dall'affiatamento della coppia centrale, che però se presa in velocità mostra più di qualche crepa. Il gioco passa sempre per i piedi e soprattutto per la testa del trentasettenne Palladini che è l'uomo indicato anche per i calci piazzati, sui quali sa sempre essere pericoloso. In avanti difficoltà a trovare la via della rete, non per niente è l'attico più asfittico del girone con solo 21 reti realizzate, per la mancanza di uno stoccatore valido, soprattutto nella prima parte del campionato ma ha in Morini e nel brasiliano Pippi, punte rapide e veloci che possono sempre mettere in difficoltà, soprattutto ora che al centro c'è Cammarata.

Fuori casa i marchigiani hanno conquistato 12 punti, frutto di tre vittorie (Portogruaro, Lecco, Monza), tre pareggi (Ravenna, Lumezzane e Venezia), e 10 sconfitte, segando 12 goal, subendone 21, sui totali 35, per un reparto arretrato nella media del torneo. Rossoblù che in stagione hanno conquistato complessivamente sette vittorie, ma hanno il maggior numero di sconfitte 16. Nelle ultime cinque giornate, sono stati cinque i punti conquistati con due sole reti realizzate e tre subite.

 

UN PRECEDENTE


L'ultima vittoria in casa della Pro, sulla Samb risale all'ormai lontano 28 Ottobre del 62, 7^ giornata di campionato 62-63, con vittoria dei tigrotti per 1-0 con rete nel finale di De Bernardi. Ormai quasi quaranta sette fa, con entrambe le squadre in serie cadetta, con i biancoblù reduci dall'aver sfiorato il clamoroso ritorno in Serie A, l'annata precedetente, svanito proprio all'ultima giornata in casa con il Messina, che chiuderanno quella stagione al 9' posto con 38 punti con Monza e Cagliari, mentre la Samb retrocedette in Serie C.

Questa la formazione della Pro scesa in campo:
Della Vedova, Amadeo, Taglioretti, Crespi, Signorelli, Rimoldi, Regalia, Rovatti, Muzzio, Bersellini, De Bernardi. Allenatore: Franco Pedroni
Erano tutti ragazzi di Busto, della Valle e dintorni, tranne il pavese Enrico Muzzio, uno dei migliori attaccanti di sempre della Pro, ed il parmense di Borgotaro Eugenio Bersellini. Una formazione tra cui spiccano i nomi del "Rovattino", un interno tutto estro, fantasia e quantità. Del recordman di presenze con la maglia biancoblù, il fagnanese Pippo Taglioretti con 383, maglie indossate e di altri come Regalia, Crespi, Amadeo oltre al tecnico Pedroni. Franco Pedroni (Gallarate) è lo scopritore di Gianni Rivera, che lanciò a soli sedici anni con la maglia dell'Alessandria. Carletto Regalia (Lonate Pozzolo), attualmente al Lecce, è il presidente dell'associazione dei direttori sportivi, ed ha scovato e svezzato talenti come Zambrotta, Cassano, Ventola, Vucinic, Nesta, Chevanton, Boban, solo per citarne i più recenti. Eugenio Bersellini, regista già con pingue ai tempi, ma con un lancio al bacio e millimetrico, è uno dei pochi ad aver vinto qualcosa con l'Inter, anche se il suo scudetto risale al campionato 80-81, ma vincere con i nerazzurri è un'impresa, poi Samp, Toro ed altre squadre di A e B, fino al suo recentissimo ritorno sul campo con la Lavagnese in Serie D. Ultimo Lello Crespi bustocco di nascita ma cresciuto a Parabiago, metronomo di quella Pro, e allenatore poi d.t. tecnico dei tigrotti in diverse epoche, ed a lui è legata un memorabile promozione dalla D alla C, nella stagione 74-75.


GLI EX

Stefano Tacconi

Pochi ma buoni si potrebbe dire anzi tranquillamente affermare, di qualità; Stefano Tacconi, Roberto Di Nicola, Gregorio Basilico, Luciano Zecchini, Cammarata e Melara, oltre all'allenatore in seconda della Pro, Giuseppe Manari. I primi due a Busto arrivano giovanissimi, si ritagliarono comunque i loro spazi importanti che gli permisero di mettersi in mostra, diventando poi giocatori molto amati a San Benedetto del Tronto, dove senz'altro hanno inciso più che a Busto. Tacconi che poi diventò una colonna della Juve, e portiere della Nazionale arrivò alla Pro che aveva compiuto vent'anni da poco, nel campionato 77-78, via Inter, dopo una stagione da titolare nello Spoleto in Serie D. Solo sette le presenze per lui in quell'annata, fermata poi da un infortunio, ma bastarono per metterne in mostra il talento ed anche il carattere. La sua consacrazione arrivò proprio con la maglia della Samb, due stagioni dopo, con in mezzo la parentesi di Livorno. Roberto Di Nicola attaccante, arrivò in biancoblù dal Como a Novembre nella stagione 1982-83, anche lui poco più che ventenne disputando 20 partite e segnando 4 reti, dando un apporto importante per cercare di arrivare alla salvezza che poi svanì per altri motivi. A San Benedetto approda anni dopo, quando ha maturato una più che discreta esperienza sia in B che in C1, dando un sostanzioso apporto di reti alla squadra marchigiana.
Uno spazio particolare merita Gregorio Basilico, indimenticabile ed indimenticata ala prima della Samb che più di trent'anni fa stregò letteralmente San Benedetto, con Marino Bergamasco in panchina ed in campo Castronaro, Valà, Ripa, Chimenti e Simonato. Poi altrettanto amato nel Genoa, con Pruzzo abilissimo a sfruttare i suoi cross. Quindi a Busto, a due passi da casa a chiudere la carriera forse un pò prima del tempo, ma sapendo scaldare i cuori e facendo impazzire i tifosi biancoblù con le sue folate sulla fascia e l'abilità a nascondere la palla. Terzo della serie Luciano Zecchini, sulla panchina rossoblù nel 2004-05, in C1, esonerato alla 17^ giornata dai marchigiani, per due stagioni sulla panchina della Pro in periodi diversi 88-89 in Interregionale e 98-99 in C2, sempre con un gioco piacevole. Passiamo ai due Fabrizio Melara e Cammarata, il primo detto anche "Viki il vichingo", per la sua stazza fisica e per la chioma bionda, è uno degli attuali esterni della Pro, ha vestito la maglia della "Samba", per sette volte nella stagione 06-07, arrivando a Gennaio dalla Salernitana e nella gara di andata ha segnato il classico goal dell'ex, ma senza esultare. L'altro Fabrizio, Cammarata, è stato uno dei colpi a sorpresa del calcio mercato estivo della Pro, arrivando proprio sul filo di lana, ma per vari motivi non è riuscito ad incidere nel complesso biancoblù, passando a Gennaio al Samb, dove è andato a segno diverse volte. Ultimo della lista, l'allenatore in seconda dei tigrotti Giuseppe Manari, cinque stagioni in rossoblù, prima quattro campionati di fila dal 91-94, in C1 dove vince anche una Coppa Italia di categoria ed avendo come allenatori Boniek e Ivo Iaconi, quindi il ritorno nel 98-99 in Interregionale, con 22 presenze 4 reti, per un totale di 128 presenze e 11 reti. Non è propriamente un ex, ma lo potrebbe essere Domenico Cristiano, attuale centrocampista biancoblù nato a Ravenna, ma di fatto sambenedettese doc, con residenza a poche centinaia di metri dallo stadio "Riviera delle palme".

 

I PRECEDENTI

Palmares

Pro Patria: 12 Campionati di Serie A / 1 Coppa delle Alpi

Sambenedettese: 21 campionati di Serie B

1956-57 Serie B
8^ 25 Nov. 56; Pro Patria - Sambenedettese 4-1: Belcastro (Pro), Buratti (S), Smersy (Pro), La Rosa (Pro), aut. Celio (Pro)
27^ 7 Apr. 57; Sambenedettese - Pro Patria 2-0: 47' Buratti, 74' Moretti

1960-61 Serie B
15^ Pro Patria - Sambenedettese 2-1: Pagani (Pro), G. Calloni (Pro), Novali (S)
34^ Apr. 61; Sambenedettese - Pro Patria 0-2: 67' Calloni, 80' Crespi

1961-62 Serie B
12^ Pro Patria - Sambenedettese 2-1: Muzzio (Pro), Nicchi (S), Muzzio (Pro)

31^ Sambenedettese - Pro Patria 1-2; Rumignani (S), Pagani (Pro), Muzzio (Pro)

1962-63 Serie B
7^ 28 Ott. 62; Pro Patria - Sambenedettese 1-0: 85' De Bernardi
26^ 17 Mar. 63; Sambenedettese - Pro Patria 2-0: 34' Sestili, 36' Mari

2004-05 Serie C1/a

14^ 4 Dic. 05; Sambenedettese - Pro Patria 3-3: 19’ Scandurra (S), 62’ Martini (S), 64’ Valtolina (Pro), 73’ Macaluso (S), 88’ Franchini (Pro), 92’ rig. Artico (Pro). CLICCA QUI

31^ 14 Apr. 06; Pro Patria – Sambenedettese 1-3: 34’ e 67' Scandurra (S), 81' Docente (S), 90' Citterio (Pro). CLICCA QUI

2008-09 Prima Div. /a

16^ 15 Dic. 08; Sambenedettese - Pro Patria 0-3: 6’ Toledo, 11’ Fofana, 26’ Melara CLICCA QUI

 

LA TIFOSERIA

San Benedetto del Tronto: una cittadina di circa 50mila abitanti con una media spettatori da fare invidia a molte squadre di categorie e carature superiori, nonché con un attaccamento alla maglia inferiore a poche altre realtà nazionali. Anche perchè favorita dalla posizione geografica, che la vede lontana dal richiamo delle grandi squadre.

La storia del tifo sambenedettese ha radici profonde. I primi bagliori di tifo organizzato videro la luce nella prima metà degli anni '70; in quel periodo alcuni ragazzi amavano ritrovarsi al centro del settore distinti del vecchio stadio Ballarin sventolando bandiere e facendo partire cori spontanei di incitamento. Verso la metà del decennio l'organizzazione dei pionieri del tifo rossoblù divenne sempre più costante, fino a quando il gruppo capeggiato da Massimo "Cioffi Bruni, Palesca e Ricci, spostatisi nel frattempo nella nuova curva, decisero di dare vita ad un marchio che sarebbe stato popolare tra i gruppi ultras italiani: era il 1977 e nasceva l'Onda d'Urto. Un nome totalmente apolitico, a differenza dei nomi scelti dalla maggior parte dei gruppi ultras nati in quegli anni, che faceva esplicito riferimento alla forza del mare. Nella sua unicità avrebbe identificato negli anni a seguire in maniera esclusiva nel panorama curvaiolo della penisola i ragazzi della sud di San Benedetto.

Gli anni '80 iniziarono con un evento drammatico: nel 1981, in occasione della partita che avrebbe sancito la promozione in serie B, prese fuoco il settore. In quel rogo due vite furono spezzate e per i due campionati a seguire, nonostante la gioia per la promozione in cadetteria, il movimento subì le conseguenze della tragedia, anche in termini di presenze. Fu difficile per i leader del tifo serrare le fila di un gruppo che rischiava di sciogliersi. Nonostante tale difficoltà si riuscì a rialzare la testa; gli anni '80 furono infatti il periodo migliore in assoluto per la tifoseria rossoblu.

La compagine marchigiana si trovò a giocare ben 8 campionati consecutivi in serie B; ai successi sul campo, uniti alla proverbiale passione del pubblico sambenedettese ed alla già citata massiccia partecipazione cittadina, si aggiungeva una ottima organizzazione del tifo tra le mura amiche ed in occasione di tutte le trasferte. Nacquero in quel periodo gruppi arrivati attivi fino ai giorni nostri: i Baldi Giovani, provenienti dalla frazione di Porto d'Ascoli, e il Nucleo (entrambi del 1989) su tutti. Altri invece, tra i quali la gloriosa Fossa Marinara e l'Inferno Rossoblu, hanno col tempo deciso di integrarsi al gruppo guida identificandosi dietro il vessillo col teschio alato. Fu di quel periodo la creazione degli striscioni che occupavano la curva in tutta la sua interezza; il più celebre fu senz'altro "Il tempio del tifo", esposto in quegli anni e portato con caparbietà fino ai giorni nostri. Tale frase ha finito per diventare il nome della fanzine prodotta dagli ultras della città marchigiana.

Nel frattempo, durante gli anni di serie B venne inaugurato il nuovo stadio "Riviera delle Palme", più adatto alla categoria ma sicuramente più freddo rispetto al vecchio impianto.

La fine del decennio coincise con due retrocessioni consecutive, che portarono nel giro di un biennio la squadra in serie C2. L'arrivo di un nuovo presidente portò in breve ad un disastroso fallimento societario (1994). Agli insuccessi sul campo, che avevano portato grande scoramento nella curva, si aggiunse appunto l'onta di un fallimento e la conseguente ripartenza dall'Eccellenza. La tifoseria subì l'enorme contraccolpo psicologico, tanto più che iniziava a rendersi indispensabile un ricambio generazionale. Fortunatamente si riuscì a trovare una forza ed una continuità di intenti che riuscì a salvare il tifo curvaiolo. Il calvario delle serie dilettantistiche temprò e rinforzò la "nuova" curva e portò in breve tempo ad una grande rinascita del tifo sambenedettese. Il recente scalare delle categorie portò all'accrescersi progressivo della partecipazione popolare; la serie C1, raggiunta nel 2002, non ha fatto altro che contribuire a consacrare la realtà ultras di San Benedetto tra le principali della penisola.

A metà Aprile del 2006 si sciolse per diversi motivi, il Centro Coordinamento dei tifosi rossoblù.

Dal 2003 al 2006 gli abbonamenti, sono stati sempre attorno alle 1.600 tessere e nel campionato 2005-06 le presenze medie si attestarono attorno alle 3.000 unità. Sempre in quella stagione nonostante le difficoltà finanziarie i tifosi sambini si sono sempre presentati numerosi in tutte le trasferte, ma si sono mossi più volte anche contro la società di Soldini. Storico un attacco durante la presentazione come candidato nella lista di Di Pietro, con tanto di assalto al comune, per far saltare la candidatura. Per la gara di venerdì 14 Aprile 2006, giocata allo Speroni, furono circa 150 i tifosi rossoblù al seguito, i quali sostennero economicamente la squadra che altrimenti sarebbe stata impossibilitata a raggiungere Busto, fornendo la copertura con i fondi (1400 Euro) ottenuti tramite la vendita delle magliette "Noi Siamo la Samb" e con il contributo di alcuni altri sostenitori speciali. In questa annata le tessere sono 1.190, con una media di presenze attorno alle 2.400 unità per gara.

Gli unici gemellaggi ufficiali sono quelli con gli ultras di Rimini e di Civitanova Marche. Altre amicizie nate in passato, tra le quali quella con i chietini, si sono progressivamente perse nel tempo. A inizio di questa stagione si è rotto il rapporto con i veronesi, con qualche attrito tra le due fazioni al Bentegodi.

Le rivalità storiche e più sentite rimangono quelle verso gli ascolani, i pescaresi, i perugini ed i laziali, quest'ultima retaggio degli anni di cadetteria. Inimicizie meno sentite quelle con i vicini fermani, teramani e quella con gli anconetani.

 

Pro Patria - Samb. 05/06

Pescara - Samb. 07/08