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NOVARA
Calcio
1908
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Novara calcio spa 1908
Colori sociali: maglia azzurra, calzoncini bianchi, calzettoni azzurri con bordo bianco,.
Sede viale Kennedy 8, 28100 Novara
Stadio "Silvio Piola (ex Luciano Marmo), Viale Kennedy 8, 28100 Novara. Dimensioni (103 x 68) - Capienza 20.000 spettatori, omologato per 9.960
Novara città 103.000 abitanti - Tot. provincia 343.000
Abbonamenti
Stagione 2003-04: 756
Stagione 2004-05: 860
Stagione 2005-06: 1.784
Stagione 2006-07: 774
Stagione 2007-08: 1.107
Stagione 2008-09: 1.018
STAFF DIRIGENZIALE E TECNICO
Presidente: Carlo Accornero
Amministratore delegato: Massimo De Salvo
Direttore generale: Sergio Borgo
Responsabile marketing: Giovanni Surace
Addetta stampa: Silvia Colombino
Responsabile comunicazione: Francesca Giusti
Segreteria: Lorella Matacera - Simona D'Angella
Direzione sportiva: Antonio Recchi
Responsabile settore giovanile: Massimo Venturini
Allenatore: Egidio Notaristefano
Allenatore in 2^ : Oreste Didonè
Preparatori atletici: Giorgio Rotolo - Gigi Asnaghi
Preparatore portieri: Giampaolo Spagnulo
Medico sociale: Dott. Giorgio Fortina
Massaggiatore: Lorenzo De Mani
LE ULTIME OTTO STAGIONI
2000-01 Serie C2/a 15° posto, salvo ai play-out contro il Fiorenzuola - All. C. Garavaglia / Civeriati
2001-02 Serie C2/a 3° posto eliminato in semifinale dalla Pro Patria - All. Civeriati / S. Di Chiara
2002-03 Serie C2/a 2° posto, vince la finale play-off con il SudTirol, PROMOSSO in C1 - All. Foschi
2003-04 Serie C1/a 12° posto - All. Foschi
2004-05 Serie C1/a 14° posto - salvo ai play-out contro il Prato - All. Venturini / Jaconi / G. Gattuso
2005-06 Serie C1/a 8° posto - All. Antonio Cabrini
2006-07 Serie C1/a 13° posto - All. Luigi Sacchetti / Greco
2007-08 Serie C1/a 8° posto - All. Discepoli / G. Bellotto
IL CALCIOMERCATO
ARRIVI: Tani (p89-Lavagnese), Bertani (a81-Ivrea), Perego (d88-FolgoreVerano), Porcari (c84) e Tombesi (d82-Avellino), Piraccini (c88-Canavese fp)
PARTENZE: Ebagua (Nig. 86-Canavese), Ciuffettelli (77-Ravenna), Coletto (79-Lumezzane), Espinal (R. Dom. 82-Gea), Bresciani (d82) e Chiaretti (78-Pro Vercelli), Amore (c74-JuveStabia), Storno (c85-Spezia)
LA ROSA 2008-09
Portieri: Berti (67), Brichetto (83), Tani (89)
Difensori: Centurioni (74), Gheller (75), Ludi (82), Maggiolini (80), Morganti (79), Perego (88), Rea (89)
Centrocampisti: Amato (86), Brizzi (75), Chiappara (73), Evola (84), Gallo (70), Lorenzini (78), Matteassi (79), Piraccini (88), Porcari (84), Tombesi (82)
Attaccanti: Bertani (81), Rubino (78), Sinigalia (81)
PRO PATRIA - NOVARA: arbitro Sig. Gesuele Paparazzo di Catanzaro
Senza dubbio questo è il "derby del Ticino", che negli ultimi quarant'anni viene giocato a livello più alto.
Due squadre in salute, con i novaresi che per l'ennesimo anno cercano almeno di centrare i play-off, se non la promozione diretta, per poter festeggiare al meglio la ricorrenza dei 100 anni che cade proprio in questo periodo; ambizioni che da un paio di stagioni hanno un rinnovato vigore da quando si è avuto l'ingresso della nuova proprietà la Famiglia De Salvo, operante nel settore delle cliniche ospedaliere, che ha dato un input deciso verso certi traguardi, non ultima la costruzione del centro sportivo di Novarello, situato in un mulino del 600' riadattato in un paese della cintura del centro piemontese. Un centro che vede 5 campi da calcio ad undici (di cui uno in sintetico), due campi a sette più un palazzetto coperto di 1.000 metri quadrati, oltre alla club-house più annessa foresteria per un totale di 2.500 metri quadrati.
Attualmente è l'unica società di Lega Pro a possedere un centro come questo e che nemmeno formazioni della serie cadetta possono vantare. Già lo scorso campionato la squadra piemontese si era proposta di centrare uno dei posti per lo spareggio promozione, ma poi le cose non sono andate come si sperava, portando prima all'esonero di Giancesare Discepoli (ex allenatore della Pro), con il conseguente ingaggio di Gianfranco Bellotto (ex Sampdoria, Venezia, Salernitana), ma la situazione non è poi migliorata di molto con il raggiungimento dell'ottavo posto finale.
Già la scorsa stagione alla prima di ritorno il "derby del Ticino", era stato un incontro di cartello, con le due formazioni che s'incontrarono al "Piola", appaiate in classifica con 26 punti, proprio a ridosso delle migliori. Ne scaturì un pirotecnico 3-3, con la Pro in vantaggio di due reti alla fine del primo tempo che venne rimontata e poi acciuffò nel finale la divisione della posta con una rete di Gasparello.
L'appuntamento allo "Speroni", vede un derby nel derby, nelle file novaresi infatti come d.s. troviamo Sergio Borgo, che a Busto mosse i primi passi da calciatore, come responsabile del settore giovanile quel Massimo Venturini, che guidò la Pro alla riscossa nel periodo più buio della sua storia alla metà degli anni 90'.
Seguono l'ex zanzara biancoblù Massimiliano Brizzi (due campionati con la maglia tigrotta nel biennio 95-97 in C2), i cassanesi Mavillo Gheller e Davide Sinigalia, che però non hanno mai vestito la maglia della Pro, oltre ad una colonia di legnanesi come la punta Cristian Bertani (rione San Paolo), e lo staff formato dall'allenatore Notaristefano, dal suo secondo Oreste Didonè, il preparatore dei portiere Spagnulo e quello atletico Asnaghi.
Insomma ce ne abbastanza per tutti.
Novara che in estate ha visto pochi e mirati innesti con l'arrivo del bomber Bertani, capocannoniere della Serie C2, la scorsa stagione con la maglia dell'Ivrea, ma in passato ha già vestito maglie importanti come quella del Venezia in B, seppur per una fugace apparizione. Dall'Avellino è ritornato il mediano Porcari, su cui c'era la Pro anni fa, e sempre dai biancoverdi il difensore Alessio Tombesi (classe 82), nelle ultime stagioni al Carpenedolo in C2, poi quando il presidente Gherardi ha rilevato il Parma se lo è portato dietro, prima di dirottarlo in Campania. Giocatore che la Pro, ha già incrociato nel campionato 2004-05 quando giocò contro il Vittoria.
Puntando anche sul completo recupero di Sinigalia, vittima la scorsa stagione di un grave problema fisico, che ne mise in dubbio non solo la carriera calcistica, ma anche la vita.
Gli azzurri in queste prime sette giornate della stagione, hanno raccolto 12 punti, sei in meno della Pro, frutto di tre vittorie, tre pareggi ed una sconfitta quest'ultima maturata al termine di un incontro casalingo proprio contro la ex squadra di Notaristefano.
Piemontesi che arrivano al match contro i tigrotti, con il morale molto alto, dopo la vittoria interna ai danni della Reggiana, che ha permesso di issarsi al secondo posto in classifica a parimerito di Spal e Padova.
Un Novara che si presenterà senza assenze di rilievo e che quindi può schierare la miglior formazione possibile con Notaristefano che si proporrà con il 4-3-3 che nel corso della gara diventa un 4-3-2-1 con Rubino punta più avanzata.
In porta Brichetto (83), arrivato nelle stagioni scorse dalla Sanremese ma che non raccoglie in pieno le critiche di tifoseria e stampa.
Difesa con Gheller a destra, pronto a portarsi sul fondo, ma anche a lasciarsi andare a falli e nervosismo, al centro l'esperto Ludi con Matteo Centurioni (74), ex difensore di Venezia, Lecce, Cagliari, Treviso e Modena, con una tappa anche a Corsico ad inizio carriera. Sulla fascia sinistra in ballottaggio Maggiolini che garantisce più spinta e profondità con Tombesi che invece garantisce più copertura.
Centrocampo basato sull'esperienza di Fabio Gallo, trentotto anni compiuti che nella stagione 2002-03 fa proprio con Centurioni, guidò il Treviso alla Serie B.
L'esperto regista, scuola Inter, è il vero fulcro del gioco novarese, tutti i palloni arrivano tra i sui piedi per poi essere smistati, spesso con un lancio lungo e preciso ad innescare le punte, in particolare il rapido Bertani.
Al suo fianco Porcari (84), pronto a dare tanta sostanza e recuperare palloni ed Evola che garantisce corsa ai fianchi del regista. In avanti dovrebbero giocare Bertani-Rubino-Sinigalia, un trio di qualità per la categoria.
Bertani, garantisce rapidità ed inserimenti sia dagli esterni con tagli al centro sia per vie centrali agendo proprio alle spalle di Rubino, mentre sull'altra corsia Sinigalia, chiude spesso al centro, andando ad affiancare il centravanti, portando meno velocità ma più forza fisica.
Spesso durante l'incontro Rubino, giocatore puro degli ultimi sedici metri, in grado di far valere la sua forza fisica e le sue acrobazie, rimane il più avanzato con i due esterni che si ritraono di una decina di metri, con la squadra che si schiera così con un 4-3-2-1.
Come possibili varianti ci sono l'ex Brizzi (75), l'esperto Chiappara (73) e Matteassi (79), tutti giocatori che trovano la loro miglior posizione sugli esterni, pronti ad inserirsi in qualsiasi momento della gara. Tutti con la caratteristica di cercare di saltare l'uomo nell'uno contro uno e poi andare al cross.
Novaresi, che praticano un gioco compassato, fatto di una fitta rete di passaggi, con tagli delle due punte esterne che portano ad incrociare con la prima punta, cercando di aprire varchi dalle retrovie, spesso con lanci improvvisi di Gallo o Porcari a superare il centrocampo.
In difesa Gheller spesso non dà garanzie, ma in gare dove c'è agonismo non manca mai. Novara che in trasferta ha conquistato 3 punti, l'ultimo dei quali a Ravenna, alla sesta giornata con rete di Rubino per l'uno a uno finale.
Conta sul terzo miglior attacco del girone, con 10 reti all'attivo, con Bertani come capocannoniere con tre centri, e la difesa che ha subito sei reti, la quarta per rendimento.
LA CURIOSITA'
......
Mario
Varglien
I°
Tra i tanti episodi capitati nei numerosi incontri tra Pro e Novara, ce ne sono due che riguardano una coppia di fratelli i
Varglien e di gemelli i Belluomini.
Il primo quello che riguarda i fratelli Varglien è senz'altro il più importante, Mario Varglien I°, arrivò a Busto dall'Istria, con la famiglia esule della prima ondata di quella terra.
Iniziò subito a giocare nelle giovanili della Pro, che era in Divisione Nazionale A, e a vent'anni divenne titolare con una stagione strepitosa, passando direttamente alla Juventus, dove fu una delle colonne dei bianconeri nel famoso ciclo dei cinque scudetti degli anni Trenta, venne anche incluso nella rosa della Nazionale che partecipò ai vittoriosi Mondiali del 34.
In seguito divenne allenatore di molte squadre in A e B, tra cui Roma, Juve, Como e la Pro Patria, che guidò alla storica vittoria sull'Inter per 5-1.
Il fratello Giovanni, ebbe una carriera inferiore, e negli anni cinquanta lo troviamo sulla panchina del Novara in A.
il 20 Gennaio 1952 a Busto, davanti ad oltre 8.000 persone, i due fratelli sono su panchine opposte per il "Derby del Ticino", con Mario sulla panchina bustocca e Giovanni su quella novarese. La gara terminò con la vittoria della Pro per 1-0, con rete di Orzan su rigore al 64'. Confermando la superiorità di Mario Varglien, sul fratello.
Nel campionato 2003-04 in C1, e sempre a Busto, furono invece i gemelli Riccardo e Massimo Belluomini da Pietrasanta Lucca, classe 77, ha incrociarsi sul terreno di gioco. Ed anche in quell'occasione la Pro ebbe la meglio.
LA TIFOSERIA
Il Novara calcio nacque nel 1908 dalla fusione di diverse squadre cittadine; ebbe come primo impianto di gioco il campo sportivo di via Lombroso, che negli anni attirava sempre un buon seguito di pubblico. Tale partecipazione era dovuta ai risultati della squadra, che tra alti e bassi partecipava ai campionati superiori, di cui 12 nella serie maggiore, prima della riforma che portò alla nascita dell'attuale Serie A, nel 1929-30.
Gli anni '50 furono il top per quanto riguardava la partecipazione dei tifosi: la serie A ed i goals di Piola furono una calamita anche per chi risiedeva nell'allora vasta provincia novarese.
La retrocessione in C del 1961 ridimensionò il tutto, ma già nel 1964 si ha la fondazione del Club Fedelissimi, che poi negli anni successivi, prenderà a pubblicare un proprio giornale, che viene distribuito tuttora nelle gare interne degli azzurri. Verso la fine del decennio, con il ritorno in serie B, si ha la nascita il primo gruppo ultras: il Commandos Club. Fu un gruppo con una buona organizzazione e di indole ruvida, che accompagnò dagli spalti il Novara fino alla fine degli anni '70. L'apice a livello di gruppo, fu la trasferta a Varese del 1976, per la quale circa 2000 supporters si recarono in treno a Masnago.
La retrocessione del 1978 dalla B alla neonata C1, dopo aver sfiorato più volte la Serie A e quella immediatamente successiva in C2, portò al graduale scioglimento del Commandos Club ed un inevitabile sfaldamento della tifoseria, che poteva comunque contare su uno zoccolo duro di circa 2.000 unità.
Il timone della tifoseria venne preso da un nuovo gruppo, le Brigate Biancoazzurre, la cui durata in curva fu però limitata a sole 3 stagioni.
Negli anni in cui la C2 cominciava a profilarsi come una scomoda abitudine, vide la luce la Legione. Da allora, il 1983, fino ai giorni nostri la stessa è sempre stata il gruppo trainante della curva nord dello stadio "Piola".
Nonostante il periodo non felice per la squadra, appunto ormai relegata in maniera stabile a galleggiare nell'ultima categoria professionistica, il movimento ultras visse grazie ai "legionari" il periodo di maggiore splendore, senza però riuscire a sfruttare le ottime potenzialità che avrebbero potuto offrire la città e la provincia.
Gli ultras non fecero mai mancare il sostegno alle maglie azzurre, sia in casa che in trasferta. All'inizio degli anni '90 si affiancarono altri gruppi, ancora oggi attivi, quali lo Zoo Novara (stagione 1990-91), il Rizzo Group, i Novarasta, ed altri poi scomparsi nel tempo come la Carpignano Alcolica ed il Gruppo Stikkio.
Il 1996 fu l'anno del ritorno in C1 dopo ben 15 anni, ma l'exploit non fu ben sfruttato. Anziché fungere da collante l'agognata terza serie portò all'esatto opposto. Un'immediata retrocessione e lotte intestine alla società portarono all'abbandono del presidente Armani; anche il tifo subì un'erosione, con la graduale decimazione della Legione e del pubblico degli altri settori.
La fine dei '90 furono anni bui a livello di squadra e di pubblico: play-out continui e retrocessioni sfiorate portarono all'abbandono totale dei sostenitori della curva. Questo fino a poco più di quattro anni fa, fino all'avvento della famiglia Mastagni che risollevò le sorti della società.
Da quel momento tutto sembrava rinato; la Legione venne percorsa da una nuova linfa, che portò all'accrescersi degli elementi. I fondatori rimanevano nella curva dietro lo striscione Over 30, gruppo fondato nel 2004, che raccoglieva e raccoglie tuttora gli storici appartenenti di spicco della vecchia Legione. In questi ultimi anni, oltre ai gruppi relativamente più longevi quali i Novarasta, la curva nord si è popolata di sezioni come quella di Romentino (formata da ragazzi del poliennale gruppo "Galliate" insieme a elementi della vicina Romentino), di Carpignano e
Caltignaga. Nell'estate del 2007 nasce poi un nuovo
gruppo, Tradizione 1908, che annovera quelle che sono le
nuove leve del tifo azzurro.
Il raggiungimento della C1 ha visto il formarsi di ulteriori gruppetti al panorama ultras novarese, per i quali andrà verificata la consistenza effettiva e la longevità. Il 26 ottobre scorso con un comunicato ufficiale la Legione ha comunicato il suo scioglimento. La curva novarese rimane quindi attualmente orfana del suo gruppo guida.
La Novara ultras non ha alcun gemellaggio ufficiale al proprio attivo, ma solamente amicizie con i ragazzi di Montevarchi e di Olbia, ed una risalente alle ultime stagioni con i riminesi (Rimini Korps). Sbiadito da tempo il rapporto con la tifoseria del Cittadella.
Alle rivalità storiche, con quasi tutti i supporters delle squadre piemontesi, quali vercellesi, casalesi ed alessandrini, sentite sono anche quelle con noi bustocchi - rafforzata dai leali scontri avvenuti a gennaio del 1996 presso il bar ritrovo degli ultras novaresi e da episodi avvenuti in seguito, tra cui quelli consumati nella stagione 2004-05 a Busto, prima della partita; quindi con i varesini, i mantovani, i viareggini (soprattutto per via dell'hockey a rotelle) e recentemente coi pavesi, legnanesi ed aretini.
Per quanto riguarda i Clubs, oltre alla presenza in città, sono attive diverse sezioni in provincia come a Momo, Trecate e Galliate. Nell'agosto del 2007, è nato un club interamente al femminile (Curve pericolose), mentre dal sito internet forzanovara.it è nato il gruppo "Pazzi & visionari".
Nella stagione 2003-04, furono sottoscritti 756 abbonamenti, per una media pubblico che si era attestata poco sotto le 1.800 persone a partita. 2004-05 con 860 abbonamenti, le presenze medie circa 1.650 unità.
Per il campionato 2005-06, un'attenta campagna abbonamenti, con varie agevolazioni e collaborazioni con locali e discoteche della zona, portò a staccare la cifra record di 1.784 tessere, anche se le presenze effettive dei tesserati sono state molte meno, la media della stagione si era attestata infatti attorno alle 1.600 unità. Nella stagione 2006-07, 1700 presenze di media con 774 abbonamenti. Lo scorso campionato 1.107 abbonamenti con una media di poco superiore alle 1.750 unità.
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Pro
Patria - Novara P.off 01/02
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Pro
Patria - Novara 06/07
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