LA PROSSIMA AVVERSARIA

 

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CREMONESE

Unione Sportiva Calcio 1903

 

Unione Sportiva Cremonese spa 1903

Colori sociali: maglia a strisce verticali grigio-rosso, calzoncini rossi, calzettoni rossi con bordo grigio 

Sede via Persico 19, 26100 Cremona

Stadio "Giovanni Zini", Via Persico 19, 26100 Cremona. Dimensioni (105 x 68) - Capienza 20.000 spettatori, omologato per 10.000

Cremona 71.500 abitanti - totale provincia di Cremona 345.000

Abbonamenti

2007-08: 2.204
2008-09: 2.733

 

Presidente: Cav. Giovanni Arvedi
Vice - Presidente: Cesare Fogliazza
Amm. delegato: Dott. Maurizio Calcinoni
Direttore generale: Sandro Turotti
Direttore amministrativo: Dott. Alberto Losi
Relazioni esterne: Maria Cristina Coppola
Segreteria sportiva: Marcella Ghilardi
Allenatore: E. Mondonico sub. alla 16^ a Ivo Iaconi
Allenatore in 2^: Roberto Venturato
Prep. atletico: Prof. Sergio Bizioli – Marco Barbieri
Prep. portieri:Alessandro Bianchessi

 

GLI ULTIMI SEI CAMPIONATI


2002-03 Serie C2/a 6° posto - All. Claudio Maselli
2003-04 Serie C2/a 2° posto - vince i play-off contro il Sud Tirol - PROMOSSA IN SERIE C1 - All. Giorgio Roselli 
2004-05 Serie C1/a 1° posto - PROMOSSA IN SERIE B - All. Giorgio Roselli
2005-06 Serie B 21° posto - retrocede in Serie C1 - Giorgio Roselli dalla 18^ Giovanni Della Casa
2006-07 Serie C1/a 13° posto - All. Verdelli dalla 12^ Roselli
2007-08 Serie C1/a 3° posto - Eliminata in finale play-off dal Cittadella - All. Mondonico

 

LA ROSA 2008-09

 

Portieri: G. Bianchi (75), Paoloni (84), Vino (91)

Difensori: Anzalone (78), Argilli (73), A. Bianchi (80), Cremonesi (88), Pesaresi (76), G. Rossi (84), Viali (74), Vitofrancesco (88)

Centrocampisti: Borilli (Bra 90), Carotti (85), Colucci (72), Ferrarese (78), Fietta (84), Gori (79), D. Morfeo (76), Pradolin (83), Saverino (77), M. Tacchinardi (82)

Attaccanti: Coda (88), Graziani (75), Guidetti (76), Riganò (74), Temelin (76)

 

PRO PATRIA – CREMONESE: Arbitro Sig. Stefano Del Giovane di Albano Laziale (Rm)

In occasione del 90esimo della Pro Patria, arriva un'avversaria di altissimo livello, con una rosa che non ha uguali in categoria e che a questi livelli, almeno sulla carta, è una delle più forti di sempre. Nessuna squadra in terza serie ha potuto contare su giocatori del calibro di Morfeo sr, Riganò, Temelin, Guidetti, Viali, Argilli, Colucci, Saverino, Ferrarese, Pesaresi, oltre a giovani interessanti come Vitofrancesco e Carotti.

Il presidente Arvedi, anche per questo campionato non ha badato a spese in fase di calciomercato, sia estivo che invernale, pur di centrare la promozione in Serie B, riaffidandosi anche all'esperto Mondonico per avere il successo. Anche in quest'annata le cose però non sembrano girare al meglio in casa grigiorossa, e la squadra non è mai stata nelle primissime posizioni, anzi ha faticato a trovare continuità di risultati, facendo spazientire il pubblico di casa. E nelle ultime settimane sono finiti fuori rosa due totem come Moretti e Graziani jr.

La Cremonese scenderà allo "Speroni", con la carica di chi non vuole perdere ulteriori treni, per le prime posizioni, sapendo di avere in formazione uomini che possono decidere la partita da soli in qualsiasi momento, ma nello stesso tempo deve fare il conto con i diversi infortuni che la tormentano da diverse settimane. Mondonico, in difesa deve fare a meno di Rossi ed Argilli, a centrocampo sono ko Colucci, Carotti e Ferrarese, in avanti problemi per Morfeo e Guidetti. Oltre ad altri elementi non al meglio della forma fisica per diverse ragioni.

Il tecnico dei grigiorossi, deve quindi giocoforza rivoluzionare la sua squadra, trovandosi costretto a fare di necessità virtù, per via delle assenze. Molto probabile quindi il classico 4-4-2, ma senza l'applicazione del rombo, per la mancanza di Colucci, con Fietta lasciato solo come regista difensivo, mentre Saverino in linea con Gori a destra e Vitofrancesco a sinistra per una modulo che durante la gara potrebbe trasformarsi in una sorta di 4-1-3-2.

In porta, l'esperto e bandiera della formazione grigiorossa Giorgio Bianchi in porta, difesa con linea a quattro, con Alberto Bianchi, Viali, Anzalone e Pesaresi. Il primo però è alle prese con i postumi dell'influenza e potrebbe essere rilevato da Cremonesi. Al centro della difesa, l'esperto Viali, uno dei più propositivi in stagione, con Anzalone, arrivato dal Ravenna a gennaio, ma con pochissimo minutaggio nelle gambe. Sulla sinistra un altro esperto, Pesaresi (ex Sampdoria), abile a farsi trovare sempre pronto sui calci piazzati ed autore di diverse reti in questo campionato.

A centrocampo Fietta, alla sua migliore stagione in grigiorosso e Tacchinardi, elemento sempre utile e prezioso. Quindi Saverino, nel ruolo di regista, per supportare le punte con licenza di andare al tiro e di inserirsi negli spazi. Sempre letale sui calci piazzati. Per la fascia il solo Vitofrancesco sembra dare garanzie di tenuta. Gori infatti paga due lunghi stop per un guaio alla schiena, mentre a sinistra Pradolin è rientrato solo nei giorni scorsi, dopo una settimana di lavoro differenziato e Ferrarese è bloccato da un problema muscolare. A Vitofrancesco il compito di dare spinta a sinistra, per cercare di tenere lontani dalla zona calda Melara, Do Prado o Toledo. In avanti, ci sono problemi, perchè Graziani è stato messo fuori rosa, e gli altri non sono certo al top. Riganò lavora sodo ma è ancora lontano dalla miglior forma atletica, anche se è andato già a segno, Temelin paga, soprattutto sotto il profilo mentale, lo scotto di una prima parte di stagione da dimenticare e dovrebbe essere proprio la coppia Riganò-Guidetti a formare l'attacco grigiorosso, perchè Guidetti, tra infortuni e attacchi influenzali, ha giocato poco più di 20’ nell’ultimo mese.

La "Cremo", nelle ultime uscite ha mostrato sempre un gioco lento e prevedibile a tratti impacciato, incapace di assistere al meglio i propri attaccanti. Una squadra che contro la Pro, cercherà a tutti i costi di invertire l'andamento di questa stagione, cercando un risultato positivo che la possa rimettere in corsa per le prime posizioni.

I grigiorossi, lontano da casa hanno raccolto 11 punti; ultima gara vinta a Verona per 2-3, lo scorso otto Febbraio. Ultima sconfitta la domenica successiva a Portogruaro per 1-0. A livello statistico la Pro Patria, non supera la Cremonese in casa dal 7 Ottobre 2001, quando alla sesta giornata le reti di Piero Ferraresso e l'autorete del portiere Giorgio Bianchi, fissarono il punteggio sul 2-0.

 

LA STORIA

 

La società cremonese ha superato la soglia dei cento anni essendo stata fondata il 24 Marzo 1903, come Unione Sportiva Cremonese, un sodalizio che come molti altri all'inizio del secolo scorso è in realtà una polisportiva che vedeva le sue maggiori attività riservate alla ginnastica, alla marcia, alla lotta, al nuoto ed al ciclismo. Inizialmente i colori della società, sono bianco-glicine. Il calcio arriva nove anni dopo, esattamente nel 1912, quando la stessa società organizza un torneo di foot-ball, tra squadre di città limitrofe ed in finale viene battuta del Brescia. Il primo vero approccio con il calcio ufficiale arriva con la stagione 1913-14, con i cremonesi iscritti al campionato di Promozione, che viene vinto aggiudicandosi il passaggio in 1^ divisione.

Con la stagione 1914-15, arrivano diverse novità come la fusione con un'altra squadra cittadina l'Associazione Calcio Cremona, ed il conseguente abbandono della maglia bianco-glicine, per quella grigiorossa. Nel campionato di 1^ divisione ottiene un lusinghiero quinto posto. L'anno successivo con lo scoppio della guerra e i campionati sono sospesi e in uno dei tanti fronti aperti a Cividale del Friuli muore il portiere della Cremonese, Giovanni Zini, ritenuto uno dei più forti giocatori del periodo, al quale verrà poi intitolato lo stadio comunale di Cremona. Nel 1919, alla fine della guerra, c'è anche il ritorno all'attività agonista, con la novità del nuovo campo da gioco in via Persico l'attuale stadio dei grigiorossi. Nello stesso anno la società vince la Coppa delle Provincie Lombarde. Campionato 1919-20, i cremonesi raggiungono la 5^ posizione nel gruppo lombardo di 1^ Categoria. Nell'anno della scissione dei campionati sceglie di partecipare a quello della F.I.G.C., ed arriva seconda nella finale regionale.

Partecipa poi per diverse stagioni al Girone B Lega Nord di 1ª Categoria e durante in campionato 25-26, arrivano anche i primi giocatori stranieri Jesmas e Wilhelm: come per la stragrande maggioranza del tempo sono i magiari. E' uno dei migliori campionati di sempre dei grigiorossi infatti si piazzano al 2° posto nel girone alle spalle della Juventus. In quella stessa stagione la Cremonese manda anche Mariano Tansini, ala sinistra, a vestire la maglia della nazionale. La stagione successiva con il nono posto basta per essere ripescati in Divisione Nazionale A, dove nei due campionati seguenti ottiene il settimo posto.

Nel 1929-30, dopo la riforma dei campionati la Cremonese, partecipa al primo campionato di serie A girone unico, ed alla prima giornata è di scena a Busto, dove viene sonoramente sconfitta dalla Pro, per 4-1. Per i griogiorossi l'impatto è duro infatti retrocedono con l'ultima posizione, soli 16 punti in classifica staccatissimi si dal Padova penultimo con 26 che dalla salvezza a quota 28 dove c'è la Triestina. Ci sono poi piazzamenti medio alti in serie cadetta, ma il sodalizio entra in profonda crisi finanziaria che mina l'esistenza stessa del club e nel campionato '33-'34 i primi abbonamenti istituiti dal gerarca Farinacci salvano una Cremonese indebitata ed alle soglie dello scioglimento.

Stagione 1934-35 9ª nel Girone B della serie B, viene retrocessa in C dopo lo spareggio con il Foggia ed in seguito al nuovo ordinamento dei campionati parte dalla Serie C.

1935-36 Grigiorossi e biancoblù si ritrovano in Serie C, per i primi però dopo la repentina caduta c'è subito la pronta risalita con la vittoria nel Girone B e la promozione in Serie B, mentre i bustocchi veleggiano tra la medio-bassa classifica.

Due sole stagioni in serie cadetta e nuovo tonfo in 3^ serie. Altra salita in serie cadetta in piena 2^ guerra mondiale nella stagione 41-42,

Nel 1944, partecipa al Girone Lombardo del Campionato Alta Italia piazzandosi 7^.

Il primo campionato post-bellico, i cremonesi sono inseriti nel Girone B del Campionato Alta Italia misto B-C, che vincono, piazzandosi poi al 5° posto nel Girone finale, che vale la promozione in Serie B.

Categoria che mantiene fino agli inizi degli anni 50, quando va incontro ad un'altra crisi economica che porta alla retrocessione in Serie C, al termine della stagione 50-51. Il fallimento della società viene scongiurato, per la scelta dell'allora staff tecnico capeggiato dall'allenatore Ercole Bodini, di lavorare gratis e dei giocatori di scendere in campo al modesto compenso mensile di 10.000 lire.

Il bel gesto serve a mantenere in vita la società ma non basta a salvarla dalla IV^ Serie che arriva dopo l'undicesimo posto che non serve a scongiurare il declassamento nella serie minore per via del nuovo ordinamento dei campionati. Il ritorno in Serie C arriva nella stagione 53-54, con il primo posto nel Girone A di IV^ Serie, e la vittoria nello spareggio con il Bolzano.

La società del Torrazzo, mantiene la categoria ininterrottamente fino al campionato 66-67 quando ritorna mestamente in Serie D. Una delle colonne di questa squadra è un bustocco d.o.c. come Franco Tumiati, centrocampista. La formazione base del periodo è la seguente: De Jaco, Mizzi, Vecchi, Ravani II, Tassi, Zavaglia, Denari, Gibellini, Tumiati, Belloni e Velmini.

Durante questo lasso di tempo si mettono in evidenza due prodotti del vivaio; il primo nel 63-64 è Erminio Favalli che viene acquistato direttamente dalla grande Inter di Helenio Herrera. Il secondo proprio nell'anno della retrocessione: l'attaccante Emiliano Mondonico (poi allenatore della stessa Cremonese, Como, Atalanta, Torino e Fiorentina).

Nella stessa stagione 66-67, entra in società nel ruolo di commissario Domenico Luzzara, che con la sua impresa aveva eseguito alcuni lavori di ammodernamento allo stadio, tra cui l'impianto delle luci per le partite in notturna, trascinato anche dalla passione del figlio "Tete", poi scomparso. Con il seguente campionato di Serie D, Luzzara diventerà il Presidente del club grigiorosso, carica che terrà per ben 34 anni, fino al dicembre 2001, segnando le pagine migliori della storia della società. Il primo passo è la risalita in Serie C, seguita ancora da una retrocessione dopo aver perso lo spareggio con il Marzotto Valdagno. Rimane un paio di stagioni in Serie D, gettando però le basi per la squadra, formata principalmente da giovani della zona e prodotti dal vivaio che sarà protagonista in Serie C, per diverse stagioni fino al raggiungimento della serie cadetta. 1970-71 vince in campionato e ritorna in C, con Titta Rota in panchina, in campo Aristide Guarnieri, ex stella della grande Inter, vincitore di scudetti e coppe, che con la maglia della sua città chiudeva la sua carriera. Al suo fianco Luciano Cesini, biondo difensore di fascia dal fisico roccioso, in seguito capitano dei grigiorossi per anni e poi alla guida delle giovanili. La squadra di Rota, impone subito un ritmo altissimo alle avversarie e vince il campionato con 5 punti di vantaggio sulla Trevigliese e 13 sui vicini di Crema e Fanfulla.

1971-72 sempre con Rota in panchina 5^ in Serie C, lanciando diversi giovani interessanti come il bomber Massimo Silva (poi Milan, Como ed Ascoli), i centrocampisti Delle Donne, Donina e Platto. Piazzamenti pressochè replicati nelle stagioni successive, con il lancio nel 73-74, quando a sorpresa viene inserita nel Girone B di Serie C, del diciassettenne Antonio Cabrini, cremonese della provincia.

1974-75 altro sesto posto in C, con il ritorno nel girone A, con Cabrini che diventa stella assoluta della squadra ed a fine stagione entra in orbita Juventus, con il passaggio all'Atalanta in B. Nella stessa stagione vengono alla ribalta altri prodotti del vivaio, come il portiere Bodini (poi Juve ed Atalanta), lo stopper Cassago, ed i centrocampisti Sironi e Finardi. L'attacco inoltre poteva contare sul talento geniale ma discontinuo di Mondonico, che era tornato dall'Atalanta. 1975-76, arriva un secondo posto dietro l'inarrivabile Monza, di Magni e dei vari Tosetto, Colombo, Sanseverino.

 

Stagione 75-76 Serie C/a 12^ giornata Cremonese - Pro 1-0, la ribattuta di Sironi su tiro di Barboglio, supera Fellini

1976-77, il balzo in Serie B, davanti all'Udinese, con Stefano Angeleri in panchina, ed il blocco dei giocatori degli anni precedenti con l'aggiunta del difensore Talami. In casa subisce solo due sconfitte, una inflitta dalla Pro, alle prese con una stagione tribolatissima, ed ironia della sorte chi segna il goal vittoria per i tigrotti è Roberto Nicolini, attaccante nato e cresciuto nel Soresina, squadra alle porte di Cremona.

Il campionato di B, vede ancora Angeleri in panchina, e la squadra rafforzata con gli innesti degli attaccanti Marocchino e De Giorgis, con un altro prodotto delle giovanili che si mette in evidenza come Cesare Prandelli, che seguirà la trafila di Cabrini. Nel finale di stagione Settembrino subentra ad Angeleri nel tentativo di salvare la "Cremo" dalla retrocessione, impresa che non gli riesce.

In C1, arriva Galeone, il quale non riesce però a terminare la stagione, ed al termine sarà un piazzamento a metà classifica. Segue poi un 6° posto con Vincenzi come allenatore.

1980-81, 2° posto nel Girone A di C1 e ritorno in Serie B. Guidone Vincenzi come mr. ed Erminio Favalli come d.s. in squadra il bomber Titti Ascagni, poi i difensori Montorfano, Garzilli e Galvani, a centrocampo "il piccolo" Eligio Nicolini, con Paolinelli e Montani. Campionato che vede l'esordio del miglior talento espresso dal florido vivaio cremonese, con le due presenze dell'allora 17enne Gianluca Vialli.

1981-82 piazzamento a metà classifica in serie cadetta, che pone le basi per la grande scalata alla Serie A, che comincia con la stagione successiva con Mondonico alla guida tecnica, in campo con il Vialli (19anni), Loris Boni, Bencina, Bonomi, Frutti, Viganò, Finardi, Bencina e Rebonato. I grigiorossi arrivano gli spareggi con Como e Catania, con i siciliani che hanno la meglio.

Il salto nella massima serie arriva al termine della stagione 83-84, con il 3° posto con altre due lombarde Como ed Atalanta. Oltre al gruppo storico guidato da Vialli già leader, troviamo il polacco Zmuda come libero, il portiere Drago, l'aitante bomber Nicoletti (Pro Vercelli e Como), Della Monica e Galbagini, sempre guidati dal "Mondo", come allenatore.

L'impatto con la Serie A, non è certo dei più agevoli anche perchè Vialli passa alla Sampdoria, ed al suo posto arrivano Chiorri ed il brasiliano Juary (Avellino ed Inter). Ritorno immediato in serie cadetta.

Una formazione della Cremonese 1984-85 allo "Zini"

1988-89 una formazione dei grigiorossi che vinse in campionato di Serie B  

Luzzara e Favalli non cambiano politica ed affidano sempre la squadra a Mondonico, nonostante la retrocessione, affidandosi sempre al vivaio, che sforna giocatori interessanti in grande quantità, così arriva il momento di Attilio Lombardo, Rampulla, Gualco e Buongiorni che portano ad un 9° posto.

1986-87 squadra affidata a Bruno Mazzia, arriva un 4° posto in B, che porta ancora agli spareggio questa volta con Lecce e Cesena, con i romagnoli che passano in Serie A. Stagione seguente sesta in campionato, ci sono tra gli altri il baffuto mediano Piccioni, Avanzi e Rizzardi.

1988-89 Sempre con Mazzia, 4^ in Serie B al termine della stagione regolare, che porta nuovamente agli spareggi per la massima serie; questa volta contro la Reggina guidata da Nevio Scala, che viene superata ai rigori. A centrocampo c'è il talento di un giovanissimo Riccardo Maspero ed in avanti il duo Cinello-Bivi.

Altro ascensore con la Serie A e mesto ritorno in Serie B con l'ex terzino della nazionale e dell'Inter Tarcisio Burgnich in panchina, sempre il solito gruppo base di giocatori, con in aggiunta lo svedese Limpar, l'argentino Gustav Dezotti, ed una delle più grandi meteore del calcio italiano il paraguayano Neffa, mandato "in parcheggio" dalla Juve.

Poco male perchè immediatamente nel 90-91 arriva il ritorno in Serie A con Giagnoni che subentra a Burgnich nella fase finale della stagione in campo troviamo un'ex biancoblù come Marco Giandebiaggi, Verdelli e tre giovani talenti come Favalli, Bonomi e Marcolin. Pronta però è la ridiscesa in B, ma stabilendo un record; il portiere grigirosso Michelangelo Rampulla passa alla storia come il primo portiere a segnare un goal in Serie A, quando al 92' mette a segno di testa, su calcio d'angolo, come un vero bomber, il gol del pareggio contro l'Atalanta. Inizia il momento migliore nella storia della Cremo, con il campionato 1992-93, quando arriva Gigi Simoni in panchina: arriva il 2^ in Serie B e nuova promozione in Serie A. Stagione coronata anche dalla vittoria del torneo Torneo Anglo-Italiano a Wembley contro il Derby County per 3-1. Con la maglia grigiorossa ci sono Turci (Sampdoria), Colonnese (Inter, Lazio, Napoli), Pedroni, il bomber Tentoni, e Mathias Florijancic.

Con lo stesso gruppo Simoni centra la prima storica salvezza nel massimo campionato nel 1993-94, portando la Cremonese al decimo posto in Serie A

Impresa bissata poi, con un 13° posto la stagione successiva.

Con il 1995-96 si chiude il ciclo magico della "Cremo", arriva il 17° posto in Serie A e la conseguente retrocessione in Serie B, e Simoni abbandona la panchina. Contemporaneamente si apre una crisi societaria-tecnica ed un repentino declino del sodalizio che in una sola stagione trova un'altra retrocessione che lo porta in C1.

In C1 la squadra viene affidata al "mundial" Giampiero Marini, che può contare sua una buona rosa per la categoria come Tarcisio Catanese, Godeas, un altro ex biancoblù come Pessotto Jr, Castagna, Minaudo ed il bomber Walter Mirabelli. Arriva un secondo posto dietro il Cesena, che porta ai play-off superando in semifinale il Lumezzane (2-1 e 0-1), poi battendo il Livorno nella finale secca di Perugia, con rete di Guarnieri al 117'.

Come spesso accade nella storia dei grigiorossi, ad una promozione segue una retrocessione immediata, così anche la seguente stagione in serie cadetta, non sfugge alla regola e porta al ritorno in terza serie. Nel 1999, incominciano a bussare alla porta dello storico presidente Luzzara, diversi gruppi per rilevare il club, e Graziano Triboldi (attuale proprietario), offre il suo aiuto.

Il meccanismo di discesa però non s'interrompe ed la società scivola subito in C2 nel 1999-00, dopo essere stata superata nei play-out dal Lecco guidato da Muraro, e degli ex biancoblù Morante e Manicone.

6 luglio 2000, si ha una prima svolta storica nella società, il gruppo Mastagni, diventa proprietaria del 50% della Cremonese per 3 miliardi di vecchie lire. Presidente diventa Stefano Mastagni, amministratore delegato il fratello Riccardo, Domenico Luzzara diventa presidente onorario. Galderisi nuovo allenatore.

Il primo campionato di C2, nel 2000-01, vede ripresentarsi l'incontro con la Pro, con la gara di andata sospesa allo "Zini" a pochi minuti dal termine per nebbia, con la Pro in vantaggio per 2-1 (nella ripetizione arrivò una sconfitta). Agli inizi di gennaio 2001 i Mastagni lasciano la Cremonese (per poi approdare al Novara) lasciando Luzzara solo. Al termine della stagione fu un 7° posto per i cremonesi.

Il campionato 2001-02 la crisi societaria è molto forte e l'ormai anziano presidente (80anni), si trova costretto ad abbandonare la sua creatura, anche spinto dalla piazza, prima dell'inizio del campionato Triboldi ufficializza la sua offerta di quattro miliardi a Luzzara per rilevare la Cremonese portando avanti una trattativa lunga che terminerà solo l' 8 marzo 2002 con la firma ufficiale e il passaggio da Luzzara a Triboldi. Chiudendo di fatto un'epoca grigiorossa che con Luzzara presidente per ben 34 anni, in cui partì con la Cremonese in D, portandola per sei campionati in serie A, undici in serie B, nel marzo 1993 alla vittoria della Coppa Anglo Italiana nel mitico stadio di Wembley. Dando anche un'immagine schietta e pulita del famoso "calcio di provincia".

Il nuovo proprietario, imprenditore nel settore petrolifero, parte subito con un programma ambizioso, affidando di fatto la gestione tecnica della squadra a suo genero Gualco, calciatore grigiorosso per diverse stagioni in A e B e alfiere con 130 presenze in A.

2002-03 il club parte con rinnovate ambizioni, affidando la squadra a Maselli, che la guida al sesto posto in C2, nel mercato di gennaio avviene anche il passaggio di un giocatore biancoblù Pennacchioni, ai grigiorossi.

2003-04 la nuova società cerca subito la promozione in C1, ed affida una rosa di tutto rispetto all'ex allenatore del Varese, Giorgio Roselli, che può contare sull'apporto di giocatori come Dall'Igna, Trapella, Smanio, Colletto, Bertoni del bomber Prisciandaro e di un ex biancoblù come Dino Giannascoli.

La partenza non è delle migliori, ma alla fine centra il secondo posto che porta ai play-off, dove in finale supera SudTirol, venendo promossa in C1. La squadra ha un'intelaiatura importante e con pochi innesti si porta subito in vetta anche nel campionato superiore, trascinata sempre dai goal di Prisciandaro, centrando così la seconda promozione consecutiva ritrovandosi di nuovo in Serie B. Nella serie cadetta le cose non vanno molto bene, perchè la società incomincia a mostrare la corda dal punto di vista finanziario con problemi nella dirigenza, affidandosi anche all'allenatore svizzero Dalla Casa. Arriva il ritorno in C1. Nel 2006-07, la situazione economica diventa sempre più pressante, la squadra molto giovane è affidata a Corrado Verdelli e poi ancora a Roselli, che la risolleva dal fondo e la porta a chiudere al decimo posto.

Nell'estate del 2007 la società, in grave crisi finanziaria, sull'orlo del fallimento, viene acquistata dall'industriale dell'acciaio, Arvedi, che vuole riportare subito la società in alto. Per prima cosa richiama pezzi storici come Mondonico e Favalli ed ingaggia gioctori che sono un vero lusso per la categoria, come Colucci, Argilli e tanti altri. Chiude secondo posto dietro al Sassuolo e nei play off elimina il Foggia in semifinale. Nella finale di andata vince 1-0 a Cittadella, ma vede sfumare la promozione a causa della sconfitta interna per 1-3 subita nella partita di ritorno.

 

I PRECEDENTI


Palmares:

Pro Patria 12 campionati di Serie A / 1 Coppa delle Alpi

Cremonese 7 campionati di Serie A / 1 Torneo Anglo-Italiano
 
1920 Camp. 1^ Cat. Raggr. Lombardo Gruppo B
1^ 24 Ott. 20 Cremonese - Pro Patria 1-2: 10' Azimonti (Pro), 33' Tosi (Pro), 80' Defendi (C)

4^ 14 Nov. 20 Pro Patria - Cremonese 3-0: 10' e 42' Azimonti, 75' Meotti
 
1929-30 Serie A
1^ 6 Ott. 29, Pro Patria – Cremonese 4-2: 6' Subinaghi (Cr), 35', 36' Rossi, 58' Vigna, 65' Bonivento, 90' Serdoz (Cr)
18^ 23 Feb. 30, Cremonese- Pro Patria 1-2: 24’ Musoni (Cr), 71’ Leoni, 87’ Rossi

1935-36 Serie C
Non disponibili

1942-43 Serie B
Pro Patria - Cremonese 0-0
Cremonese - Pro Patria 0-0

1944 ZONA LOMBARDIA – Eliminatorie
5^ Cremonese – Pro Patria 3-0
12^ Pro Patria – Cremonese 2-0

Coppa "Mario Meneghetti"
3^ 18 Giu. 1944, Cremonese – Pro Patria 0-1: Mainardi
6^ 2 Lug. 1944, Pro Patria – Cremonese 3-0: Colombi, Turconi II°, Reguzzoni

1945-46 Campionato Alta Italia Misto B-C
5^ 11 Nov. 45, Cremonese – Pro Patria 2-0
16^ 17 Feb. 46, Pro Patria – Cremonese (camp. neutro di Pavia) 0-0
Girone Finale
1 Maggio 46 Pro Patria – Cremonese 0-0
Cremonese – Pro Patria 1-0: Denti
 
1946-47 Serie B gir. B
Pro Patria – Cremonese 0-0
Cremonese – Pro Patria 1-0
 
1957-58 Serie C/A
Non disponibili
 
1958-59 Serie C/A
Non disponibli

1959-60 Serie C/A
Pro Patria – Cremonese 3-0
Cremonese - Pro Patria 2-5

1966-67 Serie C/A
Pro Patria – Cremonese 3-1
Cremonese – Pro Patria 3-2
 
1971-72 Serie C/A
1^ 12 Sett. 71, Pro Patria – Cremonese 0-0
20^ 30 Gen. 72, Cremonese- Pro Patria 1-0
 
1975-76 Serie C
14^ 14 Dic. 75, Cremonese – Pro Patria 1-0: Sironi
33^ 2 Mag. 76, Pro Patria – Cremonese 2-2: Cesini e Bortot (C)
 
1976-77 Serie C
12^ 28 Nov. 76, Pro Patria –Cremonese 1-3: 2 Nicolini (C), Ghigioni (C)
31^ Cremonese – Pro Patria 0-1: Nicolini R.

2000-01 Serie C2/A
16^  23 Dic. 00, Cremonese – Pro Patria  (sosp. per nebbia all’83’ 1-2)
recupero 24 Gen. 01, 1-0: 76’ Zalla
33^ 6 Mag. 01, Pro Patria – Cremonese 3-1: 5’ Ferraresso (P), 9’ Arioli (P), 51’ Zalla (C), 66’ aut. Mannucci (C)
 
2001-02 Serie C2/A
6^  7 Ott. 01, Pro Patria – Cremonese 2-0: 29’ Ferraresso (P), 54’ aut. Bianchi (C)
23^ 16 Feb. 02, Cremonese – Pro Patria 0-0
 
2004-05 Serie C1/A
12^, 29 Nov. 04, post. Rai Sat Cremonese – Pro Patria 2-2: 29’ aut. Tabbiani (C), 66’ rig. Elia (Pro), 74’ rig. Prisciandaro (C), 81’ Taddei (C) 
31^ 1 Apr. ant. Rai Sat Pro Patria - Cremonese 0-1: 41' Prisciandaro 
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2006-07 Serie C1/A
5^ 1 Ott. 06 Cremonese - Pro Patria 1-1: 16' Vecchio (Pro), 75' Pepe (C)
22^ 11 Feb. 07 Pro Patria - Cremonese 2-2: 8' rig. e 42' rig. Temelin (Pro), 24' Bloudek (C), 85' Stendardo (C) 

2007-08 Serie C1/A
4^ 16 Set. 07 Cremonese - Pro Patria 0-1: 3' Gasparello  
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21^ 20 Gen. 08 Pro Patria - Cremonese 3-1: 13’ rig. e 32' Temelin (C), 15’ Gasparello (P), 39’ Graziani (C)
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2008-09 Prima Div./A
7^ 12 Ott. 08 Cremonese - Pro Patria 2-1: 16' pt. Saverino (C), 2' st Saverino (C), 9' st. rig. Correa (Pro), 44' st rig. Temelin (C) CLICCA QUI

 

LA TIFOSERIA

Il tifo organizzato a Cremona si deve ricollegare alla squadra cittadina di pallacanestro. L'anno era il 1975, quando grazie ad un gruppo di ragazzi venne fondato il primo gruppo, dal nome ovviamente "Boys". Nell'aprile del 1976 si posizionarono nei distinti dello "Zini" ma quasi subito si spostarono in curva nord dove, per primi, usarono trombe e tamburi.

L'epoca dei Boys si esaurì nella stagione 1981/82 dopo anni in terza serie caratterizzati da derbies infuocati con Piacenza e Mantova, da una storica promozione in serie B nel 1977. Un aneddoto sulla mentalità dei Boys è che dopo il loro scioglimento tanti di loro non frequentarono più lo stadio, sebbene stessero iniziando gli anni dei grandi successi della Cremonese.

Nel 1978 i Boys furono affiancati per un paio di stagioni dai Panthers, e in quegli anni si ricorda in curva nord anche lo striscione dell'Autonomia Grigiorossa. Sempre nel 1978 venne stretto un gemellaggio con la tifoseria reggiana, che andò ad aggiungersi all'amicizia già esistente con i ragazzi di Sant'Angelo Lodigiano.

Nel marzo 1981 venne fondata la Gioventu' Grigiorossa, che festeggiò il ritorno in B della Cremonese; poco dopo il gruppo si trasformò in Red Grey Supporters. Nel 1982 venne stretto un gemellaggio con la tifoseria di Vicenza. Questo gruppo lasciò un'impronta profonda nel tifo grigiorosso in quanto fu il primo, a livello organizzativo, che riuscì a coinvolgere la massa nel sostenere la Cremonese nei suoi primi assalti alla conquista della serie A, coronati poi nel 1984.

Spettacoli indimenticabili di folla e coreografie caratterizzarono quell'epoca dove i cremonesi riuscirono a tesserare più di 1500 ragazzi e ad avere sezioni in parecchi paesi della provincia; North Viking, e per una breve parentesi Hell's Angels, in quegli anni affiancarono i R.G.S.

Nella stagione 1983/84 un gruppo di ragazzi, fino allora facenti parte dei R.G.S., si spostarono in curva sud e diedero vita al Collettivo Ultras Curva Sud; dapprima in pochi, riuscirono poi a catalizzare un tale interesse al punto che l'intera tifoseria li seguì in sud dopo quasi un decennio passato nel settore opposto.

Cremonese - Palermo 1983/84

I Cucs furono i primi ad avventurarsi nelle trasferte in meridione, considerate allora quasi un tabù, e dopo lo scioglimento dei Red Grey Supporters, avvenuto nel giugno del 1987, furono affiancati dai Longobards. Tra i 2 gruppi non ci fu mai grande sintonia ma, affiancati 2 anni dopo dai Road Kids, tentarono di coinvolgere una curva che stava andando alla deriva.

Un discorso a parte meritano i Road Kids in quanto all'epoca portarono una ventata di novità in curva: nel 1989 furono i primi a distribuire una fanzine e si distinsero inoltre per una certa propensione agli scontri. Da segnalare nel 1990 la rottura dell'amicizia con la tifoseria sampdoriana.

Nell'estate del 1992 l'esigenza sempre più pressante di creare un unico gruppo che trainasse la curva era ormai sentita da tutti i gruppi che popolavano la sud: Cucs e RK, assieme ad altri satellite, decisero di confluire sotto una unica sigla, mentre i Longobards andarono avanti per la loro strada non ostacolando il progetto e ri-denominandosi Old Longobards.

Dalla stagione 1992/93 si partì con questo nuovo assetto e il nome sotto il quale si riunirono i ragazzi esperti e le nuove leve fu quello di Sanitarium, denominazione tratta da una canzone dei Metallica, la cui traduzione letterale è "manicomio criminale". Da questo mix di esperienza e gioventù scaturì la ri-esplosione del tifo cremonese; lavorando parecchio sugli aspetti organizzativi si riuscirono a toccare livelli numerici e coreografici di altissimo livello. L'entusiasmo tornò a contagiare la città e la provincia.

La curva cremonese nella stagione 1994/95

Il Sanitarium visse intensamente i momenti d'oro della serie A, ma anche quelli più amari delle retrocessioni fino alla C1 del 1997. Lo spareggio del 1998 che li riportò in serie B fu l'ultima gioia gustata dal Joker prima dello scioglimento avvenuto l'anno successivo.

Per il Sanitarium è d'obbligo ricordare gli impegni in varie iniziative anche al di fuori dell'ambito dello stadio e che, da alcuni suoi ex appartenenti fu fondato un gruppo nel 1997, chiamato Vecchio Joker, tutt'ora presente in curva. I Sanitarium instaurarono un rapporto di amicizia con la tifoseria di Pavia e strinsero un gemellaggio con i ragazzi di Ravenna; per circa un anno furono affiancati dalla Vecchia Guardia e dal Kanker Group, oltre che supportati da gruppi di ragazzi della provincia quali Crema, Corte de' Frati (Indipendenti), Castelverde (Erotica), Castelleone (Alcooligans), Pizzighettone (dietro lo striscione Nightmare, presente tutt'ora fin dal 1989), Casalmaggiore (dietro le insegne, ancora oggi presenti dal 1993, di Baraonda) e altri. Da menzionare anche l'appoggio di una sezione grigiorossa di Torino, attiva da anni ed ancora presente.

Terminata l'era del Joker il testimone fu raccolto da un gruppo di persone provenienti dall'esperienza maturata nel Sanitarium, che decisero di adottare la denominazione di Ultras Cremona. Era l'estate del 1999.

Gli UCR, animati da buoni propositi, dovettero però subito fare i conti con una situazione generale molto delicata in quanto, oltre alle diverse problematiche legate alla situazione societaria, esordirono con un'imprevista quanto clamorosa retrocessione in C2. Questo insieme di situazioni fece sì che il loro primo anno fosse particolarmente travagliato, ma questo non scalfì l'attaccamento verso i colori grigiorossi, testimoniato ovunque.

Una società ormai allo sbando e sull'orlo del fallimento ed una squadra composta sempre all'ultimo momento non demotivarono gli Ultras che arrivarono persino a scendere in piazza del comune per scongiurare l'ipotesi della cancellazione della società. La stagione 2001 fu per gli UCR da ricordare, in quanto la compattezza del gruppo emerse in tutta la sua espressione proprio in coincidenza del momento più buio mai vissuto dalla Cremonese.

Il 2002, vede la nascita del NEP (Nucleo Ernesto Posa), dal nome di uno storico tifoso vissuto nella prima metà del secolo scorso. I fondatori furono un gruppo di trentenni per la maggior parte provenienti dai vecchi Sanitarium.

Oltre ai gemellaggi ed alle amicizie sopra menzionate, abbastanza recente è l'amicizia nata tra gli ultras cremonesi e noi bustocchi. Originariamente nato come un rapporto tra alcuni responsabili delle due curve, col tempo la cosa è sfociata in una sincera e solida amicizia, avvalorata anche dai frequenti e reciproci contatti avvenuti negli ultimi anni, dentro e fuori lo stadio.

Tra le rivalità più accese: i quasi dirimpettai ed acerrimi rivali piacentini, mantovani, bresciani, bergamaschi, parmigiani e modenesi. Negli scorsi campionati di C2, si è aperta quella con i legnanesi (creata da in particolare da quest’ultimi), con scontri sia a Legnano che a Cremona. Nella stagione 2006-07 in Serie B furono 2.204 le tessere staccate, con una presenza media di circa 2.800 unità a partita. Nel 2007-08 con il prepotente avvento della proprietà Arvedi, lo Zini ha visto farsi un bel maquillage, anche se per alcune gare, era aperto solo in parte, con la tifoseria cremonese che acquistò 2.095 tessere per una media spettatori di 3.500 unità. Per questa stagione, 2.733 abbonamenti per circa 4.000 persone di media.

 

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Pro Patria - Cremonese 01/02

Pro Patria - Cremonese 04/05

Piacenza - Cremonese 05/06

Novara - Cremonese 06/07