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CREMONESE
Unione
Sportiva Calcio 1903 |
Unione Sportiva
Cremonese spa 1903
Colori
sociali: maglia a strisce verticali grigio-rosso,
calzoncini rossi, calzettoni rossi con bordo grigio
Sede via Persico
19, 26100 Cremona
Stadio "Giovanni Zini", Via Persico 19, 26100
Cremona. Dimensioni (105 x 68) - Capienza 20.000 spettatori,
omologato per 10.000
Cremona 71.500 abitanti - totale provincia di
Cremona 345.000
Abbonamenti
2007-08: 2.204
2008-09: 2.733
Presidente:
Cav. Giovanni Arvedi
Vice - Presidente: Cesare Fogliazza
Amm. delegato: Dott. Maurizio Calcinoni
Direttore generale: Sandro Turotti
Direttore amministrativo: Dott. Alberto Losi
Relazioni esterne: Maria Cristina Coppola
Segreteria sportiva: Marcella Ghilardi
Allenatore: E. Mondonico sub. alla 16^ a Ivo Iaconi
Allenatore in 2^: Roberto Venturato
Prep. atletico: Prof. Sergio Bizioli – Marco
Barbieri
Prep. portieri:Alessandro Bianchessi
GLI ULTIMI
SEI CAMPIONATI
2002-03 Serie C2/a 6° posto - All. Claudio
Maselli
2003-04 Serie C2/a 2° posto - vince i play-off contro
il Sud Tirol - PROMOSSA IN SERIE C1 - All.
Giorgio Roselli
2004-05 Serie C1/a 1° posto - PROMOSSA
IN SERIE B - All. Giorgio Roselli
2005-06 Serie B 21° posto - retrocede in
Serie C1 - Giorgio Roselli dalla 18^ Giovanni Della Casa
2006-07 Serie C1/a 13° posto - All. Verdelli
dalla 12^ Roselli
2007-08 Serie C1/a 3° posto - Eliminata in finale
play-off dal Cittadella - All. Mondonico
LA ROSA
2008-09
Portieri:
G. Bianchi (75), Paoloni
(84), Vino (91)
Difensori:
Anzalone (78), Argilli (73), A. Bianchi (80), Cremonesi (88),
Pesaresi (76), G. Rossi (84), Viali (74), Vitofrancesco (88)
Centrocampisti:
Borilli (Bra
90), Carotti (85), Colucci (72), Ferrarese (78), Fietta (84), Gori
(79), D. Morfeo (76), Pradolin (83), Saverino (77), M. Tacchinardi
(82)
Attaccanti:
Coda (88), Graziani (75), Guidetti (76), Riganò (74), Temelin (76)
PRO
PATRIA – CREMONESE: Arbitro
Sig. Stefano Del Giovane di Albano Laziale (Rm)
In occasione del
90esimo della Pro Patria, arriva un'avversaria di altissimo livello,
con una rosa che non ha uguali in categoria e che a questi livelli,
almeno sulla carta, è una delle più forti di sempre. Nessuna
squadra in terza serie ha potuto contare su giocatori del calibro di
Morfeo sr, Riganò, Temelin, Guidetti, Viali, Argilli, Colucci,
Saverino, Ferrarese, Pesaresi, oltre a giovani interessanti come
Vitofrancesco e Carotti.
Il presidente
Arvedi, anche per questo campionato non ha badato a spese in fase di
calciomercato, sia estivo che invernale, pur di centrare la
promozione in Serie B, riaffidandosi anche all'esperto Mondonico per
avere il successo. Anche in quest'annata le cose però non sembrano
girare al meglio in casa grigiorossa, e la squadra non è mai stata
nelle primissime posizioni, anzi ha faticato a trovare continuità
di risultati, facendo spazientire il pubblico di casa. E nelle
ultime settimane sono finiti fuori rosa due totem come Moretti e
Graziani jr.
La Cremonese
scenderà allo "Speroni", con la carica di chi non vuole
perdere ulteriori treni, per le prime posizioni, sapendo di avere in
formazione uomini che possono decidere la partita da soli in
qualsiasi momento, ma nello stesso tempo deve fare il conto con i
diversi infortuni che la tormentano da diverse settimane. Mondonico,
in difesa deve fare a meno di Rossi ed Argilli, a centrocampo sono
ko Colucci, Carotti e Ferrarese, in avanti problemi per Morfeo e
Guidetti. Oltre ad altri elementi non al meglio della forma fisica
per diverse ragioni.
Il tecnico dei
grigiorossi, deve quindi giocoforza rivoluzionare la sua squadra,
trovandosi costretto a fare di necessità virtù, per via delle
assenze. Molto probabile quindi il classico 4-4-2, ma senza
l'applicazione del rombo, per la mancanza di Colucci, con Fietta
lasciato solo come regista difensivo, mentre Saverino in linea con
Gori a destra e Vitofrancesco a sinistra per una modulo che durante
la gara potrebbe trasformarsi in una sorta di 4-1-3-2.
In porta, l'esperto e bandiera della
formazione grigiorossa Giorgio Bianchi in porta, difesa con linea a
quattro, con Alberto Bianchi, Viali, Anzalone e Pesaresi. Il primo
però è alle prese con i postumi dell'influenza e potrebbe essere
rilevato da Cremonesi. Al centro della difesa, l'esperto Viali, uno
dei più propositivi in stagione, con Anzalone, arrivato dal Ravenna
a gennaio, ma con pochissimo minutaggio nelle gambe. Sulla sinistra
un altro esperto, Pesaresi (ex Sampdoria), abile a farsi trovare
sempre pronto sui calci piazzati ed autore di diverse reti in questo
campionato.
A centrocampo Fietta, alla sua migliore
stagione in grigiorosso e Tacchinardi, elemento sempre utile e
prezioso. Quindi Saverino, nel ruolo di regista, per supportare le
punte con licenza di andare al tiro e di inserirsi negli spazi.
Sempre letale sui calci piazzati. Per la fascia il solo
Vitofrancesco sembra dare garanzie di tenuta. Gori infatti paga due
lunghi stop per un guaio alla schiena, mentre a sinistra Pradolin è
rientrato solo nei giorni scorsi, dopo una settimana di lavoro
differenziato e Ferrarese è bloccato da un problema muscolare. A
Vitofrancesco il compito di dare spinta a sinistra, per cercare di
tenere lontani dalla zona calda Melara, Do Prado o Toledo. In
avanti, ci sono problemi, perchè Graziani è stato messo fuori
rosa, e gli altri non sono certo al top. Riganò lavora sodo ma è
ancora lontano dalla miglior forma atletica, anche se è andato già
a segno, Temelin paga, soprattutto sotto il profilo mentale, lo
scotto di una prima parte di stagione da dimenticare e dovrebbe
essere proprio la coppia Riganò-Guidetti a formare l'attacco
grigiorosso, perchè Guidetti, tra infortuni e attacchi influenzali,
ha giocato poco più di 20’ nell’ultimo mese.
La "Cremo", nelle ultime uscite
ha mostrato sempre un gioco lento e prevedibile a tratti impacciato,
incapace di assistere al meglio i propri attaccanti. Una squadra che
contro la Pro, cercherà a tutti i costi di invertire l'andamento di
questa stagione, cercando un risultato positivo che la possa
rimettere in corsa per le prime posizioni.
I grigiorossi, lontano da casa hanno
raccolto 11 punti; ultima gara vinta a Verona per 2-3, lo scorso
otto Febbraio. Ultima sconfitta la domenica successiva a Portogruaro
per 1-0. A livello statistico la Pro Patria, non supera la Cremonese
in casa dal 7 Ottobre 2001, quando alla sesta giornata le reti di
Piero Ferraresso e l'autorete del portiere Giorgio Bianchi,
fissarono il punteggio sul 2-0.
LA STORIA
La società
cremonese ha superato la soglia dei cento anni essendo stata fondata
il 24 Marzo 1903, come Unione Sportiva Cremonese, un sodalizio che
come molti altri all'inizio del secolo scorso è in realtà una
polisportiva che vedeva le sue maggiori attività riservate alla
ginnastica, alla marcia, alla lotta, al nuoto ed al ciclismo.
Inizialmente i colori della società, sono bianco-glicine. Il calcio
arriva nove anni dopo, esattamente nel 1912, quando la stessa
società organizza un torneo di foot-ball, tra squadre di città
limitrofe ed in finale viene battuta del Brescia. Il primo vero
approccio con il calcio ufficiale arriva con la stagione 1913-14,
con i cremonesi iscritti al campionato di Promozione, che viene
vinto aggiudicandosi il passaggio in 1^ divisione.
Con la stagione 1914-15, arrivano diverse
novità come la fusione con un'altra squadra cittadina
l'Associazione Calcio Cremona, ed il conseguente abbandono della
maglia bianco-glicine, per quella grigiorossa. Nel campionato di 1^
divisione ottiene un lusinghiero quinto posto. L'anno successivo con
lo scoppio della guerra e i campionati sono sospesi e in uno dei
tanti fronti aperti a Cividale del Friuli muore il portiere della
Cremonese, Giovanni Zini, ritenuto uno dei più forti giocatori del
periodo, al quale verrà poi intitolato lo stadio comunale di
Cremona. Nel 1919, alla fine della guerra, c'è anche il ritorno
all'attività agonista, con la novità del nuovo campo da gioco in
via Persico l'attuale stadio dei grigiorossi. Nello stesso anno la
società vince la Coppa delle Provincie Lombarde. Campionato
1919-20, i cremonesi raggiungono la 5^ posizione nel gruppo lombardo
di 1^ Categoria. Nell'anno della scissione dei campionati sceglie di
partecipare a quello della F.I.G.C., ed arriva seconda nella finale
regionale.
Partecipa poi per diverse stagioni al
Girone B Lega Nord di 1ª Categoria e durante in campionato 25-26,
arrivano anche i primi giocatori stranieri Jesmas e Wilhelm: come
per la stragrande maggioranza del tempo sono i magiari. E' uno dei
migliori campionati di sempre dei grigiorossi infatti si piazzano al
2° posto nel girone alle spalle della Juventus. In quella stessa
stagione la Cremonese manda anche Mariano Tansini, ala sinistra, a
vestire la maglia della nazionale. La stagione successiva con il
nono posto basta per essere ripescati in Divisione Nazionale A, dove
nei due campionati seguenti ottiene il settimo posto.
Nel 1929-30,
dopo la riforma dei campionati la Cremonese, partecipa al primo
campionato di serie A girone unico, ed alla prima giornata è di
scena a Busto, dove viene sonoramente sconfitta dalla Pro, per 4-1.
Per i griogiorossi l'impatto è duro infatti retrocedono con
l'ultima posizione, soli 16 punti in classifica staccatissimi si dal
Padova penultimo con 26 che dalla salvezza a quota 28 dove c'è la
Triestina. Ci sono poi piazzamenti medio alti in serie cadetta, ma
il sodalizio entra in profonda crisi finanziaria che mina
l'esistenza stessa del club e nel campionato
'33-'34 i primi abbonamenti
istituiti dal gerarca Farinacci salvano una Cremonese indebitata ed
alle soglie dello scioglimento.
Stagione 1934-35
9ª nel Girone B della serie B, viene retrocessa in C dopo lo
spareggio con il Foggia ed in seguito al nuovo ordinamento dei
campionati parte dalla Serie C.
1935-36 Grigiorossi e biancoblù si
ritrovano in Serie C, per i primi però dopo la repentina caduta
c'è subito la pronta risalita con la vittoria nel Girone B e la
promozione in Serie B, mentre i bustocchi veleggiano tra la
medio-bassa classifica.
Due sole stagioni in serie cadetta e nuovo
tonfo in 3^ serie. Altra salita in serie cadetta in piena 2^ guerra
mondiale nella stagione 41-42,
Nel 1944, partecipa al Girone Lombardo del
Campionato Alta Italia piazzandosi 7^.
Il primo campionato post-bellico, i
cremonesi sono inseriti nel Girone B del Campionato Alta Italia
misto B-C, che vincono, piazzandosi poi al 5° posto nel Girone
finale, che vale la promozione in Serie B.
Categoria che mantiene fino agli inizi
degli anni 50, quando va incontro ad un'altra crisi economica che
porta alla retrocessione in Serie C, al termine della stagione
50-51. Il fallimento della società viene scongiurato, per la scelta
dell'allora staff tecnico capeggiato dall'allenatore Ercole Bodini,
di lavorare gratis e dei giocatori di scendere in campo al modesto
compenso mensile di 10.000 lire.
Il bel gesto serve a mantenere in vita la
società ma non basta a salvarla dalla IV^ Serie che arriva dopo
l'undicesimo posto che non serve a scongiurare il declassamento
nella serie minore per via del nuovo ordinamento dei campionati. Il
ritorno in Serie C arriva nella stagione 53-54, con il primo posto
nel Girone A di IV^ Serie, e la vittoria nello spareggio con il
Bolzano.
La società del Torrazzo, mantiene la
categoria ininterrottamente fino al campionato 66-67 quando ritorna
mestamente in Serie D. Una delle colonne di questa squadra è un
bustocco d.o.c. come Franco Tumiati, centrocampista. La formazione
base del periodo è la seguente: De Jaco, Mizzi, Vecchi, Ravani II,
Tassi, Zavaglia, Denari, Gibellini, Tumiati, Belloni e Velmini.
Durante questo lasso di tempo si mettono in
evidenza due prodotti del vivaio; il primo nel 63-64 è Erminio
Favalli che viene acquistato direttamente dalla grande Inter di
Helenio Herrera. Il secondo proprio nell'anno della retrocessione:
l'attaccante Emiliano Mondonico (poi allenatore della stessa
Cremonese, Como, Atalanta, Torino e Fiorentina).
Nella stessa stagione 66-67, entra in
società nel ruolo di commissario Domenico Luzzara, che con la sua
impresa aveva eseguito alcuni lavori di ammodernamento allo stadio,
tra cui l'impianto delle luci per le partite in notturna, trascinato
anche dalla passione del figlio "Tete", poi scomparso. Con
il seguente campionato di Serie D, Luzzara diventerà il Presidente
del club grigiorosso, carica che terrà per ben 34 anni, fino al
dicembre 2001, segnando le pagine migliori della storia della
società. Il primo passo è la risalita in Serie C, seguita ancora
da una retrocessione dopo aver perso lo spareggio con il Marzotto
Valdagno. Rimane un paio di stagioni in Serie D, gettando però le
basi per la squadra, formata principalmente da giovani della zona e
prodotti dal vivaio che sarà protagonista in Serie C, per diverse
stagioni fino al raggiungimento della serie cadetta. 1970-71 vince
in campionato e ritorna in C, con Titta Rota in panchina, in campo
Aristide Guarnieri, ex stella della grande Inter, vincitore di
scudetti e coppe, che con la maglia della sua città chiudeva la sua
carriera. Al suo fianco Luciano Cesini, biondo difensore di fascia
dal fisico roccioso, in seguito capitano dei grigiorossi per anni e
poi alla guida delle giovanili. La squadra di Rota, impone subito un
ritmo altissimo alle avversarie e vince il campionato con 5 punti di
vantaggio sulla Trevigliese e 13 sui vicini di Crema e Fanfulla.
1971-72 sempre con Rota in panchina 5^ in
Serie C, lanciando diversi giovani interessanti come il bomber
Massimo Silva (poi Milan, Como ed Ascoli), i centrocampisti Delle
Donne, Donina e Platto. Piazzamenti pressochè replicati nelle
stagioni successive, con il lancio nel 73-74, quando a sorpresa
viene inserita nel Girone B di Serie C, del diciassettenne Antonio
Cabrini, cremonese della provincia.
1974-75 altro sesto posto in C, con il
ritorno nel girone A, con Cabrini che diventa stella assoluta della
squadra ed a fine stagione entra in orbita Juventus, con il
passaggio all'Atalanta in B. Nella stessa stagione vengono alla
ribalta altri prodotti del vivaio, come il portiere Bodini (poi Juve
ed Atalanta), lo stopper Cassago, ed i centrocampisti Sironi e
Finardi. L'attacco inoltre poteva contare sul talento geniale ma
discontinuo di Mondonico, che era tornato dall'Atalanta. 1975-76,
arriva un secondo posto dietro l'inarrivabile Monza, di Magni e dei
vari Tosetto, Colombo, Sanseverino.
Stagione 75-76
Serie C/a 12^ giornata Cremonese - Pro 1-0, la ribattuta di
Sironi su tiro di Barboglio, supera Fellini |
1976-77, il balzo in Serie B, davanti
all'Udinese, con Stefano Angeleri in panchina, ed il blocco dei
giocatori degli anni precedenti con l'aggiunta del difensore Talami.
In casa subisce solo due sconfitte, una inflitta dalla Pro, alle
prese con una stagione tribolatissima, ed ironia della sorte chi
segna il goal vittoria per i tigrotti è Roberto Nicolini,
attaccante nato e cresciuto nel Soresina, squadra alle porte di
Cremona.
Il campionato di B, vede ancora Angeleri in
panchina, e la squadra rafforzata con gli innesti degli attaccanti
Marocchino e De Giorgis, con un altro prodotto delle giovanili che
si mette in evidenza come Cesare Prandelli, che seguirà la trafila
di Cabrini. Nel finale di stagione Settembrino subentra ad Angeleri
nel tentativo di salvare la "Cremo" dalla retrocessione,
impresa che non gli riesce.
In C1, arriva Galeone, il quale non riesce
però a terminare la stagione, ed al termine sarà un piazzamento a
metà classifica. Segue poi un 6° posto con Vincenzi come
allenatore.
1980-81, 2°
posto nel Girone A di C1 e ritorno in Serie B. Guidone Vincenzi come
mr. ed Erminio Favalli come d.s. in squadra il bomber Titti Ascagni,
poi i difensori Montorfano, Garzilli e Galvani, a centrocampo
"il piccolo" Eligio Nicolini,
con Paolinelli e Montani. Campionato che vede l'esordio del miglior
talento espresso dal florido vivaio cremonese, con le due presenze
dell'allora 17enne Gianluca Vialli.
1981-82 piazzamento
a metà classifica in serie cadetta, che pone le basi per la grande
scalata alla Serie A, che comincia con la stagione successiva con
Mondonico alla guida tecnica, in campo con il Vialli (19anni), Loris
Boni, Bencina, Bonomi, Frutti, Viganò, Finardi, Bencina e Rebonato.
I grigiorossi arrivano gli spareggi con Como e Catania, con i
siciliani che hanno la meglio.
Il salto nella massima serie arriva al
termine della stagione 83-84, con il 3° posto con altre due
lombarde Como ed Atalanta. Oltre al gruppo storico guidato da Vialli
già leader, troviamo il polacco Zmuda come libero, il portiere
Drago, l'aitante bomber Nicoletti (Pro Vercelli e Como), Della
Monica e Galbagini, sempre guidati dal "Mondo", come
allenatore.
L'impatto con la Serie A, non è certo dei
più agevoli anche perchè Vialli passa alla Sampdoria, ed al suo
posto arrivano Chiorri ed il brasiliano Juary (Avellino ed Inter).
Ritorno immediato in serie cadetta.
Una
formazione della Cremonese 1984-85 allo "Zini"
1988-89
una formazione dei grigiorossi che vinse in campionato di Serie B
Luzzara e Favalli
non cambiano politica ed affidano sempre la squadra a Mondonico,
nonostante la retrocessione, affidandosi sempre al vivaio, che
sforna giocatori interessanti in grande quantità, così arriva il
momento di Attilio Lombardo, Rampulla, Gualco e Buongiorni che
portano ad un 9° posto.
1986-87 squadra affidata a Bruno Mazzia,
arriva un 4° posto in B, che porta ancora agli spareggio questa
volta con Lecce e Cesena, con i romagnoli che passano in Serie A.
Stagione seguente sesta in campionato, ci sono tra gli altri il
baffuto mediano Piccioni, Avanzi e Rizzardi.
1988-89 Sempre con Mazzia, 4^ in Serie B al
termine della stagione regolare, che porta nuovamente agli spareggi
per la massima serie; questa volta contro la Reggina guidata da
Nevio Scala, che viene superata ai rigori. A centrocampo c'è il
talento di un giovanissimo Riccardo Maspero ed in avanti il duo
Cinello-Bivi.
Altro ascensore con la Serie A e mesto
ritorno in Serie B con l'ex terzino della nazionale e dell'Inter
Tarcisio Burgnich in panchina, sempre il solito gruppo base di
giocatori, con in aggiunta lo svedese Limpar, l'argentino Gustav
Dezotti, ed una delle più grandi meteore del calcio italiano il
paraguayano Neffa, mandato "in parcheggio" dalla Juve.
Poco male perchè immediatamente nel 90-91
arriva il ritorno in Serie A con Giagnoni che subentra a Burgnich
nella fase finale della stagione in campo troviamo un'ex biancoblù
come Marco Giandebiaggi, Verdelli e tre giovani talenti come Favalli,
Bonomi e Marcolin. Pronta però è la ridiscesa in B, ma stabilendo
un record; il portiere grigirosso Michelangelo Rampulla passa alla
storia come il primo portiere a segnare un goal in Serie A, quando
al 92' mette a segno di testa, su calcio d'angolo, come un vero
bomber, il gol del pareggio contro l'Atalanta. Inizia il momento
migliore nella storia della Cremo, con il campionato 1992-93, quando
arriva Gigi Simoni in panchina: arriva il 2^ in Serie B e nuova
promozione in Serie A. Stagione coronata anche dalla vittoria del
torneo Torneo Anglo-Italiano a Wembley contro il Derby County per
3-1. Con la maglia grigiorossa ci sono Turci (Sampdoria), Colonnese
(Inter, Lazio, Napoli), Pedroni, il bomber Tentoni, e Mathias
Florijancic.
Con lo stesso gruppo Simoni centra la prima
storica salvezza nel massimo campionato nel 1993-94, portando la
Cremonese al decimo posto in Serie A
Impresa bissata poi, con un 13° posto la
stagione successiva.
Con il 1995-96 si chiude il ciclo magico
della "Cremo", arriva il 17° posto in Serie A e la
conseguente retrocessione in Serie B, e Simoni abbandona la
panchina. Contemporaneamente si apre una crisi societaria-tecnica ed
un repentino declino del sodalizio che in una sola stagione trova
un'altra retrocessione che lo porta in C1.
In C1 la squadra viene affidata al "mundial"
Giampiero Marini, che può contare sua una buona rosa per la
categoria come Tarcisio Catanese, Godeas, un altro ex biancoblù
come Pessotto Jr, Castagna, Minaudo ed il bomber Walter Mirabelli.
Arriva un secondo posto dietro il Cesena, che porta ai play-off
superando in semifinale il Lumezzane (2-1 e 0-1), poi battendo il
Livorno nella finale secca di Perugia, con rete di Guarnieri al
117'.
Come spesso accade nella storia dei
grigiorossi, ad una promozione segue una retrocessione immediata,
così anche la seguente stagione in serie cadetta, non sfugge alla
regola e porta al ritorno in terza serie. Nel 1999, incominciano a
bussare alla porta dello storico presidente Luzzara, diversi gruppi
per rilevare il club, e Graziano Triboldi (attuale proprietario),
offre il suo aiuto.
Il meccanismo di discesa però non
s'interrompe ed la società scivola subito in C2 nel 1999-00, dopo
essere stata superata nei play-out dal Lecco guidato da Muraro, e
degli ex biancoblù Morante e Manicone.
6 luglio 2000, si ha una prima svolta
storica nella società, il gruppo Mastagni, diventa proprietaria del
50% della Cremonese per 3 miliardi di vecchie lire. Presidente
diventa Stefano Mastagni, amministratore delegato il fratello
Riccardo, Domenico Luzzara diventa presidente onorario. Galderisi
nuovo allenatore.
Il primo campionato di C2, nel 2000-01,
vede ripresentarsi l'incontro con la Pro, con la gara di andata
sospesa allo "Zini" a pochi minuti dal termine per nebbia,
con la Pro in vantaggio per 2-1 (nella ripetizione arrivò una
sconfitta). Agli inizi di gennaio 2001 i Mastagni lasciano la
Cremonese (per poi approdare al Novara) lasciando Luzzara solo. Al
termine della stagione fu un 7° posto per i cremonesi.
Il campionato 2001-02 la crisi societaria
è molto forte e l'ormai anziano presidente (80anni), si trova
costretto ad abbandonare la sua creatura, anche spinto dalla piazza,
prima dell'inizio del campionato Triboldi ufficializza la sua
offerta di quattro miliardi a Luzzara per rilevare la Cremonese
portando avanti una trattativa lunga che terminerà solo l' 8 marzo
2002 con la firma ufficiale e il passaggio da Luzzara a Triboldi.
Chiudendo di fatto un'epoca grigiorossa che con Luzzara presidente
per ben 34 anni, in cui partì con la Cremonese in D, portandola per
sei campionati in serie A, undici in serie B, nel marzo 1993 alla
vittoria della Coppa Anglo Italiana nel mitico stadio di Wembley.
Dando anche un'immagine schietta e pulita del famoso "calcio di
provincia".
Il nuovo proprietario, imprenditore nel
settore petrolifero, parte subito con un programma ambizioso,
affidando di fatto la gestione tecnica della squadra a suo genero
Gualco, calciatore grigiorosso per diverse stagioni in A e B e
alfiere con 130 presenze in A.
2002-03 il club parte con rinnovate
ambizioni, affidando la squadra a Maselli, che la guida al sesto
posto in C2, nel mercato di gennaio avviene anche il passaggio di un
giocatore biancoblù Pennacchioni, ai grigiorossi.
2003-04 la nuova società cerca subito la
promozione in C1, ed affida una rosa di tutto rispetto all'ex
allenatore del Varese, Giorgio Roselli, che può contare
sull'apporto di giocatori come Dall'Igna, Trapella, Smanio,
Colletto, Bertoni del bomber Prisciandaro e di un ex biancoblù come
Dino Giannascoli.
La partenza non è delle migliori, ma alla
fine centra il secondo posto che porta ai play-off, dove in finale
supera SudTirol, venendo promossa in C1. La squadra ha
un'intelaiatura importante e con pochi innesti si porta subito in
vetta anche nel campionato superiore, trascinata sempre dai goal di
Prisciandaro, centrando così la seconda promozione consecutiva
ritrovandosi di nuovo in Serie B. Nella serie cadetta le cose non
vanno molto bene, perchè la società incomincia a mostrare la corda
dal punto di vista finanziario con problemi nella dirigenza,
affidandosi anche all'allenatore svizzero Dalla Casa. Arriva il
ritorno in C1. Nel 2006-07, la situazione economica diventa sempre
più pressante, la squadra molto giovane è affidata a Corrado
Verdelli e poi ancora a Roselli, che la risolleva dal fondo e la
porta a chiudere al decimo posto.
Nell'estate del 2007 la società, in grave
crisi finanziaria, sull'orlo del fallimento, viene acquistata
dall'industriale dell'acciaio, Arvedi, che vuole riportare subito la
società in alto. Per prima cosa richiama pezzi storici come
Mondonico e Favalli ed ingaggia gioctori che sono un vero lusso per
la categoria, come Colucci, Argilli e tanti altri. Chiude secondo
posto dietro al Sassuolo e nei play off elimina il Foggia in
semifinale. Nella finale di andata vince 1-0 a Cittadella, ma vede
sfumare la promozione a causa della sconfitta interna per 1-3 subita
nella partita di ritorno.
I
PRECEDENTI
Palmares:
Pro Patria 12
campionati di Serie A / 1 Coppa delle Alpi
Cremonese 7
campionati di Serie A / 1 Torneo Anglo-Italiano
1920 Camp. 1^ Cat. Raggr. Lombardo Gruppo B
1^ 24 Ott. 20 Cremonese - Pro Patria 1-2: 10' Azimonti (Pro),
33' Tosi (Pro), 80' Defendi (C)
4^ 14 Nov. 20
Pro Patria - Cremonese 3-0: 10' e 42' Azimonti, 75' Meotti
1929-30 Serie A
1^ 6 Ott. 29, Pro Patria – Cremonese 4-2: 6' Subinaghi (Cr), 35',
36' Rossi, 58' Vigna, 65' Bonivento, 90' Serdoz (Cr)
18^ 23 Feb. 30, Cremonese- Pro Patria 1-2: 24’ Musoni (Cr), 71’
Leoni, 87’ Rossi
1935-36 Serie C
Non disponibili
1942-43 Serie B
Pro Patria - Cremonese 0-0
Cremonese - Pro Patria 0-0
1944 ZONA LOMBARDIA
– Eliminatorie
5^ Cremonese – Pro Patria 3-0
12^ Pro Patria – Cremonese 2-0
Coppa "Mario Meneghetti"
3^ 18 Giu. 1944, Cremonese – Pro Patria 0-1: Mainardi
6^ 2 Lug. 1944, Pro Patria – Cremonese 3-0: Colombi, Turconi II°,
Reguzzoni
1945-46 Campionato Alta Italia Misto B-C
5^ 11 Nov. 45, Cremonese – Pro Patria 2-0
16^ 17 Feb. 46, Pro Patria – Cremonese (camp. neutro di Pavia) 0-0
Girone Finale
1 Maggio 46 Pro Patria – Cremonese 0-0
Cremonese – Pro Patria 1-0: Denti
1946-47 Serie B gir. B
Pro Patria – Cremonese 0-0
Cremonese – Pro Patria 1-0
1957-58 Serie C/A
Non disponibili
1958-59 Serie C/A
Non disponibli
1959-60 Serie C/A
Pro Patria – Cremonese 3-0
Cremonese - Pro Patria 2-5
1966-67 Serie C/A
Pro Patria – Cremonese 3-1
Cremonese – Pro Patria 3-2
1971-72 Serie C/A
1^ 12 Sett. 71, Pro Patria – Cremonese 0-0
20^ 30 Gen. 72, Cremonese- Pro Patria 1-0
1975-76 Serie C
14^ 14 Dic. 75, Cremonese – Pro Patria 1-0: Sironi
33^ 2 Mag. 76, Pro Patria – Cremonese 2-2: Cesini e Bortot (C)
1976-77 Serie C
12^ 28 Nov. 76, Pro Patria –Cremonese 1-3: 2 Nicolini (C),
Ghigioni (C)
31^ Cremonese – Pro Patria 0-1: Nicolini R.
2000-01 Serie C2/A
16^ 23 Dic. 00, Cremonese – Pro Patria (sosp. per
nebbia all’83’ 1-2)
recupero 24 Gen. 01, 1-0: 76’ Zalla
33^ 6 Mag. 01, Pro Patria – Cremonese 3-1: 5’ Ferraresso (P), 9’
Arioli (P), 51’ Zalla (C), 66’ aut. Mannucci (C)
2001-02 Serie C2/A
6^ 7 Ott. 01, Pro Patria – Cremonese 2-0: 29’ Ferraresso
(P), 54’ aut. Bianchi (C)
23^ 16 Feb. 02, Cremonese – Pro Patria 0-0
2004-05 Serie C1/A
12^, 29 Nov. 04, post. Rai Sat Cremonese – Pro Patria 2-2: 29’ aut. Tabbiani (C), 66’
rig. Elia (Pro), 74’ rig. Prisciandaro (C), 81’ Taddei (C)
31^ 1 Apr. ant. Rai Sat Pro Patria - Cremonese 0-1: 41' Prisciandaro
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2006-07 Serie C1/A
5^ 1 Ott. 06 Cremonese - Pro Patria 1-1: 16' Vecchio (Pro), 75' Pepe (C)
22^ 11 Feb. 07 Pro Patria - Cremonese 2-2: 8' rig. e 42'
rig. Temelin (Pro), 24' Bloudek (C), 85' Stendardo (C)
2007-08 Serie C1/A
4^ 16 Set. 07 Cremonese - Pro Patria 0-1: 3' Gasparello
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21^ 20 Gen. 08 Pro Patria - Cremonese 3-1: 13’ rig. e 32' Temelin (C), 15’ Gasparello (P), 39’ Graziani (C)
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2008-09 Prima Div./A
7^ 12
Ott. 08 Cremonese - Pro Patria 2-1: 16' pt. Saverino (C), 2' st
Saverino (C), 9' st. rig. Correa (Pro), 44' st rig. Temelin (C) CLICCA
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LA
TIFOSERIA
Il tifo organizzato
a Cremona si deve ricollegare alla squadra cittadina di
pallacanestro. L'anno era il 1975, quando grazie ad un gruppo di
ragazzi venne fondato il primo gruppo, dal nome ovviamente "Boys".
Nell'aprile del 1976 si posizionarono nei distinti dello "Zini"
ma quasi subito si spostarono in curva nord dove, per primi, usarono
trombe e tamburi.
L'epoca dei Boys si esaurì nella stagione
1981/82 dopo anni in terza serie caratterizzati da derbies infuocati
con Piacenza e Mantova, da una storica promozione in serie B nel
1977. Un aneddoto sulla mentalità dei Boys è che dopo il loro
scioglimento tanti di loro non frequentarono più lo stadio, sebbene
stessero iniziando gli anni dei grandi successi della Cremonese.
Nel 1978 i Boys furono affiancati per un
paio di stagioni dai Panthers, e in quegli anni si ricorda in curva
nord anche lo striscione dell'Autonomia Grigiorossa. Sempre nel 1978
venne stretto un gemellaggio con la tifoseria reggiana, che andò ad
aggiungersi all'amicizia già esistente con i ragazzi di Sant'Angelo
Lodigiano.
Nel marzo 1981 venne fondata la Gioventu'
Grigiorossa, che festeggiò il ritorno in B della Cremonese; poco
dopo il gruppo si trasformò in Red Grey Supporters. Nel 1982 venne
stretto un gemellaggio con la tifoseria di Vicenza. Questo gruppo
lasciò un'impronta profonda nel tifo grigiorosso in quanto fu il
primo, a livello organizzativo, che riuscì a coinvolgere la massa
nel sostenere la Cremonese nei suoi primi assalti alla conquista
della serie A, coronati poi nel 1984.
Spettacoli indimenticabili di folla e
coreografie caratterizzarono quell'epoca dove i cremonesi riuscirono
a tesserare più di 1500 ragazzi e ad avere sezioni in parecchi
paesi della provincia; North Viking, e per una breve parentesi Hell's
Angels, in quegli anni affiancarono i R.G.S.
Nella stagione 1983/84 un gruppo di
ragazzi, fino allora facenti parte dei R.G.S., si spostarono in
curva sud e diedero vita al Collettivo Ultras Curva Sud; dapprima in
pochi, riuscirono poi a catalizzare un tale interesse al punto che
l'intera tifoseria li seguì in sud dopo quasi un decennio passato
nel settore opposto.

Cremonese - Palermo
1983/84
I Cucs furono i primi ad avventurarsi nelle
trasferte in meridione, considerate allora quasi un tabù, e dopo lo
scioglimento dei Red Grey Supporters, avvenuto nel giugno del 1987,
furono affiancati dai Longobards. Tra i 2 gruppi non ci fu mai
grande sintonia ma, affiancati 2 anni dopo dai Road Kids, tentarono
di coinvolgere una curva che stava andando alla deriva.
Un discorso a parte meritano i Road Kids in
quanto all'epoca portarono una ventata di novità in curva: nel 1989
furono i primi a distribuire una fanzine e si distinsero inoltre per
una certa propensione agli scontri. Da segnalare nel 1990 la rottura
dell'amicizia con la tifoseria sampdoriana.
Nell'estate del 1992 l'esigenza sempre più
pressante di creare un unico gruppo che trainasse la curva era ormai
sentita da tutti i gruppi che popolavano la sud: Cucs e RK, assieme
ad altri satellite, decisero di confluire sotto una unica sigla,
mentre i Longobards andarono avanti per la loro strada non
ostacolando il progetto e ri-denominandosi Old Longobards.
Dalla stagione 1992/93 si partì con questo
nuovo assetto e il nome sotto il quale si riunirono i ragazzi
esperti e le nuove leve fu quello di Sanitarium, denominazione
tratta da una canzone dei Metallica, la cui traduzione letterale è
"manicomio criminale". Da questo mix di esperienza e
gioventù scaturì la ri-esplosione del tifo cremonese; lavorando
parecchio sugli aspetti organizzativi si riuscirono a toccare
livelli numerici e coreografici di altissimo livello. L'entusiasmo
tornò a contagiare la città e la provincia.

La curva cremonese nella
stagione 1994/95
Il Sanitarium visse intensamente i momenti
d'oro della serie A, ma anche quelli più amari delle retrocessioni
fino alla C1 del 1997. Lo spareggio del 1998 che li riportò in
serie B fu l'ultima gioia gustata dal Joker prima dello scioglimento
avvenuto l'anno successivo.
Per il Sanitarium è d'obbligo ricordare
gli impegni in varie iniziative anche al di fuori dell'ambito dello
stadio e che, da alcuni suoi ex appartenenti fu fondato un gruppo
nel 1997, chiamato Vecchio Joker, tutt'ora presente in curva. I
Sanitarium instaurarono un rapporto di amicizia con la tifoseria di
Pavia e strinsero un gemellaggio con i ragazzi di Ravenna; per circa
un anno furono affiancati dalla Vecchia Guardia e dal Kanker Group,
oltre che supportati da gruppi di ragazzi della provincia quali
Crema, Corte de' Frati (Indipendenti), Castelverde (Erotica),
Castelleone (Alcooligans), Pizzighettone (dietro lo striscione
Nightmare, presente tutt'ora fin dal 1989), Casalmaggiore (dietro le
insegne, ancora oggi presenti dal 1993, di Baraonda) e altri. Da
menzionare anche l'appoggio di una sezione grigiorossa di Torino,
attiva da anni ed ancora presente.
Terminata l'era del Joker il testimone fu
raccolto da un gruppo di persone provenienti dall'esperienza
maturata nel Sanitarium, che decisero di adottare la denominazione
di Ultras Cremona. Era l'estate del 1999.
Gli UCR, animati da buoni propositi,
dovettero però subito fare i conti con una situazione generale
molto delicata in quanto, oltre alle diverse problematiche legate
alla situazione societaria, esordirono con un'imprevista quanto
clamorosa retrocessione in C2. Questo insieme di situazioni fece sì
che il loro primo anno fosse particolarmente travagliato, ma questo
non scalfì l'attaccamento verso i colori grigiorossi, testimoniato
ovunque.
Una società ormai allo sbando e sull'orlo
del fallimento ed una squadra composta sempre all'ultimo momento non
demotivarono gli Ultras che arrivarono persino a scendere in piazza
del comune per scongiurare l'ipotesi della cancellazione della
società. La stagione 2001 fu per gli UCR da ricordare, in quanto la
compattezza del gruppo emerse in tutta la sua espressione proprio in
coincidenza del momento più buio mai vissuto dalla Cremonese.
Il 2002, vede la nascita del NEP (Nucleo
Ernesto Posa), dal nome di uno storico tifoso vissuto nella prima
metà del secolo scorso. I fondatori furono un gruppo di trentenni
per la maggior parte provenienti dai vecchi Sanitarium.
Oltre ai gemellaggi ed alle amicizie sopra
menzionate, abbastanza recente è l'amicizia nata tra gli ultras
cremonesi e noi bustocchi. Originariamente nato come un rapporto tra
alcuni responsabili delle due curve, col tempo la cosa è sfociata
in una sincera e solida amicizia, avvalorata anche dai frequenti e
reciproci contatti avvenuti negli ultimi anni, dentro e fuori lo
stadio.
Tra le rivalità più accese: i quasi
dirimpettai ed acerrimi rivali piacentini, mantovani, bresciani,
bergamaschi, parmigiani e modenesi. Negli scorsi campionati di C2,
si è aperta quella con i legnanesi (creata da in particolare da
quest’ultimi), con scontri sia a Legnano che a Cremona. Nella
stagione 2006-07 in Serie B furono 2.204 le tessere staccate, con
una presenza media di circa 2.800 unità a partita. Nel 2007-08 con
il prepotente avvento della proprietà Arvedi, lo Zini ha visto
farsi un bel maquillage, anche se per alcune gare, era aperto solo
in parte, con la tifoseria cremonese che acquistò 2.095 tessere per
una media spettatori di 3.500 unità. Per questa stagione, 2.733
abbonamenti per circa 4.000 persone di media.
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Pro
Patria - Cremonese
01/02 |
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Pro
Patria - Cremonese
04/05 |

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Piacenza - Cremonese
05/06
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Novara
- Cremonese 06/07
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