LA CRONACA DELLA PARTITA

 

25 ottobre 2009 - ore 15,15
Stadio "C. Speroni" di Busto A.
Campionato Prima divisione/Gir. A.  - Decima giornata 
PRO PATRIA  1

VARESE  1

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PRO PATRIA: Caglioni, Masiero (28' st Sarno), Aquilanti, Cristiano, Pivotto, Chiecchi, Melara, Lombardi, Ripa, Urbano (14' st Serafini), Pacilli (1' st Passiglia).

In panchina: Giambruno, Som, Calà, Polverini - All. Cosco

VARESE: Moreau, Pisano, Armenise, Bernardini, Dos Santos, Camisa, Carrozza (44' st Momentè), Osuji, Ebagua, Zecchin, Tripoli (32' st Radi).

In panchina: Grandclement, Gentili, Cavalieri, Palazzo, Del Sante - All. Sannino

Arbitro: Sig. Luca Barbeno di Brescia

Assistenti: Gava e Paiusco

Marcatori: 40' pt Tripoli (V), 40' st rig. Ripa (Pro)

NOTE: bella giornata autunnale, terreno in perfette condizioni. Spettatori: 2.300 circa (1048 abbonati); 400 ospiti. Presenti il Sindaco di Busto, Farioli, il P.M. di Varese Tiziano Masini.

Ammoniti: Pivotto, Serafini (Pro); Pisano, Osuji, Dos Santos (V)

Angoli: 1-5

Recupero: 5' (1+4)

 

Finisce uno a uno il derbetto con il Varese, al goal di Tripoli al 40' del primo tempo, risponde allo stesso minuto della ripresa Ripa dal dischetto, per una Pro che ha fatto centro nel suo unico tiro in porta di tutta la gara; una gara che per i biancoblù è stata per larghi tratti imbarazzante. Un punto per parte, ma quello preso dai tigrotti ha il sapore di quello guadagnato, trovato, soprattutto per come è stata giocata la partita nell'intero arco dei 90 minuti. Un pareggio che è veramente tanta roba. Una Pro Patria che ha cambiato alcuni fattori, dentro Urbano dal primo minuto per Serafini, ma il risultato non cambia; anche cambiando il modulo durante l'incontro. Non c'è gioco, è una squadra che mostra momenti imbarazzanti, vuota, impacciata, a tratti spaventata da se stessa, priva di schemi (ne esiste uno solo, palla a cercare Melara) e di gioco, che presenta alcuni giocatori che per svariati motivi non valgono la categoria. Da Manari a Cosco è cambiato poco, il materiale a disposizione è drammaticamente quello che è, ci sono elementi che faticano perchè non reggono in questo campionato e la preparazione atletica non è all'altezza, senza girarci troppo attorno. La differenza tra la Pro ed il Varese di oggi è stata nella carica nervosa dei bosini ed una preparazione atletica migliore che gli permetteva di pressare sempre, arrivare sempre prima sul pallone e di correre con intensità sempre fino al fischio finale. Pro Patria che si deve guardare bene le spalle da qua alla fine della stagione, o almeno fino a Gennaio.

Pro in campo a sorpresa senza Barbagli, alle prese con la febbre, di Rinaldi squalificato oltre all'infortunato Bruccini e Morello praticamente fuori rosa. Cosco, presenta in campo la squadra con il 4-4-2, con Masiero a destra, Pivotto e Chiecchi centrali ed Aquilanti a sinistra. Centrocampo con Lombardi e Cristiano nel mezzo, Melara e Pacilli esterni, in avanti Ripa con l'argentino Urbano, schierato titolare per la prima volta in campionato. Varese che lamenta le assenze dei centrocampisti Gambadori e Buzzegoli e che Sannino schiera con un 4-4-2, che vede Moreau tra i pali, il bustocco Pisano a destra, Bernardini e Camisa centrali, Armenise a sinistra. Centrocampo con il brasiliano Do Santos ed il 19enne nigeriano Osuji al centro; sugli esterni Zecchin e Carozza. Coppia d'attacco con il rapido Tripoli ed Ebagua. Squadre con le tradizionali divise e discreto avvio dei tigrotti, che al 2' vanno al tiro con Urbano con un diagonale di destro da dentro l'area, Moreau devia con i pugni. Pro che mantiene una certa supremazia territoriale, ma non riesce ad arrivare in zona tiro, non riuscendo a rifornire gli avanti, con il gioco che ristagna a centrocampo con errori in fase d'impostazione e di appoggio da ambo le parti. 16' Corner per la Pro, girata di Melara che termina a lato di poco. Con il passare dei minuti cresce il Varese, meglio messo in campo, più organizzato ed aggressivo, prende campo con Osuji che rompe la manovra biancoblù e si fa trovare pronto in fase di ripartenza. Pivotto rimane vittima di un incidente di gioco e per alcuni minuti dalla panchina biancoblù si alzano Polverini e Calà. 22' angolo per i biancorossi, batte di Zecchin, Bernardini in acrobazia con il sinistro prova la conclusione che rimpalla sulla schiena di Pivotto. Prima della mezz'ora due ammonizione nel giro di pochi minuti; prima giallo a Pivotto per un'entrata a centrocampo per prendere palla ad Ebagua. Il secondo a Pisano per trattenuta vistosa su Ripa. Partita in mano ai varesini, 30' Caglioni è chiamato all'uscita bassa di pugno, per disinnescare un cross insidioso di Zecchin. 34' ci provano con Carrozza sfruttando un ennesimo disimpegno errato della difesa bustocca, conclusione dalla lunga distanza e palla che esce a lato. 38' fallo di Chiecchi sul limite, punizione da posizione pericolosa, battua da Zecchin, respinta in angolo dalla barriera. Passa meno di un minuto e Caglioni compie un bella parata su colpo di testa di Ebagua, ma il tutto è reso nullo dalla posizione di fuorigioco dell'attaccante. Gli uomini di Sannino capitalizzano al 40'; lancio lungo di Carrozza a pescare Tripoli in area di rigore, l'attaccante varesino con una finta di corpo impacchetta Masiero, meglio di regalo natalizio, e batte l'incolpevole Caglioni con un destro sul primo palo. Biancoblù che subiscono il colpo e fino al fischio che decreta la fine del primo tempo, tracheggiano in balia della squadra avversaria.

 

       

Aquilanti

Chiecchi

Il gol del pareggio

Melara

La seconda frazione si apre con la novità Passiglia al posto di un impalpabile Pacilli. Cosco reimposta la squadra sul 4-3-3, con il centrocampo formato da Cristiano, Lombardi e Passiglia, mentre Melara si sistema sulla linea degli attaccanti, con Urbano che passa largo a destra del fronte d'attacco. Il cambio di modulo sembra produrre qualche effetto positivo, ma senza produrre il minimo pericolo per la porta varesina. Da segnalare solo al 4' un cross di Urbano, Ripa cerca e trova l'impatto di testa, ma non riesce ad girarlo verso la porta. 8' Primo pallido tentativo di azione combinata, Urbano schiaccia indietro di testa, la palla arriva a Lombardi che prova la conclusione di prima intenzione, che termina alta. Sul rovesciamento di fronte si distende il Varese il solito Zecchin che mette sul primo palo un bel pallone basso, Ebagua anticipa Chiecchi e Caglioni, girata che termina a lato di poco. 11' Tripoli, sugli sviluppi di un batti e ribatti in area, mette ancora in rete, ma in chiara posizione di fuorigioco. 14' Cosco toglie un po' a sorpresa Urbano, non incisivo come ci si aspettava, ma anche scarsamente se non mai rifornito, per inserire Serafini con i tigrotti che cambiano ancora modulo, passando al 4-2-3-1, con la coppia davanti alla difesa formata da Passiglia e Cristiano, Lombardi che passa sull'esterno destro e Melara su quello sinistro, mentre il neo-entrato si piazza dietro Ripa. Una Pro che va nella confusione più totale e l'imbarazzo diventa completo, con le misure e le distanze che si perdono ed i due passaggi di fila diventano pura utopia con il Varese che diventa padrone assoluto del campo, mentre i biancoblù sembrano "voler difendere" il risultato che li vede soccombere di misura. 27' cross da destra di Pisano, colpo di testa di Tripoli con palla che finisce alta. Minuto 28' ultimo cambio per la Pro con Sarno che rileva un frastornato Masiero.

Varese che arriva sempre prima sul pallone e poi amministra facendo girare palla, mandando a vuoto la pochezza del centrocampo bustocco, ma poi non riesce a trovare la via della porta di Caglioni. 32' Primo cambio per Sannino, esce lo sgusciante Tripoli ed entra il difensore Radi, con il chiaro intento di portare a casa la vittoria, andando a presidiare la difesa. Partita in mano ai varesini con gli ultras biancoblù che prendono a cantare: Un tiro in porta, facciamo un tiro in porta". Al 39' la gara ha un sussulto e la sua svolta, ennesima dormita di centrocampo e difesa tigrotta, Ebagua fino al momento reso innocuo da Pivotto, sfrutta proprio l'indecisione dell'ex ravennate e s'invola sulla destra, evita anche Caglioni in uscita disperata e da posizione batte a rete per quello che sembra un goal fatto e finito, ma la palla va a sbattere sulla base del palo e torna in campo, riprende ancora Ebagua che calcia sull'esterno della rete. E per la più classica legge, non scritta, del calcio, goal sbagliato-goal subito, arriva improvviso ed anche un po' immeritato il pareggio bustocco. Il brivido corso, probabilmente dà una scarica di adrenalina ai giocatori in biancoblù che rovesciano immediatamente il fronte d'attacco, palla che arriva sulla destra a Sarno, traversone immediato in area dove Do Santos, inspiegabilmente intercetta con la mano, un pallone che non stava creando pericoli. Rigore ineccepibile, sul dischetto si presenta Ripa, botta angolata, Moreau intuisce ma non riesce ad intercettare così la Pro pareggia. Il goal, sembra dare un minimo di vitalità agli uomini di Cosco che cercano di portarsi in avanti, ma in maniera poco convinta e confusionaria con la paura di scoprirsi; dopo 4 minuti di recupero arriva il triplice fischio finale e più di un sacrosanto fischio dagli spalti dello "Speroni", con la squadra che praticamente scappa tutta dritta negli spogliatoi a testa bassa.

P

 

 

 

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