LA CRONACA DELLA PARTITA

 

     Acireale domenica 24 aprile 2005  ore 15:00

3 ACIREALE - PRO PATRIA  2

34^ GIORNATA SERIE C1 GIR. A

ACIREALE:Corona L., Nigro, Danotti, Marino, Pittilino, Di Salvatore, Pintori (63` Genevier), Manni (76` Mancino), Meloni (65` Mortelliti), D`Alessandro, Giglio

In panchina:Di Masi, Zamperini, Tumiolo, Sanetti - All. Ugolotti

PRO PATRIA: Capelletti, Dato, Davanzante, Barison (86’ Borgomaneri), Ceccarelli, Perfetti, Ambrosetti, Trezzi, Tramezzani, M. Morfeo (75’ Andriulo), Temelin,

In panchina: Basilico, Imburgia, Guidetti, Lombardi, Mirra - All. P. Sala

Arbitro: Forconi di Aprilia (Martini – Magnolfi)           

Marcatore: 23’ aut. Perfetti (A), 59’ Giglio (A), 64’ Temelin (P), 71’ M. Morfeo (P), 89’ aut. Ceccarelli (A)

Ammoniti: Marino (A), Dato (P)

Angoli: 5-1

Recupero: 1’ (1’+3’) 

NOTE: Osservato un minuto di silenzio in memoria dell’ex Sindaco di Acireale.

Giornata primaverile, terreno in perfette condizioni. Spettatori 1.300 circa 20 da Busto giunti in aereo ed in treno.

Al termine della partita, dura contestazione degli ultras bustocchi ai propri giocatori.

 

La cronaca:

Ancora una trasferta nel Sud senza punti ed ancora la Pro, lontana dalla vittoria ormai da 3 mesi, con un girone di ritorno a dir poco disastroso con soli 12 punti conquistati.

Una gara giocata ancora in piena emergenza, in cui i biancoblù, hanno dato prova di forza di carattere e volontà solo quando erano sono di due reti cioè nella parte centrale della ripresa ed in soli sette minuti hanno ristabilito la parità, potendo poi controllare agevolmente la partita, con i padroni di casa in debito di ossigeno e forze, che avevano speso in quantità abbandonante nella prima frazione della gara, quando avevano cercato in ogni modo di forzare il ritmo.

L’asfittica classifica dei siciliani, e la voglia di centrare la salvezza senza passare per i play-out, ha fatto la differenza, con il solo Tramezzani in campo a lottare fino alla fine, mentre il resto della squadra dopo il pareggio aveva praticamente mandato la testa negli spogliatoi con anticipo. 

Così è arrivato una sconfitta all’89’, che è ossigeno puro per i padroni di casa, mentre condanna i biancoblù a vincere obbligatoriamente una partita nella prossime tre ultime giornate, per centrare la salvezza.

Il tutto con la squadra che anche per una partita che per la Pro, non aveva quasi più niente da dire, ha avuto comunque il supporto dei propri tifosi, una ventina, che si sono sorbiti una trasferta da 2.740 Km.

Tigrotti, che per la gara in Sicilia, recuperano in extremis Barison, Dato, ed il portiere Capelletti, ma la squadra rimane comunque in forte emergenza per le assenze di Annoni, Boscolo, Valtolina e Vecchio squalificati, oltre degli infortunati Salvalaggio, Di Sarno e Citterio con Elia e Carbone rimasti a casa rispettivamente per la febbre e per un problema muscolare.

Tra i pali quindi Capelletti, difesa con Dato e Davanzante esterni, 

al centro della difesa ritorna dopo la squalifica Ceccarelli con al fianco Perfetti alla prima partita da titolare dopo 5 mesi e mezzo.

Centrocampo con Barison davanti alla difesa, Tramezzani a sinistra, Trezzi a destra, Ambrosetti a sostegno dell’unica punta di ruolo Temelin e Morfeo Jr. nel ruolo di rifinitore.

In panchina praticamente tutti ragazzi, con Guidetti ed Imburgia, praticamente assenti da inizio campionato. Squadra in campo con pantaloncini blù e maglia tradizionale.

Per gli acesi, in campo con il classico completo granata, anche Mr. Ugolotti ha diversi problemi per allestire la formazione,  deve fare a meno, dello squalificato Merito, degli infortunati, Frisenda, Orefice, e di Guzzo e Paponetti ormai praticamente messi fuori rosa. L’impegno di mercoledì contro il Pisa, consiglia al tecnico di applicare nei limiti il turn-over, schierando il 4-4-2 con Corona in porta, al centro della ripresa ritorna il capitano Di Salvatore, che prende il posto di Zamperini, con Pittilino al suo fianco, mentre sulle corsie esterne troviamo l’ex varesino Nigro, con Danotti.

Centrocampo con Marino e Meloni che prendono il posto di Genevier e Mortelliti, con D’Alessandro a destra e Manni a sinistra, in attacco Giglio e Pintori.  

I padroni di casa partono subito decisi, forzando il ritmo, ma non creano particolari problemi alla retroguardia bustocca fino al 9’ di gioco, quando un errato disimpegno di Barison a centrocampo mette in movimento Pintori, che s’involava poi apriva il gioco sul fronte opposto dove Meloni toccava per D’Alessandro che calciava di forza, impegnando severamente Capelletti, in tuffo.

Al 13’ Giglio di testa, da dentro l’area di rigore, serve ancora D’Alessandro, che prova un rasoterra che si perde a lato.

Il numero 10 acese D’Alessandro, crea diversi problemi alla difesa bustocca, con Perfetti e Barison in precarie condizioni fisiche che faticano a trovare le giuste misure.

Il fantasista granata ancora in evidenza al 17’ quando serve un ottimo pallone a Meloni, con quest’ultimo che però calcia male.

Nelle file biancoblù si mettono in evidenza, Tramezzani ed Ambrosetti, che si dimostra in netta crescita rispetto alle ultime uscite ed un paio di sue accelerazioni creano problemi alla retroguardia granata.

20’ una punizione per i padroni di casa battuta da Pintori, palla in mezzo che esce poi di poco a lato.

Al 23’ l’Acireale passa in vantaggio. Bella l’azione che porta alla conclusione finale il centrocampista D’Alessandro, il tutto prende vita da uno spunto di Pintori lungo la fascia sinistra. Il numero sette granata serve dall’altro lato del campo D’Alessandro che apre il gioco sulla destra per l’accorrente Nigro. Il terzino granata restituisce la sfera a D’Alessadro il cui tiro, complice anche una deviazione di un difensore ospite, si insacca alle spalle di Cappelletti.

La prima rete dell’Acireale arriva al 23’, azione elaborata dei granata a coprire tutto il campo, la palla arriva poi sulla destra a Nigro, che tocca al centro per D’Alessandro, il quale senza pensarci troppo, da oltre 20 metri lascia partire un tiro che incoccia sulla schiena di Perfetti, terminando alle spalle dell’incolpevole Capelletti.

Al 26’ Dato viene ammonito per fallo su Pintori lanciato verso l’area biancoblù. Batte lo stesso Pintori con la palla che si perde di poco alla destra di Capelletti.

Primi cenni di vitalità anche da parte bustocca, giungono al 28’ con un corner di Morfeo che costringe Corona a mandare in corner.

Palla ancora persa della Pro al 33’ con Nigro che sale lungo la corsia destra, poi tocca a D’Alessandro, che da fuori area manda alto.

Pro sprecona al 37’, Ambrosetti recupera un pallone prezioso e poi tocca a Morfeo, che serve in mezzo all’area, all’altezza del dischetto del rigore Temelin solo davanti al portiere avversario, stoppa il pallone, ma poi spara malamente a lato, colpendo il palo di sostegno.

Dopo due minuti i biancoblù  reclamano: azione di Temelin in contropiede, entra in area e viene strattonato vistosamente da Danotti, con l’arbitro che fa proseguire con diversi tigrotti che protestano platealmente.

Torna a farsi vedere l’Acireale al 40’ Giglio, lavora bene un pallone sulle trequarti e serve Manni che entra solitario in area, ma Perfetti, con ottima scelta di tempo gli ruba il pallone.

Al ritorno delle squadre in campo, Pro più intraprendente e granata, che appaiono in affanno fisico, dopo aver speso molto in corsa nei primi 45’ di gioco.

Al 53’ Tramezzani con una punizione rasoterra impegna Corona.

I padroni di casa, rispondono con un’azione di Nigro, che metteva in mezzo per Giglio, tiro secco che costringeva Capelletti alla deviazione in angolo.

59’ raddoppio improvviso dei siciliani, in un momento in cui i padroni di casa sembravano lo sforzo profuso nella prima frazione di gioco, con la Pro che stringeva i tempi e costringeva i granata sulla difensiva.

Poco fuori l’area di rigore, Barison perdeva ancora malamente palla a vantaggio di Meloni che entrava in area e dal fondo tocca all’indietro per D’Alessandro, tiro da dentro i 16 metri, con la palla che passava in mezzo a molte gambe, con Giglio che deviava in rete da sottomisura.

Il mr. degli acesi provvede ad alcune modifiche tattiche mandando in campo Genevier al posto di Pintori, con D’Alessandro che passa a destra.

La Pro a stare sotto di due reti non ci stà e trascinata da Tramezzani ed Ambrosetti si riporta in avanti accelerando la manovra, costringendo gli acesi sulla difensiva ed al 66’  accorcia le distanze; Barison dalle retrovie lancia sulla destra Temelin che stoppa il pallone, poi in area di rigore con dribbling stretto salta due avversari e poi batte a rete di forza con diagonale teso da destra a sinistra.

Altro cambio per gli acesi, con Mortelliti che entra al posto di Meloni.

Biancoblù ancora in avanti, con una punizione del solito Tramezzani, che viene parata centralmente da Corona.

Il pareggio arriva quasi immediatamente al 71’ di gioco. Punizione dal vertice sinistro dell’area, sulla palla và Morfeo jr, che d’interno destro pennella una traiettoria perfetta che s’insacca nel sette alle spalle di Corona, andando poi a prendersi gli applausi dei 20 ultras presenti al “Tupparello” di Acireale a 2.470 Km di distanza. Esecuzione perfetta da applausi a scena aperta.

Al 75’ l’autore del pareggio biancoblù deve lasciare il campo per un colpo alla schiena al suo posto entra il giovane Andriulo, mentre i padroni di casa, concludono i cambi a loro disposizione facendo entrare Mancino al posto di Manni.

La Pro potrebbe cercare la vittoria, con i padroni di casa che fisicamente faticano, ma pescano nelle ultime gocce nel pozzo dell’orgoglio per portarsi in avanti, mentre i biancoblù, praticamente considerano il pareggio cosa già acquisita ben prima del fischio finale con il solo Tramezzani a correre ovunque.

83’ Giglio ruba palla sulla destra, prova la conclusione dalla distanza; tiro centrale che Capelletti para.
85’ Fallo di Barison su un attaccante granata, proprio nella mezzaluna dell’area di rigore. Capelletti si distende e manda in angolo. A 4’ minuti dalla fine nelle file bustocche entra Borgomaneri a rilevare Barison.

Ultimo minuto di gioco arriva la rete che consegna la vittoria ai padroni di casa. Fallo di Tramezzani sulla linea di fondo campo, punizione che è in realtà un corner corto; in barriera và solo Temelin, cross basso di Genevier dove di Ceccarelli nel tentativo di anticipare D’Alessandro  manda invece in fondo al sacco della propria porta.

Nei minuti di recupero (3’ minuti), in cui non succede niente di particolare.

 

 

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