Campionato serie C1 - Ventiduesima giornata: Spal-Pro Patria 2-1

Ferrara  2 febbraio 2003  Stadio "P.Mazza"

 

 

SPAL: Pierobon, Pagani, Donà, Altomare, Di Sole, Zanoncelli, La Canna, Papa (91' Minardi), Artico (66' Cacia), Pirri,
Perrone (84' Andreotti).
In panchina: Leopizzi, Colle,Paonessa, Temellin - All. Sonzogni 

PRO PATRIA: Capelletti, Dato, Annoni (72' Trezzi), Zaffaroni, Salvalaggio, Cresta, Colombo (46' Carbone), Boscolo,
Ruopolo (77' Romairone), Arioli, Romano. In panchina: Vicentini, Asara, Perfetti - All. Muraro 

ARBITRO: Gava di Conegliano (Longhi-Capizzi)

MARCATORI: 7’ Ruopolo (Pro), 37’ La Canna, 89’rig. Pirri

NOTE:Spettatori 2.200 circa (1.310 abbonati) 170 da Busto, giunti con tre pullman e macchine al seguito
Giornata soleggiata ma molto fredda, terreno dal fondo duro. 
AMMONITI: Altomare, Pirri e Cacia (S), Dato e Capelletti (Pro) 
ESPULSO: Zanoncelli (S) per proteste al 60' 

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LA CRONACA DELLA PARTITA:

Lasciare punti per strada così fa male; perdere ad un minuto dalla fine su un rigore (netto), lascia sempre l'amaro in bocca, oltremodo contro una squadra di casa che non è sembrata certo irresistibile ed in 10 uomini per l'ultima mezzora di gioco.

La vittoria della Pro avrebbe messo la squadra, al riparo da sorprese da qua al termine della stagione, scavando un netto divario con il quint'ultimo posto, anche il pareggio che sarebbe stato il risultato più giusto della partita, avrebbe permesso di muovere la classifica e di mettere un mattoncino in più nella costruzione della "casa" dal nome salvezza senza passare per i play-out.

Quella di oggi è stata una tipica gara da serie C, molti errori, poco gioco, meno che meno tiri in porta, ma sarebbe bastato poco un briciolo di personalità in più, qualche pallone sparato in tribuna negli attimi cruciali e sarebbe arrivato un punto comunque meritato, ma si è evidenziato ancora una volta come si manchi di personalità e quella giusta dose di cinismo e cattiveria sportiva, per chiudere la partita nei momenti cruciali, come in occasione del vantaggio, quando la Spal, colpita a freddo barcollava vistosamente, con il pubblico di casa che dissentiva sonoramente, sembrava pronta a crollare, ma non si è riusciti a sferrare il colpo del k.o. 

Una Pro, che ad inizio gara schierava gli stessi effettivi e lo stesso modulo dell'ultima vittoriosa gara casalinga contro il Padova, lo schema sembrava funzionare anche se di gioco poi se ne visto ben poco, ma per ironia della sorte quando dopo l'espulsione di Zanoncelli, il trainer Muraro ha osato qualcosa di più per vincere togliendo Annoni (buona la sua prova) per Trezzi, passando da un 5-3-2 ad un più offensivo 4-3-3, ci si è esposti negli ultimi minuti di al contropiede dei padroni di casa, lasciando spazi dove La Canna si è infilato un paio di volte in maniera incisiva.

Per assurdo con un modulo 5-3-2 più coperto si sono segnate tre reti al Padova e si era prima in vantaggio e poi sul pareggio a Ferrara, con una squadra più votata, almeno sulla carta all'offensiva si è perso.

Tigrotti, che comunque non hanno mai dato l'impressione di "volere" andare a vincere, ma che si erano accontentati del pareggio, così come gli estensi che con un uomo in meno in campo e una squadra con il solo Cacia in avanti, voleva mettere in cassaforte il punto che stava maturando, invece si è trovata un lingotto pesantissimo nella corsa alla salvezza, da mettere al sicuro.

Alcuni uomini biancoblù hanno mostrato più di una sbavatura, come Salvalaggio incerto in alcune occasione, mentre a centrocampo Colombo partito bene è poi sparito dal campo, perdendo numerosi palloni venendo poi sostituito ad inizio ripresa da Angelo Carbone, mai in partita, inguardabile al di la del fallo di rigore commesso che ha regalato la vittoria alla Spal.

All'annuncio delle formazioni, sorpresa nelle file bustocche Capelletti tra i pali, mentre Di Sarno colpito sabato pomeriggio da un attacco influenzale si accomoda in tribuna; squadra con lo stesso modulo di domenica scorsa, 5-3-2, con "Zaffa", staccato a fare il libero, Cresta e Salvalaggio centrali, Annoni a sinistra e Dato a destra, a centrocampo Colombo a destra, Boscolo al centro ed Arioli a sinistra; in attacco Romano e Ruopolo schierato da punta centrale 15 metri più avanti del solito.

Nel gelo dello stadio "Paolo Mazza" uno stadio glorioso, che porta con se nelle sue strutture, tutti i ricordi ormai sbiaditi dei bei tempi degli spallini, i supporters biancoblù accolgono i tigrotti, con una sbandierata ed una fumogenata accompagnati dai soliti cori d'incitamento, mentre da parte ferrarese a gelo si aggiunge gelo, nessuno striscione e nessun segno d'incitamento dopo le ultime prestazioni della squadra. 

Spal che parte in avanti ma è un fuoco di paglia, bella percussione sul fronte sinistro dell'attacco, l'agile Perrone entra in area dal fondo,crossa rasoterra in mezzo Di Sole e Artico si ostacolano a vicenda e calciano fuori; poi è la Pro che prende decisamente le redini dell'incontro, con un Romano pimpante che mostra alcuni numeri di alta scuola bevendosi diversi avversari, serve poi Ruopolo che batte a rete ma Pierobon para.

Ruopolo

Biancoblù che bloccano le corsie esterne e prendono possesso del centrocampo, mentre i padroni di casa appaiono molto disordinati e confusionari, subendo la tecnica e le giocate di Romano che si dimostra anche deciso nei contrasti, infatti al 7' vince un tackle oltre il cerchio di centro campo, prontamente di tacco verticalizza servendo Colombo che ricevuta palla, prima finta il tiro dal limite, poi serve in profondità per il pronto inserimento di Ruopolo che di piatto anticipa l'uscita di Pierobon e manda in fondo al sacco. Pro in vantaggio.

La Spal, subisce il colpo e sbanda vistosamente, biancoblù che cercano il raddoppio ma senza la necessaria convinzione, buone giocate ancora di Romano che si porta a spasso due o tre avversari per volta deliziando la platea con tocchi d'alta scuola, due buone sgroppate di Ruopolo con gli inserimenti di Arioli e Boscolo, mentre la difesa è tranquilla.

Arioli

12' di gioco, bella combinazione Boscolo-Romano, palla larga a sinistra per Ruopolo che prende in controtempo la difesa estense, arrivato al limite dell'area anzichè cercare l'appoggio per il compagno libero dalla parte opposta, tenta il tiro a rete, ma la mira è sballata, palla altissima.

15' di gioco, bella azione manovrata dei biancoblù, che sono padroni del campo, palla filtrante che manda tre uomini davanti a Pierobon, ma il portiere riesce ad anticipare Romano; la Spal è lunga e sfilacciata, senza idee e molle sulle gambe ed in balia del proprio pubblico, che contesta ogni passaggio sbagliato con i gocatori che hanno paura di toccare il pallone, ma la Pro non affonda con decisione.

Un cenno di vita dei padroni di casa arriva al 17' quando Artico dal limite stoppa e gira bene, Capelletti al suo primo intervento blocca senza problemi.

Passano i minuti ma il pallino del gioco rimane sempre in mano ai bustocchi, ma è una supremazia sterile, portata più a chiudere ogni varco, che ad offendere, Arioli, Boscolo e Colombo, sempre primi sul pallone, con Annoni attento sulla sua corsia, mentre sull'out opposto Perrone cerca di fare qualcosa, ma è il solo, mentre i ferraresi appaiono sempre di più fermi,sconclusionati e timorosi, giocando principalmente con passaggi a ritroso, ma i biancoblù non spingono con convizione alla ricerca dell'1-2 vincente, che chiuderebbe con largo anticipo la gara.

Ma inspiegabilmente, il baricentro dei bustocchi si porta indietro e la Spal mette fuori la testa prima timidamente, con un bel numero di Artico, che spalle alla porta, stoppa e poi apre sulla corsia di sinistra per Perrone, il veloce e tecnico giocatore ferrarese va sul fondo ed entra in area, crossa ma la palla è alta e sorvola tutta l'area.

Passano i minuti ed i biancoblù come altre volte in campionato, si rintanano ancora maggiormente senza motivo apparente dando coraggio alla Spal, ma le azioni che si svolgono principalmente sul fronte sinistro dell'attacco spallino sono frutto di frenesia ed assenza di schemi e nascono solo della mobilità di Perrone sempre in movimento, ma non trovano sbocchi, con tutte le inziative che s'infrangono puntualmente contro il muro difensivo della Pro, che controlla senza problemi, mentre il difensore spallino Di Sole, prende ad intimidire Ruopolo, lasciato troppo solo in avanti con una serie di falletti e spinte, beccandosi più volte con il centravanti biancoblù.

Dalla mezzora in poi la Spal, passa a condurre il gioco, considerato che la Pro lascia metà campo libera, rimanendo arroccata in difesa con l'unico obbiettivo di andare al riposo sul vantaggio di 1-0, rinunciando mentalmente ad offendere, mentre gli estensi vanno avanti in maniera sconclusionata spinti più altro dalla disperazione di evitare la sconfitta che aprirebbe una grave crisi, portando palloni al limite dell'area che creano mischie su cui la difesa biancoblù sbroglia sempre più con qualche affanno, non riuscendo poi a costruire una ripartenza od un contropiede, ma di contro c'è da dire che gli spallini non tirano mai in porta e non impensieriscono minimamente Capelletti.

L'unico pericolo viene da uno svarione di Salvalaggio a metàcampo in fase d'impostazione, che lancia Artico in progressione, fermato in extremis poi da "Zaffa", mentre Colombo sparisce dal campo.

Al 36' Pro in avanti con palla che giunge all'isolato Ruopolo nella metà campo della Spal, De Sole lo colpisce da dietro mandandolo a terra, quando si rialza trova il difensore che gli mette anche la mano in faccia mentre l'arbitro segue ormai l'azione che si svolge a sinistra e che porterà al pareggio, con il pubblico di casa che contesta con più insistenza allenatore ed alcuni giocatori in campo; Colombo, perde male un pallone sulla trequarti difensiva di sinistra, Perrone recupera prontamente, scambia con Pirri in area che al volo di piatto gli ritorna il pallone, si apre un varco nella difesa biancoblù e dal limite spara un gran tiro secco leggermente a girare, Capelletti vola e devia con i pugni ma il pallone giunge a La Canna fortunato a trovarsi sulla traiettoria e lesto a mettere in fondo al sacco di testa. 

Spallini ringalluzziti ed al 41' Artico si districa bene tra due biancoblù al limite dell'area, tocca per Perrone che si presenta solo davanti a Capelletti, che esce con prontezza di riflesso ribattendogli la conclusione. Si va al riposo sull'1-1 ed al rientro delle squadre, Muraro lascia negli spogliatoi Colombo ed al suo posto presenta Carbone, nel tentativo poi rivelatosi vano di dare più consistenza al centrocampo della Pro.

La ripresa è decisamente bruttina, con due squadre che sembrano accontentarsi del pareggio, padroni di casa che non creano problemi negli ultimi sedici metri, Capelletti non compie nessuna parata degna di nota, se si eccettua un colpo di testa innocuo di Di Sole su punizione al 57' bloccato in due tempi a terra, mentre i tigrotti puntano se si può dire così, su alcune ripartenze e contropiedi; al 59' Romano nei pressi dell'area della Pro, sdradica un pallone dai piedi di Pirri e serve prontamente Ruopolo un paio di metri avanti, il nazionale Under20, innesca le lunghe leve e parte lasciando sul posto due spallini, mentre un terzo gli arranca affannosamente dietro, supera la linea divisoria del campo, arriva oltre il cerchio, tra lui e la porta avversaria c'è solo Zanoncelli che lo attende, Ruopolo lo punta, ma non riesce a superarlo, andando a terra sull'intervento in ostruzione del difensore con il corpo con fallo da ultimo uomo, che l'arbitro non concede, liberando poi di piede, passano pochi secondi ed ancora Ruopolo in avanti nel settore sinistro, De Sole lo manda gambe all'aria, arriva Zanoncelli da dietro che dice qualcosa all'arbitro, il quale gli estrare subito il cartellino rosso mandandolo negli spogliatoi.

La gara diventa nervosa, con qualche battibecco in campo, Sonzogni toglie Artico che esce tra i fischi dei suoi sostenitori, inserendo Cacia, mentre Muraro dall'altra parte, cambia gli uomini ed assetto tattico cercando di arrivare alla vittoria passando da un 5-3-2 ad un 4-3-3 togliendo al 69' prima Annoni che aveva bloccato la sua varco dalla sua via d'accesso, aprendo poi un varco da questa zona, inserendo Trezzi poi al 75' tocca a Ruopolo uscire per Romairone, mentre Carbone è sempre più un fantasma in campo. 

Al 77' La Canna trova il varco dove prima c'era Annoni e s'invola verso l'area in contropiede, mette in mezzo ma è pronto Salvalggio con un bell'intervento di testa in tuffo a liberare, palla che giunge a Boscolo, che riesce a servire Arioli, palla in profondità per Romairone che viene anticipato da De Sole al limite dell'area.

Boscolo

Pro in avanti ed al 80' grande occasione per tornare in vantaggio, Boscolo pesca con un crossa a tagliare dalla sinistra Romairone solo davanti a Pierobon che esce in un tentativo disperato sullo stile portire da pallamano, che spaventa l'attaccante bustocco, il quale alza il malamente un pallonetto che va abbandontemente sopra la traversa, sotto il settore degli ultras spallini.

La risposta estense è nei piedi del solito Perrone che salta Salvalaggio e tenta un tiro che incoccia nella gamba di Cresta ne esce un pallonetto pericoloso che si perde di fuori di poco.
Sonzogni toglie Perrone (attaccante) e mette Andreotti (regista), chiudendo ogni varco in difesa spostando alcuni uomini, considerato che la Pro cerca di portarsi più in avanti ma senza molto convinzione.

All'87' Donà dal fronte di attacco sinistro, vince un rimpallo e mette in mezzo dove il neo entrato Andreotti, colpisce di testa mandando la palla a colpire il palo esterno.

La Pro invece di sparare il pallone in tribuna nei minuti finali, cercando di portare a casa un punto ormai certo, giochicchia e perde palla sul settore destro, uno spallino va sul fondo e serve in mezzo all'area Pirri, che tenta un dribbling a rientrare su Carbone trovando prima l'ostacolo del corpo e poi di un piede andando a terra. L'arbitro concede il rigore (il primo stagionale per la Spal) che lo stesso Pirri s'incarica di battere, spiazzando Capelletti con un tiro alla sua destra.

I biancoblù cercano una reazione d'orgoglio, con una sgroppata di Salvalaggio che crea lo scompiglio nelle file ferraresi, ma che non crea poi pericoli concreti.

Salvalaggio

La partita si conclude in pratica su un'azione in contropiede della Spal ancora sul settore di destra, fermata dall'arbitro per fuorigioco.


Romano