Serie C1 girone A - Quattordicesima giornata: PRO PATRIA-SPEZIA 0-0

Busto Arsizio  1 dicembre 2002  Stadio " Speroni"

 

PRO PATRIA: Di Sarno, Mariani, Annoni, Zaffaroni, Cresta, Arioli, Corti, Carbone, Ruopolo (62' Colombo), Trezzi, Matteini
In panchina: Capelletti, Fava, Gilardino, Pennacchioni, Porfido, Romairone All. Muraro 

SPEZIA: Rubini, Beltrame, Di Muri, Cangini, Campi, Melucci, Alessi, Coti, Pandev (71' Stojkov), Caverzan (74' Mingazzini), Fiori (80' Sanguinetti). In panchina Cordaz, Ficagna, Percassi, Agazzone All. Cuoghi

Arbitro:Sig. Carlucci di Molfetta (Ba) (Sciarabba-Facoetti) 

Ammoniti: Arioli (Pro), Caverzan, Melucci e Coti (S) 

Note: Spettatori 2.400 circa (906 abbonati), di cui circa 280 giunti da La Spezia con 4 pullman e macchine al seguito.

Giornata di sole ma umida, terreno allentato per le intense e forti pioggie dei giorni scorsi.
resenti in tribuna l'ex portiere di Inter e Pro, Caniato; molti osservatori tra cui per il Chievo, Riccardo Gori ex bomber della Pro.

LA CRONACA:

La rabberciata Pro, priva di gran parte dei titolari sia per squalifica che per infortunio, fuori Salvalaggio, Dato, Asara, Romano squalificati, Manicone, Perfetti, Ferrari, Erba, Chiarotto ed all'ultimo momento anche "gladiatore" Boscolo, per infortunio, sfodera una prestazione tutto cuore e grinta che permette con gli artigli della tigre di afferrare un punto importante, sia per il morale che per la classifica contro uno Spezia grandi firme, sceso allo "Speroni" di Busto forte di una buona striscia positiva e convinto di fare un solo boccone dei biancoblù decimati.

La gara è stata combattuta ma non certo spettacolare, giocata prevalentemente a centrocampo senza molte verticalizzazioni da ambo le parti e senza gesti tecnici di particolare rilievo; la posta in palio era alta per entrambe, per la Pro una sconfitta avrebbe detto probabilmente "aprire" una crisi più morale che tecnica dopo la sconfitta rimediata da "Bernardoni", per i liguri una vittoria li avrebbe proiettati in zona play-off.

Grandi meriti tra i "tigrotti", hanno i ragazzi scesi in campo al posto degli assenti forzati, lontani dal terreno di gioco da diverso tempo, hanno offerto una prestazione molto positiva, giocando concentrati, rispettando le consegne e gettando il cuore oltre l'ostacolo quando è servito, come nel caso di Cresta, al 56° che con un intervento provvidenziale ha tolto letteralmente la palla dai piedi a Fiori, per un tiro a botta sicura. Ottima e convincente anche la prova di Angelo Carbone (ex Milan, Bari, Fiorentina) al suo esordio casalingo con la maglia della Pro.

Buona la risposta della squadra biancoblù dopo il "clownesco" arbitraggio ed il suo "fantascientifico" referto fine gara di Bernardoni di Modena in quel di Lumezzane; buona soprattutto per la tenuta nervosa e per la determinazione messa in campo, per la voglia e la compattezza dimostrata in alcuni frangenti, l'aggressività nei raddoppi (mai fallosi) sugli aquilotti più pericolosi, a conferma di un gruppo compatto e tecnicamente valido, a prova di tenuta stagna caratterialmente, che mostrato vogli di combattare e di non soccombere contro un avversario che aveva certamente più frecce al suo arco.

Bravo anche mr. Muraro nel gestire il gruppo, nelle scelte degli uomini da mandare in campo e nel modificare il solito modulo tattico, con la difesa che è passata a 5 ed il centrocampo a 3 per contenere, visto la situazione che si è creata con i vari assenti.

La Pro non ha corso seri pericoli per le manovre spezzine, le occasioni per i bianconeri son nate da palle perse dal centrocampo biancoblù che in alcuni momenti non trovava le misure e da alcune palle perse in difesa, (rinvii errati di Di Sarno) che hanno creato foga e precipitazione nel liberare l'area biancoblù; nella fase centrale del secondo tempo lo Spezia ha cercato di fare qualcosa in più e la Pro come al solito è arretrata sulla sua difensiva, cercando Matteini, con lanci lunghi, poi Muraro saggiamente ha preferito togliere un affaticato Ruopolo, inserendo il giovane Colombo (82), per rafforzare ulteriormente il centrocampo, con uno schieramento che diventava 4-5-1, per incamerare un punto che diventa importante per il proseguio della stagione. 

La Pro scende in campo con la maglia biancoblù e viene accolta dai suoi tifosi con una fumogenata multicolore su una base bianca, con sbandierata e cori, senza nessun accenno particolare al Sig. Bernardoni; lo Spezia in completo nero, da una fumogenata bianca con diverse torce rosse e cori d'incitamento. Lo Spezia si schiera con il suo solito modulo 4-4-2, con in avanti Alessi e Coti molto larghi, con il primo che taglia sin dai primi minuti il campo per via trasversale e Pandev a fare da boa centrale con Fiori che gli gira intorno cercando però spesso la fascia destra. Per la Pro, Muraro dovendo fare di necessità virtù con le varie assenze, opta per un modulo più coperto con Cresta centrale al posto di Salvalaggio, Annoni sulla fascia sinistra e Mariani a destra, con una difesa in pratica schierata a 5 con Corti che spesso ripiegava a limite della difesa, centrocampo a 3 con Arioli rimesso nella sua posizione, Carbone a recuperare palloni e smistarli, davanti Ruopolo, prova non brillante la sua come ci ha abituato a causa del suo continuo via vai con la nazionale Under 20 e "diavoletto" Matteini lasciato a combattere in avanti con Trezzi che da destra si accentrava per cercare di dagli supporto.

La partenza è per i liguri che cercano con manovre palla a terra di avvolgere la difesa della Pro, al 3° su una di queste manovre, Coti il migliore in campo tra i suoi, corre ancora come un pendolino sulla fascia a 32 anni e non ha sbagliato un cross, tocca per Pandev, che crossa teso verso il limite dell'area, colpo di testa di Alessi, palla alta di poco sopra alla traversa.

Al 7° errore del centrocampo biancoblù, la palla arriva a Cangini che da 25 metri in posizione centrale spara rasoterra, Di Sarno blocca a terra sicuro. 

I tigrotti, guidati da "il capitano" Zaffaroni, visto che l'impatto con la corazzata Spezia è più soft del previsto, prendono le misure e cominciano a proporsi in avanti, con alcune sortite di Trezzi sulla fascia e con Carbone a centro campo che va su tutte i palloni.

Al 9° bella apertura a tagliare l'area di Trezzi dalla destra, trova Corti al limite dell'area, il suo tiro si perde a lato. Azione replicata un paio di minuti dopo con la difesa spezzina colta di sorpresa, Corti prima perde la palla, poi torna in pressing e rimedia un corner, su cui Zaffaroni salito a colpire, impatta senza molta forza verso l'angolino alla sinistra di Rubini che para senza difficoltà. 

Alessi per lo Spezia, verticalizza per Coti, conclusione di sinistro al volo, la palla esce di un paio di metri alla sinistra di Di Sarno; al 17° il centrocampo della Pro, perde malamente palla ed è Fiori che tira dal limite Di Sarno blocca in due tempi.La Pro Patria cresce ma non riesce a rendersi pericolosa dalle parti di Rubini 

Bella e lunga azione manovrata della Pro; la palla sale dalla destra del centrocampo per muoversi per vie orizzontali verso sinistra, poi tocco verso Mariani che salito dalle retrovie spara un tiraccio dalla lunga distanza.

Fiori al 26° è abile a rubare palla, viene steso ai 25 mt da Zaffaroni, sulla palla va l'esperto Alessi, che rimedia un tiraccio che si perde abbondantemente fuori. 

La risposta biancoblù è nei piedi di Corti, che andando via in percussione sulla fascia destra, viene steso senza remore poco prima dell'area; punizione che batte Annoni, la palla sbatte sulla barriera che è ampiamente sotto la distanza regolamentare, mentre al 33° Fiori dal limite per un tiro senza pretese che Di Sarno blocca.

Corti

Occasione per la Pro al 35°, con lo Spezia tutto proiettato in avanti, raddoppio di marcatura su Coti, palla recuperata e smistata subito a Carbone che al volo lancia Trezzi tutto solo, sulla fascia sinistra, il giovane attaccante biancoblù va via in velocità, arrivato al limite dell'area trova Melucci che si è appostato un passo fuori dall'area di rigore e lo stende impietosamente, giallo per lo spezzino e punizione dal limite in "Zona Zaffaroni"; i bianconeri consci del pericolo piazzano un barriera munita che non è certo a distanza regolamentare, il siluro de "il Capitano" parte ma incoccia negli uomini usciti dalla barriera. Ancora la Pro che sembra aver preso coraggio, bell'assist di Trezzi per Matteini che controlla appena dentro l'area, supera in dribbling il suo marcatore, Campi arrivato per il raddoppio di marcatura, smorza la conclusione con la schiena e la palla giunge innocua a Rubini. 

Zaffaroni


Al 41° Pandev, pescato da un lancio di Coti nel cuore dell'area della Pro, stoppa con il braccio e l'arbitro ferma il gioco per il fallo; risposta della Pro prima dello scadere con uno scambio nello stretto tra Arioli e Trezzi che si perde però sul fondo.

Si va così al riposo sul nulla di fatto ed alla ripresa del gioco le squadre ritornano in campo con gli stessi effettivi.

La Pro ha un buon avvio di ripresa, prima con una combinazione ancora Trezzi ed Arioli con tiro di quest'ultimo che si perde di poco a lato, poi al 48° un tiro cross di Annoni, coglie Rubini piazzato male, il portiere ligure recupera la posizione appena in tempo e smanaccia in angolo. 

Arioli

Al 54 lo Spezia ha una grande occasione, palla persa dal centrocampo tigrotto, palla a Coti che dalla sinistra crossa per Pandev che dal limite dell'area, di testa allunga la traiettoria per Fiori, smarcatissimo nell'area di rigore, spara a botta sicura sul primo palo, grande la risposta Di Sarno, che con un riflesso pronto si allunga e di pugni manda in angolo, su cui i bianconeri creano un altro pericolo con la palla che taglia tutta l'area senza che nessuno intervenga. Da qui in avanti gli aquilotti si portano in avanti con la Pro che si chiude, lasciando a Trezzi e Matteini le sortite.

55° palla rasoterra in avanti nel vuoto degli spezzini, sulla palla va Zaffaroni che accompagna la sfera in attesa che la palla vada sul fondo o dell'uscita di Di Sarno, che rimane prima immobile e poi inspiegabilmente invece che raccoglierla con le mani, sparacchia in fallo laterale. Dalla rimessa spezzina, la palla arriva a Cangini che da fuori tenta un diagonale ma sbaglia il tiro, sulla palla che sta tagliando l'area si sta per avventare Fiori, ormai certo di battere a botta si cura, ma Cresta con un prodigioso intervento in scivolata lo anticipa, mandando in angolo; lo Spezia per un paio di minuti si piazza nel centrocampo biancoblù, ma senza mai dare l'impressione di sfondare e senza verticalizzare l'azione per le punte. Muraro toglie l'affaticato Ruopolo ed immette Colombo, per dare man forte al centrocampo e la Pro, torna a respirare e piano piano si riporta fuori, e la partita torna equilibrata, con la Pro che si fa pericolosa con una conclusione dal limite di Carbone al 73° con palla che sfiora il palo, con Rubini immobile.

Ruopolo

Da questo momento in avanti dalla settore degli Ultras della Pro, parte un coro che non si fermerà più fino alla fine dell'incontro. Ammirevoli ed intesi.

Al 75° il neo entrato Stojkov, va via in progressione sulla fascia destra, ma viene bloccato dalla retroguardia biancoblù. 

Pro che riprese le misure si attesta a centrocampo con Cuoghi, che a questo punto inserisce Mingazzini, centrocampista di contenimento per Caverzan, come a dire che a questo punto il pareggio va più che bene ad entrambe. 

All'80°, sugli sviluppi di un calcio d'angolo dalla sinistra, Zaffaroni colpisce di testa, la difesa aquilotto non riesce al liberare, la palla balla in area, con Arioli dotato di un buon tiro che non s'intende con Trezzi e l'occasione sfuma. Passano pochi istanti ed un cross di Annoni deviato da Melucci impegna Rubini. 

87°, Trezzi si libera in slalom sulla fascia sinistra, tocca ad Arioli che scodella in mezzo, troppo forte, Melucci sbaglia il tempo, Matteini non riesce a controllare come vorrebbe e la difesa ospite, dopo il brivido libera. 

Al 95° l'arbitro decreta la fine dell'incontro con Pro Patria e Spezia, che si dividono la posta sullo 0-0.