Busto Arsizio  11 maggio 2003  Stadio "Speroni"

0  PRO PATRIA - PISA  2

Campionato serie C1 girone A - 34^ giornata

 

Pro Patria: Di Sarno, Perfetti, Chiarotto, Zaffaroni, Salvalaggio, Arioli (85' Boscolo), Turazza (62' Asara), Colombo, Ruopolo, Carbone, Romano (28' Romairone)
In panchina: Capelletti, Cresta, Erba, Karasavvidis - All. Muraro

Pisa: Tommei, Nicolini, Capuano, Furiani, Bettini, Cagnale, Costantino (66' Bolla), Anaclerio, Varricchio, Cazzarò (75' Fialdini), Frati (79' Guarino)
In panchina: Di Masi, Sgarra, Obbedio, Giordano - All. Simonelli

Marcatori: 10’ Anaclerio, 34’ Varricchio (P)

Arbitro: Torella di Roma (Drudi - Dessena)
Ammonito: Perfetti (Pro)

CALCI D'ANGOLO: 2 - 4 


NOTE: Giornata calda con cielo leggermente coperto - Terreno in perfette condizioni
Spettatori 1.700 circa (906 abbonati) 150 da Pisa tra settore ospite e tribuna

 




Più che la partita in sè, con la salvezza già in tasca dopo la vittoria di Varese, per i tifosi della Pro le orecchie erano tese a quanto la dirigenza della Pro Patria al gran completo aveva da dire durante la il pranzo-incontro avuto in mattinata, presso un ristorante della zona, in cui si sono ringraziati gli sponsor, analizzati i risultati dell'ultimo triennio con tutti gli obbiettivi dichiarati ad inizio stagione come la conquista della finale di Coppa Italia e la permanenza in C1, guardando al futuro analizzando le potenzialità della Pro dal punto di vista del marketing, evidenziando i risultati raggiunti. Inoltre l'Amministratore Delegato, Dott. Roberto Vender ha rinnovato il proprio impegno e della sua famiglia per il futuro, indicando alcuni obiettivi a medio termine, come dare l'input decisivo in collaborazione con l'amministrazione comunale per dare il via alla Cittadella dello Sport, che sembra aver trovato la sua definitiva collocazione in una zona presso il Sempione per la valorizzazione del settore giovanile, il consolidamento di alcuni obiettivi di natura commerciale e di immagine. E per quanto riguarda la prima squadra, la volontà della proprietà di cercare di migliorare anche il risultato sportivo cercando di allestire una squadra competitiva, per il futuro con idee molto chiare sugli obiettivi da centrare; confermando inoltre la volontà di continuare il rapporto con Carletto Muraro e l'attuale staff tecnico. 

Chiarotto



L'ultima giornata della regular season, i biancoblù con la salvezza certa e la possibilità di salutare il pubblico dello "Speroni"con una buona prova, invece sono usciti sconfitti tra le mura amiche per la quinta volta in stagione davanti al Pisa, che ha aveva più voglia di fare la partita, ma senza sforzarsi più di tanto, ormai certi dei play-off promozione, ma con una flebile speranza di potere migliorare la posizione in classifica, con una vittoria per strappare il terzo posto al Cesena in chiave play-off. 

Sotto di un goal, i biancoblù hanno provato a cercare di rimettere le cose in pareggio, poi subito il raddoppio nerazzurro hanno mollato gli ormeggi, messo il costume estivo per una partita che è stata giocata al piccolo trotto, senza forzare di pura accademia, senza falli, con i giocatori della Pro che hanno cercato il goal della bandiera nei minuti finali sfiorandolo colpendo un palo ed una traversa. 

Due parole sull'arbitro il sig. Torella di Roma, che non aveva mai diretto né i neroazzurri né i biancoblù; sarà stato il clima da fine stagione ma il suo operato non è stato certo tra i migliori visti. 

Si parte con Mr. Muraro, stante le numerose storiche assenze, che schiera lo stesso undici uscito vittorioso da Varese, con il 4-4-2, ma anche l'allenatore dei neroazzurri Simonelli non avendo a disposizione Ambrosi (squalificato), Bonadei e Guariniello (infortunati) e con la testa già ai play-off per la B, opta per un turn-over che coinvolge anche il portiere, ma mantenendo il classico modulo 4-3-3.

Dagli ultras della Pro arriva un saluto ed un ringraziamento per gli obbiettivi centrati in stagione, con uno sventolio di bandiere tricolori ed uno striscione "2003-04 Legnano-Varese il derby che vogliamo", mentre il tifo ospite si caratterizza da un continuo sventolio di quattro grossi bandieroni neroazzurri con il sottofondo continuo di tamburi.



Parte subito bene il Pisa, con una combinazione Frati-Varricchio che sfiorano il goal al 4' su una leggerezza difensiva.

I pisani vanno in vantaggio al 10', scambio ravvicinato in area Frati - Anaclerio, con quest'utlimo che piazza una botta di destro che finisce in fondo al sacco.

La Pro cerca di imbastire qualcosa, ma è il Pisa che più motivato ed in possesso di un buon fraseggio tiene palla e fa gioco.

I "tigrotti" hanno la possibilità di pareggiare al 22', Carbone lancia benissimo Romano che scatta sul filo del fuorigioco e s'invola verso la porta, Tommei gli si fa incontro in uscita disperata respingendo con il corpo il pallonetto appena scoccato.

Lo stesso Romano al 26' viene colpito duramente da Anaclerio in un contrasto a metà campo ed è costretto a lasciare il campo dopo un paio di minuti, al suo posto Romairone.

Il raddoppio del Pisa, arriva al 34', incursione di Frati sulla destra, Perfetti blocca il cross con il corpo, l'arbitro dice con la mano ed ammonisce il biancoblù. Punizione dal vertice dell'area, Anaclerio batte teso e mette in mezzo dove svetta di testa Varricchio che in elevazione, manda in rete.

Da questo momento in avanti la partita diventa pura accademia con le due squadre che giochicchiano senza punzecchiarsi.

Gli unici sussulti sono nel secondo tempo al 57' Costantino, taglia in dribbling da destra verso il limite dell'area, da dove fa partire un gran tiro a rientrare che centra in pieno il palo alla sinistra di Di Sarno, con Zaffaroni che spazza poi ogni eventuale problema.

All'86' Ruopolo viene steso al limite dell'area, sulla palla si portano "Zaffa" e Chiarotto, con quest'ultimo che tira di sinistro, palla secca a girare che si stampa con un rumore sordo contro il palo alla destra di Tommei, proteso in tuffo, sulla palla si riportano due biancoblù che di testa mandano la palla contro la traversa.

Al triplice fischio finale, si aprono i cancelli dello "Speroni" con una corsa folle dei tifosi per andare a prendere le maglie biancoblù, mentre i giocatori si rifugiano prontamente negli spogliatoi, non lasciando gli "ambiti trofei", sollevando più di un mugugno tra gli appassionati.


Asara

Colombo

Romano

Ruopolo