ANDREA CECOTTI

 

 

 

 

ANDREA CECOTTI 

Udine 10 Gennaio 1962 - Treviso 14 Novembre 1987

 

Andrea Cecotti 

 

Questo ragazzo, per tutti noi tifosi della Pro Patria, ha un posto speciale.

Ogni volta che si nomina la Pro o che si entra allo Speroni, è impossibile non ricordare Andrea.
Un ragazzo dalla faccia pulita, con gli occhi verdi che nella sua giovane vita non aveva solo il calcio ma anche lo studio, con tanto di diploma all'Ipsia. Con la moglie gestiva un pub a Manzano alle porte di Udine, paese dove abitava. Un ragazzo che era soprattutto un giovane papà, il quale stravedeva per la sua piccola Desy di quasi quattro anni, che in quella disgraziata, in tutti i sensi, stagione della Pro era preoccupato per il futuro della sua bambina, perchè in quel periodo gli stipendi non arrivavano, ma nonostante questo rimaneva sempre educato e disponibile con tutti.

Un ragazzo di soli venticinque anni che morì praticamente sul terreno di gioco, in seguito alle conseguenze di una trombosi carotidea che lo colpì al 29' del primo tempo, durante l’incontro Treviso-Pro Patria dell’8 Novembre 1987. A nulla servirono i soccorsi immediati, la corsa in ambulanza. La lenta e purtroppo inesorabile agonia di Andrea, terminò dopo una sei giorni di coma, nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Treviso il pomeriggio di Sabato 14 Novembre 1987.

Andrea era un buon centrocampista, un mancino che preferiva giocare sulla fascia, dotato di dribbling, corsa veloce oltre che di un buon tiro, che gli permetteva di realizzare un discreto numero di reti, nonostante non giostrasse in attacco.

Cresciuto calcisticamente nell’Udinese (con un altro futuro tigrotto Gino Cossaro), ai tempi di Gerolin, Cattaneo, Della Corna Galparoli e Carletto Muraro, poi allenatore dei biancoblù.

Con la maglia delle zebrette friulane, fece il suo esordio in Serie A, poco più che ventenne il 12 Settembre 1982 al "San Paolo" per la 1^ giornata di campionato Napoli-Udinese (0-0), quando all'80' l'allenatore dei bianconeri Enzo Ferrari lo mandò in campo al posto di Orazi.

La domenica successiva (19 Settembre 82), entrò ancora in campo al 67' sempre al posto di Orazi, in Udinese-Cagliari (1-1) con rete per i cagliaritani di Mariano Marchetti approdato tra gli isolani dalla Pro, nel mercato estivo con Rovellini.

La sua 3^ presenza in Serie A, arriva mesi più tardi il 27 Marzo 1983 in Udinese-Cesena (3-1) 25^ giornata di campionato, quando al 72' Andrea entrò in campo al posto dell'attaccante jugoslavo Surjak.

Andando in panchina contro Genoa, sia all'andata che al ritorno, così come con il Verona, poi con Roma, Sampdoria, Avellino, Napoli, Catanzaro.

Al termine della stagione 82-83 l'Udinese lo manda in prestito al Mestre in C2, seguono nel tempo una fuggente parentesi estiva alla Cavese, senza mai giocare, a cui fa seguito l'immediato trasferimento alla Massese, per poi approdare all'Alessandria nel campionato 86-87. Queste sono state le tappe della sua breve carriera, prima di approdare a Busto, nella disgraziatissima stagione 1987-88, dove a soli 25 anni era un pò la chioccia di un manipolo di ragazzini, seppur alcuni di valore come Luca Bucci, Giandebiaggi, Marino, Mazzantini, la cui età oscillava tra i 18 ed i 21 anni, con il punto più basso di Fabio Tibaldo, titolare appena sedicenne.

Di Andrea, calciatore con la maglia della Pro, ci piace ricordarlo nel derby di andata a Legnano (0-0), lottare indomitamente sulla fascia sotto la tribuna centrale del "Mari", un memorabile dribbling nella zona delle panchine, con cui si libera di due avversari che lo chiudevano e poi di un terzo che gli si era fatta sotto; la spinta sulla fascia pronto a difendersi ed a riportarsi in avanti per aiutare in attacco Marino e Giandebiaggi con alcune sue giocate, la voglia di cercare il goal, con tiro da fuori e su punizione. In un derby giocato in netta inferiorità tecnica e di esperienza, ma con uno 0-0 strappata con orgoglio e grinta, lottando fino all'ultimo secondo, con "Cecco" a guidare i compagni.

La domenica successiva alla sua morte, la Pro Patria, seppur falcidiata da infortuni e squalifiche, in una versione veramente baby, con molti sedicenni tra campo e panchina, con una prestazione splendida ed encomiabile batte il Telgate in casa per 2-1, dedicando la vittoria ad Andrea 

 

Una formazione della Pro, stagione 87-88, fila centrale il secondo da destra è Andrea 

 

Un bravo ragazzo che correva e lottava con la maglia della Pro Patria.

Quell’otto Novembre sul campo del "Tenni" di Treviso, è molto probabile che qualcuno lassù si sia sbagliato, un ragazzo di soli 25 anni, sposato, padre di una bambina di 3 anni, colpito da una trombosi carotidea interna sinistra ad una gamba, beffa di un destino atroce per un calciatore.

Fato che decise di farsi sentire in modo così atroce e beffardo, proprio mentre da alcuni giorni si erano spenti i riflettori del grande calcio di Serie A, che aveva appena finito di ricordare il decennale della scomparsa di Renato Curi, morto per infarto in campo durante Perugia-Juve del 30 Ottobre 1977.

Alla sua scomparsa i vari Clubs dei sostenitori della Pro Patria, iniziarono una sottoscrizione a favore della moglie e della figlia che portò al raggiungimento di una quota superiore a Lire 4.100.000. Venne inoltre devoluto alla famiglia Cecotti l'incasso di una partita giocata al "Fortunati" tra le miste di Pro Patria, Legnano e Pavia il cui incasso di Lire 1.561.000 fu donato senza togliere alcuna spesa. Il tutto venne consegnato, assieme ad altri doni, alla moglie Nadia, presso la sede del Pro Patria club la domenica del 29 Maggio 1988. L'otto Dicembre 87, a Udine si svolse un incontro amichevole tra l'Udinese 87-88 e quella 82-83 di cui faceva parte Andrea Cecotti; partita giocata davanti a 4.000 spettatori con Nadia e Desy in tribuna d'onore al "Friuli". L'incasso di 34.770.000 di Lire, detratto le spese venne girato ai familiari. La società Pro Patria, stipulò una polizza assicurativa in favore della figlia. Tutt'ora allo stadio "Carlo Speroni", c'è uno striscione del Pro Patria Clubs, con la sua foto ed il suo nome.

Una tragedia che vede Andrea, purtroppo sempre dimenticato dalla stampa, nonostante sia accomunato a nomi più celebri, come il Campione del Mondo del 1934, Attilio Ferraris IV°, morto sul campo in una partita tra vecchie glorie nel 1947, il già citato Renato Curi, quindi il colombiano Hernan Gavira, colpito da un fulmine durante un allenamento. Il camerunense Marc Foè, a 28 anni subisce un arresto cardiaco fulminante, durante la gara tra la sua nazionale e la Colombia valida per la Confederations Cup, che si disputava in Francia. Il quale aveva una malformazione cardiaca, sottovalutata. Morte che arrivò in diretta televisiva proprio come nel caso di Renato Curi, con il giocatore africano che stramazza al suolo. Nel 2004 sono due i casi. Nel primo è un aneurisma al cervello a stroncare il 23enne attaccante ungherese Miklos Feher, in forza al Benfica. Il secondo riguarda il brasiliano Paulo Sergio Da Silva detto "Serginho". Nel 2006 il nazionale egiziano Mohammed Abdelwahab, crolla al suolo durante un allenamento. Nel 2007 durante la prima giornata della Liga spagnola (25 Agosto), il 22enne difensore del Siviglia, già nel giro della Nazionale, Antonio Puerta, si sente male durante il primo tempo di Siviglia-Getafe, morirà alcuni giorni dopo, alla vigilia della della SuperCoppa contro il Milan. Nei giorni precedenti aveva accusato diversi malori, ma anche in questo caso sottovalutati.

 

Il quadro nella sede del Pro Patria Clubs

 
 
 

I DATI E LA CARRIERA

Ruolo: centrocampista di fascia

Altezza 179 cm, peso Kg. 72

 1981-82

 Udinese

A

 -

 -

1982-83

 Udinese

A

 3

 -

1983-84

 Mestre

C2

19

 3

1984-85

 Pro Gorizia

C2

22

 3

1985-86

 Massese

C2

22

 3

1986-87

 Alessandria

C2

33

 2

1987-88

 Pro Patria

C2

 8

 -

 

 

TUTTE LE PARTITE DI ANDREA CON LA MAGLIA DELLA PRO

 

Campionato di Serie C2/B 1987-88

 


1^ giornata, 20 Settembre 1987 PRO PATRIA - VENEZIAMESTRE 1-2


PRO PATRIA: Mazzantini, Federico, Cecotti, Morassuto, Tumiati, Tibaldo, Fazio (65' Diana), Bollini, Onorini, Marino (89' Pessina), Giandebiaggi

In panchina: Bucci, Obbedio, Diana - All. Pierangelo De Bernardi


VENEZIAMESTRE: Dore, Pevarello, Perderzoli, Favaretto, Frascella, Ori (70' Beghetto), Zanuttig (46' Lomanno), Restelli, Guiotto, Mantovani, Marchetti

In panchina: Bianchet, Valle, Serena - All. F. Mazzola

Arbitro Cirotti di Roma

Marcatori: 24' Onorini (Pro), 47' Marchetti (VM), 91' Peverello (VM)


Una Pro Patria garibaldina sorprende inizialmente in velocità un Venezia Mestre, ben più compassato. Il grande ritmo della gara, dato dato dai tigrotti, frutta il goal di Onorini e diverse altre occasioni per Marino e Giandebiaggi, nemmeno quarant'anni in due, oltre ad una bella conclusione di sinistro di Cecotti, blocca a terra con difficoltà dall'ex Dore.

Gli ospiti per tutta la prima frazione sono in difficoltà, anche per il gran lavoro dietro di Federico e Cecotti, in particolare quest'ultimo, nonostante l'ancor giovane età, si dimostra giocatore di esperienza, dotato di qualità e personalità, controlla il suo settore e spinge, con attenzione. Ad inizio ripresa, i lagunari trovano però subito il pareggio ed approfittano dell'inevitabile calo biancoblù e trovano il gol beffa, della vittoria, a tempo abbondantemente scaduto; un errore in area da il via libera a Pevarello che, indisturbato realizza.

I migliori nella Pro, Federico, Cecotti, Onorini ed il sorprendente sedicenne FabioTibaldo.


 


2^ giornata, 27 Settembre 1987 PERGOCREMA - PRO PATRIA 2-2

PERGOCREMA: Bianchessi, Mangone, Cavaletti, Colnaghi, Bergamaschi, Gardoni, Giardini (46' Goi), Venturato, Milanesi, Pernarella, Putelli (88' Giaffi)

In panchina: Lavezzi, Bocca, Cadregari - All. Bolli

PRO PATRIA: Bucci, Federico, Cecotti, Morassuto, Tumiati, Tibaldo, Fazio (81' Pessina), Bollini, Onorini, Marino, Giandebiaggi (71' Paleari)

In panchina: Cuoco, Obbedio, Canestrale - All. Pierangelo De Bernardi

Arbitro: Del Giudice di Napoli

Espulso: al 70' Tumiati (Pro)

Marcatori: 15' Putelli (Pe), 22' Marino (Pro), 73' Cavaletti (Pe), 91' Pessina (Pro)


Il 91' minuto di gioco, questa volta premia la Pro Patria che in porta schierava l'esordiente assoluto Luca Bucci, classe 69. I biancoblù dopo aver fallito diverse occasioni d'oro per passare in vantaggio, si era venuta a trovare in inferiorità numerica per l'espulsione di Tumiati ed in svantaggio per 2-1. Quando ormai, tutto sembrava perduto, l'ultimo entrato Pessina, fulminava Bianchessi e conquistava un pareggio che senza i troppi errori di gioventù, sarebbe stata sicuramente una vittoria.

I migliori nella Pro, Federico, Cecotti, Marino ed ancora il sedicenne Fabio Tibaldo.


 

3^ giornata, 4 Ottobre 1987 PRO PATRIA - SUZZARA 2-2

PRO PATRIA: Mariotti, Paleari, Cecotti, Morassuto (51' Pessina), Tumiati, Federico, Fazio (51' Diana), Bollini, Onorini, Marino, Giandebiaggi.

In panchina: Bucci, Testalamuta, Canestrale - All. Pierangelo De Bernardi.


SUZZARA: Mantovani, Stranieri, Malaguti, Biancardi, Mauri, Merlin (8' Turola), Novelli (88' Bonvicini), Zanni, Codice, Pieri, Procopio

In panchina: Zuccher, Guerra, Di Natale - All. Lauro Tomeazzi


Arbitro Sig. Morello di Siracusa


Marcatori: 1' e 37' Codice (S), 2' Giandebiaggi (Pro), 82' rig. Onorini (Pro)


De Bernardi deve ridisegnare la squadra, per l'assenza del sedicenne Tibaldo in difesa, schierando Paleari, come terzino marcatore e Federico al centro della difesa.

Gara dall'avvio pirotecnico, Marino fallisce una grossa occasione dopo soli 30 secondi di gioco, sul rovesciamento di fronte Codice mette dentro per gli ospiti, con Giandebiaggi che pareggia al secondo minuto.

Con il proseguio della gara, la Pro Patria, cede letteralmente l'iniziativa ad un Suzzara, che con il suo gioco a zona, mette in difficoltà, la squadra di De Bernardi. I mantovani, ritornano in vantaggio ancora con Codice, al 37' dopo una rete mancata ancora da Marino. Solo negli ultimi minuti, i tigrotti, riescono a riequilibrare il risultato con un rigore di Onorini. Nel finale espulsi Bollini e Pieri.

I migliori nella Pro, Onorini, Giandebiaggi e Cecotti.


 

4^ giornata, 11 Ottobre 1987 LEGNANO - PRO PATRIA 0-0


LEGNANO: Dal Molin, Elli, Biolcati, Cozzi, Pedretti, Capra, Rovellini, Antonioli (71' Tirapelle), Mazzuccato, Marcellino, Bertini

In panchina: Valeriani, Dozio, Landonio, Ranghetti - All. Bicicli


PRO PATRIA: Mariotti, Federico, Cecotti, Morassuto, Tumiati, Tibaldo, Fazio, Canestrale, Marino (86' Pessina), Onorini, Giandebiaggi

In panchina: Bucci, Diana, Franchi, Obbedio - All. Pierangelo De Bernardi

Arbitro: Sig. Gazzetta di Mestre


In una giornata tipicamente autunnale, grossa prestazione dei tigrotti, trascinati e presi letteralmente per mano da Cecotti ed Onorini, autori di una gara semplicemente grandiosa, in quello che doveva essere almeno in partenza, un derby già perso e sonoramente, almeno sulla carta.

Alla forza tecnica e propulsiva di un Legnano, costruito per vincere dal Presidente Villa, guidato da Bicicli in panchina, la Pro poteva solo offrire quell'arma di attualmente dispone, la grinta ed il coraggio. E infatti, con grinta, coraggio e determinazione, i biancoblù, in versione più baby che mai, con in campo, due ventenni, cinque under ed il sedicenne Tibaldo (legnanese), tutti prodotti del vivaio, resistono ad un Legnano scatenato e decisamente superiore in ogni reparto. Mariotti, trova la sua giornata di gloria e, da campione, si è opposto ripetutamente agli attacchi dei legnanesi.

Quando non ci è arrivato lui, ci ha pensato la traversa a salvare la porta bustocca su due conclusioni a botta sicura di Marcellino; tigrotti, che nell'ultima mezzora di gioco subiscono, ma resistono con forza al vano assedio degli uomini di Bicicli. Da sottolineare però come la Pro non sia stata solo a guardare, nel primo tempo su un calcio di punizione battuto magistralmente da Cecotti, il diciottenne Giandebiaggi ha colpito la traversa, centrata poi anche da Marino al 79' in maniera ancora più clamorosa. Nei minuti finali, i tigrotti vanno ancora vicino alla rete, su splendida azione personale sempre di Cecotti, partito in contropiede da centrocampo, dopo aver saltato un paio di avversari in dribbling, crossa ancora per Marino, ma la conclusione viene bloccata da Dal Molin, proprio sulla riga.


 

5^ giornata, 18 Ottobre 1987 PRO PATRIA - PORDENONE 2-1


PRO PATRIA: Mariotti, Federico, Cecotti, Morassutto, Paleari, Tibaldo, Fazio (65' Canestrale), Bollini, Onorini, Marino, Giandebiaggi (92' Pessina)

In panchina: Bucci, Diana, Testalamuta - All. Pierangelo De Bernardi

PORDENONE: Bullara, Zanin, Birtig, Della Valentina (Samaritani), Da Ros, Grillo, Margiotta (72' Muzeti), Lenarduzzi, Benedet, Gava, Bressan

In panchina: Gremese, Del Ben, Mastropasqua - All. Adriano Fedele

Arbitro: Sig. Griffo di Palermo

Marcatori: 46 e 75' Giandebiaggi (Pro), 82' Samaritani (Pn)


Dopo un primo tempo equilibrato la Pro Patria dei giovani, ma anche dei babies, aggredisce il Pordenone nella ripresa e, con una doppietta del sempre più convincente Marco Giandebiaggi, regola un esperto e ben preparato Pordenone.

Cecotti ed Onorini le guide della squadra con Mariotti ancora sugli scudi, il quale salva nel finale i biancoblù che, dopo il goal di Samaritani, si disuniscono ma con i denti riescono ad ottenere il primo successo stagionale. Sempre in evidenza Tibaldo, su cui si stanno puntando gli occhi di diversi osservatori di squadre maggiori.

I migliori nella Pro, Onorini, Giandebiaggi, Cecotti e Tibaldo.


 

6^ giornata, 25 Ottobre 1987 NOVARA - PRO PATRIA 3-0


NOVARA: De Giorgi, Tacca, Cacitti, Testa, Paladini, Amadei (87' Bencivenga), Scienza (78' Pedretti), Bonacini, Mazzeo, Marchetti, Ghidini

In panchina: Bettini, Ferraroni, Cortesi - All. Pereni


PRO PATRIA: Mariotti, Federico, Cecotti, Morassutto (58' Diana), Tumiati, Tibaldo, Bollini, Canestrale (49' Testa La Muta), Onorini, Marino, Giandebiaggi

In panchina: Bucci, Paleari, Obbedio - All. De Bernardi


Arbitro: Sig. Puglisi di Messina


Marcatori: 22' Amadei, 36' Mazzeo, 47' Tacca


Una Pro irriconoscibile (non sarà forse dovuta all'assoluta mancanza societaria, già denunciata dai giocatori dopo la vittoriosa gara con il Pordenone?), offre il fianco ad un Novara ancora alla ricerca della prima vittoria. I novaresi, pur non giocando bene, non hanno avuto nessuna difficoltà a vincere contro una Pro Patria completamente assente e con un Mariotti che, dopo aver salvato più volte la squadra nelle giornate, precedenti, è incappato nella classica giornata no. Ferma in difesa, abulica a centrocampo, la squadra di De Bernardi, perde secco, da un avversario non certo trascendentale.

I migliori nella Pro, Onorini e Cecotti.


 

7^ giornata, 1 Novembre 1987 PRO PATRIA – GIORGIONE 1-1


PRO PATRIA: Mariotti, Federico, Cecotti, Morassutto (59' Scala), Tumiati, Tibaldo, Fazio, Bollini, Onorini, Pessina (80' Marino), Giandebiaggi.

In panchina: Cuoco, Paleari, Testa La Muta - All. De Bernardi


GIORGIONE: Gennari, Catti, Venturin, Corò, Salvalaio, Bernardini, (65' Fraccaro), Finozzi, Meneghetti, Bonavina (50' Bressan), Semenzato, Trombetta.

In panchina: Vidotto, Lancerin, Torresan - All. Mognon

Arbitro: Sig. Stefanelli di Bologna

Marcatori: 53' Giandebiaggi (Pro), 83' Corò (G)

La Pro Patria, riscatta parzialmente la prestazione di Novara, e contro il Giorgione disputa una gran bella partita, sempre trascinata sempre dal duo Cecotti-Onorini e da Giandebiaggi autore dello splendido gol del momentaneo vantaggio. I tigrotti sono stati anche sfortunati, mancando il raddoppio più volte, da segnalare tra le tante le conclusioni dello stesso Giandebiaggi, quindi Onorini che colpisce anche una traversa clamorosa e due di Cecotti, neutralizzate con difficoltà dal portiere avversario, di cui una dopo una splendida azione personale dopo aver saltato un paio di avversari in dribbling sulla fascia. I veneti trovano l'insperato pareggio con una gran tiro da lontano di Corò, riacciuffando il risultato ormai a pochi minuti dal termine. Lo stesso Corò viene poi espulso nel finale. Da segnalare l'ennesima prova positiva di Fabio Tibaldo, anno di nascita 71 e quella del diciannovenne Marco Giandebiaggi, alla quarta rete in sette giornate.

I migliori nella Pro, Onorini, Giandebiaggi, Cecotti e Tibaldo.


 

8^ giornata, 8 Novembre 1987 TREVISO - PRO PATRIA 3-2

TREVISO: Baccari, Ibba, Castioni, Biancuzzi, Serra, De Biasi, Cardillo (81' Tonini), Aimo, Buffone, Schincaglia, Salamone (86' Casagrande)

All. Salvori

PRO PATRIA: Mariotti, Federico, Cecotti (29' Marino), Scala, Tumiati, Tibaldo, Fazio (61' Diana), Bollini, Onorini, Pessina, Giandebiaggi.

In panchina: Cuoco, Testa La Muta, - All. De Bernardi

Arbitro: Sig. Galliano di Salerno

Marcatori: 9' Cardillo (T), 22' Schincaglia (T), 72' Marino (Pro), 75' Buffone (T), 85' Onorini (Pro)

Espulsi: 60' Federico (Pro), 89' Schincaglia (T)


Un primo tempo sottotono, con il gioco slegato costringe la Pro Patria, ad una sconfitta di misura. Nella prima mezzora di gioco, i biancoblù non riescono a manovrare, più per imperizia propria che per bravura altrui, anche perchè dopo il primo quarto praticamente giocano in dieci uomini, con Cecotti, fino a quel momento positivo, che manifesta già i primi sintomi del malessere che lo porterà poi al cambio con Marino. La squadra sul due a zero, viene colpita anche dall'espulsione di Federico che dà una scossa positiva ai tigrotti, che prima dimezzano con Marino, poi vanno sotto una terza volta, ed accorciano con Onorini, sciupando diverse occasioni per pareggiare. A fine gara da segnalare il ricovero in ambulanza di Andrea Cecotti, colpito da malore dopo essere uscito dal campo.

I migliori nella Pro, Onorini, Pessina e Tibaldo.


 

9^ giornata, 15 Novembre 1987 PRO PATRIA - TELGATE 2-1


PRO PATRIA: Mariotti, Paleari, Diana, Scala, Tumiati, Tibaldo, Giandebiaggi, Fazio, Pessina (91' Franchi), Onorini, Marino (84' Canestrale)

In panchina: Cuoco, Lattuada, De Palo - All. De Bernardi

TELGATE: Gualeni, Milani, Sana (46' Mandelli), Vanotti, Mottalini, Garbelli (20' Mostosi), Locatelli, Tirloni, Sevesi, Gatti, Tamellini

In panchina: Moioli, Aresi, Grotti – All. Bresciani

Marcatori: 5' Pessina (Pro), 37' aut. Sana (Pro), 70' Seveso (T)

Arbitro: Sig. Mughetti di Cesena

Colpita duramente, dalla tragica scomparsa di Andrea Cecotti, proprio nelle ore precedenti il match, la Pro centra una vittoria meritata, cercata e sofferta, da dedicare allo sfortunato giocatore friulano. I tigrotti, decimati dalle assenze, degli squalificati Bollini e Federico, oltre che dell'infortunato Morassutto, sono andati in campo con una formazione versione baby, con molti sedicenni tra campo e panchina, cavando dal cilindro ancora un'altra splendida prestazione, tutta di cuore ed orgoglio.

Sbloccato subito il risultato, la squadra di De Bernardi, ha disputato un primo tempo ed un inizio ripresa alla grande. Poi, come contro il Pordenone, è sopraggiunto quel solito attimo di rilassatezza che ha consentito ai bergamaschi di accorciare le distanze prima e di sfiorare il pareggio nel finale. Encomiabile la prestazione di tutti i tigrotti.


 


I RICORDI PERSONALI

 

Andrea cercava la sicurezza per l'avvenire. Non l'ha trovata da vivo, non ne ha avuto il tempo, ma la Pro Patria farà sì che il suo sogno diventi realtà dando la possibilità ai suoi cari di dare il via all'apertura di quella paninoteca nel suo paese di Manzano.
 
Luigi Crespi - Presidente della Pro Patria 1987-88
 

Era un tigrotto genuino. Uno di quelli che pensi sia sempre stato alla Pro Patria. Uno di noi. Furono sufficienti poche settimane ad Andrea per entrare nel cuore dei tifosi. Tutti noi fummo colpiti dalla sua grinta. Si era ambientato immediatamente e subito capì lo spirito della squadra e di quello che gli stava attorno.

 Franco Ferrario - Dirigente della Pro Patria 1987-88

Sembrerà forse un'affermazione di circostanza, dire che un allenatore, che giornalmente nella sua attività si rapporta con parecchi giovani, possa sentire la mancanza, ed in contrasto la viva presenza, di uno di questi.

Andrea Cecotti, lo rivedo attraverso i suoi compagni, con la voglia di impegnarsi nella vita e nel calcio con vera professionalità.
Dopo il dramma che lo ha colpito, ho sofferto tanto nell'attesa di un suo miglioramento ed accettare la sconfitta non è stato facile.
E' certamente retorico parlare di Andrea come di un bravo ragazzo, sempre attento a non creare problemi ma, in effetti è la verità.
Abbiamo passato diversi giorni assieme in ritiro e sul campo di gioco e ripensarci mi dà molta amarezza. Questa tragica esperienza, mi ha unito molto alla sua famiglia, ed attraverso Nadia, la moglie, ho seguito con angoscia il suo spegnersi.
Ora non ci resta che onorare questa sua "presenza" a Busto con impegno, dare affetto a Nadia ed a Desy, la sua bambina, convinti che "Cecco", ci resterà sempre nel cuore, come un caro amico che non potremmo mai dimenticare.
 
Pierangelo De Bernardi - Allenatore Pro Patria 1987-88
 
LA POESIA DEDICATA AD ANDREA 
Di Giovanni Mauri, preparatore atletico del Milan, ex giocatore della Pro.
 
Dava del tu al cielo
quel giorno - a Treviso -
e il sole penetrava
nel cuore - con Desy e Nadia,
vicine in tribuna.
Saliva verso Dio
e si voltava
vedeva tutto e sempre
galoppava
felice
ebbro di forza
L'erba era profumata
l'erba
era cielo blù
era
sole (rosso)
era la gemma (una cascata)
era
la luna e la sera
calda e profumata;
il tempo ansimante
quando da Busto
raggiungevi la tua casa.
Si Andrea
ne valeva la pena, come mi dicevi.
Ma una porta aperta
dal vento freddo
un martello
ha rotto
lo specchio (la primavera)
e pezzi di ghiaccio
e terra sporca
(sopra di te)
intorno a noi
 
Prof. Giovanni Mauri, vice-allenatore e preparatore atletico della Pro Patria 1987-88
 
 
Cari amici,
se vi parlo di uno sguardo sincero, di un sorriso generoso, di un amico che avrebbe dato tutto il suo cuore per il prossimo, vi parlo di Andrea.
La fortuna ha voluto che le nostre vite si sfiorassero, ci ha dato modo di convivere con un ragazzo speciale, che ci ha voluto compagni ed amici.
Ma se ora non è qui tra noi, Andrea è ancora più in noi, in voi, in chi di lui ricorda quello sguardo quel sorriso.
Cari amici, Andrea Cecotti tornerà in campo con noi ogni giorno, in silenzio perchè per lui il calcio era la vita.
 
Davide Onorini - capitano della Pro Patria 1987-88
 
 
Addio per sempre buon Andrea, lasci nella tua famiglia, senza dubbio, ma anche tra noi, un vuoto incolmabile.
Arrivasti in modo discreto, tu impersonavi la modestia, possedevi un carattere semplice, eri nemico di qualsiasi solennità, pure se eri arrivato alla gloria della Serie A, pochi lo avevano saputo, nessuno sapeva dire nulla di te perchè per tutti eri un autentico sconosciuto, ora purtroppo non più, la morte ti ha celebrato.
Friulano per diritto e calciatore per vocazione, traspariva la velata tristezza, dovuta alla lontananza dalla tua gente e dalla nostalgia della tua terra, costretto per necessità ad andare lontano da casa per guadagnarti da vivere.
Molto presto avevi iniziato il cammino delle cessioni, percorrendo mezza Italia, alla ricerca di una rivincita che non hai potuto consumare, volevi tornare a Udine, sarebbe stato il tuo sogno e ci saresti riuscito, ma la fatalità non ha voluto così.
Eri in possesso di un calcio gradevole e fondamentalmente creativo, in partita rappresentavi l'elemento sorpresa, ma non ti vedremo più correre su e giù per il campo, in novanta minuti della tua vita per rimontare il destino avverso sono terminati.
Riposa in pace Andrea.
 
Giorgio Acquati - Segretario e dirigente accompagnatore della Pro Patria 1987-88

 

Andrea non era con noi da tanto tempo, ma quanto basta per lasciare di lui un ricordo nitido e tangibile.
Era un ragazzo simpatico, allegro e molto educato. Di noi non aveva mai avuto bisogno. Nulla poteva far sospettare una così tragica fine; gli esami a cui si era sottoposto per ottenere l'idoneità al gioco del calcio non avevano mostrato alcunchè di alterato; gli esami richiesti dalla FIGC, avevano dato un risultato più che normale.
Solo il referto dell'autopsia potrà chiarire le cause che l'hanno portato alla morte.
Contrariamente a quanto inscenato da alcuni giornalisti sportivi, noi abbiamo le carte più che in regola e ci auguriamo un'inchiesta per poterlo dimostrare.
Per noi non esiste il "caso Cecotti", che è solo voglia di polemica e scandalismo; per noi esiste solo "l'uomo Andrea Cecotti", che non è più con noi ma che rimarrà sempre nei nostri cuori.
 
Dott. Massimo Besnati - Responsabile medico della Pro Patria 1987-88

 

Il fatto ci ha lasciato sgomenti, tutti quanti. Andrea Cecotti era un ragazzo ben dotato, dal gioco semplice ma efficace sulla fascia sinistra. I tifosi erano entusiasti dell'acquisto, perchè erano parecchi anni che a Busto non si vedeva un terzino fluidificante nelle file dei tigrotti.
In un'intervista rilasciataci pochi giorni prima della sua scomparsa, Cecotti si diceva preoccupato per la famiglia della quale sentiva la mancanza, a causa del suo continuo girovagare che non gli permetteva di dare ai suoi una certa sicurezza economica.
Se a Busto falliva, sarebbe tornato al suo paese dove avrebbe avviato la paninoteca che gli avrebbe consentito di rimanere vicino ai suoi cari, dando loro maggiore sicurezza affettiva ed economica.
Tutti gli volevano bene perchè non creava problemi, cercava solo di migliorare con i suoi compagni, questa squadra partita in affanno ma con l'aiuto del suo mr. Pierangelo De Bernardi, sempre più battagliera. L'agonismo e la grinta di tutti i ragazzi hanno contribuito a mostrare una Pro Patria migliore degli scorsi campionati, facendo ricordare ai tifosi che in campo ci sono dei veri tigrotti.
Personalmente che ricordo avremo di Andrea?
La paterna carezza, sul capo a Vittorio Veneto. La sua ultima sera alla vigilia della partita contro il Treviso
 
Luciano Pistocchini -  Direttore del Pro Patria club
 
 
Mariotti, Federico..... mi prende un nodo alla gola, un nome non ci sarà più pronunciato nelle mie radiocronache domenicali dai campi della C2.
Andrea Cecotti, ci ha lasciati per sempre. Non descriverò più le sue discese sulla fascia, i suoi precisi assist per i compagni, solo un avversario crudele come il male che lo ha colpito slealmente poteva fermarlo una triste domenica di Novembre.
Doveva essere una domenica felice, per un gruppo di famiglia unito.....Nadia, la piccola Desy, papà Vittorio, mamma Lina, quasi avvertiti da un triste presentimento hanno voluto essere vicini al loro Andrea e non aspettarlo a casa come consuetudine....
Da autentico "furlan", il ritorno a casa era sacro.
Ricordo dopo il derby, con quanta gentilezza si scusò con il sottoscritto pronto ad intervistarlo: "ho un treno che mi aspetta, mi spiace veramente...sarà per un'altra domenica prossima" e puntualmente contro il Pordenone, squadra della sua terra non mancò l'appuntamento.
La mia intervista valeva assai poco, capisco solo ora il grande amore che lo legava ai suoi....quali generosi sentimenti albergavano nel suo animo di giovane venticinquenne, pieno di vita e profondamente buono.
Addio Andrea, l'intervista più bella ce l'hai già lasciata. Il tuo nome riecheggia lassù, ti siamo ora più che mai vicini con Nadia e Desy....il tuo messaggio più bello, la tua lunga discesa s'è compiuta.
 
Ottavio Tognola - Giornalista, radiocronista e redattore del Pro Patria club
 
E' la prima volta nella storia del "Pro Patria club" e, forse della Pro Patria calcio, che sono chiamato a ricordare la figura di un'atleta in piena attività che, un tragico destino, quanto inumano destino, ha rapito dalla vita a soli 25 anni.
Cecotti ci ha lasciati così inaspettatamente che quasi non ci si rende conto di quello che è successo.
Morire a venticinque anni, nel fiore di una vita che lo doveva ancora esprimere al massimo sia come atleta ma, in particolare, come uomo !
Resterà in tutti noi il ricordo di un ragazzo simpatico, dallo sguardo quasi assente, ma con una carica umana notevole.
Di lui giocatore, ricorderemo il suo gran movimento in campo, la forza di volontà ed il suo orgoglioso modo di essere benvoluto da tutti, dirigenti tifosi e compagni di squadra.
 
Sergio Marra - Redattore del Pro Patria Club

 

 

L'articolo in prima pagina de La Prealpina del 15 Nov. 1987

 

L'articolo de "La Provincia"  del 15 Nov. 2007

 

 

 

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