LA CRONACA DELLA PARTITA

 

18 ottobre 2009 - ore 15,15
Stadio "C. Speroni" di Busto A.
Campionato Prima divisione/Gir. A.  - Nona giornata 
PRO PATRIA  1

COMO  0

.

.
PRO PATRIA: Caglioni, Aquilanti, Barbagli, Cristiano, Rinaldi, Pivotto, Melara, Lombardi, Ripa (19' st Urbano), Serafini (1' st Paponetti), Pacilli (36' st Masiero).

In panchina: Giambruno, Som, Sarno, Passiglia - All. Cosco

COMO: Malatesta, Maggioni, Franco, O. Brevi, Preite, E. Brevi, Terraneo (21' st Bretti), Salvi, Guazzo, Cozzolino, Bruno (42' st Riva).

In panchina: Zappino, Mbida, Porro, Adobati - All. Fantoni (Di Chiara squalificato)

Arbitro: Aleandro Di Paolo di Avezzano

Assistenti: Belcastro e Fascetti

Marcatore: Melara 33' st

NOTE: giornata di sole ma con aria fredda, terreno in perfette condizioni. Spettatori 1.700 circa (1045 abbonati), 200 circa ospiti. Presente il sindaco di Busto, Farioli, numerosi tecnici ed osservatori. Il capitano del Como, O. Brevi, ha deposto un mazzo di fiori sotto la curva azzurra, in ricordo di un tifoso, scomparso nei giorni scorsi. Gara cominciata con 15 minuti di ritardo per la protesta delle società verso la divisione dei proventi radio televisivi da parte della Lega Calcio.

Ammoniti: Cristiano, Melara e Masiero (Pro); O. Brevi e E. Brevi (C)

Espulso: Rinaldi (Pro) a partita conclusa per aver colpito un avversario con un pugno.

Angoli: 2-3

Recupero: 6' (2+4)

 

Un gol di Melara, nell'ultimo quarto di gioco, regala ai tigrotti tre punti fondamentali nella gara contro il Como, che ha segnato l'esordio di Vicenzo Cosco sulla panchina biancoblù. E' stata una partita, decisamente bruttina che sembrava destinata a terminare sul nulla di fatto, quando il neo-entrato Urbano, ha trovato il varco giusto per servire Melara che ha poi trafitto Malatesta. L'ingresso dell'argentino, chiamato a gran voce dal pubblico, ha dato la scossa giusta alla partita dei tigrotti, apparsi ancora malaticci, anche al cospetto di un Como che non è sembrato propriamente irresistibile, anzi dimesso e che non ha mai impegnato seriamente Caglioni. Finale di partita agitato con colpi proibiti da ambo le parti, con Rinaldi espulso a gara terminata, per aver colpito Oscar Brevi. Dopo una settimana tesa, caratterizzata dall'esonero di Beppe Manari e l'arrivo del nuovo mister Vincenzo Cosco, i tigrotti sono riusciti così ad acciuffare i tre punti che mancavano dalla terza giornata (datata 6 Settembre), per una vittoria che riporta un po' di serenità nell'ambiente bustocco. Buone le prove di Melara, Lombardi e Cristiano, uniti alla difesa mai seriamente in pericolo, al cospetto di un Como spuntato ed incapace di fare male. Urbano, anche se visto fino ad ora a sprazzi in campionato, sembra aver i mezzi e le doti di trascinatore. Il nuovo tecnico biancoblù, Cosco, modifica il modulo della squadra, passando dal 4-2-3-1 al 4-4-1-1, un cambio solo tattico, ma non negli undici uomini che scendono in campo, che sono praticamente gli stessi delle ultime giornate, considerando le assenze degli infortunati Bruccini, Chiecchi, con Polverini e Morello alla ricerca della forma migliore. Per una Pro schierata con Caglioni in porta, difesa da destra a sinistra con Aquilanti, Rinaldi, Pivotto e Barbagli. Cristiano, sempre con la fascia di capitano e Lombardi a formare la linea mediana, con Melara e Pacilli esterni, Serafini avanzato a supporto di Ripa. Como, privo della punta Facchetti e degli esperti Brioschi (difensore) ed Ardito (centrocampista), schierato da Di Chiara (squalificato e piazzatosi sulla tribunetta in mobile) con il 4-4-2, con Malatesta tra i pali, difesa imperniata sul 42enne Oscar Brevi nel ruolo di libero vecchi-tempi, con al fianco il roccioso Preite, esterni Maggioni e Franco. Centrocampo guidato da Ezio Brevi, ormai prossimo agli anta, con Salvi a correre supportato sulla fascia destra dal giovane Terraneo (classe 90) e da Bruno che agisce anche da terza punta a supporto dei mobili attaccanti Cozzolino e Guazzo.

Squadre in campo con le tenute classiche e dopo i primi minuti di studio, in cui il Como si mette in maggior evidenza con azioni manovrate a cercare i mobili attaccanti, ma senza pungere, i tigrotti provano a portarsi in avanti ma sembrano avere un solo schema, palla a Melara per cercare lo sfondamento sulle corsie esterne, ma ogni volta è circondato da tre uomini, venendo così bloccato. Nulla di fatto da segnalare fino al quarto d'ora quando è la Pro a rendersi pericola due volte nel breve volgere di pochi minuti, sempre con Ripa. 14' Melara riesce a liberarsi dalla doppia marcatura e s'invola sulla fascia destra, mette al centro area, dove il centravanti biancoblù prende il tempo a tutti colpendo bene di testa, Malatesta compie un miracolo e vola a respingere d'istinto. Due minuti dopo, il bomber tigrotto prova la botta al volo su uno schema di punizione, ma il destro in diagonale centra la base del primo palo e poi gonfia l'esterno della rete. Sono queste le maggiori emozioni della prima frazione di gioco che da segnalare passa poco d'altro. Al 19' per i lariani, Bruno vede la sua prima conclusione deviata in angolo sugli sviluppi del quale nasce una seconda occasione, ma sbilanciato tira alto. Minuto 22', Oscar Brevi stende Ripa poco oltre il limite dell'area, ma l'arbitro gli risparmia il giallo. Gara noiosa, senza particolari emozioni con il gioco frammentato senza guizzi verso la porta, con la Pro che spinge con un briciolo di convinzione in più, rispetto ai lariani. 35' Salvataggio in extremis di O. Brevi che sbroglia una situazione pericolosissima su Ripa. Un minuto dopo, conclusione di Cozzolino dalla distanza con palla che termina abbondantemente a lato. Prima della chiusura del tempo, giallo anche per Cristiano che ferma Cozzolino lanciato a rete sulla tre quarti da una bella verticalizzazione. Punizione calciata sulla barriera. 45' ammonito anche Melara per un intervento da dietro su Salvi a metà campo, si chiude così un primo tempo da latte alle ginocchia !!

       

Urbano

Il goal di Melara

Melara

Esultanza a fine gara

 

Al ritorno delle squadre in campo, mister Cosco per cercare di dare una sferzata, inserisce l'ariete Paponetti per un impalpabile Serafini, cercando di dare maggior peso all'attacco. Gara che non si sblocca con diversi errori soprattutto da parte comasca, con il gioco che ristagna a centro campo, senza che venga scoccato nessun tiro da una parte e dall'altra, per un match che regala solo sbadigli e fa rimpiangere la voglia di non essere andati a funghi e castagne. Pro senza gioco e senz'anima, nessuno a centrocampo che riesce ad amministrare il pallone, gestire il gioco e dettare l'ultimo passaggio, attacco evanescente e dagli spalti partono i cori per l'inserimento di Urbano; invocazione della disperazione, che deriva dalla constatazione della nullità offensiva della Pro. Al 19' della ripresa la svolta della gara: entra proprio Urbano, esce uno spento Ripa, che tira dritto verso gli spogliatoi senza fermarsi in panchina. Un minuto dopo sostituzione anche per il Como, esce il giovanissimo Terraneo ed entra l'ex Bretti. 

Con l'inserimento dell'argentino la Pro trova un po' di verve, al 22' Pacilli impegna Malatesta con un diagonale basso. Passano i minuti ed i tigrotti cercano con maggior insistenza il goal vittoria che arriva al 33' quando dopo un'azione in percussione da destra verso il centro Urbano trova Cristiano in area il quale smista prontamente per Melara che calcia un rigore in movimento intercettato da Malatesta, ma la palla carambola poi in fondo al sacco. Un minuto dopo, biancoblù ancora vicini al goal, tiro in diagonale di Urbano da dentro l'area che sorvola di poco la traversa. Dieci dal termine, Cosco inserisce Masiero a rafforzare la difesa per Pacilli, con la Pro che vede Melara portarsi sulla destra ed Aquilanti scalare a centrocampo per fare posto al nuovo entrato. Giallo per Ezio Brevi, che in gioco pericoloso colpisce al viso Lombardi con una scarpata. Ultimi minuti con il Como che cerca disperatamente il pari, e gara che si anima con diversi scontri. Volano diverse manate, e tra i più attivi sul fronte comasco troviamo come sempre i due fratelli Brevi e da parte biancoblù Rinaldi, con diversi scambi di manate. Cinque dal termine giallo per Masiero per fallo volontario. Sulla punizione si accendono diverse mischie, ma non succede nulla di particolare. I comaschi inseriscono Riva per Bruno. Fase finale tesa con diversi colpi proibiti che volano a entrambe le parti, con capannelli di uomini che si formano in diverse zone del campo. Al triplice fischio finale scoppia una rissa, con Rinaldi, già particolarmente "fumino", dopo aver fatto volare alcuni colpi proibiti, si toglie la maglia ed assesta un pugno al mento ad Ezio Brevi, rimediando il cartellino rosso a gara già terminata. Arriva la seconda vittoria stagionale, decisa da una delle poche azioni da gol di tutto l'incontro, per una gara destinata a finire 0-0 e che poteva trascinare definitivamente i tigrotti sul fondo. Tre punti fondamentali per tutto l'ambiente; è andata bene ma i problemi restano con la Pro che torna a battere il Como in casa dopo ben 42 anni.

 

 

 

TORNA ALLA HOME PAGE