LA CRONACA DELLA PARTITA

 

10 gennaio 2010 - ore 14,30
Stadio "C.Speroni" di Busto A.
Campionato Prima divisione/Gir. A.  - Diciannovesima giornata 
PRO PATRIA  1

ALESSANDRIA  0

 

.
PRO PATRIA: Caglioni, Aquilanti, Barbagli, Passiglia (18' st Cristiano), Pivotto, Rinaldi, Baù (26' st Melara), Bruccini, Urbano (1' st Ripa), Serafini, Pacilli.

In panchina: Giambruno, Masiero, Chiecchi, Sarno – All. Vincenzo Cosco

ALESSANDRIA: Servili, Pucino (28' pt Ciancio), Ghosheh (33' st Motta), Sottil, Signorini, Longhi, Fantini, Mateos (16' st Volpara), Rosso, Artico, Buglio.

A disposizione: Cicutti, Briano, Damonte, Cammaroto – All. Francesco Buglio


Arbitro: Sig. Eugenio Abbattista di Molfetta (Ba)

Assistenti: Bordini di Faenza e Schembri di Mestre


Marcatore: 12' st Passiglia (Pro)


NOTE: giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori 1.700 circa, (1.045 abbonati) di cui 250 ospiti. Primo goal in maglia biancoblù per Giovanni Passiglia

Ammoniti: Pucino, Longhi, Ghosheh e Signorini (A); Ripa (Pro)

Espulso: Pivotto (Pro) all' 8' del st per fallo da ultimo uomo

Angoli: 14-1

Recupero: 6' (1+5)


 

Prima gara del 2010 e prima vittoria della Pro che torna a riassaporare i tre punti dopo cinque pareggi consecutivi. Una fondamentale per il futuro biancoblù, una vittoria fortemente cercata e voluta dal gruppo, contro un avversario che ha badato solo a difendersi ed a picchiare, ricorrendo all'ostruzionismo più becero (vedi giocatori a terra già nel primo tempo a palla lontana per interrompere l'azione) con l'appoggio dell'arbitro, il Sig. Abbattista di Molfetta, quanto mai incerto e stitico nei cartellini. Tigrotti che hanno giocato con il cuore, dominando decisamente la gara per la prima mezz'ora di gioco, per un vero e proprio assedio alla porta di Servili, in cui hanno sfiorato il goal più e più volte, mangiandosi un'occasione incredibile con Urbano, più difficile da sbagliare che da mettere in rete a porta vuota, ma è riuscito nella “mission impossible” da mandare la palla alle stelle da sotto misura, forse indotto all'errore anche dal terreno non in perfette condizioni. Gli ospiti, sempre costretti sulla difensiva e rintanati nella loro metà campo come un orso in letargo, si sono fatti vedere rarissime volte in avanti, per tutta la gara, anche quando la Pro è rimasta in dieci, per la giusta espulsione di Pivotto ad inizio ripresa, per fallo da ultimo uomo su Fantini lanciato a rete. E qui è venuto fuori il carattere del gruppo, che in inferiorità numerica, già gravato dalle numerose assenze per infortunio, ha stretto i denti mostrando di saper soffrire fino in fondo trascinato anche dal pubblico che ha preso ad incitare la squadra a gran voce, dopo un inizio con il silenziatore, andando subito meritatamente in vantaggio. Difeso poi con Serafini che scalato sulla prima linea di difesa è stato il leader e trascinatore silenzioso della squadra, con un Pacilli prezioso ed indiavolato per tutto l'incontro.

Per la prima gara dell'anno, Cosco sperava di avere a disposizione dopo mesi l'intera rosa, ma la sosta natalizia non ha permesso di recuperare tutti i tigrotti, così Paponetti, Lombardi finiscono in tribuna con Polverini per scelta tecnica, con Kyeremateng, Som, Calà, Marci, sul piede di partenza oltre a Morello sempre fuori rosa. In panchina gli acciaccati Cristiano, Chiecchi, Ripa e Melara. Squadra schierata con Caglioni in porta, esterni Aquilanti e Barbagli, al centro Pivotto e Rinaldi, quindi Passiglia con Bruccini, con Baù e Pacilli sulla fascia, Serafini in appoggio di Urbano, per un 4-4-1-1 di base ma che in fase di possesso palla diventa un 4-2-4, con gli esterni che si portano sulla linea di attacco. Alessandria al gran completo, con la sola esclusione di Rodriguez fermato per squalifica, con Buglio che si presenta con un 4-3-3 di base che diventa un 3-5-2 a secondo dei momenti della gara. In porta Servili, difesa da destra a sinistra con Pucino, Sottil, Signorini, Ghosheh, a centro campo Mateos, Longhi e Buglio jr. In avanti Fantini e gli ex Rosso ed Artico.

Pronti via e la Pro prende subito il possesso del gioco con personalità e voglia di andare immediatamente alla ricerca del goal, chiudendo gli avversari nella loro metà campo. 5' angolo di Baù, tocca di testa Serafini, palla che esce di un soffio alla sinistra di Servili battuto. Un minuto dopo i tigrotti lamentano la mancata concessione di un rigore, Pacilli è abilissimo a rubare palla sulla trequarti e s'invola verso l'area il portiere ospite esce a valanga mando a terra l'attaccante biancoblù, ma l'arbitro concede solo l'angolo. Dalla bandierina Pro ancora pericolosa, Pacilli mette in mezzo, Serafini manca l'impatto di un soffio. Gli uomini di Cosco, sono arrembanti, trascinati dalle folate di Pacilli che sulla fascia si beve come e quando vuole il malcapitato Pucino (classe 91 e nell'orbita delle Nazionali di categoria), ma non riescono a piazzare la zampata vincente. 12' Urbano riceve palla sul limite, resiste ad una doppia carica pesante, senza che l'arbitro intervenga, riesce comunque a difendere la palla e a tirare in diagonale tra tre difensori avversari, Servili si salva ancora riuscendo a deviare di piede in angolo. Al quarto d'ora il goal sembra cosa fatta ma Urbano, forse tradito dal terreno di gioco, manda altissimo a porta vuota da sotto misura uno splendido pallone di Pacilli che aveva tagliato fuori tutta la difesa ospite. Pro sempre in pressione ma il goal non arriva, al 18' si fanno vedere per la prima volta anche i piemontesi con un'azione di alleggerimento condotta dagli ex Rosso e Artico, quest'ultimo tenta la deviazione al volo, con la palla che termina sul fondo. Biancoblù padroni del campo con Pacilli che è la spina nel fianco della difesa avversaria con Pucino sempre più frastornato con il passare dei minuti: ogni volta che arriva una palla in area il giocatore grigio entra in difficoltà. Scema un po' d'intensità il pressing dei tigrotti e gli uomini di Buglio provano a farsi vedere, al 24' conquistano una punizione da oltre i venti metri. Batte Fantini con un tiro teso e rasoterra che si perde di poco alla destra di Caglioni, comunque sulla traiettoria. Riparte l'assalto dei tigrotti, ma arrivano solo calci d'angolo in produzione industriale e diversi fuori gioco, fischiati a Urbano. Gli uomini di Buglio, vista la difficoltà crescente, cominciano a perdere tempo clamorosamente. Portiere che ritardare vistosamente la rimessa in gioco, giocatori grigi che dopo un contrasto vanno a terra in maniera pacchiana, per fermare l'azione biancoblù, salvo poi riprendersi...

Al 28' la difesa grigia in palese affanno non riesce a liberare l'area, sfera che arriva a Pacilli che calcia al volo ma manda alto. Buglio corre ai ripari richiamando in panchina il sempre più frastornato Pucino, per il più esperto Ciancio, con l'Alessandria che passa ad un 3-5-2 cercando di conquistare campo. Prova l'alleggerimento la formazione ospite con l'ex Rosso, che mette una palla in mezzo ma senza creare pericoli. Minuto 35' per poco ci scappa la clamorosa beffa, Fantini (il migliore dei suoi), prova lo sfondamento sulla destra, riesce a vincere un rimpallo e si porta sul fondo dove e mette in mezzo un pallone che taglia tutta l'area piccola biancoblù, Mateos tutto solo davanti a Caglioni, tocca verso il palo più lontano ma un difensore bustocco riesce a mandare in angolo. Riprende la pressione bustocca con gli avversari costretti sempre nei ultimi 40 metri, ma l'azione non trova la stocca vincente per poter portare meritatamente ed in maniera sacrosanta la Pro in vantaggio. Gesto di fair-play di Urbano, il quale dopo una percussione verso l'area, tocca per ultimo il pallone, ma l'arbitro indica il calcio d'angolo; con la palla che già sulla bandierina, l'argentino si assume l'onere dell'ultimo tocco, e l'onore del gesto. Mentre sul fronte opposto continua il non fair-play dei grigi. Dopo un solo minuto di recupero Abbattista, fa chiudere la prima frazione di gioco.

 

       
Aquilanti Il goal della Pro
Melara Pacilli

Al ritorno delle squadre in campo Cosco lascia negli spogliatoi proprio il “pescadito”, ed al suo posto inserisce Ripa, con la Pro che continua a macinare gioco alla ricerca del goal, spendendo molte energie per andare all'arrembaggio. Al sesto, Barbagli dal fondo cerca la porta, palla che sfiora l'incrocio. Biancoblù in avanti sempre alla ricerca della meritata rete, ma al minuto numero otto, le cose sembrano precipitare. Artico ha una felice intuizione a metà campo e sfrutta al meglio un taglio dell'esperto Fantini che si trova lanciato verso Caglioni, Pivotto lo rincorre e non può fare altro che stenderlo da dietro al limite dell'area. Giusto il rosso per il difensore biancoblù e punizione da posizione pericolosa per gli ospiti. Batte Artico a cercare l'angolino basso alla sinistra di Caglioni che blocca a terra. Pubblico bustocco che prende a sostenere a gran voce la squadra e la Pro finalmente passa al dodicesimo della ripresa. Azione insistita sulla linea difensiva alessandrina, Passiglia da limite lascia partire un diagonale che trova la deviazione di un difensore, con la palla che termina in rete. In superiorità numerica, l'Alessandria prova a riversarsi in avanti alla ricerca del pareggio, ma i tigrotti riescono a difendersi bene, con Cosco che richiama in panchina Passiglia, per un probabile problema fisico, inserendo il rientrante Cristiano. Pro che stringe le maglie e si posiziona con una doppia linea 4-4 con Barbagli che passa al centro della difesa e Bruccini, scala a fare l'esterno di difesa con Ripa unica punta, senza correre particolari pericoli. Scoppia una rissa ad un quarto d'ora dalla fine, perchè Pacilli colpito duro rimane a terra, con gli avversari che a differenza di come facevano i biancoblù nei loro confronti, continuano l'azione in maniera decisa, volano manate con l'arbitro che riporta la calma dopo alcuni minuti dando un giallo, a Signorini e Ripa. Ripa che viene poi steso sistematicamente da Sottil senza tanti complimenti con falli pesanti da dietro, senza che l'arbitro sanzioni. Mentre i “simpatici orsetti” sulle tribune fanno partire l'ennesima botto della giornata. Al 26' per la Pro dopo due mesi di assenza fa il suo ritorno in campo Melara che rileva Baù che esce tra gli applausi. Il vikingo al primo pallone, riscopre la dura legge del campo, infatti salta deciso Ghosheh che lo stende deciso, senza troppi complimenti. L'arbitro non può fare a meno di ammonirlo per il fallaccio, ma poi non sanziona ancora i ripetuti e rudi interventi da dietro di Sottil su Ripa. Prova il forcing la formazione ospite, con Serafini che diventa l'uomo ovunque sulla linea dei centrocampisti andando a strappare palloni su palloni. Al 38' gli avversari vanno due volte al tiro con il neo-entrato Motta, con l'ultima conclusione da buona posizione ma svirgolata che termina sul fondo. Ma è la Pro che sfiora due volte il raddoppio la prima su contropiede di Melara che si porta dentro l'area lasciando partire un diagonale forte ma centrale che Servili blocca a terra. Quindi a cinque dal termine con un bel tocco sotto misura al volo di Ripa su ennesima sgroppata di Pacilli, con la palla indirizzata nell'angolino basso, ma Servili riesce a trovare il riflesso giusto e devia in corner. Nel finale brivido per i biancoblù con una percussione di Volpato, fermato fallosamente ad un passo dall'ingresso in area. Palla in mezzo e Ripa ribatte di testa. A tre dal termine punizione da posizione centrale, batte Fantini con palla altissima. Dopo cinque lunghissimi minuti di recupero, l'arbitro fischia la fine con la Pro che riassapora il gusto dei tre punti e la squadra tutta che festeggia sotto la curva.


 

 

 

 

TORNA ALLA HOME PAGE