LA CRONACA DELLA PARTITA

 

31 gennaio 2010 - ore 14,30
Stadio "Rigamonti - Ceppi" di Lecco
Campionato Prima divisione/Gir. A.  - Ventiduesima giornata 
LECCO  2

PRO PATRIA  0

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LECCO: Pansera, Villagatti, Mateo, Bartolucci, Arrigoni, Corrent, Marconi, Mancinelli (17' st Ciasca), Ciano (30' st Parodi), Sau (39' st Galli), Guglieri.

In panchina: Andreoletti, Mandorlini, Buda, Giannone - All. Nicola Tarroni


PRO PATRIA: Caglioni, Polverini, Pivotto (12' st Sarno), Aquilanti, Rinaldi, Chiecchi, Baù (19' st Urbano), Bruccini, Ripa, Serafini, Pacilli (30' st Paponetti).

In panchina: Giambruno, Masiero, Nocciola – All. Vincenzo Cosco


ARBITRO: sig. Francesco Borriello di Mantova

Assistenti: Cologna di Verbania e Alessio di Imperia


Marcatore: 21' pt e 42' st Marconi

NOTE: giornata soleggiata ma fredda con cielo sereno, terreno in discrete condizioni ma con fondo duro. Spettatori 1.500 circa (1.192 abbonati), presenti 40 supporters biancoblù (tra settore ospiti e tribuna), possessori di tessera del tifoso.


Ammoniti: Marconi e Arrigoni (L), Baù (Pro)

Angoli: 4-4

Recupero: 6' (1+5)


Lecco, altra tappa di questa via Crucis, per la Pro, vittima dei propri e soliti mali, confermati anche contro un avversario modesto, che ha evidenziato, ancora di più tutti i limiti strutturali di questa Pro Patria, intesa come società e squadra bisognosa più che mai non solo di urgenti e ponderate correzioni sul mercato, ma anche di uomini validi, esperti e capaci all'interno della stessa. In una partita valevole per il campionato di Prima Divisione, ma di fatto per valori tecnici mostrati in campo da Serie D, la Pro incontra la sua terza sconfitta consecutiva, nona stagionale, quinta esterna; confermando l'allergia allo stadio “Rigamonti-Ceppi” dove non vince dal 1941, al Lecco in generale, superato solo quattro volte negli ultimi 35 anni, mettendo anche fine anche ad una tradizione favorevole sotto il Resegone, che vedeva i tigrotti tornare a casa con un punto negli ultimi ventinove anni. Biancoblù che rivitalizzano i lecchesi, a secco di vittorie da sei turni, con solo due punti all'attivo e si mettono in condizione molto critica nei loro confronti con due sconfitte, così come sono mal messi con il Pergocrema, altra pericolante. Dopo aver snocciolato cifre, date e statistiche, rimane da dire che la Pro targata Famiglia Tesoro è sbandata e andata a sbattere pesantemente a Lecco, dove si giocava gran parte della stagione e una bella fetta della propria credibilità, dopo la serie di testacoda iniziati nei minuti finali a Crema. La macchina, più che ammaccata è quasi distrutta. Si potrebbe ancora mettere in sesto, in condizioni di marcia ovviamente ridotta, ma seppur con passo da macinino sbuffante e sobbalzante da film di Stanlio e Ollio, potrebbe anche centrare la salvezza senza passare per i play-out e sarebbe un'impresa storica; unico obiettivo possibile per questa società e squadra. Sempre che non si creda di avere tra le mani Herbie e di vedere un film con il lieto fine da Walt Disney. Pro Patria che nelle ultime giornate ha perso anche quel minino di compattezza, faticosamente trovata nelle ultime gare del 2009, mostrando grandi e gravi problemi caratteriali e, una squadra riflette sul campo il valore di chi la conduce. Una società alla deriva, in balia di sé stessa, priva di personalità, serenità e soprattutto lucidità oltre che di esperienza calcistica. Squadra di conseguenza sfaldata, sbriciolata, con lo spirito incrinato, anzi evaporato del tutto, con l'ambiente (leggesi giocatori e mister) ulteriormente destabilizzato dal vortice delle voci del calcio mercato. Una Pro Patria al di là dei primi dieci minuti di gioco, inguardabile senza mezzi termini, smarrita con giocatori evanescenti e impalpabili, Baù su tutti, che è riuscito anche a collezionare un cartellino giallo che mette la squadra in ulteriore difficoltà per il prossimo incontro, per l'inevitabile squalifica, considerato che era in diffida. Quindi nell'elenco Ripa, Serafini oltre alla mezza papera di Caglioni sul goal del vantaggio, contro un Lecco poco più che volenteroso ma che è riuscito a mettere dentro due reti. E quando tutto gira storto, gira male anche quel briciolo di fortuna, come nell'episodio nel palo, colpito da Sarno che poteva rimettere in sesto la gara e forse anche la stagione dei tigrotti. Pro senza i plurisqualificati Lombardi, Melara e Barbagli, gli infortunati Passiglia, Cristiano, Marci, e dell'influenzato e praticamente mai utilizzato Rudi; oltre a Morello fuori rosa ed altri sul piede di partenza. Cosco conferma il 4-4-1-1 con Caglioni in porta, difesa da destra a sinistra con Pivotto, Chiecchi, Rinaldi e Polverini, centrocampo con Aquilanti e Bruccini, sulle fasce Pacilli con Baù, in avanti Serafini con Ripa. Lecco privo del bomber Veronese e dei centrocampisti Calzi e Antonioni, che ripresenta il capitano Villagatti con l'ex veronese Corrent, fuori da tempo per infortunio con Cadregari e Tarroni che si affidano al collaudato 3-4-3. Pansera in porta, difesa con Mateo, Villagatti e Bartolucci, Arrigoni esterno a fare da elastico tra centrocampo e difesa, con Corrent, Mancinelli e Guglieri. In attacco il rapido Sau e Marconi con al centro Ciano. Pro in campo con il completo da trasferta, rosso fuoco e padroni di casa con la classica tenuta bluceleste. Discreto avvio dei tigrotti, che tengono meglio il campo grazie al possesso palla, andando vicino al goal prima con una girata di Ripa e quindi con un diagonale di Pacilli, raccogliendo solo un paio di corner senza successo. Dodicesimo, avanti i padroni di casa con un lancio di Guglieri, Sau non ci arriva e Ciano, ostacolato dal compagno, tocca male con Caglioni che blocca senza problemi. Partita senza emozioni, tra due squadre che mettono in mostra tutta la loro pochezza e che potrebbe tranquillamente valere per un campionato inferiore, zero tiri in porta, passaggi sbagliati, stop errati ed errori elementari. Improvvisamente al 21' arriva il vantaggio del Lecco, al primo tiro in porta dei padroni di casa. Marconi riceve palla al limite, si libera di Rinaldi e lascia partire una conclusione che s'insacca tra Caglioni, in ritardo perchè colto di sorpresa e la traversa. Passa un minuto e la Pro potrebbe ancora capitolare; cross di Mancinelli, Ciano di foga anticipa il proprio compagno Corrent meglio appostato per la battuta a rete. Tigrotti che dopo il gol subito, si sfaldano e evaporano sul terreno di gioco, Baù evanescente e Serafini impalpabile con Ripa che non riceve un pallone, ma che non fa nemmeno nulla per riceverlo. 28' cross di Sau dalla destra, girata di Marconi tutto solo in area, parata di Caglioni. Arriva anche la prima conclusione dei biancoblù, dopo lo svantaggio, al 31' minuto di gioco con il solito generoso Bruccini, tiro che termina molto alto. L'inerzia e la pochezza dei padroni di casa portano al 37' al tiro ancora la Pro, conclusione dalla distanza di Serafini, miracolo di Pansera sulla deviazione fortuita di Ripa, ma azione vanificata dalla bandierina alzata del guardalinee. 43' dalla distanza proiettile improvviso di Ciano, che passa di poco sopra la traversa della porta bustocca. Tiro di Baù da oltre i venticinque metri che non crea assolutamente problemi. Punizione dalla trequarti dello specialista Arrigoni che termina fuori, alla sinistra di Caglioni. Primo tempo da dimenticare e ripresa che si apre con gli stessi effettivi di partenza per entrambe le squadre e gioco che ricalca la prima frazione.

 

       

Bruccini

Chiecchi

Polverini

Serafini

Al sesto un cenno di vita biancoblù, su tiro dalla bandierina, Ripa manda alto di testa. Baù capitalizza al meglio, la sua prestazione “incolore” da fantasma dispettoso, riuscendo a trovare un'ammonizione stupida, per un fallaccio inutile nel cerchio di centrocampo ai danni di Guglieri. Giallo meritato che lo mette fuori causa per il prossimo incontro, considerata la diffida. 10' Pro in bambola, i due centrali lasciano andare Saù verso l'area di rigore senza contrastarlo, salta Caglioni in uscita disperata, tiro secco a botta sicura che viene ribattuto, ma la difesa ne combina un'altra rischiando la clamorosa autorete, con la palla che termina fortunatamente in angolo. Dalla bandierina, palla in mezzo dove Marconi prova il colpo di tacco, Caglioni riesce a mettere nuovamente in corner. Primo cambio per la Pro, dentro Sarno a sorpresa per Pivotto che uscendo parlotta fitto con mr. Cosco. Il nuovo entrato si mette subito in evidenza conquistando una punizione che è un corner corto. Battuta tagliata sul secondo palo che chiama alla parata Pansera. 14' conclusione di Pacilli che esce di pochissimo. L'innesto di Sarno, sembra dare almeno una minima scossa ai biancoblù. Fase caratterizzata dai cambi, per il Lecco esce Mancinelli per Ciasca, per la Pro esce l'impalpabile Baù per l'inserimento di Urbano. Ennesimo errore della difesa bustocca che lancia Ciano in solitario, ma l'arbitro ravvede un fuorigioco molto dubbio. In evidenza ancora Sarno con una conclusione che esce di poco. Al 14' punizione insidiosa di Aquilanti, deviata in angolo da Pansera con i pugni. Un minuto dopo è Pacilli, senza fortuna a chiamare nuovamente in causa l'estremo difensore lecchese. Pro alla ricerca del pareggio con un briciolo in più di convinzione e mette in difficoltà il Lecco che fatica visibilmente a tenere, e dà l'idea di dover crollare da un momento all'altro, ma i biancoblù, si perdono inesorabilmente sulla trequarti campo, non riuscendo a trovare sbocchi per la via della rete. Non succede in pratica nulla sino alla mezz'ora, con gli uomini di Cosco che continuano senza fortuna a cercare il pareggio ma senza andare alla conclusione, mentre i padroni di casa soffrono visibilmente ma resistono, più per la pochezza dei tigrotti che per meriti propri. Da segnalare un sospetto tocco di mano in area lecchese. Il tecnico bustocco prova la carta della disperazione, inserendo Paponetti, fuori da mesi per Pacilli. 33' occasionissima per la Pro, per agguantare il pareggio, ma sprecata in maniera pacchiana da Ripa. Urbano scende viene scalciato da dietro, riesce a resistere alla carica e serve in area il defilato Ripa che da ottima posizione però calcia malissimo: Sarno, meglio piazzato al centro protesta con il compagno. Sul rovesciamento di fronte, Aquilanti salva su Marconi, con esperienza una situazione pericolosa. Al 36' è la dea bendata dice no al pareggio bustocco. Punizione dalla distanza, batte Sarno che mette la palla sull'interno del palo a Pansera battuto, la palla rimbalza nell'area piccola, Urbano batte a botta sicura di piatto ma il neo-entrato attaccante Parodi, si trasforma in ottimo difensore e riesce a ribattere. Lecco che continua a soffrire ma la Pro non trova varchi, unica azione da segnalare Urbano che da solo s'incarta al limite dell'area, venendo poi chiuso da due difensori, su cui poi commette anche fallo. Per i padroni di casa ormai al limite entra in campo anche il giovanissimo Galli al posto di Sau e diventa l'uomo decisivo per il raddoppio dei padroni di casa. Ripartenza lecchese Galli smista sulla sinistra per Marconi, che entra in area, dalla linea corta tira una prima volta, Caglioni ribatte la palla carambola su Chiecchi e ritorna sui piedi di Marconi che mette in fondo al sacco. L'arbitro concede cinque inutili minuti di recupero in cui i padroni di casa, rischiano anche di dilagare con un colpo di testa del solito Marconi. Pro come le polveri sottili, impalpabile non si vede, ma esiste. Forse...

 

 

 

 

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