LA CRONACA DELLA PARTITA

25 novembre 2007
Stadio "Speroni" di Busto A.
Campionato Italiano serie C1/A - Quindicesima giornata
PRO PATRIA 3

MANFREDONIA 0

.

 

PRO PATRIA: Capelletti, Candrina, Imburgia, Citterio, Giani, Pessotto II° (86' Nossa), Negrini, Dalla Bona, Rosso (67' Ardemagni), Castellazzi, Cigardi (61’ Marino) 

In panchina: D’Auria, Bruni, Francioso, Ceriani - All. De Giorgi (Marco Rossi squalificato) 

MANFREDONIA: Frison, Tursi, Franco, Bergamelli, Pagliarulo, Barbagallo, Paris (75' Rana), Del Sole (81' Mineo), Sau, Pirrone, Genchi (52' Cossu) 

In panchina: Leacche, Bortel, Kras, Scarpitta - All. Novelli 

Arbitro: Donati di Ravenna (Riviello e Ventura) 

Marcatori: 3' Dalla Bona, 41’ Citterio, 82' Ardemagni


Ammoniti: Dalla Bona e Pessotto II° (Pro); Pagliarulo, Pirrone e Paris (M) 

Espulso: 83' Sau (M) per proteste 

Angoli: 6-5

Recupero: 6' (2+4)

NOTE: giornata umida con scampoli di sole, terreno leggermente allentato. Spettatori 1.400 circa, (470 abbonati + 85 mini-abbonamenti). Una quarantina ospiti. Settore degli ultras di casa vuoto, per solidarietà dopo l'omicidio di Gabriele Sandri. Prima dell'inizio gara, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria del maresciallo capo Daniele Paladini, ucciso in Afghanistan in un attentato. 



Una Pro, largamente rimaneggiata, sale in classifica, centrando un altro tre a zero dopo quello inflitto al Legnano, nel derby. 

Biancoblù, scesi in campo senza gli squalificati Anania, Gasparello e Vecchio, oltre al capitano Paolo Tramezzani, alle prese con uno stiramento, con Trezzi che ha dovuto alzare bandiera bianca a poche ore dal match. 

I tigrotti sono stati lucidi e concreti, capitalizzando al massimo il vantaggio arrivato in avvio di gara con una splendida punizione, calciata magistralmente da Dalla Bona. Hanno poi contenuto la sterile reazione degli ospiti, che hanno avuto delle occasioni solo su distrazioni e leggerezze della retroguardia bustocca. Per il resto normale amministrazione, con la Pro, che avrebbe potuto tranquillamente rimpinguare il bottino se fosse stata solo più attenta in fase di realizzazione. Unico neo della giornata, se proprio si vuole cercare il classico pelo nell'uovo, aver tenuto la gara aperta anche sul 2-0, pur contro un avversario che non aveva nulla per intimorire i biancoblù incerottati per vari motivi.

Da segnalare le buone prestazioni di Citterio, Cigardi, Negrini e Pessotto II°; quest'ultimo al momento della sostituzione, salutato quasi da una standing-ovation. Buono il rientro in campo, tra i pali di Andrea Capelletti, otto anni di fedeltà tigrotta, all'esordio in campionato in questa stagione. Ottimo il rendimento di Ardemagni, in due sole presenze in campionato con soli 26 minuti giocati, ha già realizzato una rete. 

Negli ospiti, disposti bene in campo, a tratti ordinati, ma al di là della corsa, praticamente innocui; la bassa età, poco più di vent'anni di media, ha influito non poco sul risultato. Clamoroso l'errore, del difensore centrale sul terzo goal, che con il suo colpo di testa ha praticamente rimesso in gioco Ardemagni, per una realizzazione tra le più facili.

Bene i singoli Franco e Paris che sulla fascia sinistra nella prima frazione di gioco, hanno creato diversi problemi. Pericoloso l'attaccante Sau, nonostante le poche palle giocabili. 
Per la Pro è il quinto risultato utile consecutivo in campionato, con 11 punti conquistati, nove reti realizzate e solo due subite. 

Pro Patria, in campo con la classica maglia, con Cigardi che rileva, Trezzi infortunato dell'ultima ora. Con Rosso al centro dell'attacco al posto di Gasparello ed a centrocampo Castellazzi per lo squalificato Vecchio. Schieramento con il 4-3-3, con Vanni Pessotto, piazzato davanti alla difesa.

         

Cigardi

         

Castellazzi

Manfredonia, sul terreno di gioco in completo verde, che deve rinunciare agli squalificati Romito, con i suoi 27 anni il più anziano della squadra e del regista Burrari, schierati anch'essi con il 4-3-3, con punta di riferimento, Marco Sau, con sei centri in stagione.

Pronti via, ed il tecnico biancoblù Marco Rossi, con il d.s. Angelo Carbone, non fanno in tempo ad accomodarsi in tribuna stampa, che arriva un brivido per la retroguardia bustocca. 

Su un innocuo pallone lanciato dalla metà campo, Candrina, probabilmente ingannato da un rimbalzo anomalo del pallone, sul terreno allentato, liscia clamorosamente la sfera, dando il via libera a Paris che s'invola sulla sinistra e poi entrato in area in solitudine, lascia partire un diagonale insidioso, sul quale "il Cappe" si fa trovare pronto con una bella deviazione in angolo di piede. La Pro reagisce subito; scambio a centrocampo e palla in profondità sulla sinistra dove Rosso si invola verso l’area, un passo prima di varcare la linea bianca, viene atterrato da Pagliaruolo, che si becca il giusto giallo. Dalla Bona, calcia da fermo e di destro pennella una splendida traiettoria con la palla che si spegne nel sette alla destra di Frison. Primo gol in campionato per il centrocampista biancoblù e per la Pro, gara in discesa. 

Dalla Bona realizza il gol del vantaggio


Nonostante il goal, di Dalla Bona, si gioca in un'atmosfera strana, con lo stadio in silenzio, su cui pesa l'assenza degli ultras di casa, rimasti lontano dallo "Speroni", come molte delle altre curve italiane, dopo l'uccisione di Gabriele Sandri. 

Bustocchi che controllano la gara senza particolari problemi, anche perchè la reazione dei pugliesi non è certo in grado d'impensierire. Gli unici che si danno da fare sono Paris e Franco sul settore di sinistra. 

Senza insistere più di tanto, la Pro, prova a chiudere definitivamente la gara, andandoci vicina al 22' con Rosso che di testa gira di poco fuori, un bel traversone di Imburgia. Quindi al 27', ci prova Negrini, con una sua percussione, ma viene "rimbalzato", dalla difesa avversaria. I biancoblù, quando decidono di presentarsi in avanti, mettono a nudo le lacune degli avversari, che ogni volta che vengono presi in velocità vanno in tilt, anche perchè in difesa lasciano ampi spazi, anzi delle vere e proprie praterie. 

Manfredonia, che prova a farsi vedere alla mezzora con Genchi, che dalla distanza lascia partire un diagonale che Capelletti vede sbucare tra una selva di gambe e, con un rimbalzo proprio davanti all'area piccola. Ottimo il riflesso e palla deviata in angolo. Ficcanti le ripartenze bustocche, ma non riescono a trovare la via della rete, per eccesso di egoismo come al 29' quando Cigardi, in pratica compie un coast-to-coast, in solitario poi al limite dell'area invece di servire Negrini liberissimo sulla sinistra, cerca la soluzione personale, regalando il pallone a Frison, con un tiro molle. 

La gara sembra trascinarsi stancamente, in vista del riposo, con Pessotto e Castellazzi a chiudere ogni varco, con i tigrotti che hanno un calo di tensione che per poco costa carissimo. Il numero sette Paris, viene lasciato clamorosamente libero nell'area piccola, girata secca che si perde di poco sopra la traversa.

Pro, più che altro in balia di se stessa, con il calo di attenzione, che dell'avversario, con Paris e Franco che rendono la vita difficile per alcuni minuti. 

Ripreso il filo, i tigrotti, si portano in avanti con la convinzione di voler chiudere la gara. Cosa che avviene al 41'. Bell'azione biancoblù che viene bloccata in angolo dai pugliesi. Dalla Bona mette palla in mezzo, Citterio, arpiona in mezzo all'area, si gira e lascia partire un bolide che s'insacca nel sette. Per il difensore centrale, secondo centro in campionato dopo quello di Legnano.

Tigrotti che potrebbero triplicare, Castellazzi lascia partire un destro che impegna severamente Frison. Sulla sponda opposta ci prova Pagliarulo, con Capelletti che blocca.

..

L' esultanza al goal di Citterio

..

         

Giani

         

Imburgia

Al ritorno delle squadre in campo i biancoblù si rendono subito pericolosi un paio di volte, prima con Rosso, quindi con Negrini, ma senza fortuna. 

Ospiti che provano a cambiare il corso dell'incontro, con il tecnico Novelli, che in avanti cambia una delle tre punte, sostituendo Genchi con Cossu. 

58' errore di valutazione della terna arbitrale, che non vede Sau in fuorigioco; l'attaccante raccoglie in mezzo all'area e lascia partire un sinistro al volo che si stampa in pieno sulla traversa a Capelletti battuto, con la difesa bustocca che invano chiama l'off-side dell'attaccante pugliese. 

61' azione insistita della Pro in avanti, Cigardi tenta la soluzione in solitario, ma viene steso al limite dell'area con un brutto fallo, che prima lo costringe a farsi curare a bordo campo, quindi ad abbandonare il terreno di gioco, con Marino che lo rileva. 

Ed è proprio il neo-entrato che crea diverse volte lo scompiglio in area avversaria. Al 66', con un doppio passa salta un difensore, si porta sul fondo ed al momento di servire i compagni al centro, viene bloccato dall'uscita disperata di Frison. 

Tocca quindi ad Ardemagni, scendere in campo, con Rosso che gli lascia il posto. 

Gli ospiti provano vanamente a portarsi in avanti, ma senza creare pericoli di sorta. Da segnalare solo una sceneggiata di Cossu, che in area simula di aver ricevuto un colpo in viso, salvo poi correre bello visto nemmeno dieci secondi dopo, beccandosi giustamente i fischi del pubblico. 

Al 75' Novelli, cambia anche Paris con Rana, provando così un 4-2-4, ma senza effetti, se non quello di scoprire di più il reparto arretrato dove le sgroppate di Marino e Negrini creano più volte problemi. 

All'82' la Pro triplica, lancio in profondità per Ardemagni, il quale sarebbe in off-side, ma con incredibile leggerezza un difensore ospite tocca di testa rimettendolo in gioco. L'attaccante biancoblù riceve palla indisturbato, si porta al limite dell'area e con un rasoterra centrale trafigge Frison. Per la sua prima rete in maglia tigrotta in nemmeno trenta minuti giocati. 


Attimi concitati, perchè l'assistente inizialmente rimane con la bandierina alzata, mentre l'arbitro Donati di Ravenna concede la rete. Proteste nemmeno troppo convinte dei pugliesi e palla al centro, con la gara definitivamente chiusa. 

La partita non riesce nemmeno a ripartire che Sau, trova il modo di farsi espellere, per plateali proteste, per un fallo non concesso a metà campo. 

Negli ultimi minuti i tigrotti fanno solo girare la palla per far scorre il tempo, con De Giorgi che all'86' concede a Vanni Pessotto la meritata passerella, accolto dagli applausi scroscianti da tutto lo stadio, con Nossa che lo rileva. Nei quattro minuti di recupero concessi, non succede nulla da segnalare. 

.

 

.