LA CRONACA DELLA PARTITA

 

17 febbraio 2008
Stadio "Speroni" di Busto Arsizio
Campionato Italiano serie C1/A - Ventiquattresima giornata 
PRO PATRIA 0

LECCO 2

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PRO PATRIA: Anania; Candrina, Tramezzani, Giani, Francioso, Dalla Bona, Pessotto II° (54' Cigardi), Vecchio, Trezzi (64' Rosso), Gasparello, Ardemagni.

In panchina: Capelletti, Nossa, Citterio, Imburgia, Fiorentino - All. De Giorgi (Rossi squalificato).
 
LECCO: Mazzoni, Narducci, Mussoni, Bottini, Villagatti, Galeotti, Chianese, Corti, Savoldi, Cortese (86' Ulivi), Vieri (76' La Cagnina).

In panchina: Varaldi, Romanelli, Riva, Fusco, Barbieri - All. GF. Motta

Arbitro: Marrocco di Pisa (La Grotteria e Colongo)

 

Marcatori: 74' Vieri II°, 81' Cortese
 
NOTE: giornata fredda, terreno in non perfette condizioni. Spettatori: 1.600 circa (470 abbonati + 80 tessere per tre gare). Un centinaio lecchesi tra tribuna e settore ospiti.
 
Ammoniti: Candrina, Trezzi e Francioso (Pro); Chianese, Narducci e Corti (L)
 
Angoli: 5-2
 
Recupero: 3' (0+3) 

 

E fanno quattro...

Con il Lecco, arriva la quarta sconfitta di fila, dopo il filotto di undici gare utili consecutive. Quarto capitombolo interno stagionale dopo quelli con Sassuolo, Venezia e Cremonese, ma che erano maturati con prestazioni di ben altro spessore ed impegno, dove la squadra era anche uscita tra gli applausi.

Sconfitta arrivata per di più contro una formazione che scendeva allo "Speroni" da penultima in classifica, reduce da tre sconfitte di fila, di cui l'ultima in casa e soli tre punti realizzati in trasferta, frutto di un unica vittoria esterna.

La Pro di oggi è apparsa una formazione accartocciata su se stessa, snaturata, sia nel modulo con il 4-3-1-2, che nella disposizione degli uomini con Dalla Bona, messo sull'esterno, rendendolo inoffensivo, mostrando un vera disorganizzazione di gioco; a tratti è sembrata anche rinunciataria e svuotata,  sempre macchinosa, in prigionia dei moduli e della tattica, priva dei collegamenti minimi e necessari per poter imbastire qualche pericolo al portiere avversario. E adesso per gli uomini di Rossi, se non è crisi poco ci manca, ma speriamo che s'inverta presto la rotta, per non ricadere nello stesso fuoco di fila della scorsa stagione.

 
Biancoblù che recuperano dopo tre mesi e mezzo Tramezzani e dopo due Cigardi, mentre mancano ancora all'appello Negrini (accenno di pubalgia) e Castellazzi, operato di menisco venerdì a Genova, oltre a Marino, spedito ancora in tribuna dopo aver rifiutato il trasferimento alla Canavese.

Rossi, squalificato per il suo sesto turno stagionale, dei sette complessivi comminati si accomoda in tribuna stampa con il d.s. Carbone, mentre in panchina siede il secondo De Giorgi.

Pro Patria, che ripropone come domenica scorsa a Cava de' Tirreni, il 4-3-1-2, con Anania in porta, linea di difesa che vede come esterni Candrina ed il capitano Tramezzani. Coppia centrale con Francioso e Giani con Citterio, che siede in panchina per scelta tecnica, con Imburgia, che ha scontato il turno di squalifica.

Centrocampo con Pessotto II°, Vecchio e Dalla Bona, dirottato sulla corsia destra a sostegno di Trezzi, posizionato dietro Gasparello ed Ardemagni, che per la prima volta parte da titolare in stagione, venendo preferito a Rosso. Completano gli uomini in panchina il neoarrivato Fiorentino e Nossa.

Lecco degli ex Corti e GF. Motta, che è privo del difensore Campi, oltre che degli infortunati Altobelli Jr., Bernini e Merenda. Schierato con il classico 4-4-2, del tecnico di Vimercate, che presenta tra i pali, Mazzoni, linea difensiva formata da destra con Narducci, Villagatti, Galeotti e Mussoni. Centrocampo con Bottini, Corti, con la fascia da capitano, Chianese e Cortese. In avanti SavoldiJr, con Vieri II° posizionato qualche metro più dietro.


Trezzi contrasta l'ex Corti

Primi minuti di gioco, con gli ospiti che sembrano più manovrieri, cercando di portare almeno tre giocatori a ridosso della linea difensiva bustocca, ma senza mai creare pericoli concreti. Al 7' il primo tiro verso la porta, con Tramezzani che calcia una punizione, respinge la difesa ospite, Giani raccoglie al limite dell'area, ma si coordina male e calcia fuori.

Con il passare del tempo, diventa protagonista l'arbitro pisano, il Sig. Marrocco, che vedendo una partita tranquilla, trova bene il modo di estrarre cartelli a sproposito per movimentarla.

Prima ammonisce Trezzi, che in percussione centrale, resiste a due cariche, poi all'ennesimo contrasto con un giocatore avversario cade a terra, con l'arbitro che gli mostra senza perchè il giallo. Passano pochi minuti e tocca a Candrina rimediare il cartellino, per un normalissimo contrasto in fase difensiva, e siamo solo all'undicesimo di gioco.

Poco dopo il primo quarto, i biancoblù, prendono apparentemente in mano il gioco. Prima azione pericolosa che si sviluppa sulla fascia destra del fronte d'attacco bustocco, con Candrina che dal fondo scodella in mezzo, Gasparello interviene di testa, mandando alto sopra la traversa, anticipando però Ardemagni, meglio posizionato, alle sue spalle, già pronto a colpire. Un minuto dopo è Tramezzani che si accentra e lascia partire un tiro secco dalla distanza che si perde di poco alto.


Ardemagni

18' e l'arbitro regala un altro cartellino, questa volta il colpito è un giocatore bluceleste, Chianese, reo di simulazione, dopo un altro normale contrasto a tre quarti campo. Gara che risulta molta spezzettata, senza particolari emozioni ed azioni degne di nota, per diversi minuti; da segnalare solo un paio di maldestri rinvii dei giocatori lariani, ma che non creano conseguenze.

La Pro, mantiene vanamente il pallino delle operazioni senza però trovare un minimo di fluidità nella manovra e quindi di creare pericoli, con Gasparello ed Ardemagni, che giocano spesso vicini rischiando più volte di pestarsi i piedi, mentre Dalla Bona, costretto a vagare sulla fascia destra è spesso e volentieri dimenticato dai compagni. Gli ospiti provano qualche volta a ripartire in velocità, sull'asse Cortese-Vieri-Savoldi, scambiandosi spesso il pallone sulla trequarti campo, ma senza pungere, per un Lecco che nello stile di Motta, è ben raccolto nella propria metà campo, senza portare molti uomini in quella avversaria. Da segnalare un brutto fallo di Narducci, che in scivolata, lungo la linea laterale entra duramente su Trezzi, dopo essere stato saltato, con Marrocco che sventola il quarto giallo. Al 28' azione fotocopia della Pro, questa volta sul fronte sinistro, con Tramezzani che mette in area dal fondo un bel cross alto, ancora Gasparello, sul primo palo gira di testa, mentre alle sue spalle Ardemagni risulta meglio posizionato. Nel grigiore da segnalare una punizione per i bustocchi, ma senza pericoli ed una conclusione dal limite, sballata di Pessotto.


Tramezzani

 

Unico vero pericolo per la porta lecchese al 42' quando Tramezzani, serve lungo Ardemagni, che con uno stop a seguire salta netto un avversario e punta deciso all'area di rigore, mentre un secondo giocatore bluceleste gli allunga di quel poco la sfera, che permette a Mazzoni, in uscita bassa di sventare la situazione.


       
Ardemagni         Gasparello
       
Francioso e Vieri         Giani

 

La ripresa si apre con una Pro, che sembra più intraprendente rispetto al Lecco, che però nei primi minuti conquista due calci d’angolo e sfiora il vantaggio con una conclusione in acrobazia del difensore centrare Villagatti, palla tesa che sembra indirizzata in porta, ma è un giocatore lariano, Savoldi, che manda fuori, trovandosi proprio sulla traiettoria del pallone. Sull'azione seguente è la Pro ha sfiorare il goal; cross dalla destra, che trova la difesa ospite mal posizionata, Ardemagni, di testa allunga la traiettoria sul secondo palo, dove è appostato Gasparello, il quale ha un buon guizzo e conclude in semirovesciata, Mazzoni, con un colpo di reni riesce a togliere la palla dall'angolino basso. Dalla bandierina, arriva una palla tesa, che la difesa lariana cerca di liberare, ma arriva proprio nei piedi di Vanni Pessotto, che prova una volè, che termina altissima.

Al 54' primo cambio per la Pro, esce proprio Pessotto, per Cigardi, fermo da due mesi. Un cambio che non risulta chiaro, se per motivi tattici o per infortunio, fatto sta che, chi lascia il campo lo fa non a cuor leggero anzi...

Da questo momento i biancoblù, vanno completamente in confusione, i collegamenti tra i reparti saltano, la squadra perde la bussola con giocatori fuori posizione, dando la palese impressione di non sapere cosa fare quando arriva loro la palla. Pro che per diversi minuti di gioco, vede oltre ai quattro difensori in linea, Dalla Bona e Vecchio piazzati davanti alla difesa, con Cigardi e Trezzi larghi una ventina di metri più avanti, e isolatissimi e spaesati i due attaccanti Gasparello e Ardemagni.  

Lecco che lascia il solo Savoldi in avanti, allungandosi notevolmente sul terreno di gioco.

Passano dieci minuti ed arriva il secondo cambio, con Rosso che rileva un Trezzi, andandosi completamente ad estraniare dalla manovra con il passare dei minuti. Prima palla per il nuovo entrato che va a impattare su un cross dalla bandierina, allungando la traiettoria ma senza che nessun compagno segua l'azione.

Trezzi

Un paio di minuti dopo è ancora Rosso, con una bella azione personale, a rendersi pericoloso, taglia il campo in diagonale dietro le due punte, portandosi avanti il pallone di testa, lasciando poi partire una conclusione al volo che si perde di poco alta sopra il sette alla sinistra di Mazzoni.

Pro Patria, che sul settore difensivo di sinistra và in difficoltà, con Tramezzani, che dimostra di non avere il ritmo gara, subendo le incursioni di Chianese che con percussioni e scambi ravvicinati continui con Corti, riesce ad aprire diversi varchi.

L'arbitro Marrocco, grazia poi Savoldi jr, già ammonito, per un brutto intervento in copertura su Cigardi, proprio sotto gli occhi dell'assistente. La gara sembra ormai incanalata sullo 0-0, con la Pro, che pur senza correre pericoli concreti da l'idea di prendersi l'imbarcata da un momento all'altro ed infatti l'equilibrio si rompe improvvisamente al 74'. Corti, si trova ancora inspiegabilmente libero sulla trequarti sinistra del campo e serve in verticale in area Vieri, che prende il tempo al proprio marcatore, mentre Anania esce con colpevole ritardo, per l'attaccante lecchese è semplicissimo toccare a rete, nonostante l'intervento in disperata di Candrina. Nell'occasione il giocatore lariano s'infortuna rimanendo a bordo campo, ed al suo posto entra La Cagnina.

I biancoblù, si fanno letteralmente prendere dal panico, e non riescono ad imbastire la minima reazione, andando completamente in tilt. Rischiando di andare sotto un paio di minuti dopo per l'ennesima incursione questa volta sull'asse Bottini-Chianese. Il tutto mentre Luca Mazzoni (nato il 29.3.84 a Livorno), come quando vestiva la maglia del Pavia, alcune stagioni fa, prende a provocare a ripetizione i tifosi bustocchi, con gesti vistosi delle mani e del corpo, senza che nessuno della terna arbitrale intervenga.

All'81' il raddoppio del Lecco, arriva con La Cagnina , pronto ad evitare una maldestra applicazione del fuorigioco, dalla retroguardia bustocca, scaricando un pallone sulla sinistra, dove Cortese, tutto solo lascia partire un potente diagonale a mezza altezza, sul quale Anania è senza colpe. Sotto di due reti e, con la quarta sconfitta di fila ormai certa, la formazione di Rossi, prova a portarsi in attacco, dove conquista diversi calci d’angolo, andando vicino alla rete in due occasioni, prima con un colpo di testa di Dalla Bona, in mischia con Mazzoni, che para in due tempi, deviando ancora in corner poi con una conclusione di Gasparello che esce di poco a lato.

Reazione tardiva ed inutile infatti poco dopo l'arbitro decreta la fine.

Si finisce con qualche giusto e sacrosanto urlo e fischio di disapprovazione ed un timido accenno di contestazione.

 


 

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