LA CRONACA DELLA PARTITA

 

20 aprile 2008
Stadio "Miramare" di Manfredonia
Campionato Italiano serie C1/A - Trentaduesima giornata 
MANFREDONIA 3

PRO PATRIA 3

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MANFREDONIA: Frison, Bortel, Kras (75' Genchi), Pisciotta, Pagliarulo, Bergamelli, Arigò Romito (66' Scarpitta), Filippini, Burrai, Saù (74' Rana).

In panchina: Bindi, Mandorlini, Barbagallo, Giglio - All. Andrea Pensabene

PRO PATRIA: Capelletti, Candrina, Imburgia, Giani, Citterio, Pessotto, Cigardi (61' Rosso), Dalla Bona, Gasparello (85' Schiavano), Castellazzi, Trezzi (68' Ardemagni)

In panchina: D'Auria, Nossa, Francioso, Frattini - All. Marco Rossi

Arbitro: Corletto di Castelfranco Veneto (Tv) - (Minardi - Savelli)

Marcatori: 11' Castellazzi (Pro), 30' Saù (M), 31' Trezzi (Pro), 49' rig. Filippini (M), Kras 54' (M), 72' Rosso (Pro)

NOTE: giornata primaverile, con temperatura gradevole. Terreno sintetico 1.500 spettatori circa (1.224). Nove tifosi biancoblù al seguito. All'85' esordio assoluto con la maglia della Pro, per Schiavano.

Ammoniti: Pisciotta e Arigò (M); Capelletti, Candrina, Catellazzi, Imburgia (Pro)

Espulsi: Dalla Bona (Pro) al 45', Filippini (M) al 58'

Angoli: 13 - 4

Recupero: 8' (5 + 3)

 

Un arbitro dalla coscienza sporca si para davanti alla Pro Patria, che stava conducendo con merito a Manfredonia, combinandone di cotte e di crude. Espelle Dalla Bona, unico reo in una mischia scatenata dal giocatore di casa Pisciotta, che era andato a mettere le mani in faccia Candrina. Non seda la rissa tra le due panchine innescata dai sipontini, Regala ai pugliesi un rigore, non inesistente, ma onirico. Poi accorgendosi di averla fatta enorme, espelle il centravanti del Manfredonia Filippini per motivi oscuri ai più. Nel finale conclude la sua giornata sorvolando su un netto fallo da rigore su Ardemagni, e poi non sedando ancora una volta la terza rissa che nasce al suo fischio finale. Insomma ne ha combinate di cotte e di crude, ed è il Signore che nel campionato scorso arbitrò Pro Patria-Ivrea, con il goal dentro di un metro non concesso ed il rigore su Artico non fischiato. Complimenti a lui ed a chi si ostina a mandarlo in giro.

Pro Patria, che nonostante le assenze (Marino, Ceriani, Vecchio, Tramezzani, Anania e Negrini) è apparsa decisamente più motivata e grintosa rispetto alle ultime giornate e se non era per le scellerate decisioni arbitrali, poteva tranquillamente portare a casa la vittoria, considerato che i padroni di casa avevano subito nettamente il raddoppio di Trezzi, ma trovandosi poi in superiorità numerica e con un rigore regalato hanno trovato la forza di mettere la partita dalla loro parte. Sono stati bravi gli uomini di Marco Rossi, prima di tutto a non reagire alle continue provocazioni che arrivavano dal campo e dagli spalti, con gli spettatori a ridosso del terreno di gioco, inservienti e quant'altro che si permettevano di tutto e di più oltre all'arbitraggio e poi trovare la forza di andare a cercare il pareggio. Biancoblù che hanno speso molto sul piano fisico, per l'espulsione di Dalla Bona alla fine del primo tempo, con Castellazzi in campo per tutti i 90' di gioco, ma che hanno speso tanto anche sul piano mentale per tenere la calma, in una partita giocata da un certo punto in avanti sul piano nervoso in un'altalena di emozioni continue.  

Si parte in una bella giornata si sole da Primavera inoltrata, con i nove tifosi biancoblù al seguito che provano e riescono a farsi sentire. Maglia da trasferta, con il completo total-black per la Pro, tenuta biancoceleste per i padroni di casa che lamentano diverse assenze tra infortuni e squalificati, con il tecnico Pensabene, che preferisce avvicendare tra i pali Bindi con Frison.

Inizio di gara con due squadre guardinghe che si studiano ma con il passare dei minuti è la Pro ha prendere in mano le redini dell'incontro. All'undicesimo arriva il primo goal della Pro. Gasparello recupera palla toccando poi per Trezzi che mette in azione  Cigardi sulla destra, cross basso al centro dove irrompe Castellazzi, che manda in rete con un rasoterra in diagonale, per quello che è il suo primo goal in assoluto tra i professionisti.

Pro sempre pericolosissima e vicina al raddoppio al 16', prima con un'azione personale di Cigardi che dal limite perde prima l'attimo per battere a rete poi recupera e lascia partire un tiro con Frison che vola a togliere il pallone destinato a finire in fondo al sacco, con una deviazione in angolo fatta letteralmente con le unghie. Dalla bandierina, batte Trezzi, svetta Gasparello che gira di testa a rete con Frison che si supera una seconda volta ribattendo d'istinto il pallone, dalla ribattuta nasce una mischia con Candrina che prova la conclusione che viene ribattuta dalla schiena di un difensore di casa, poi l'arbitro ferma il gioco, fischiando un fallo di mano di un giocatore bustocco. Pro Patria che controlla tranquillamente la partita e padroni di casa che faticano ad arrivare sulla trequarti campo.

Emozioni vibranti a cavallo della mezzora di gioco. Prima gran parata di Capelletti, su tiro di Filippini, palla che rimane in circolazione con l'estremo difensore bustocco che rimane poi fuori dai pali, non capendosi con i compagni di reparto, consentendo agli avversari di recuperare la palla, che termina poi nei piedi di Saù, lesto a battere a rete, con la porta praticamente sguarnita, portando così i padroni di casa sul momentaneo pareggio. Nemmeno il tempo di mettere il pallone a centrocampo, che i tigrotti si riportano in vantaggio. Riparte il gioco, Cigardi lavora la sfera e poi serve in profondità Gasparello che gira di testa sulla sinistra per Trezzi, che da posizione defilata da dentro l'area lascia partire un diagonale di prima intenzione, che s'infila proprio nel sotto la traversa alle spalle di Frison, per un vero e proprio euro-goal.

Sipontini in avanti al 35' quando da un calcio d'angolo, Kras lascia partire un tiro improvviso dalla sinistra, Capelletti si supera e devia ancora in corner.

Arriva poi la rissa nell'area di rigore della Pro, Pisciotta mette le mani addosso a Candrina, poi si lascia andare a terra in piena sceneggiata, quindi un inserviente colpisce con un calcetto Cigardi, mentre una monetina lanciata dalla tribuna colpisce Capelletti al corpo. Si aspetta l'intervento dell'arbitro per riportare la calma, in attesa quanto meno del giallo a Pisciotta per il fallo su Candrina e la simulazione.  Aria molto tesa in campo con le due panchina che si scontrano verbalmente. L'assistente sotto la tribuna dalla parte opposta del campo, non si capisce come vede, tra i colpevoli Dalla Bona il quale si vede sventolare il cartellino rosso. Il giocatore biancoblù visibilmente sorpreso perde poi le staffe e mette le mani addosso all'arbitro prima di andare fuori dal campo. Volano altri cartellini tra cui quello a Capelletti e c'è anche l'allontanamento dal terreno di gioco di un dirigente dei sipontini. Il tutto in un clima da corrida, non da partita di calcio. Quando il gioco riparte la Pro si rende pericolosa con Gasparello che entra in area palla al piede, ma non riesce a trovare il varco per il tiro, con l'arbitro che poi ferma l'azione per fuorigioco di Castellazzi. Dopo cinque minuti di recupero arriva la fine della prima frazione, dalla panchina di casa partono in diversi alla caccia di Nossa, con l'intervento del team manager bustocco a calmare le acque non facilmente.

 

Al ritorno sul terreno di gioco, i padroni di casa cercano subito di fare valere la superiorità numerica, già dopo soli centoventi secondi dal fischio d'avvio. Doppio corner per il Manfredonia, sul secondo tiro dalla bandierina Giani salva praticamente sulla linea bianca, una colpo di testa di Saù. Scocca il minuto quarantanove ed arriva il secondo madornale errore dell'arbitro. Romito, alla ricerca inutile del pallone che era ormai destinato sul fondo, scivola da solo sul terreno di gioco e va a terra con Trezzi alle spalle. L'assistente che aveva già indicato l'espulsione di Dalla Bona, segnale all'arbitro un fallo inesistente per un rigore completamente inventato che Filippini, dopo vibranti e continue proteste dei giocatori bustocchi realizza. 

Passano poco meno di cinque minuti ed arriva la terza marcatura del Manfredonia. 54' difesa bustocca che si fa cogliere di sorpresa dalla discesa di Saù, il quale poi mette al centro per l'accorrente Kras che di sinistro brucia Capelletti.  Dal 2-1 per la Pro al 3-2, nel giro di nove minuti di gioco e subisce il colpo dando l'impressione di non aver più la forza di reagire con i padroni di casa che sulle ali dell'entusiasmo vanno vicini alla quarta segnatura.

Al 57' Corletto ne combina un'altra delle sue, espellendo l'attaccante dei padroni di casa Filppini, per cause sconosciute a tutto lo stadio "Miramare" di Manfredonia.

Pro Patria che attua il primo cambio con l'inserimento di Rosso in sostituzione di Cigardi, poco dopo l'ora di gioco. In campo volano più calci sulle gambe e caviglie degli avversari che sul pallone, con falli continui da ambo le parti con l'arbitro ed i suoi assistenti che non riescono più a tenere in mano la gara come al 65' quando arriva l'ennesima perla di Corletto. Pessotto subisce un fallaccio poco oltre il centrocampo, rimane a terra con l'arbitro che lascia proseguire, contropiede dei padroni di casa in tre contro uno, con Castellazzi in disperato recupero, arrivano al tiro con Capelletti che salva la propria porta con un gran intervento.

Pensabene opera la prima sostituzione inserendo Scarpitta, per il numero otto Romito e pochi minuti dopo arriva anche il secondo cambio per la Pro, esce Trezzi per Ardemagni con la formazione bustocca visibilmente sbilanciata in avanti.

Pareggio della Pro, con un grandissimo goal di Rosso al 72': azione sul fronte sinistro dell'attacco bustocco, Gasparello riceve palla servendo al limite dell'area il neo-entrato Rosso il quale lascia partire una conclusione potente e precisa in diagonale che batte sul primo palo e s'insacca in rete.

Gara che si placa sul piano nervoso per una decina di minuti, fino all'83' quando arriva un'occasione per i pugliesi all'83', con il neo entrato Rana che ciabatta una buona iniziativa di Bergamelli. Arriva poi l'ennesimo giallo per i giocatori della Pro, ed è Imburgia che lo riceve, per una fallo nei pressi del limite dell'area. Punizione da posizione pericolosa batte Burrai con un tiro velenoso destinato all'angolino con Capelletti pronto a salvare ancora la propria porta volando a deviare in angolo. 85' per la Pro fa il suo esordio assoluto Schiavano rilevando Gasparello sfinito. Gli uomini di Rossi, riescono a prendere diverse punizioni dal limite, ma la barriera è sempre a due passi, con Corletto che rimane a guardare. Lo stesso arbitro a seguito di un calcio piazzato a favore dei tigrotti,  non vede una netta trattenuta in area su Ardemagni, che vola a terra, mentre era sulla traiettoria per colpire il pallone di testa. Al secondo minuto di recupero, punizione per il Manfredonia, da posizione pericolosa, Burrai batte benissimo, stacca Rana di testa ottimo il riflesso di Capelletti che vola a smanacciare.

Pro Patria in avanti, prima al tiro con Rosso, poi Ardemagni, al momento di calciare viene letteralmente scaraventato ancora a terra, l'arbitro inizialmente indica il dischetto del rigore, ma poi incredibilmente fa continuare. Palla ancora in gioco, tiro di Schiavano, che da solo l'illusione del goal colpendo l'esterno della rete dopo una deviazione, che Corletto non rileva, fischiando in pratica il termine delle ostilità calcistiche ma inizia poi l'ennesimo round con le provocazioni continue dei giocatori di casa ed "addetti al campo", presenti in quantità decisamente superiore al consentito, per un pareggio che non serve a nessuno, anzi che complica forse definitivamente il cammino dei tigrotti verso la salvezza diretta.

 

 

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