LA CRONACA DELLA PARTITA

 

 18 dicembre 2005 ore 14:30
Stadio "Comunale" - Teramo
16^ GIORNATA SERIE C1 GIR. A
TERAMO  1

PRO PATRIA 0

 

TERAMO: Mancini, Dei (68' Ferri), Migliaccio, Movilli, Angeli, Favasuli, Nicodemo, Catinali, Manca (74' Marasco), Bondi, Taua
In panchina: Tazza, Franzese, Cascone, Margariti, Wahab - All Cari

PRO PATRIA: Arcari, Cioffi, Dato, Vecchio, Perfetti, Franchini, Valtolina, Bianco (46' Gibbs), Artico, Imburgia, Temelin
In panchina: Capelletti, Citterio, Davanzante, Iacono, Borgomaneri, Colombo - All. Discepoli

Arbitro: Vuoto di Livorno (Passalacqua - Iannilli)

Marcatore: 36' rig. Manca

NOTE: Temperatura rigida, bufera di vento e neve prima e durante la gara, campo ai limiti della praticabilità. Spettatori 1.500 circa, 25 da Busto.

Ammoniti: Arcari, Vecchio, Cioffi, Dato e Imburgia (Pro), Favasuli e Marasco (T)
Espulsi: Discepoli e Dato (Pro), Angeli (T)

Angoli: 4-5
Recupero: 5'(0'+ 5')


S'interrompe la striscia positiva della Pro, che durava da nove giornate, imbattuta dall'ottava con la sconfitta a Marassi. Biancoblù, che ritornano così a ballare pericolosamente sulla linea dei play-out, dove sono ripiombati, anche per le pesanti assenze che martellano la squadra da inizio stagione.
A Teramo, si è giocato su un terreno al limite della praticabilità con il campo spalato in mattinata, ghiacciato in alcune zone, praticamente ai limiti della praticabilità, nella ripresa praticamente solo fango, con un tempo veramente da lupi, con bufera di neve prima e durante la gara, con un pallido sole nella parte centrale della ripresa. Linee del campo segnate in rosso, e pallone arancione per renderlo visibile ai giocatori.
Primo tempo con i bustocchi che hanno sofferto la veemente spinta dei padroni di casa, ma che non hanno poi portato reali pericoli alla porta di Arcari, se non tiri dalla distanza. Nella ripresa con il Teramo, in ovvio debito di ossigeno e forze, con GCD, che ha scelto un modulo più spregiudicato inserendo Gibbs, per Bianco, apparso più volte fuori dal gioco, la Pro ha cercato di fare qualcosa in più impengnando Mancini in diverse occasioni, con un episodio molto dubbio alla fine dell'incontro, con Gibbs, fermato per un fuorigioco di un compagno che si era disinteressato completamente all'azione, mentre il giocatore biancoblù s'involava verso la rete. Un'azione che ha infiammato il finale con il tecnico della Pro, espulso per proteste, poi è toccato a Dato, per uno "scambio" ravvicinato con un biancorosso, quindi è stato il teramano Dei a dover lasciare il campo per lo stesso motivo; con gli ultimi minuti di gioco più da corrida che da partita di calcio.

Pro con i soliti "magnifici sette" uomini in meno per infortuni vari sono fuori causa Ambrosetti, Barison, Romano, Salvalaggio, Tramezzani, Trezzi e Boscolo nella doppia veste di infortunato e squalificato. GGD, all'ultimo momento riesce a recuperare Valtolina e Vecchio entrambi in campo con problemi fisici. Quindi squadra schierata con Cioffi a destra, Dato a sinistra, coppia centrale con Franchini e Perfetti, a centrocampo con Valtolina a destra ed Imburgia a sinistra, in mezzo Vecchio con la fascia di capitano e Bianco, per un duo che insieme assomma complessivamente 41anni di età. In avanti il tandem Artico-Temelin. In panchina tre giovani della "Berretti", Borgomaneri, Iacono e Colombo.
Per i padroni di casa, l'allenatore Cari, non cambia nulla rispetto alla domenica precedente, e conferma una squadra che non ha particolari assenze di rilievo, e gioca assieme da inizio stagione, con modulo e schemi mandati a memoria. Modulo 4-3-1-2, con l'esperto Mancini tra i pali (ex portiere di Zeman a Foggia), difesa con Dei e Migliaccio esterni centrali Movilli ed Angeli. Centrocampo con Favasuli a sinistra quindi Catinali e Nicodemo. In avanti il possente fantasista brasiliano Bondi, dietro le due punte Manca-Taua.

Maglie classiche per entrambe le squadre, che solo dopo pochi minuti di gioco, diventano irriconoscibili per il fango, con i giocatori costretti più volte a ricorrere all'acqua della panchina, per sciacquarsi la faccia.
Partono subito forte i padroni di casa, che nonostante il terreno veramente infame impongono alla gara un ritmo indiavolato, con la Pro costretta sulla difensiva.

Già al 4' di gioco, tiro da ottima posizione di Migliaccio, deviato provvidenzialmente in corner da Dato, con la palla che esce di poco. All'undicesimo Taua, di sinistro calcia alto da dentro l'area di rigore.


Padroni di casa che contiunano ad attaccare con ritmo alto ed insistente, con la Pro che si difende con ordine, mentre un vento gelido spazza il campo.
Titubanza difensiva biancoblù dovuta al pessimo stato del terreno al 16' , Franchini perde palla e poi recupera prontamente su Manca, in bello stile.
18' altro tiro pericoloso dalla distanza questa volta di Favasuli, il biancorosso lascia partire un sinistro che si perde di poco a lato, con Arcari comunque sulla traiettoria.
Altre due occasioni per il Teramo, poco prima della mezzora al 26' Catinali mette al centro un cross pericoloso, Perfetti allunga la traiettoria, irrompe da dietro con Taua che manda fuori, poi al 28' Nicodemo, raccoglie un corto rinvio della difesa biancoblù, tiro forte di sinistro che esce di poco.
Cala d'intensità il ritmo dei padroni di casa e la Pro cerca di portarsi in avanti, ma si scopre ed arriva il svantaggio. 35' rilancio lungo di Mancini, che trova la difesa della Pro scoperta, Manca parte in contropiede con Arcari che stende l'avanti teramano, l'arbitro ammonisce il portiere bustocco e decreta il rigore che Bondi realizza.
Tigrotti che cercando d'imbastire qualcosa, nonostante il terreno ma non riescono a presentarsi dalle parti di Mancini.
Ultimo sussulto della prima frazione di gioco al 43'; per il Teramo cross dalla destra ed Arcari si fa sorprendere fuori posizione, la traiettoria lo supera e arriva dalla parte opposta dove Manca cerca la conclusione, pericolo per la porta biancoblù che sembra cadere per la seconda volta, ma Vecchio ci mette uno stinco e manda in angolo.

Al ritorno delle squadre sul terreno gioco timido sole e per la Pro, GCD manda in campo Gibbs, al posto di Bianco apparso spaesato durante la prima frazione, per una squadra che passa alla trazione anteriore a tre punte con Artico che arretra leggermente, con il modulo che passa al 4-3-3, con Imburgia, Vecchio e Valtolina a centrocampo, con i biancoblù che sono più reattivi rispetto ai primi 45' di gioco.
Torna a farsi vedere il Teramo al 52', con un tiro di Catinali, con Arcari che sventa.
Padroni di casa, che da qui in avanti pagano lo sforzo fatto nella prima mezz'ora di gioco in cui hanno impresso alla gara un ritmo forsennato e la Pro anche grazie al modulo più spregiudicato guadagna terreno.
Pro che si porta dalle parti Mancini, con un'azione elaborata seppure sul terreno al limite, scambio prolungato che vede diversi bustocchi coinvolti, Imburgia và giù a in mezzo all'area, la palla poi arriva sui piedi di Dato, che lascia partire un tiro che si perde abbondantemente fuori.
Tigrotti che impegnano severamente Mancini al 59'; bel velo di Gibbs a favorire l'inserimento di Imburgia, che lascia partire un siluro di sinistro su cui il portiere di casa vola a deviare. Pro in costante proiezione offensiva, ma fatica a creare problemi a Mancini.
Break offensivo degli abruzzesi su cui rischia l'ammonizione Bondi, che in area nei pressi di Cioffi si lascia andare a terra reclamando vanamente il penalty, con l'arbitro che lo và a redarguire.
Per i tigrotti al 78' punizione da posizione interessante, battuta da Imburgia con la palla indirizzata verso l'angolo basso ma viene deviata, l'azione poi prosegue con Valtolina che chiama ancora all'intervento Mancini.
84' punizione laterale del Teramo, in una delle rare sortite offensive della ripresa, traiettoria insidiosa su cui esce Arcari e blocca.
All'88' il clamoroso errore della terna arbitrale, che nega il pareggio alla Pro e poi costa l'espulsione all'allenatore Discepoli e Dato. Azione dalle retrovie con palla filtrante a Gibbs, Valtolina al di là della linea dei difensori si disinteressa completamente della palla, dando via libera al compagno che si lancia verso la porta. L'assistente del Sig. Vuoto, Passalacqua, alza inopinatamente e sbagliando pacchianamente l'interpretazione del fuori gioco. Veementi le proteste di Discepoli che viene espulso, poi volano colpi proibiti tra Dato e un biancorosso con il biancoblù che viene espulso dall'arbitro. Quindi tocca al teramano Dei lasciare il terreno di gioco. Ultimi minuti della gara al calore bianco dove volano colpi proibiti ovunque con lo stadio del Teramo, che diventa un catino infuocato, nonostante la temperatura.
All'ultimo secondo di gioco, azione pericolosa della Pro, con Mancini che in tuffo sventa il tiro angolato di Imburgia, con i biancoblù che rimediano così la quarta sconfitta stagionale.