LA CRONACA DELLA PARTITA

     Busto Arsizio stadio "Carlo Speroni"

Domenica 1 maggio 2005  ore 15:00

2 PRO PATRIA -  PRATO 1

36^ GIORNATA SERIE C1 GIR. A

PRO PATRIA: Capelletti, Citterio, Annoni, Boscolo, Ceccarelli, Perfetti, Dato, Morfeo (86` Ambrosetti), Valtolina, Tramezzani (76` Vecchio), Temelin

In panchina: Di Sarno, Davanzante, Imburgia, Elia, Bellosta - All. P. Sala

PRATO: Layeni, Sapienza (70` Evangelisti- 80’ Lugnan), Di Fausto, Rinaldini, Belotti, Akassou, Basso, Ouchene, Morante, Romano, Matri

In panchina: Gambardella, Camillini, Rosi, Brunetti, Gentili - All.  Discepoli

Arbitro:  Barletta di Bernalda (Matera) (Balasso-Confortin)


Marcatori: rig. 32` Rinaldini (Po), 45` Temelin (Pro), aut. 48` Akassou (Pro)

 

NOTE: Giornata estiva ed afosa. Terreno in perfette condizioni, tranne per la zona dell’area di rigore verso gli spogliatoi, con diverse pezzature nel terreno. All’89’ forte diverbio tra l’attaccante della Pro Elia, e l’allenatore, con il giocatore che abbandonava di corsa la panchina.

Ripresa iniziata con 7’ minuti di ritardo per un problema alla rete della porta verso l’Antoniana.

Spettatori 1.300 circa (609 abbonati) 14 da Prato.

Ammoniti: Boscolo (Pro), Di Fausto ed Akassou (Po)

Recupero: 4’ (1’+3’)

 

Partiamo dal fondo, 89’ di gioco, partita praticamente chiusa, con due squadre che traccheggiano a centrocampo senza affondare i colpi; Elia, che si era già scaldato a fine del primo tempo e poi per diversi tratti della ripresa, alternati a soste sulla panchina esterna della Pro, ha un forte alterco con l’allenatore biancoblù Patrizio Sala, che stà per mandare in campo Davanzante, mentre Temelin da un quarto d’ora circa, manda segni di stanchezza.

“Il profeta”, quando Davanzante si toglie la pettorina per entrare (ingresso poi saltato) tira un pugno secco sulla panchina, spostandola dalla sua posizione iniziale, e poi prende di corsa la via degli spogliatoi, sostenuto dagli applausi e dai corsi della tribuna, che invece non risparmia il trainer bustocco, già colpito più volte da cori ostili nel primo tempo. Cori ed inviti alle dimissioni, che si sono prolungati poi al triplice fischio finale e fuori dagli spogliatoi a fine partita.

Esplode così platealmente, la frattura dal il centravanti biancoblù e l’allenatore che a sopresa nelle ultime 3 partite lo aveva dirottato in panchina, non convocandolo nemmeno per la trasferta di Acireale, per “un’influenza”.

Insomma il peggior epilogo per il campionato della Pro, non ci poteva essere, oltretutto per festeggiare una salvezza che era il traguardo minimo stagionale, ed il ritorno alla vittoria dopo 3 mesi esatti.

Una Pro, che per la prima volta in stagione poteva contare su quasi tutti gli effettivi, gli assenti erano solo 4 Salvalaggio, Carbone, Barison e Trezzi, con gli altri due desaparecidos Guidetti e Fava, nemmeno portati in panchina, dove sedeva invece dopo 3 mesi Di Sarno. Ma è stata una prestazione a dir poco imbarazzante, con una squadra schierata con un 4-3-2-1, con Temelin unica punta di ruolo, e sfiancato dal duro lavoro in avanti, con corse continue per tutto l’arco della gara. Il tecnico Sala, a sorpresa ha preferito mandare in campo una formazione difensiva, contro l’ultima in classifica, che ha la peggior difesa del girone e non certo un attacco brillantissimo. 4 difensori di ruolo, più Dato e Tramezzani, per un partita casalinga contro il fanalino di coda, che è sembrato decisamente poca cosa, a tratti faceva anche tenerezza per la pochezza che dimostrava in campo, ma che a differenza della Pro, almeno qualche schema valido e verticalizzazione la mostrava.

Insomma era una partita da vincere con largo punteggio, facendo possibilmente far festa agli attaccanti e con loro il pubblico, che anche questa volta ha assistito ad uno spettacolo scadente, tralasciando volutamente quanto successo all’ultimo minuto di gioco.

 

Scarso anche il pubblico sugli spalti per circa 1.300 presenze, ma come dare torto, visto la bella giornata, che invitava verso altri lidi; con un solo striscione presenze nel settore dei popolari, quello del Pro Patria Clubs, mentre sono stati encomiabili gli “Ultras”, che per tutta la gara hanno sostenuto a gran voce la squadra.

Pro, in campo con la classica maglia e pantaloncini blù, Capelletti in porta, Ceccarelli-Citterio coppia centrale con Perfetti ed Annoni esterni, centrocampo con Boscolo davanti alla difesa, Dato sulla destra, Tramezzani  a sinistra, in avanti, il solo Temelin come unica punta con alle spalle Valtolina e Morfeo jr.

Prato con inusuale maglia nera, con intarsi laterali bassi bianchi, che si presenta con un 4-4-2, con Layeni in porta,  Sapienza e Di Fausto esterni, Belotti ed Akassou centrali, centrocampo con Rinaldini ed Ouchene in mezzo, esterni a destra Basso con a sinistra l’ex Romano (prova decisamente incolore ed anonima), con l’altro ex Morante (partita generosa e volenterosa), e Matri in attacco. Per una formazione che nelle intenzioni sarebbe a trazione anteriore, alla ricerca di una vittoria, per cercare di abbandonare l’ultimo posto.

Si parte con l’afa che si fa sentire e così fanno i ragazzi degli Ultras bustocchi, che fanno salire i loro cori, ma la squadra dimostra tutta l’apatia del periodo. Partenza sotto tono, quasi svogliata. Sono gli ospiti che capita subito l’aria che tira, si portano in avanti sorretti dalla mobilità di Ouchene e Rinaldini, che cercano sempre Morante.

4’ Capelletti rinvia dal fondo, invece di calciare lungo, mette sui piedi di Perfetti, appena appostato fuori area, pressing di Morante che gli ruba palla, ma al momento del tiro e lo stesso difensore biancoblù che ribatte in corner.

Dalla bandierina, arriva un altro pericolo, Sapienza salito dalle retrovie, manda alto dall’altezza del dischetto del rigore.

Partita che si trascina stancamente, con il Prato che cerca di portarsi in avanti, ma non ha la forza nonostante la Pro, lasci giocare e non provi nemmeno a verticalizzare il gioco, su Temelin solissimo in avanti.

16’ di gioco, punizione per i toscani, dal limite dell’area batte Romano, con un tiro che si perde di poco alto sulla traversa; unica occasione in cui si mette in evidenza. Un giocatore apparso svogliato, ben lontano da quello visto a Busto nella sua prima stagione, capace di ottime giocate e di grandi goal. 

21’ Pro Patria, che prende a spingersi nella metà campo degli ospiti, e và al tiro per la prima volta. Bella giocata sulla fascia destra a liberare Dato che in velocità si porta sul fondo, palla tesa sul secondo palo, dove Valtolina in acrobazia di sinistro manda fuori di poco a due passi dalla porta spalancata.

Ancora Dato in evidenza al 24’ con un tiro che si perde però a lato.

28’ Biancoblù in avanti, bell’azione nell’area di rigore pratese, con un ottimo colpo di tacco di Temelin che libera davanti al portiere Morfeo, che si mangia il classico goal dell’ex con un tiro fiacco, che più fiacco non si può, indirizzato sul primo palo con il portiere che blocca in tuffo senza problemi.

Il vantaggio degli ospiti arriva veramente a sorpresa, al 32’. Azione dei lanieri in avanti, l’arbitro prima non concede una punizione dal limite per un fallo di Perfetti su Romano, la palla schizza in area con l’azione che prosegue, lo stesso difensore bustocco arriva con largo anticipo su Romano, mandando la sfera in angolo, con il pratese che gli và a sbattere contro. Tra lo stupore generale l’incerto Barletta di Bernalda, assegna il rigore. Batte e realizza il capitano del Prato, Rinaldini, con una botta secca sotto la traversa che spiazza Capelletti.

Pubblico bustocco che prende a rumoreggiare, sia contro mr. Sala, per l’atteggiamento rinunciatario della formazione che ha schierato in campo, sia contro l’arbitro, che accende gli animi con un paio di decisioni davvero incomprensibili.

Biancoblù, che per alcuni minuti non sanno letteralmente cosa fare; gli unici che si muovono sono Annoni, Tramezzani e Valtolina, ma non c’è il minimo schema di gioco, e segno di coralità di manovra, con palloni letteralmente gettati via che fanno aumentare il nervosismo tra i presenti.

39’ Temelin riesce finalmente ad avere un pallone giocabile e dalla sinistra lascia partire un diagonale su cui Layeni si distende e manda in angolo.

Pro che prende a spingere con un minimo di convinzione e chiude il Prato nella propria area, ma senza trovare sbocchi al tiro, mentre dalla panchina biancoblù Elia, si alza per cominciare il suo riscaldamento.

45’ l’arbitro segnala 2 minuti di recupero, proprio mentre sulla sinistra un indomito Tramezzani, và via con decisione si porta sul fondo poi scambia con Boscolo che mette sul secondo palo, un difensore partese non arriva di testa, e  la palla arriva a Temelin che stoppa e con un diagonale preciso fa secco il portiere toscano, riportando le squadre in pareggio, con il suo 11° goal stagionale. Record personale in C1.

Prato subito in avanti, sugli sviluppi di un corner, Akassou manda alto in girata da dischetto del rigore.

Squadre negli spogliatoi con il pubblico di casa che tende un orecchio a risultati che arrivano dagli altri campi, e si aspetta l’ingresso in campo di Elia, per dare più forza e sostanza in avanti.

L’inizio della ripresa avviene con 7’ minuti di ritardo per un problema alla parte bassa della rete, dove pochi minuti prima aveva realizzato Temelin.

Pronti via e Morante palla al piede supera in progressione tre difensori bustocchi, si porta sul fondo e poi sciupa tutto con un “passaggio” a Cappelletti.

Biancoblù che prendono a giocare con più convinzione, e si portano con insistenza nell’area avversaria, con gli ospiti che praticamente non oppongono resistenza. Sulla sinistra Annoni trova campo libero, ma è sulla destra che con Valtolina e Dato creano dei veri e propri disastri. 47’ Annoni mette in mezzo, per Temelin che controlla al limite poi cerca di piazzare di precisione sul palo più lontano, tiro morbido che Layeni intercetta e manda in corner.

48’ vantaggio della Pro, azione innescata da una punzione battuta a centrocampo, Dato,  brucia sulla scatto il suo diretto marcatore, arriva sul fondo e mette in mezzo un rasoterra che taglia tutta l’area piccola, il portiere non esce ed Akassou nel tentativo di liberare su Temelin insacca goffamente nella propria porta in scivolata.

Tigrotti che giocano sempre ad una punta con Tramezzani (35anni !!), che và più volte a scuotere i compagni, impegnandosi a fare pressing alto e portandosi a fare la seconda punta !! 52’ Annoni entra nella prateria sulla sinistra, mette in mezzo dove Temelin viene vistosamente trattenuto al momento di colpire di testa, l’arbitro fa proseguire.

Valtolina con Dato provano diverse accelerazioni sulla destra, che creano lo scompiglio nella difesa pratese, e Di Fabio è costretto più volte a ricorre al fallo fino a quando non trova il cartellino giallo.

In tanto a bordo campo Elia, smette di scaldarsi e si accomoda sulla panchina esterna.

La gara scorre lentamente con la Pro, che prova a cercare, più per la scarsa opposizione dei toscani il terzo goal, che per il gioco espresso anzi, questo latita veramente, si ha la netta impressione di giocatori che vorrebbero giocare più a briglia sciolta, mentre gli ordini della panchina sia altri, ciòè quelli di difendere il risultato.

Prato che prova in qualche maniera a portarsi in avanti, ma in realtà sono i biancoblù a crearsi problemi da soli, con svarioni difensivi incredibili.

61’ Citterio perde malamente la palla davanti alla propria area, Matri s’inserisce, ma al momento del tiro viene contrato in angolo.

Ospiti vicinissimi al pareggio, dopo 20 minuti della ripresa, , traversone dalla sinistra e colpo di testa da sottomisura di Sapienza, Capelletti riesce a smanacciare al palla indirizzata nel sette, sul suo palo. La sfera rimane in gioco, con Romano che solo a porta vuota, riesce a svirgolare , mandando sul fondo, ma dalla parte opposta.

67’, traversone innocuo dalla trequarti di destra, Perfetti, salta fuori tempo, ed allunga la traiettoria del pallone mettendo fuori causa i compagni di reparto. Un pratese recupera la sfera, salta in dribbling Citterio, e tocca in mezzo all’area per un compagno. L’arbitro fischia un fallo ai danni della Pro, si pensa a un secondo rigore per i lanieri, invece è una punizione a due in area dai dieci metri. Tutta la Pro in barriera sulla linea di porta, con Capelletti, davanti.

Battuta secca di Romano, con la palla intercettata dal portiere bustocco, il secondo tiro termina sulla barriera, con la difesa che libera.

70’ primo cambio del match, con il Prato che fa entrare Evangelisti al posto di Sapienza. E subito sfiora il goal del pareggio, difesa della Pro, che rimane a guardare con Matri che entra in area dalla destra, lascia partire un rasoterra in diagonale secco, su cui Capelletti ha un ottimo riflesso parando in due tempi.

Elia ed Ambrosetti prendono ancora a scaldarsi a bordo campo.

74’ La Pro reclama un altro rigore per un vistoso fallo da dietro sempre su Temelin, che gioca sempre da unica punta con sempre Tramezzani che a centrocampo cerca di portagli sostegno.

Al 76’ lo stremato capitano biancoblù, vittima anche di una botta alla schiena deve abbandonare il campo tra gli applausi generali, al suo posto entra Vecchio.

Per il Prato all’ 80’ Evangelisti, vittima di una storta deve abbandonare il terreno di gioco al suo posto entra la punta Lugnan. Mentre per la Pro, Temelin praticamente spompato dal lavoro in avanti, cerca più volte con gli occhi la panchina per il cambio

Ospiti in avanti alla disperata ricerca del pareggio, ma non riescono a produrre niente di concreto, con all’85’ Morante che manda alto dal dischetto del rigore, con l’assistente di linea che aveva però sbandierato il suo off-side.

Azione biancoblù, che porta al tiro Dato (tra i più propositivi nell’incontro) al limite, che lascia partire un tracciante che impegna Layeni in una deviazione in angolo.

86’ per la Pro dentro Ambrosetti, per Morfeo, con Elia che dà vistosi segni di insofferenza.

Prato in scompostamente in avanti alla ricerca disperata del pareggio, prima occasione che arriva da un corner. Palla al limite dell’area su cui Belotti prova la conclusione dalla distanza, ma manca il tiro, con la sfera che però arriva a Romano, che da sotto misura non riesce a trovare la conclusione vincente.

Pro che si riporta in avanti con una perentoria e prolungata azione di Valtolina (34 anni !!) sulla destra, salta in dribbling ed in velocità più volte il proprio diretto avversario ed un altro pratese, e poi serve Dato smarcatissimo, prova il cross sul secondo palo, dove ci sono Temelin ed Ambrosetti soli, ma la palla viene intercettata da Belotti, che libera; recupera ancora Valtolina che serve Temelin, il quale dal limite dell’area lascia partire un tiro a rientrare su cui Layeni si esibisce in una bella deviazione in corner.

Ultimi disperati lampi per il Prato, con Matri protagonista, prima con un’azione insistita in area biancoblù con cui in dribbling secco in un fazzoletto, crea lo scompiglio, ma non trova nessun compagno a finalizzare il suo lavoro. Poi con un colpo di testa da sotto misura che esce a lato di poco. 

Ultimo minuto di gioco a recupero già iniziato, la panchina della Pro, chiede il cambio Davanzante si toglie la pettorina e succede il patatrac tra Elia e Patrizio Sala.