CARLO REGUZZONI

                                           

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      Busto Arsizio 18 Gennaio 1908  

 

Busto Arsizio 16 dicembre 1996

 

 

 

E' stato senza ombra di dubbio una delle migliori ali sinistre del calcio mondiale di tutti i tempi.

Solo questo dovrebbe essere sufficiente per descriverlo, ma per la Pro ed i suoi tifosi è qualcosa di speciale è tutt'ora il simbolo e la bandiera nella storia biancoblù, essendo nato a Busto Arsizio e rimasto sempre estremamente legato alla sua città ed alla squadra, anche se la parte migliore della sua carriera è stata spesa con i colori rossoblù del Bologna, con cui vinse tutto quello che c'era da vincere.

Reguzzoni (ultimo a destra) con la maglia del Bologna

Inizialmente si dedicò al ciclismo, sport che ad inizio del secolo scorso suscitava maggiore interesse, con campioni come Gilardengo e Ganna che infiammavano la fantasia ed anche sulle due ruote dimostrava di avere stoffa; poi fu attirato dal "foot-ball" e cominciò la sua fantastica carriera.

Talento precoce, fece il suo esordio in prima squadra nel 1924 a sedici anni e mezzo a Milano contro l'U.S. Milanese, giocando da ala sinistra in una partita vinta dalla Pro per 4-2 grazie proprio da una sua doppietta. Sin da subito si mise in mostra per la qualità tecnica superiore a tutti supportata da una velocità di esecuzione non indifferente e da una corsa da scattista puro; forse per gli esteti non aveva un bello stile nella corsa, si muoveva con le braccia larghe e tendeva ad ingobbirsi a causa del suo fisico ossuto ma fasciato da muscoli da scattista, con il torace prominente che lo faceva assomigliare vagamente a Fausto Coppi e come lui aveva lunghe leve che quando venivano innestate lasciavano sul posto gli avversari. In campo era un generoso nonostante avesse grandi doti tecniche ed innato senso del goal, non era uno innamorato del pallone e con i suoi assist e le fughe sulla fascia seguite da cross perfetti permise a Schiavio e Puricelli di segnare caterve di goal nel Bologna. Il secondo deve molto della sua fortuna ed il soprannome "Testina d'oro" proprio a Carletto Reguzzoni. 

Una sbiadita foto di Reguzzoni contro la Juve



Dopo il suo esordio in prima squadra divenne titolare inamovibile e con i suoi goal trascinò la Pro alla prima storica promozione in Serie A. 

Nella magnifica stagione 1928-29, su 68 reti siglate dalla Pro che portarono al conseguimento del 5° posto finale in Div. Naz. A, ben 32 hanno la firma di Carletto Reguzzoni in 30 partite giocate, dove giostrando sia da centrocampista avanzato, sia come ala sinistra diventò vice-capocannoniere della massima serie.

Ventiduenne divenne l'oggetto del desiderio dei maggiori clubs italiani, così nel 1930 passò al Bologna per la cifra record per il tempo di 80.000 Lire, un importo che ai tempi suscitò vero scalpore, fu il primo vero passaggio record della storia calcio Italiano, equivalente dei grandi passaggi che hanno segnato le varie ere come Tardelli, Savoldi, Paolo Rossi, Ronaldo, Crespo, Zidane. 

In realtà doveva passare inizialmente al Milan per cui aveva già firmato, quando intervenne Arpinati un alto gerarca fascista di Bologna, che fu anche per breve periodo presidente della Lega che impose il suo passaggio sotto "San Luca", così fece invalidare il contratto con i rossoneri e passò ai felsinei con cui rimase ben 16 stagioni; vincendo 4 scudetti 2 Coppe Europa nel 32 e 34 (la Champions' League dell'epoca) ed il Trofeo dell'Esposizione a Parigi battendo 4 a 1 il Chelsea con un suo gran goal dalla distanza. Nel 1934 la vittoria del Bologna contro l'Admira Vienna in 5-1 in Coppa Europa, porta ben tre volte il suo nome nel cartellino dei marcatori. 

Sul temuto campo dello "Sterlino" di Bologna, noto anche per il dislivello di circa 2 mt tra le due porte, formò con Monzeglio, Schiavio, Montesanto, Puricelli, Fedullo, Sansone, Biavati "lo squadrone che tremare il mondo fa", diventando per un decennio uno dei miglior realizzatori del campionato italiano ed il miglior marcatore di sempre nella storia del Bologna.

Reguzzoni tornerà a indossare la maglia biancoblù una prima volta nel 1944 a 36 anni nel bel mezzo della guerra, per disputare il campionato lombardo. 

Nel 46 terminata la 2a guerra mondiale tornò a Busto definitivamente con la Pro in serie B a 38 anni suonati facendo letteralmente impazzire i difensori avversari; giocava prevalentemente lungo la linea che delimita il campo da cui una volta ricevuta palla partiva in dribbling funambolici nonostante la non più verde età lasciando sempre sul posto i suoi marcatori, guidando i tigrotti alla riconquista della Serie A giocando 40 incontri su 42 siglando 13 reti; a 40 anni disputerà l'ultima stagione da calciatore, con la Pro in Serie A nel campionato 1947-48, prima dell'inconto Pro-Sampdoria (1-0) alla 3a giornata di campionato il 28 Settembre 47, venne premiato con "Il palloncino d'oro" alla carriera.

28 set 1947, Prima dell'inizio di Pro Patria-Sampdoria 1-0 (25' Turconi II°) 3a G.

Carletto Reguzzoni viene premiato con il Palloncino d'Oro. 



Disputerà nella stagione ancora 17 incontri nella massima serie realizzando una rete, contro il Milan a San Siro (Milan-Pro 4-2), quando riprese un tiro di Turconi dal limite e girò prontamente a rete dall'area piccola.

Nel girone di ritorno per diversi problemi fisici giocò solo due gare contro Sampdoria e Lazio, nella gara contro i biancazzurri disputò la sua ultima partita da calciatori, era il 14 Marzo 1948, ma lasciò il segno della sua classe come suggello della carriera, mette in moto le sue lunghe leve e parte con uno scatto dei suoi sulla fascia, salta due avversari, attira su di se i difensori e mette in mezzo un cross che chiede solo di essere spinto in fondo al sacco, cosa che Bonelli fa riportando la Pro al pareggio all'87'. Aveva 40 anni suonati. 

In totale 86 presenze e 53 reti con la maglia biancoblù nella massima serie.

In nazionale non ebbe purtroppo molta fortuna e questo gli offuscò gran parte della sua fama, il C.T. Pozzo gli preferì stranamente prima l'oriundo argentino "Mumo" Orsi, che giocava nella Juve e che probabilmente essendo lui torinese poteva vedere giocare più spesso e Colaussi e così non fece parte della nazionale bi-campione del Mondo del 34-38, solo 2 volte vestì la maglia azzurra 1con la B ed 1 con la A contro Romania e Francia, a 32 anni quasi fosse un contentino alla carriera. 




CON LA MAGLIA DELLA NAZIONALE


In serie A ha segnato 155 reti in 401 partite con la maglia di Bologna e Pro Patria con una percentuale impressionante del 49% di realizzazione nel rapporto tra presenze e reti segnate, è tuttora al 15° posto dei migliori marcatori di tutti i tempi del campionato italiano.

Allenò poi per breve tempo le giovanili della Pro dal 50 al 54 e la prima squadra l'anno successivo. Per poi ritirarsi dall'ambiente definitivamente, gestendo per decenni un negozio in via XX° Settembre. A suo nome è intitolato il vecchio stadio della Pro Patria di via Valle Olona.

Reguzzoni in maglia azzurra







LA CARRIERA

4 Scudetti con il Bologna (35-36, 36-57, 38-39 e 40-41)

2 presenze in Nazionale

2 Coppa Europa

             G

PARTITE SQUADRA SERIE P G
1927-28  Pro Patria DN 17 10
1928-29

 Pro Patria

DN

27

29

1929-30  Pro Patria  A 31 13
1930-31

 Bologna

A

28

18

1931-32  Bologna A 28 11
1932-33

 Bologna

A

26

11

1933-34  Bologna A 34 9
1934-35

 Bologna

A

12

3

1935-36  Bologna A 30 2
1936-37

Bologna

A

29

13

1937-38  Bologna A 29 15
1938-39

 Bologna

A

30

8

1939-40  Bologna A 27 14
1940-41

 Bologna

A

30

17

1941-42  Bologna A 27 11
1942-43

 Bologna

A

29

9

1944  Pro Patria A 14 3
1945-46

 Bologna

A

18

2

1946-47  Pro Patria B 40 13
1947-48

 Pro Patria

A

11

  -

 

 

 

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