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      Giocatore dal dribbling
      stretto ed ubriacante, un vero e proprio folletto dotato di un ottimo
      controllo di palla con entrambi i piedi, efficace in area di rigore,
      pronto al tiro secco che si rivela spesso letale per i portieri avversari. Uno degli ultimi bustocchi doc, ad arrivare al
      grande calcio, passando per le giovanili biancoblù, facendo l’esordio
      con la maglia della Pro. Tira i primi calci presso
      Oratorio Filippo Neri, a Busto Arsizio, venendo scoperto da Eldino
      Danelutti all'età di quattordici anni in una partita proprio fuori dallo
      Speroni, dove giocava in una classica sfida tra due classi scolastiche
      contrapposte. Inizia così a giocare nella formazione degli
      Allievi, sempre sotto la guida dell’ex numero uno biancoblù; con i pari
      età si mette in evidenza vincendo il campionato regionale di categoria.
      Nonostante sia più giovane rispetto ai compagni e paghi la differenza dal
      punto di vista fisico, grazie alla sua tecnica passa comunque di
      categoria, giocando con ragazzi di età superiore, sotto la guida tecnica
      di Mario Colombo, con il quale vince il "Torneo Mornese",
      battendo la Juventus, proprio con un suo goal. A sedici anni arriva già l’esordio
      in prima squadra con lo scopritore per eccellenza di
      talenti in casa bustocca, Carletto Regalia. Il debutto arriva alla 13^
      giornata a Piacenza, l’otto Dicembre 1968, in una gara che vide uscire
      la Pro sconfitta per 3-1, ma con il giovanissimo Alessandro Turini che si
      mette subito in evidenza segnando il goal della bandiera biancoblù.   
 A
      destra un giovanissimo Alessandro ad inizio carriera
   La partenza della Pro, come nella stagione
      precedente è brillante, contendendo al Novara la prima posizione per
      diverse giornate; chi entusiasma con le sue giocate è proprio il
      giovanissimo Turini il quale entusiasma i tifosi con le sue corse sulla
      fascia ed i suoi dribbling secchi ed ubriacanti. Suoi compagni di squadra
      sono Solbiati si rivela un ottimo realizzatore, Giorgio Gambazza che a
      centrocampo detta legge con la sua classe e sigla diverse reti, oltre ad
      un certo Luciano Re Cecconi a centrocampo e Cazzaniga in porta. Carletto Regalia per lo scarso utilizzo di Turini,
      si scontrerà con il pubblico bustocco, perchè la giovane ala, prodotta
      dal vivaio con i suoi dribbling e numeri d’alta scuola diventa subito un
      beniamino della tifoseria che lo vuole sempre in campo da titolare, mentre
      il tecnico preferisce schierarlo con il contagocce per non bruciarlo. Alla fine della stagione i tigrotti
      raggiungeranno un onorevole piazzamento a metà classifica tredicesimo
      posto con molti giovani lanciati verso categorie superiori e altri subito
      pronti a prenderne il posto, gettando le basi per una stagione promettente
      con i molti ragazzi del circondario in squadra. Campionato successivo, datato 1969-70, Turini a
      soli diciannove anni disputa tutta la stagione con 38 presenze segnando
      sette reti. Tra i goals messi a segno, da ricordare quello alla Triestina,
      con vittoria biancoblù per 3-0 e poi quello siglato all'Alessandria. 
 Turini
      premiato 
 Pro 1969-70, Turini secondo in basso a destra  La Pro del periodo purtroppo ha le casse
      societarie al limite, e non può trattenerlo, cedendolo al Como in Serie
      B, per il campionato 1970-71, dove diventa subito idolo della tifoseria
      locale, nonostante raccolga solo sette presenze, in quanto è alle prese
      con il servizio di leva; l'annata seguente invece va decisamente meglio
      con 22 gare disputate con sette reti realizzate. Suoi compagni del tempo
      Alfredo Magni, Renzo Garlaschelli, Gigi Danova, Giacomo Libera e Roberto
      Melgrati, poi sulla panchina bustocca a metà degli anni 80, andando
      vicino ad una clamorosa promozione. 1972-73, sempre con i lariani in serie
      cadetta, disputa un campionato strepitoso con 36 gare e nove reti,
      balzando alle cronache calcistiche nazionali con Milan e Lazio che si
      accorgono delle sue capacità, con i primi che lo ingaggiano.     
 Rosa del Milan 73-74, Turini al centro tra le coppe  
 Figurina
      di Turini 
 Turini
      in azione a San Siro Approda così ai
      rossoneri, con Rocco allenatore, ma che a causa di una rosa troppo vasta
      con Chiarugi nel suo stesso ruolo e di contrasti interni si accorge delle
      sue doti solo nella parte finale della stagione, ritagliandosi spazi
      sempre più importanti riuscendo a giocare comunque partite importanti
      come un derby, dove fa il suo esordio in Serie A il 2 Novembre del 73,
      segnando anche una rete nella massima serie. Disputa la finale di Coppa
      delle Coppe contro il Magdeburgo (squadra della Germania dell’Est),
      persa dal Milan per 2-0, giocata a Rotterdam (Olanda), l’8 Maggio 1974,
      entrando in campo al 59’ in sostituzione di Bergamaschi. Tra i milanisti
      del periodo Anquilletti, Bigon, Rivera, Benetti, Sabadini, Vecchi e Turone
      e Schnellinger. Nell’estate del 1974, arriva il passaggio al
      Verona, quando oramai invece sembrava destinato alla Sampdoria, poi
      avviene la retrocessione dei gialloblù per delibera della Caf, per un
      illecito sportivo, trovandosi così a giocare in serie cadetta. Con gli
      scaligeri, ritrova subito la massima serie dopo aver vinto lo spareggio
      promozione contro il Catanzaro. Con la maglia veronese raccoglie 21
      presenze, di cui sette subentrando a gara iniziata, siglando una rete.
      Suoi compagni di squadra Zigoni, Franzot, Domenghini, Luppi, Sirena,
      Maddè e Vriz. 
 Con la maglia del Verona 74-75, ultimo in basso a sinistra Dopo il prestito
      torna alla casa madre rossonera che nel mercato di Ottobre lo gira al
      Taranto ancora in serie cadetta, con i rossoblù giocherà tre campionati
      consecutivi, diventando un beniamino del pubblico pugliese. Nella prima
      stagione raccoglie 32 presenze con quattro reti, con compagni di squadra
      Jacomuzzi, Romanzini, Franco "spadino", Selvaggi. Annata 76-77,
      alcuni problemi fisici ne limitano l’impiego ed al termine della
      stagione saranno diciassette le presenze con due reti all’attivo, in una
      formazione che vedeva tra gli altri
      Erasmo Jacovone, Degli Schiavi ed in porta Trentini. Terza annata a Taranto con
      venti presenze quasi tutte da titolare e quattro reti. Nell’Ottobre del 78, lascia la città pugliese
      per scendere di due categorie, sistemandosi al Crotone in C2 e con i
      calabresi segna 11 reti in 29 gare. Torna poi a Taranto, sempre in Serie
      B, chiudendo la sua parentesi pugliese con 15 gare ed una marcatura. Passa
      quindi alla Cavese in C1, dove con cinque reti in 30 presenze, diventa
      ancora una volta il beniamino del pubblico, contribuendo notevolmente al
      "miracolo" della squadra guidata da Pietro Santin, che per la
      prima volta nella sua storia approda in Serie B; in quella formazione
      Glerean, Truddaiu, Pidone, Polenta, De Tommasi e Della Bianchina. Nonostante abbia la conferma per la stagione
      successiva per la serie cadetta, lascia Cava de’ Tirreni, per via del
      grave terremoto che si era appena verificato in Irpinia ed anche per
      differenti veduto con l’allenatore Santin, il quale portava la squadra
      in ritiro già al Giovedì. Nell’estate del 1981, sembra ormai vicino il
      suo rientro alla Pro, che in quel periodo stava assemblando la squadra per
      la promozione in C1; Turini trova l’accordo con il Presidente Colombo,
      ma poi salta tutto con l’allora ds. Laghi che preferisce puntare su
      altri uomini. Dal mancato rientro in biancoblù al vestire un’altra
      maglia dagli stessi colori, quella del Savona che, viene inserita nello
      stesso girone della Pro, dove disputa un campionato da titolare con 31
      presenze e cinque reti. Stagione 82-83, ancora con la maglia savonese con
      24 gare e quattro centri. Chiuso il biennio savonese, passa al Cuneo, dove
      si stabilisce, in Serie D e con la maglia biancorossa disputa quattro
      stagioni raccogliendo 98 presenze e ben 33 reti. Lasciati i biancorossi del capoluogo della
      "Provincia Granda", passa per un biennio al Bra nel doppio ruolo
      di giocatore-allenatore, formazione cuneense con cui nella prima stagione
      datata 87-88, disputa 30 gare realizzando 23 reti, portando la squadra
      alla vittoria in campionato, salendo in Interregionale. Campionato 88-89,
      sempre con il Bra in Interregionale con il doppio ruolo, 22 partite e ben
      12 reti, a trentanove anni suonati, portando la squadra piemontese ad un
      ottimo settimo posto. Chiude definitivamente con il calcio giocato
      nella stagione 1989-90 a quarant’anni di età, nel Dogliani, squadra di
      Promozione di un centro alle porte di Cuneo; un’annata da titolare con
      30 presenze e 16 centri. Passa così a fare solo l’allenatore, ed in
      questo ruolo fa il suo esordio alla guida del Savigliano, altro centro
      della provincia cuneense, vincendo il torneo venendo promosso in
      Interregionale. Inizia quindi un triennio con il Pedone Borgo San Dalmazzo
      alle porte di Cuneo, con la squadra alla ricerca del salto di categoria,
      ma non riuscendo nell’impresa, centrando nell’ordine un quarto, un
      secondo ed ancora la quarta piazza. Nel 95-96 con l’Olmo 84, arriva
      ancora al quarto posto sempre in Promozione. Chiude la sua carriera di
      allenatore al termine della stagione 96-97, alla guida del Boves, sempre
      nella medesima categoria, ancora al quarto posto. Diventa responsabile
      tecnico di alcune squadre della zona del cuneese per i settori giovanili,
      curando anche i "camp estivi", insegnando tecnica calcistica. 
 In azione
      a Como  
 Con la
      maglia del Taranto 
 Alessandro
      Turini, in azione durante una partita di Coppa delle Coppe con la maglia del Milan       La carriera Nato a Busto Arsizio il 13 Gennaio 1950 Ruolo ala Altezza cm 165 - peso Kg 65 Esordio in biancoblù:13^ 8 Dicembre 1968 Piacenza – Pro Patria 3-1 1968-69 Esordio in Serie A:
      2 Novembre 1973 Milan-Inter 1-2   
        
          | 1967 - 68 |  PRO PATRIA | C | - | - |  
          | 1968 - 69 |  PRO PATRIA | C | 9 | 4 |  
          | 1969 - 70 |  PRO PATRIA | C | 38 | 7 |  
          | 1970 - 71 |  Como | B | 7 | - |  
          | 1971 - 72 |  Como | B | 22 | 7 |  
          | 1972 - 73 |  Como | B | 36 | 9 |  
          | 1973 - 74 |  Milan | A | 5 | 1 |  
          | 1974 - 75 |  Verona | B | 21 | 1 |  
          | 1975 – 76 |  Milan | A | - | - |  
          | Ott . 75 |  Taranto | B | 32 | 4 |  
          | 1976 - 77 |  Taranto | B | 17 | 2 |  
          | 1977 - 78 |  Taranto | B | 20 | 4 |  
          | 1978 – 79 |  Taranto | B | - | - |  
          | Ott . 78 |  Crotone | C2/c | 29 | 11 |  
          | 1979 - 80 |  Taranto | B | 15 | 1 |  
          | 1980 - 81 |  Cavese | C1 | 30 | 5 |  
          | 1981 - 82 |  Savona | C2/a | 31 | 5 |  
          | 1982 - 83 |  Savona | C2/a | 24 | 4 |  
          | 1983 - 87 |  Cuneo | D | 98 | 33 |  
          | 1987 - 88 |  *Bra | Prom. | 30 | 23 |  
          | 1988 - 89 |  *Bra | Inter. | 22 | 14 |  
          | 1989 - 90 |  *Dogliani | Prom. | 30 | 16 |  * Allenatore – giocatore Solo da allenatore 
        
          | 1991 - 92 |  Savigliano | Promozione |  Promos. in Interr. |  
          | 1992 - 93 |  Pedone Borgo S.
            Dalmazzo | Promozione |  4° posto |  
          | 1993 - 94 |  Pedone Borgo S.
            Dalmazzo | Promozione |  2° posto con
            play-off |  
          | 1994 - 95 |  Pedone Borgo S.
            Dalmazzo | Promozione |  4° posto |  
          | 1995 - 96 |  Olmo 84 | Promozione |  5° posto con
            play-off |  
          | 1996 - 97 |  Boves | Promozione |  4° posto |          Per le fotografie ed i
      dati della carriera ringraziamo il Sigg.ri Alessandro e Valerio Turini  
         .  
       
      
        
      
      
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