IL CAMPIONATO 1975 - 76

I

Il ritorno in serie C dopo 3 campionati porta una buona dose di entusiasmo nella tifoseria bustocca, i festeggiamenti per la vittoria si erano protratti a lungo, il clou fu il concerto di Casadei sulle tribune dello Speroni con migliaia di persone a danzare sul manto erboso e l'amichevole serale con la Juventus; insomma si respira decisamente un'altra aria, la stagione 1975/76 come obbiettivo prevede una salvezza tranquilla e possibilmente togliersi qualche soddisfazione.

La rosa che aveva vinto il campionato precedente viene ritoccata, Carminati e Brusadelli abbandonano le tigri, mentre x il portierone Piaceri non si trova l'accordo con il Legnano appena retrocesso in D, Crespi chiama allora il suo ex compagno di squadra alla Solbiatese Achille Fellini portiere in la con gli anni ma ancora decisamente valido, con il compito anche di fare da chioccia a Luigi Bonetti rientrato in prestito dalla Lazio.

A centrocampo arriva dal Novara, l'esperto Urano Navarrini, figlio di Nuto Navarrini stella dell'operetta italiana, il giovane Carniti dal Melzo, mentre per l'attacco il possente Giorgio Ardemagni per il ruolo di tornante e dalla Lucchese lo sgusciante Foglia anche lui ex Solbiatese.

Per il ritiro di Rocca San Casciano, ormai punto di riferimento estivo biancoblù sono i seguenti:

PORTIERI: Achille Fellini (Solbiatese), Luigi Bonetti (Lazio) Franco Casiraghi

DIFENSORI: Francesco Bartezzaghi, Ermanno Berra, Pasquale Croci, Ettore Frigerio, Giacomo Mela.

CENTROCAMPISTI: Arturo Bosani, Sergio Bosani, Daniele Carniti (Melzo), Rosario Diolosà, Franco Gori, Urano Navarrini(Novara)

ATTACCANTI: Giorgio Ardemagni (Savona), Sandro Brunini, Carlo Foglia (Lucchese) Sergio Fornara.

Il ritiro sull'Appenino forlivese aiuta l'integrazione tra il gruppo vincente del campionato di serie D e i nuovi arrivati che tra l'altro si conoscono tutti per aver giocato nelle stesse squadre e per abitare più nel circondario.

La squadra parte discretamente bene, le amichevoli e la Coppa Italia, consegnano una squadra che viaggia nel solco del gioco lasciato nelle stagioni precedenti senza stravolgimenti.

Il ritorno nel campionato di serie C, (3 gironi da 20 squadre) avviene allo Speroni e l'avversario è una fresca "nobile" decaduta, il Mantova che in poche stagioni era passato dalla serie A alla C, sono circa 5.000 i tifosi biancoblù giunti salutare la Pro all'esordio, la squadra tiene testa ai biancorossi guidati da Rino Marchesi, ottenendo un 2-2 dopo un'incontro vibrante e piacevole.

Le seguenti partite vedono sempre la Pro giocarsela alla pari con le avversarie, si giunge così alla 9a giornata la Pro si dimostra una matricola di tutto rispetto, 6° posto in classific con 10 punti (2 punti a vittoria) ed affronta la regina del campionato il Monza, che viaggia a pieno regime con 16 punti, gioco spumeggiante e giocatori di prim'ordine come Tosetto, Beruatto, Ardemagni, Braida (d.s Milan), Buriani, De Vecchi, Sanseverino, Terraneo, Vincenzi agli ordini di Magni.

L'entusiamo allo Speroni è alle stelle, squadra, tifosi e società capiscono che questa può essere la svolta per il campionato, una vittoria sui brianzoli proietterebbe la squadra in zona promozione,.... da Monza fanno capire che questa partita è molto temuta.

Il 9.11.75 sono circa 10.000 i tifosi biancoblù che si assiepano sulle tribune dello Speroni, un discreto numero giunge anche da Monza, con striscioni e bandiere con scritto "Monza Show".

La Pro per i primi minuti subisce un pò intimorita e frastornata il gioco a tutto campo con pressing dei monzesi che non lasciano respirare i biancoblu, poi Mr. Crespi prende delle contromisure e la squadra incomincia a rispondere colpo su colpo ai brianzoli, il pubblico spinge con intensità i ragazzi in campo, Foglia ed Fornara creano diversi problemi a Terraneo e il "Monza show" si riduce ad una difesa arcigna.

Al 40° del p.t. un'azione combinata al limite dell'area biancorossa crea lo scompiglio, Foglia viene steso vicino alla lunetta della porta verso gli spogliatoi, posizione ideale e.... tutto la stadio a gran voce chiama Ettore Frigerio, al grido di "FRITZ- FRITZ", il terzino biancoblù sistema il pallone, il popolo biancoblù aspetta "La bomba", attimi frenetici dentro l'area, Terraneo mette tutti i giocatori in barriera....Fritz prende la rincorsa parte deciso tutti si aspettano un missile, ....invece Frigerio s'inventa una tiro preciso e morbido che scavalca la muraglia biancorossa, il pallone s'insacca proprio all'incrocio dei pali alla destra di Terraneo invano proteso in tuffo.

Gli attimi che vanno dal tiro di Fritz a vedere la palla che gonfia la rete sono lentissimi, i tifosi si aspettavano il solito tiro di Frigerio che già aveva regalato tante gioie, invece spunta a sopresa questa pennellata che lascia spiazzati sia i tifosi tigrotti che Terraneo stesso.

Il boato che si leva dallo Speroni è fortissimo, immenso...abbracci in campo e fuori, i minuti che separono all'intervallo sono un unico grido "PRO PATRIA-PRO PATRIA" con la consapevolezza di essere ad un passo da una svolta che potrebbe riportare i biancoblù ai fasti di un tempo.

Il secondo tempo vede lo stesso canovaccio, la Pro macina gioco azioni mettendo il Monza è in difficoltà, si giunge all'86° su un allegerimento della difesa biancorossa parte un'azione di rimessa che innesca il veloce Tosetto che scambia con Sanseverino al limite dell'area tigrotta, Mela interviene....ma interviene anche il l'arbitro che assegna un rigore tra lo stupore degli stessi giocatori monzesi che non credono ai loro occhi, conviti oramai di avere perso.
Nessuno dei monzesi vuole predersi la responsabilità di andare sul dischetto, i tifosi biancoblù sono inviperiti.

Alla fine il capitano dei biancorossi Ardemagni dopo un lungo concialiabolo con la panchina e i compagni s'incarica del tiro mentre lo Speroni è una bolgia, Fellini indovina l'angolo tocca la palla ma non riesce a smanacciarla fuori è il pareggio x il Monza. I minuti che mancano alla fine sono tutti dedicati all'arbitro, una fiumana di gente lascia i popolari e la tribuna per recarsi verso gli spogliatoi, le forze dell'ordine chiamano rinforzi, la giacchetta nera lascierà sotto nutrita scorta gli spogliatoi dello stadio di Busto verso le 19.00, vestito da carabiniere e ben nascosto in un ambulanza.

Le immagini dei vari fotografi presenti e le ammissioni degli stessi monzesi, confermeranno poi che l'intervento è avvenuto un paio di metri fuori area.

Ma da quel rigore fatale per la Pro sembra iniziare un'altra stagione, la domenica successiva si va ad Udine (società con cui non corre buon sangue fin dai tempi della SerieA) i biancoblù tengono botta giocano, creano, ma un'intervento di un difensore friulano spezza tibia-perone e con essa la carriera a Sergio Bosani, la Pro subisce ulteriormente il gioco duro dei friulani, Navarrini deve uscire lasciando i compagni in 9 (al tempo una sola sotituzione), si lascia il vecchio stadio Moretti con una sconfitta per 2-0 e diversi infortunati. La società corre ai ripari ingaggiando dal Venezia (scuola Milan) il centrocampista difensivo Trabalza, dal Varese arriva la promettente mezza'ala Rosolo Vailati.

La squadra cerca di mantenersi in scia con le prime, affronta 3 vere attaglie con S.Angelo in casa 2-2, a Padova 1-1, e agguantando il pareggio casalingo con la Pro Vercelli per 2-2 al 90° con Arturo Bosani.

Si va a Cremona (foto sotto) con molti infortunati, rosa ridotta ai minimi termini, oltre a Sergio Bosani anche il fratello è out, Navarrini ancora fuori da Udine, Ardemagni e Vailati influenzati ma la voglia di fare di tutto per portare a casa almeno 1 punto però non manca.

La Pro gioca una partita accorta, difesa coriacea con contropiedi ficcanti che portano Brunini, Foglia e Trabalza vicini alla rete in più di un'occasione mentre Fellini si erige a vero baluardo della porta tigrotta ma alla fine si deve arrendere ....all'arbitro che convalida un goal al grigio rosso Barboglio in fuorigioco dopo un tiro di Sironi mentre il guardialinee è fermo sotto la tribuna continuando a sbandierare la posizione irregolare del giocatore di casa; la Pro si ributta sotto ma spreca alcune ghiotte occasioni con Brunini, lasciando lo Zini sconfitta x 1-0 terza sconfitta stagionale.

Da qui in avanti la Pro tira un pò i remi in barca si va a vincere a Seregno, ma ci sono ancora dei giocatori che hanno problemi fisici, per es. Navarrini su cui si contava molto per il centrocampo si strappa al ritorno in campo dopo l'infortunio di Udine; alla fine troppi gli infortunati, rosa al minimo indispensabile per poter pensare ad altro,....cade anche l'imbattibilità casalinga dopo oltre 2 anni ad opera del Venezia alla penultima partita in casa, alla fine sarà una salvezza tranquilla, senza patemi, con buone partite lanciando alcuni giovani del vivaio come Pusiol, Emanuele Fortunato e tale Paolo Frara (6p 1g), con il pubblico che da un segnale preciso tornando numeroso, caloroso ed in pianta stabile allo stadio.

Squadra base: Fellini, Frigerio, Bartezzaghi, Trabalza (Vailati) Mela, Berra, Ardemagni, Carniti, Fornara, Bosani A., Foglia. All. Crespi


 

 

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