LEOPOLDO CONTI

 

 
                   Milano 12 aprile 1901 

 

[ARCHIVIO]
 Milano 12 gennaio 1970

 

 

Uno dei giocatori simbolo del calcio italiano degli anni 30 e tuttora considerato una delle grandi bandiere dell’Inter.

Alla Pro in pratica per due stagioni e mezza arrivano nel corso del campionato 1930-31, nelle vesti di allenatore, anche se in realtà è ancora sotto contratto con l’Inter, con cui gioca parte del campionato.

Uno dei primi campioni, anche come prezzo: prelevarlo dall’Enotria costa 100 lire (un’enormità, per quei tempi). Il suo arrivo all’Inter poco più che 18enne è uno dei primi casi di calciomercato ante-litteram.

Leopoldo Conti, detto da tutti Poldo, nasce calcisticamente sul vecchio campo del Milan, in via Bronzetti a Milano, dove si recava a seguire il fratello maggiore che giocava con i rossoneri.

La sua prima squadra ufficiale è pero’ la Libera Ardita (in seguito Ardita Ausonia), formata principalmente da ragazzi di C.so Monforte in centro Milano.

Conti comincia a farsi notare, ed i dirigenti dell’Enotria Goliardo, una delle principali squadre milanese degli anni 20, che partecipava al Campionato, lo notano e lo tesserano per un torneo studentesco, che viene vinto proprio grazie alle reti di “Poldo”. Nasce qui uno dei primi romanzi intorno alla vita di Conti, che secondo un accordo sarebbe dovuto tornare all’Ardita, ma i dirigenti dell’Enotria, si rifiutano nonostante le proteste dei dirigenti dell’altra squadra. Conti preferisce l’Enotria, così dopo un lungo braccio di ferro, le due società si accordano per il passaggio del giocatore in cambio di una somma di 50 Lire. Notevole per i tempi.

La fama di “Poldo” Conti, nel frattempo giunge anche più in alto verso Inter e Milan ed i nerazzurri hanno la meglio in maniera altrettanto rocambolesca.

I dirigenti del “biscione” si rivolsero direttamente al presidente dell'Enotria Alessandro Gaetani, conosciuto da tutti come uomo di indole buona e mite al punto di essere chiamato “papà Gaetani”, confidando nel fatto che non si sarebbe opposto ad un nuovo ed immediato trasferimento di Conti. Invece il rifiuto di Gaetani e dell'Enotria fu netto e categorico: “abbiamo speso 50 Lire Conti è nostro !!”

Conti era tentato dall’approdo alla grande squadra, ma era anche mosso da scrupoli verso l’Enotria, che aveva cercato di averlo in tutti i modi. A decidere Conti furono i sostenitori nerazzurri capitanati da Leone Boccali (poi divenuto giornalista e direttore del mitico "Calcio Illustrato"). Che in pratica “rapirono” Conti .. trasportandolo di forza alla sede della società. Quelli dell'Enotria in massa corsero alla sede dell'Inter per riavere il loro “gioiello”, ma si trovarono di fronte al netto rifiuto di Conti e della società nerazzurra. Andò a finire così con un nuovo compromesso, ”papà Gaetani” davanti all’offerta di 100Lire (d'altronde, ogni epoca ha i suoi prezzi stratosferici) esattamente il doppio di quanto lo aveva appena pagato pochi giorni prima pensò bene che, dopo tutto, non aveva il diritto di ostacolare la carriera di un giocatore che, presto o tardi, avrebbe finito per andarsene.

 

Conti nell’Inter s’impone subito, giocatore tecnico, ma di temperamento ed uomo di carattere: non per caso i compagni lo battezzano subito "duce", che prende il posto del più famigliare “Poldo”.

Nella sua prima stagione con i nerazzurri vince subito lo scudetto, realizzando 7 reti in 21 incontri. Campionato che gli valse subito la convocazione in Nazionale a 19 anni.

Nel 1922-23 è il capocannoniere della squadra con 10 reti venendo affiancato dall’altro astro nascente Silvio Pietroboni, che poi sarà sulla panchina della Pro, rilevando proprio Conti, nella stagione 1933-34.

Con la maglia della Nazionale partecipa alle Olimpiadi di Parigi del 1924, giocando da titolare tutte e tre gli incontri.

Il 22 Marzo 1925, a Torino sempre con la maglia azzurra con una rete al 4’ di gioco, dà il via libera alla vittoria per 7-0 sulla Francia in amichevole.

Nell’Inter, tra un goal e l’altro del “duce” Conti, intanto sotto si affaccia il talento del “balilla” Giuseppe Meazza, che comincia a mostrare i suoi primi sprazzi di talento. Meazza che seguirà poi le orme di Conti e Pietroboni, sedendosi sulla panchina della Pro in Serie A, agli inizi degli anni 50.

Con il passare delle stagioni calcistiche Meazza si afferma sempre di più e Conti, con il suo carattere deciso entra in contrasto con allenatori e dirigenti nerazzurri.

Nel 1929-30, con la maglia dell’Ambrosiana-Inter vince il suo secondo scudetto; il primo del campionato denominato Serie A: suoi compagni di squadra sono  Pepin Meazza, Pietroboni, Allemandi, Viani, Serantoni,

Si arriva così alla rottura tra Inter e Conti che avviene di fatto al termine del girone di andata del campionato 1930-31, in cui in pratica a soli 29 anni diventa l’allenatore della Pro Patria, chiamato dal presidente Marcora, a supportare il D.T. Bekey, dopo il divorzio con l’ex responsabile della Nazionale, Augusto Rangone, di cui prenderà il posto.

L’arrivo del “duce” Leopoldo Conti, non è solo un vero e proprio colpo di mercato, ma è una scelta ben ponderata dallo staff bustocco, che è alle prese con una stagione biacoblù al di sotto delle attese con lo spogliatoio spaccato in due tra i vecchi “rude-boys, made in Busto” e la nuova guardia, con liti e risse all’ordine del giorno negli spogliatoi e non solo. La sua presenza si limita alla settimana, agli allenamenti perché di fatto è un tesserato dell’Inter, per cui anche se praticamente fuori rosa deve rispettare gli ordini della società nerazzurra. Nella sua veste di allenatore fa il suo esordio nella partita contro il Milan, che a Busto viene battuto per 2-1.

Con il suo carattere e grinta Conti, riesce a riportare un po’ di pace nell’ambiente biancoblù, ed anche senza scendere in campo riesce a condurre alla salvezza in Serie A la squadra.

Nel corso della stagione 1930-31 con la maglia dell’Ambrosiana-Inter, disputa anche 5 partite nelle Coppe Europee segnando una rete.

Il 21 Giugno 1931, chiude con la maglia dell’Inter a Torino contro la Juventus, (1-0), lasciando i nerazzurri dopo 222 presenze e 75 reti complessive (in Europa 5p 1r)  e diventa a tutti gli effetti un giocatore, anzi allenatore-giocatore della Pro Patria di Busto Arsizio. 

Un arrivo che fa sensazione nel calcio italiano del tempo: un po’ come se al culmine della loro carriera un Paolo Maldini, Baresi, Shevchenko o Del Piero avessero abbandonato le loro squadre per approdare ad una così detta “provinciale”.

Conti con la maglia della Pro, 1931-32

 

Nella stagione 1931-32, Conti nella Pro nella sua doppia veste di tecnico e giocatore colleziona 21 presenze e due reti, contribuendo a portare i tigrotti in un’apprezzabile posizione di centroclassifica.

Il campionato seguente 1932-33, la Pro si presenta al via con parecchi problemi finanziari il Presidente Cozzi, rimane praticamente solo al timone della squadra, che non viene adeguatamente rafforzata per l’ennesima stagione in Serie A. Conti è sempre presente nella doppia veste, tra campo e panchina, disputa 16 partite ma senza segnare. Al termine del campionato la Pro dopo 6 stagioni consecutive nella massima Serie, ritorna in B.

Conti a fine stagione abbandona il calcio giocato e continua la sua carriera di allenatore, nel 1934-35 allena il Lecco in Prima Divisione, rimane un solo campionato, poi ritorna sulla panchina dei blùcelesti nel 1936-37, nella neonata Serie C. In seguito sarà nello staff tecnico dell’Inter.

 

 

Ruolo: attaccante

Esordio in campionato il 19 Ottobre 1919 Brescia – Inter 1-1.

Due scudetti 1919-20 / 1929-30

5 presenze in Coppe Europee 1 Rete; stagione 1930-31.

 

31 presenze in Nazionale, con 8 reti

Esordio il 28.3.20,  Svizzera – Italia 3-0

1 Olimpiade – Parigi 1924

 

LA CARRIERA

 

STAGIONE SQUADRA A/B P G
1918

Enotria Milano

     
1919-20 Inter   21 7
1921-22 Inter   N.D  
1922-23 Inter   22 10
1923-24 Inter   20 8
1924-25 Inter   20 6
1925-26 Inter   22 13
1926-27 Inter Div.Naz. A 22 13
1927-28 Inter Div.Naz. A 28 2
1928-29 Inter Div.Naz. A 24 10
1929-30 Inter Serie A 25 9
1930-31 Inter Serie A 12 2
1931-32 Pro Patria Serie A 21 2
1932-33 Pro Patria Serie A 16 -

 

 

 

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