Foligno
calcio srl 1928
Maglia e pantaloncini azzurri con bordi bianchi, calzettoni
azzurri
Stadio: "Enzo
Blasone" via Monte Cucco, Loc. Santo Pietro, 06034 Foligno (Pg).
Dimensioni (105 x 65) - Capienza 5.082
Sede: via dei Mille, 37 - 06034 Foligno (Pg)
Foligno 51.400
abitanti - totale provincia di Perugia 615.000
Abbonamenti
2007-08: 701
2008-09: 774
2009-10: 583
ORGANIGRAMMA SOCIETARIO
Presidente: Maurizio Zampetti
Vice-presidente: Giuseppe Diotallevi
Consiglieri: Domenico Galli, Franco Capasso,
Stefano Sfasciotti, Alberto Agostini, Massimo Saveri
Direttore generale: Federico Cherubini
Resp. area tecnica: Marcello Pizzimenti
Segretario: Simone Ottaviani
Amministrazione: Monica Malizia
Marketing: Federica Fioretti, Egle Pambianco
Comunicazione: Stefano Raboni
Resp. relazioni esterne: Mauro Silvestri
Allenatore: Luca Fusi
Allenatore in 2^: Andrea Mosconi
Prep. portieri: Stefano Raponi
Prep. atletico: Alessandro Scaia
Responsabile sanitario: Costanzo Sammarco
Medico Sociale: Alessandro Fioretti
Fisioterapisti: Mirko Brufani, Daniele Filippucci
Massaggiatore: Damiano Stefanini
IL CALCIOMERCATO
Acquisti:
Patacchiola
(d91-Sampdoria), Fondi (c89-svin), Ambrogioni (d74-svin)
Cessioni:
Falchi (c91) e Cavitolo (c91-Castelringone), Cardarelli
(c91-Deruta), F. Conti (p81-Spezia), Micanti (c90-Voluntas
Spoleto), Di Paola (d89-Giacomense)
LA ROSA
Portieri:
Ripa (74), Rossini (90), Tomassini (88)
Difensori:
Ambrogioni (74), Calzolaio (88), Guastalvino (79), Gregori
(77), Lispi (87), Nori (86), Patacchiola (91), Pencelli
(86), Rossi (89)
Centrocampisti:
Borgese (85), Castellazzi (87), Fedeli (90), Fondi (89),
Furiani (78), Gallozzi (88), Sciaudone (88)
Attaccanti:
Calderini (88), Cavagna (84), Da Dalt (87), Giacomelli (90),
Turchi (Arg. 76), Urbanelli (91), Virdis (85
GLI ULTIMI SETTE
CAMPIONATI
2002-03 Serie Eccel. 1° posto -PROMOSSA IN SERIE D
- All. Luciano Marini
2003-04 Serie D/f 2° posto - All. Luciano Marini
2004-05 Serie C1/a 1° posto - PROMOSSA IN SERIE C2
- All. Luciano Marini
2005-06 Serie C2/b 10° posto - All. Luciano Marini -
Marcello Pizzimenti - Walter Bianchi
2006-07 Serie C2/b 1° posto - PROMOSSO IN SERIE C1
- All. Giovanni Pagliari
2007-08 Serie C1/a 4° posto – Eliminato ai play-off
dal Cittadella – All. Bisoli
2008-09 Prim. Div./a 15° posto – Vince i play-out con
la Pistoiese – All. Cevoli – Indiani - Pizzimenti
PRO PATRIA – FOLIGNO:
arbitro Sig. Angelo Cervellara di Taranto
Incontro delicatissimo per la Pro, che presenta il quarto
tecnico stagionale Gianluca Gaudenzi, a cui è affidato il
compito di condurre la depressa truppa biancoblù alla
salvezza, magari senza passare dai play-out, cosa di fatto
improba ma non ancora del tutto impossibile, almeno sulla
carta. Praticamente una gara spareggio quella contro il
Foligno di Luca Fusi, che precede la Pro in classifica di
quattro punti, Gaudenzi come i suoi predecessori dovrà fare
a meno di diverse pedine Caglioni, Del Grosso, Morello e
Barbagli che in praticano azzerano una difesa che ha da
sempre problemi. Quindi scelte praticamente obbligate con
Giambruno in porta, il rientro di Pivotto al centro del
pacchetto difensivo con al fianco Chiecchi mentre sugli
esterni andranno Rinaldi e Bruccini, ancora una volta messo
in una zona non sua, con Rudi unico cambio in panchina A
centrocampo forse i problemi maggiori, dato per scontato il
rientro di Pacilli sulla fascia ci sarà da stabilire chi
giocherà visto che Cristiano è ancora in ritardo, Passiglia,
Melara lamentano problemi e Serafini è alle prese con un
affaticamento muscolare, di conseguenza avanza la sua
candidatura Marci, con Baù dato in ripresa di condizione,
mentre in avanti dovrebbero giostrare Ripa e Sarno. Gaudenzi
non solo dovrà fare il conto di tutte queste assenze ma
anche con una squadra demotivata, frastornata, con solo
cinque vittorie stagionali e da sempre alle prese con una
condizione fisica infelice, per fari motivi. Tutte variabili
che non vanno a favore del neo-tecnico bustocco, tra l'altro
reduce da due anni di sosta che si appresterà ad affrontare
un avversario come il Foligno che comunque ha una propria
intelaiatura di gioco da inizio stagione, con buone
individualità specialmente in avanti come il giovane Stefano
Giacomelli e la forza data dai quattro punti di vantaggio
proprio sui biancoblù. Un Foligno che ha diversi giovani
interessanti oltre al talento Giacomelli (90), tre classe
88' nelle mire di società di serie maggiore come Calderini,
per quella che è di fatto una delle rose più giovani di
tutta la Lega Pro con i suoi 22,7 anni di media, con un
gruppo solido guidati da giocatori del folignate come i
difensori Guastalvino, Gregori e Ambrogioni e il
centrocampista Furiani
I
falchetti guidati dall'ex Como, Napoli, Samp e Toro, e
Nazionale Luca Fusi, per l'incontro contro la Pro dovranno
fare a meno di diverse pedine importanti, proprio il
capitano e bandiera Guastalvino, del difensore Calzolaio,
dell'ex tigrotto Castellazzi vittima di recente di un grave
infortunio al ginocchio, oltre del ventenne esterno mancino
Rossi, fermato dal giudice sportivo. Molto probabilmente
Fusi riproporrà il 4-3-3 di Domenica scorsa contro il
Varese, con la gara chiusa sull'1-1, con il goal folignate
all'87, con un gran botta dal limite di Sciaudone. In porta
l'interessante giovane Rossini, classe 90, prodotto delle
giovanili del Cesena, titolare fisso da metà del girone di
andata, la scorsa stagione all'Ivrea in Seconda Divisione
dove ha subito 31 reti.
Trio centrale difensivo formato da Gregori, Furiani e Lispi.
Il primo classe 76 è un difensore esperto che sempre ha
giocato nel cuore del pacchetto arretrato, vestendo le
maglie del Como, Pescara, Genoa, Salernitana e Venezia in B,
con puntantine in Serie A, e nelle ultime stagioni alla Pro
Sesto. Furiani è un centrocampista da battaglia (Cremonese,
Palermo e Pisa), riciclatosi ultimamente come difensore
centrale. Il ventitreenne Lispi, con quasi un metro e
novanta cm di altezza completa il reparto. A disposizione
Pencelli, Ambrogioni, Nori ed il giovanissimo Patachiolla
(91), scuola Sampdoria-
A
Centrocampo due classe 88' ad agire sul centro-destra
Sciaudone (4 reti) e Gallozzi, andato in difficoltà sui
terreni pesanti, quindi Borgese nel ruolo di play-maker ed
in sostituzione di Rossi, Fusi potrebbe inserire il
difensore esterno Pencelli con compiti più di copertura. Il
trio d'attacco sarà formato da Cavagna, nove reti senza
rigori, giocatore molto tecnico e veloce che ama partire
largo e da lontano portando fuori zona il proprio marcatore,
cercando poi di saltarlo in dribbling spesso a rientrare al
centro dove poi può andare al tiro e pericoloso sui calci
piazzati. Al centro Virdis lo scorso anno al Legnano con
quattro reti ed in questa stagione a bersaglio tre volte. A
completare il reparto il talento Giacomelli a svariare sul
fronte d'attacco privilegiando il centro sinistra. A
disposizione Calderini centrocampista offensivo, spesso
schierato come attaccane esterno, autore di cinque reti,
pronto ad entrare in campo solitamente per Cavagna. Cavagna.
Quindi il bomber argentino Turchi, non al meglio della
condizione, con l'ex alabardato Da Dalt che completerà la
panchina.
Una
squadra che in campo mostra impegno ed abnegazione
nell'applicare con diligenza quanto chiesto da Mr. Fusi, con
alcuni schemi mandati a memoria. Un Foligno manovriero che
fa girare molto la palla per poi cercare gli inserimenti
degli esterni. Difende spesso con tutti gli uomini dietro la
linea della palla oppure lasciando due uomini in avanti
molto larghi per sfruttare le ripartenze.
A
centrocampo gioca con due mediani davanti alla difesa e gli
esterni molto alti, andando spesso alla ricerca
dell'anticipo sugli avversari per rompere i tempi,
specialmente nella prima frazione quando pigia maggiormente
sul pedale della corsa, uno dei punti di forza dei
falchetti, ma spesso nel finale di gara proprio per il
dispendio di energie paga dazio, spaccandosi di fatto in due
tronconi, cosa che avviene spesso durante l'incontro.
Manca di profondità, di un uomo di peso che tenga alta la
squadra, ovviando a questo problema cercando di arrivare in
zona tiro manovrando molto, perdendosi poi spesso al limite
dell'area avversaria. Anche per questo motivo
cerca sempre di colpire sulle ripartenze, potendo contare
sull'apporto di ottimi giovani attaccanti, tutti dotati di
estrema velocità, con un potenziale di tutto rispetto, per
un reparto che è il quarto per rendimento del girone con 46
centri, a cui però fa da contraltare la difesa più battuta
del torneo con 51 palloni raccolti dal sacco.
Fuori casa ha conquistato otto punti come la Pro, frutto di
una vittoria a Viareggio per 2-0 alla nona giornata, e
quindi cinque pareggi Crema, Lecco, Alessandria, Pagani e
Como. In trasferta ha segnato 20 reti, subendone 31. I tre
precedenti incontri tra bustocchi e folignati si sono sempre
chiusi in pareggio.
IL PERSONAGGIO

Stefano Giacomelli
Stefano Giacomelli nato a Foligno il 30 aprile 1990, da poco
soprannominato “Mister poker”, dopo le quattro reti
realizzate in trenta minuti (dal 3' al 33' del primo tempo)
in Foligno-Viareggio (4-2), alla 26^ giornata, lo scorso 7
Marzo. Attaccante brevilineo, veloce, dotato di un
grandissimo fiuto del gol e di mezzi tecnici straordinari,
Giacomelli è tornato in questa stagione in Umbria dopo un
anno nel settore giovanile dell’Inter ed è considerato una
sorta di via di mezzo tra Giovinco e Miccoli sia per statura
(164 cm per 59 kg) che per qualità, anche se molti lo
accostano a Zola, pur non avendo la stessa precisione
chirurgica sui calci piazzati.
Fa
tutta la trafila nelle giovanili del Foligno, con l'esordio
in prima squadra che risale ormai alla stagione 2006-07 in
C2, quando, a soli 16 anni, il mister Giovanni Pagliari,
come premio per per aver portato gli Allievi alle finali
nazionali, lo lanciò nella mischia nel sentito derby contro
il Gubbio. Nella stagione 2007-2008, l'arrivo di Bisoli
sulla panchina umbra gli consente di entrare a far parte in
pianta stabile sia nella rosa della prima squadra che
raggiunge i play-off, segnando due gol in 22 presenze, che
in quella dell'Under 18. Diventando il primo giocare dei
falchetti ad essere convocato per una rappresentativa
nazionale. Stagione in cui furono molte le squadre della
massima serie ad interessarsi al giocatore, tra cui
Fiorentina, Roma e Inter. Proprio quest'ultima riesce ad
accaparrarsi il prestito con diritto di riscatto sul
cartellino del giocatore. Passa l'annata 2008-09 in
nerazzurro, tra la Primavera di Esposito ed allenamenti con
la prima squadra di Mourinho, dove divide con Balotelli
qualche urlaccio dei tecnici, per la sua tendenza a montarsi
la testa. A fine stagione raccoglie solo 12 presenze e una
rete in maglia neroazzurra, bottino che non convince in
pieno la dirigenza meneghina a riscattarlo dal club umbro.
Così è ritorno a Foligno dove dopo qualche difficoltà
iniziale, torna a scatenarsi, diventando titolare
inamovibile, raggiungendo l'apice con il poker in casa al
Viareggio, portando a 12 le sue rete stagionali. E’ un punto
fermo della Rappresentativa Under 20 di categoria allenata
dal C.T. Veneri, e già nell'orbita dell'Under 20 maggiore
guidata da Francesco Rocca.
La
sua valutazione si aggira già attorno ai 2 milioni di euro,
sulle sue tracce con maggiore insistenza Bari, Chievo e
Sampdoria, con quest'ultimi in vantaggio considerato il
canale preferenziale che hanno da anni con i folignati.
I PRECEDENTI
PALMARES:
Pro
Patria 12 Campionati in Serie A - 1 Coppa delle Alpi
Foligno 4 campionati di Serie C1
2007-08 Serie C1/a
17^ 9
Dic. 07, Pro Patria - Foligno 0-0 CLICCA
QUI
34^ 4
Mag. 08 Foligno – Pro Patria 1-1: 27' Giacomelli (F), 65'
Gasparello (Pro)
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2009-10 Prima Div/a
15^ 29 Nov. 09, Foligno - Pro Patria 1-1: 27' Sciaudone (F),
33' st Serafini (Pro)
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LA TIFOSERIA
Nel suo primo campionato dato 1928-29, il Foligno ebbe già
l'apporto della propria tifoseria, per la gara
spareggio-promozione sul neutro di Arezzo, con i rivali del
Perugia, con al seguito praticamente tutti i folignati, con
i tifosi che occuparono le 94 delle 96 automobili presenti
in città al tempo. Il tifo organizzato, fa la sua comparsa a
Foligno sul finire degli anni '70, nel vecchio campo
sportivo dove il Foligno disputava il suo campionato di
serie D e nel quale oggi si corre la famosa "Giostra della
quintana". Un torneo cavalleresco con relativa
manifestazione storica in costume medievale, che si svolge a
Foligno, in doppia sfida il terzo sabato di giugno (in
notturna) e la rivincita la seconda domenica di settembre
che per le prime gare della stagione, porta via energie e
tifosi alla squadra biancoazzurra nei giorni in cui si
svolge.
Negli ultimi anni degli anni 70' un gruppo di ragazzi, prese
a darsi appuntamento per sostenere con bandiere e tamburi
artigianali la squadra di casa. Logicamente in quegli anni
dove il movimento ultras si stava espandendo, era tutto
basato sulla improvvisazione e l'entusiasmo: non erano
moltissimi ma già dentro di loro l'amore per la squadra era
grande, in contrapposizione poi alla vicina Perugia, dove la
prima serie A era arrivata da poco, e riscuoteva logicamente
l'interesse di molti appassionati. Sul finire degli anni 70
e nei primi anni del decennio seguente, la squadra umbra
prende a scalare le categorie partendo dal campionato di
Promozione, accendendo l'entusiasmo della tifoseria locale,
che prende ad organizzarsi in maniera più completa. Nella
stagione 1980-81, le cronache nazionali danno risalto ai
tumulti seguiti dalla mancata promozione in Serie C, del
Foligno, ma non tanto per la gara in se stessa, quanto per
una rocambolesca invasione di campo nel vecchio stadio
("Nazario Sauro"); ma è nella stagione successiva, la vera
data di partenza del tifo organizzato folignate, in
quell'anno, la fine del 1981, nasce a Foligno il movimento
ultras, con il nome di "Hawks Supporters", letteralmente, i
tifosi dei falchi, con la denominazione inglese, molto in
voga in quegli anni, ed "Ultrà Foligno", che furono per
l'appunto i primi due striscioni che apparvero sulle
gradinate. Nell'anno seguente il Foligno conquistò sul campo
l'agognata promozione in serie C2, ai danni della Cinthya
Genzano in uno spareggio che resta memorabile per tutti i
tifosi biancoazzurri, sul neutro di Siena presentandosi in
buon numero, per un salto di categoria che poi arrivò a
tavolino, in una gara che comunque vedeva in vantaggio per
2-1, la squadra umbra. Sull'onda dell'entusiasmo dunque
nascono altri club come il XVI Maggio. Comincia l'ora delle
trasferte organizzate con al seguito tamburi e fumogeni, con
la società a promuovere interessanti campagne abbonamenti
mirate ad incentivare ulteriormente il tifo per i
"falchetti", grazie anche ad una squadra che va bene,
trascinata dal bomber Mariotti, ma soprattutto ha in
Lamberto Boranga, folignate doc il suo simbolo. Per gli
ultras, nasce anche un direttivo vero e proprio e viene
scelto il nome definitivo: si decide dapprima per "Hooligans"
e poi si da un un rafforzativo al nome che diviene "Hooligans
Warriors" con uno striscione che reca al centro un teschio
vecchia maniera, simbolo che nei primi '80 era consuetudine
sugli striscioni di molti gruppi ultras. Arriva così
immediato il doppio salto in C1, con ulteriore passione che
si accende nel centro umbro e nelle sue frazioni. I primi
anni '80, furono senz'altro entusiasmanti per i risultati
sportivi, sicuramente fantastici per i "guerrieri" che,
oltre ad aumentare in modo direttamente proporzionale al
pubblico che gremiva lo stadio, cominciavano a confrontarsi
con squadre e tifoserie decisamente più numerose quali
Ancona, Bari, Salernitana, Foggia, Messina, Taranto,
Sambenedettese ma soprattutto la vicina di casa Ternana.
Nonostante l'immediata retrocessione che seguì nell'annata
seguente (83-84), i gruppi folignati non fanno mancare il
loro sostegno, di quegli anni è la stampa di un famoso
striscione, con la scritta "Una magica armata per una
leggenda che continua" e che prendeva tutta la gradinata
dell'impianto di Santo Pietro in cui si sistemavano gli
H.V.F: anzi, si racconta che si decise di farlo, per battere
in lunghezza i ternani che nella Est in quel periodo
esponevano lo striscione "Frek Brothers lo sballo continua"
che appunto veniva superato per pochi metri. Fu anche in
quegli anni, che ci furono gli incidenti con le tifoserie di
Ancona e Civitanovese. Nel periodo da ricordare la nascita
del gemellaggio, con Brindisi, risalente alla stagione
1984-1985, e che vede tuttora frequenti scambi di visite
anche se Foligno e Brindisi militano ed hanno militato, in
differenti categorie. Nella stagione 1986-87, arriva la
retrocessione in Interregionale, che come accade sempre,
smorza di molto gli entusiasmi nella città umbra, anche
perchè il sodalizio dei "falchetti", incontra una grave
crisi societaria che fa scivolare il club in Promozione. Il
tifo si riaccende con il ripescaggio in Interregionale, così
sul finire degli anni 80' ed i primi anni 90', davvero
intensi per la tifoseria biancazzurra, nascono altri gruppi
e sottogruppi degli H.W.F. come "Scapocciati", "G.A.P.
(Gruppo Anti Perugia"), "Nucleo Agitato" e "Gruppo Erotico";
le trasferte sono quasi tutte nei paesi interni in Umbria e
Marche (Morrovalle, Spoleto, Cave, Sant'Angelo in Vado. Vi è
poi da dire che in in questo decennio in Italia le curve
evidenziarono una tendenza a politicizzarsi e specie in
Umbria la "tendenza a sinistra" ed anche la tifoseria
folignate non fu esente da un tentativo di omologazione: si
ricorda ad esempio una inusuale celtica, su uno striscione
del G.A.P ma ben presto si decise per la totale apoliticità
del gruppo che prosegue ancora oggi. Nel 1992 viene fondato
il "Vecchio Nucleo", derivazione HWF, con denominazione
originale "Nucleo agitati" con relativo striscione. Alla
fine degli anni '90 il tifo biancazzurro si mette in grande
spolvero e riesce in più occasioni a toccare numeri di
partecipazione considerevoli, riuscendo appunto a
coinvolgere i giovani folignati in gran numero, come ad
esempio i circa 2.500 presenti al "Curi" per la finale di
Coppa Italia Dilettanti. Scalda i cuori della tifoseria
umbra, il salto compiuto negli ultimi anni dai "falchetti",
con il ritorno dopo ventitre anni in C1, con una scalata
repentina partita dall'Eccellenza nel campionato.

La
curva del Foligno è dedicata a Marco Bucciarelli, ultras
folignate tragicamente scomparso anni fa e rimasto nel cuore
della tifoseria locale: ora in "Curva Buciarelli" gli H.W.F.
presenziano con un solo striscione con la scritta
"Folignati" ma assieme a loro tifano: quelli del "gruppo
Mexico" fondato nel 2000 in Serie D, "Vecchio Nucleo" datato
1992 e "N.O.C.", sigla di Nucleo Operativo Campetto, che
negli ultimi tempi ha cercato di portare più sostenitori a
seguire le gesta dei falchetti, con l'opera di "quartierizzazione",
cioè spingere il più possibile la passione per il Foligno,
nel proprio quartiere, con ogni mezzo, anche con i classici
manifestini fotocopiati, appesi agli alberi, pali e
semafori. La tifoseria folignate è balzata alla ribalta
delle cronache nazionali il 2 Dicembre 2007, dopo il blocco
delle trasferte per effetto dell'omicidio Sandri, per aver
dato ospitalità ai tifosi del Venezia, colpiti, chissà poi
perchè da un decreto dell'Osservatorio nazionale sulle
manifestazioni sportive, che aveva vietato la trasferta alla
tifoseria organizzata del capoluogo veneto per l'incontro
tra le squadre delle due città, che tra l'altro non si erano
mai incontrate prima. I supporters veneziani, accettarono di
buon grado l'invito della tifoseria biancoazzurra, ed
arrivarono in una trentina all'ora di pranzo a Foligno. A
dare loro il benvenuto davanti allo stadio, trovarono anche
il presidente del Foligno calcio Maurizio Zampetti, il quale
si intrattenne a lungo con le due tifoserie, parlando dei
problemi del mondo del calcio. Con gli ultras folignati a
cucinare sui bracieri fagioli e cotiche e preparare
bruschette con l'olio.
Nell'annata 2006-07, quella della promozione in C1, ci fu
una media di 1.110 presenze al "Blasone". Per il campionato
seguente le presenze crebbero notevolmente, con 701
abbonamenti con 2.420 persone di media, con punta massima
nell'incontro interno con la Ternana con 3.400 spettatori, e
nella gara di ritorno contro i rossoverdi, erano più di
1.500 i tifosi dei Falchetti al seguito. Da segnalare la
trasferta di Verona, dove al "Bentegodi", furono poco meno
di 400 i sostenitori folignati presenti, dove però due di
loro vennero colpiti da Daspo. l'ultima a Venezia, che ha
portato in pratica all'approdo ai play-off, con circa 600
tifosi umbri in laguna. 2008-09 record di tessere con 774,
con una presenza di 1.950 spettatori a gara, con una media
alzata dai due derbies con Perugia e Ternana; con i
“grifoni” ci furono 4.000 presenze, record per lo stadio
folignate e circa 3.000, per la gara con le “fere”. In
questo campionato gli abbonamenti sono scesi a 583 con una
media posizionata su circa 1.580 unità con il picco nella
gara con il Perugia, davanti a circa 3.800 spettatori.
Il
21 Ottobre 2010 c'è stato un pugno duro delle forze
dell’ordine nei confronti dei tifosi del Foligno dopo la
sassaiola al termine della partita a “Blasone” contro
l’Arezzo con ben 17 Daspo che hanno colpito alcuni ragazzi,
ma anche persone non più giovanissime. Proprio in quella
domenica, allo stadio folignate erano entrati in funzione i
nuovi sistemi di controllo previsti dalle nuove norme di
sicurezza.
Come gemellaggio, esiste da ventidue anni quello con il
Brindisi, nato nella stagione 1984-85 in C2, quando le due
formazioni diedero vita ad un lungo duello per il salto di
categoria. Le due tifoserie si trovarono a competere per un
obbiettivo importante, ed il destino volle, forse perchè
uniti anche dagli stessi colori sociali, che nacque un
solido rapporto. Un gruppo di tifosi del Foligno, era
presente nelle finale di Coppa Italia di Serie C, che i
pugliesi vinsero proprio contro la Pro, nella stagione
2003-04. Altri rapporti di amicizia sono che le tifoserie
della Sambenedettese, Sangiovannese, Vigor Senigallia e dei
marchigiani della Vadese di Sant'Angelo in Vado (Pu),
quest'ultimo è un rapporto molto dato.
Rivalità: su tutte il capoluogo di provincia Perugia, anche
se le due formazioni non si sono incontrate sul campo per
quasi cinquant'anni, ritrovandosi nello scorso campionato di
Prima Divisone. Quindi Ternana, Ancona, Civitanovese, oltre
a quelle con le corregionali Spoleto, Narnese e Bastia
Umbra.