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PRO SESTO
A.C. 1913
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PRO SESTO associazione calcio srl 1913
Stadio “Breda” – Via XX Settembre, 162 – Sesto San
Giovanni (Mi). Dimens. (105 x 60) - Capienza 4.000 spet.
Colori
sociali: maglia bianca con banda celeste sul petto,
pantaloncini celeste, calzettoni celeste con bordo bianco.
Abbonamenti
2006-07:
1.000
2007-08: 1.450
ORGANIGRAMMA SOCIETARIO
Presidente:
Elisabetta Pasini
Vice-presidente: Pierfrancesco
Galizzi
Amm. delegato: Giuseppe Pasini
Direttore generale: Gianni Ripamonti
Segretario: Giuseppe Mengo
Ufficio stampa e web: Massimo Nava
Allenatore: Antonio Sala
Allenatore in 2^: Stefano Itria
Preparatore portieri: Ermes Berton
Preparatore atletico: Prof. Ciro
Improta
Resp. sanitario: Dott. Enrico
Mariani
Fisioterapisti: Marco Rossetti -
Panajotis Malavazos
GLI
ULTIMI SETTE CAMPIONATI
2000-01 Serie C2/a 13° posto - All. Aggio
/ G.P. Rossi
2001-02 Serie C2/a 9° posto - All. G.P.
Rossi / Musicco
2002-03 Serie C2/a 5° posto, eliminata in
semifinale play-off dal Novara - All. Musicco / Trainini
2003-04 Serie C2/a 9° posto - All.
Trainini / S. Nava / Scanziani / Trainini
2004-05 Serie C2/a 1° posto, PROMOSSA
in C1 - All. G.F. Motta
2005-06 Serie C1/a 14° posto perde i
play-out con il San Marino - Retrocede - Ripescata
in C1 - All. D'Astoli / Trainini / F. Vincenzi
2006-07 Serie C1/a 14° posto vince
i play-out con l'Ivrea - All. Muraro dalla 18^ A.
Sala
QUANTO COSTA SEGUIRE LA PRO SESTO
Tribuna
d’onore: 520 euro
Tribuna centrale rossa: 250 euro
Tribuna laterale gialla: 150 euro (ridotto 120 euro)
Distinti: 34 euro
Curva: 17 euro
IL
CALCIOMERCATO
ARRIVI: Moreau
(p Fra 83 Lucchese via Inter), Sereni (p87-Piacenza), Bavena
(p90) e Fautario (d 87-Inter), Di Cuonzo (85-Ravenna via
Juventus), Predko (d Ucr. 88-Torino), Konè (CdA
c83-Lucchese), Preite (d77-Carpenedolo), Boisfer (c Fra
81-Sangiovannese), Facchinetti (84-Padova), Cavagna
(a85-Ravenna), Laner (c84-Sanremese via Albinoleffe),
Musetti (83-Treviso), Mendil (Fra a79-Ancona).
PARTENZE: Boscolo (c73-Pergocrema),
Ferracuti (d73-Sangiovannese), Araboni (a79-Albinoleffe),
Cardamone (c78-svin), Farina (c86-svin), Cavallo
(c73-Taranto), Favaro (a84-Giulianova), Ghezzal (a Fra
84-Crotone), Giussani (p83-svin), Papa (c79-svin), Petresini
(a87-Pavia), J. Mariani (d84-Base96 Seveso), Sorti (c85 svin),
Turetta (c84-Massese).
LA ROSA
Portieri: Moreau (Fra 83), Sereni
(87), Bavena (90)
Difensori: Cattaneo (82), Di Cuonzo
(85), Fautario (87), Gregori (77), Lambrughi (87), Preite
(77), Rota (84), Predko (Ucr. 88)
Centrocampisti:
Boisfer (c81), D'Imporzano (d83), Fracassetti (75), Konè (CDV-
83), Laner (c84), Marinoni (87), Palazzo (88)
Attaccanti: Cavagna (a85), Dalla
Costa (88), Facchinetti (84), Maah (Fra 85), Mendil (Fra
79), Musetti (83-Treviso), Valtulina (88)
PRO PATRIA - PRO SESTO
Servono tre punti e stop, questo deve essere il leit-motiv, della giornata, anzi serata visto che giochiamo olle 20.45; non segnamo da 435' minuti e non vinciamo da sei turni, e giochiamo contro una diretta concorrente per la salvezza diretta. Inoltre abbiamo da sfatare una volta per tutte il tabù delle telecamere di Rai Sat, perchè veramente non se ne può più !!!
L'avversario è la Pro Sesto, di Antonio Sala, un tempo vate della "piccola Olanda", saronnese, ma poi naufragato malamente nelle ultime stagioni, alla rincorsa di un calcio totale, champagne che coniughi Sacchi con Zeman, e qualche volta i punti, perchè alla fin fine servono anche quelli.
Ad inizio stagione in casa sestese hanno fatto le valigie le
punte Ghezzal e Araboni, finiti rispettivamente a Crotone e
AlbinoLeffe, nonché il centrocampista Cavallo, trasferitosi
al Taranto. Sono stati lasciati liberi i portieri, tra cui
l'esperto Borghetto (ex Lumezzane e Cittadella), oltre a
Cristian Boscolo, che fermato stranamente da molti
infortuni, si accasato nell'ambizioso Pergocrema in C2,
mentre l'ex capitano Ferracuti ha trovato squadra in C1,
nella Sangiovannese a stagione in corso.
La
società ha cercato di allestire un organico di livello,
soprattutto in un torneo di C1, che mai come in questa
stagione si dimostra molto equilibrato. Sono così arrivati
bomber Musetti (83), 11 gol in 29 presenze lo scorso anno
alla Massese, ex compagno degli attuali tigrotti Dalla Bona
e Negrini. Giocatore di proprietà del Treviso e già a
segno all’esordio, oltre al solito manipolo di giovani
come Cavagna, ex ravennate, prodotto del vivaio juventino,
Fautario, difensore della Primavera dell’Inter, di cui da
anni si parla, oltre a Predko, giovane difensore bosniaco
del Torino.
La
rosa è stata rinforzata anche con gli arrivi dei coloured
francesi Konè e Boisfer. Il primo ha portato stazza e forza
fisica a centrocampo, mentre il secondo guizzi e tecnica,
giocatore in cerca del riscatto dopo i troppi infortuni che
ne hanno condizionato la carriera; per cinque stagioni al
Genoa in B, con 70 presenze e due reti, quindi passaggio a
vuoto con ulteriori problemi fisici al Venezia.
In
aggiunta, il portiere Moreau, francese scuola Inter,
l'alto-atesino Laner, prodotto del vivaio veronese, ma di
proprietà dell'Albinoleffe, che lo aveva mandato in
prestito alla Sanremese la scorsa stagione; il roccioso
Preite, per anni a Pavia, ed a Voghera con Sala, finito
nell'ultimo campionato a Carpenedolo in C2.
Il
cammino dei sestesi, era iniziato bene con l'ottimo pareggio
per 1-1 sul difficile campo della Cavese al debutto, andando
anche in vantaggio con Musetti. Alla seconda giornata in
casa, ha dovuto cedere il passo al Venezia per 2-0. Nei tre
successivi impegni, ha avuto il momento migliore della
stagione, andando a prendersi un punto a Verona, mettendo
sotto in casa il Foggia per 2-0, quindi chiudendo il tris,
vincendo a Pagani per 3-1.
Un
passaggio della stagione che è coinciso con le reti di Maah,
il quale in tre turni ha messo a segno cinque reti, ma nella
successiva gara con il Foligno è stato colpito duro da
dietro, rompendosi il perone: infortunio che lo ha costretto
a saltare le successive gare di campionato, con il suo
rientro in campo previsto per prima di Natale.
Da
quel momento la squadra di Antonio Sala, ha avuto una netta
flessione, senza le reti del suo bomber, che nonostante sia
ormai assente da quattro giornate, continua ad essere uno
dei capocannonieri del girone con cinque centri. Per i
sestesi, solo tre punti nelle ultime quattro gare, arrivati
con la vittoria interna contro il Manfredonia per 2-1, con
la doppietta di Laner.
Pro
Sesto, sconfitta negli ultimi due turni, a Sassuolo per 3-0
ed in casa con il Cittadella per 1-2, ma dove si era portata
in vantaggio.
Per
la gara contro i tigrotti, i sestesi hanno diverse assenze,
lo squalificato Konè, gli infortunati Maah, Laner, Rota e
Preite, quindi Sala dovrà rivedere il suo schieramento e
probabilmente modificare il suo amato 4-3-3, senza per
questo rinunciare alla sua zona e pressing.
Ospiti
che vedranno tra i pali Moreau, uno dei punti di forza della
squadra, portiere ancora giovane, in cerca della stagione
del rilancio dopo esperienze poco positive, tra Terni e
Lucca, dopo la buona partenza di La Spezia. Molte sono state
le gare in cui le sue parate hanno tenuto a galla la squadra
di Sala.
Difesa
che dovrebbe schierare, in difesa Fracassetti, un
centrocampista di rottura (ex Alzano e Lumezzane), Lambrughi,
Gregori (centrale) e Cattaneo. Centrocampo che vedrà
Palazzo, con il piccolo e tarchiato Boisfer a dettare i
tempi, D'Imporzano sulla fascia. In avanti Musetti, come
punta di riferimento, Facchinetti, a fare l'esterno alto,
ricalcando lo schema della vecchia ala; giocatore dotato di
buona tecnica, ma esile fisicamente. Completa il reparto la
mezzapunta Cavagna, in possesso di un buon tiro dalla
distanza. Mentre l'ex spezzino Mendil, arrivato a colmare il
vuoto lasciato da Maah, è ancora in ritardo di condizione,
dovrebbe partire come nell'ultima gara, dalla panchina.
A
disposizione il portiere Sereni, quindi Fautario, Predko, Di
Cuonzo e Dalla Costa.
Fuori
casa, i sestesi hanno giocato cinque gare, collezionando
cinque punti, frutto della vittoria a Pagani, dei pareggi di
Cava e Verona; realizzato cinque goals, subendone sette, su
un corrispettivo totale di undici e tredici. Penultima
difesa del campionato, a pari merito con Foggia e Cavese.
Attacco nella media del girone, ma cinque delle undici reti
sono state segnate da Maah, nelle prime sei giornate, da
quando si è infortunato, solo quattro reti, di cui due di
Laner, che contro la Pro sarà assente.
L'ALLENATORE
C'era
una volta, un giovane di belle speranze originario di
Saronno (2 Gennaio 1956); uno dei tanti vati del calcio
totale, del pressing alto, di raddoppi di marcatura, delle
diagonali, della zona, intesa sia come modulo di gioco che
come territorio di appartenenza. Il suo nome, Antonio Sala.
Comincia
proprio dalle giovanili blucelesti la sua carriera di mago
della panchina, stregato dal calcio olandese che furoreggia
negli anni 70, con l'Ajax di Crujiff e la nazionale
arancione di Suurbier, Krol, Haan, Rep, Neeskens, Van
Hanegem e Rensenbrink. Sfruttando anche la sua passione per
la bicicletta, probabilmente anch'essa in omaggio della
terra dei tulipani, per recarsi nella non distante Appiano
Gentile, per carpire i segreti degli allenamenti dell'Inter,
non disdegnando puntatine al di là della collina,
approdando anche a Milanello di tanto in tanto.
Nel campionato 87-88 la presidenza saronnese, lo chiama per
la prima volta alla guida della prima squadra, poco più che
trentenne, per centrare la promozione, avendo un'ottima
squadra per la categoria, come l'esperto portiere Lattuada,
in difesa Occhioni, oltre a Mondoni e Bordegoni poi alla
Pro, il forte centrocampista Savi (in seguito a Bologna e
Perugia), Pier Cattaneo e Novara in attacco. Nasce così la
"piccola Olanda", di Sala e del Saronno con il
4-4-2 che diventa spesso 4-3-3.
Parte
con proclami importanti: "vinceremo il campionato, gli
avversari ci devono temere". "Applicheremo sempre
la zona con il mio 4-3-3, ispirato a Sacchi e Zeman",
il tutto esclamato con la vocina stridula che lo
contraddistingue. Ovviamente quella stagione la vince la
Solbiatese, seconda la Pro Lissone, a nove lunghezze di
distacco, ancora nell'era dei due punti a vittoria, il
Saronno di Antonio Sala.
Ad
inizio stagione si lascia andare a giudizi poco lusinghieri
sulla Pro, appena retrocessa; il calendario come sempre ci
mette il suo, così alla terza giornata c'è già il
rendez-vous. Pro - Saronno 1-0 con rete di Gespi, gara di
ritorno a Saronno 0-0 e 180' minuti non proprio felici per
Sala in panchina, con i tifosi biancoblù che lo beccano
continuamente, anche quando finisce la partita.
Campionato
88-89, mentre Antonio Sala sgranocchia un amaretto dietro
l'altro, dopo ogni quotidiana uscita in bicicletta, la
proprietà del Saronno gli prepara una vera e propria
corazzata per la categoria. Altri programmi roboanti del
tecnico, che parte lancia in resta per la conquista della
C2, con i suoi biancocelesti; gli avversari sono il
Bellinzago di Pierino Prati, che ha appena portato la
Solbiatese nella categoria superiore, la Biellese del bomber
Weffort e del portiere Beccari, oltre alla Pro. Si, ma la
Pro Patria ha in panchina un altro vate, "il mago di
Avigno", Mario Belluzzo, il quale riesce a perdere un
campionato praticamente già vinto, con scellerate decisioni
tecniche; lascia fuori inspiegabilmente quasi tutta la
stagione il fluidificante mancino Volpi, pezzo pregiato di
tutto il mercato della categoria. Inverte i ruoli ai
giocatori in campo. Riesce a pareggiare e perdere partite già
vinte, regalando di fatto la vittoria ai saronnesi, promossi
al fotofinish; Saronno 48, Biellese 47 e penalizzata di un
punto, Bellinzago 46, Pro Patria 45. In C2, la vita è più
grama, decisamente, nonostante arrivi un certo Davide
Onorini, che da solo vale mezza squadra, gli amaretti, non
si staccano dal fondo, senza mai mostrare il calcio
all'olandese con Sala esonerato per essere rimpiazzato da
Giorgio Campagna.
Un
anno di stop, quindi riprende sempre con la sua zona da
Bastia Umbra nel CND, salvezza per un pelo. Nel biennio
93-95, gli affidano un'altra corazzata la Caratese, con i
brianzoli che vogliono a tutti i costi il calcio dei
professionisti. Primo anno salvezza di un soffio, nel
secondo rimane sempre in scia delle prime ma senza
particolari guizzi, con uno spettacolare 3-3 tra Caratese e
Pro Patria nella "Fossa" di Carate; nella stagione
in pratica lancia Melo Dato.
La grinta di Sala
Passa
quindi, sempre con il suo calcio zonaiolo a Voghera, dove si
porta "il Melo", ha in squadra anche altri ex come
Luca Tutone ed Arienti, ma soprattutto trova il maggior
interprete del suo calcio Paolo Sciaccaluga, che poi farà
le fortune di Pavia e Ravenna e tutt'ora a 36 anni gioca in
B.
Nel
suo centrocampo a tre lo usa indifferentemente come mezzo
destro o mezzo sinistro. Ottima tecnica di base, eccellente
nello sfruttare le palle inattive, diventa il simbolo
vincente delle sue squadre.
Un
triennio nella bassa pavese, che gli vale la chiamata del
Castel di Sangro appena retrocesso in C1, dove si porta
oltre all'immancabile bici sul portapacchi della familiare,
anche due suoi pretoriani Pasquale Sensibile e Pagano,
trovandosi una rosa composta oltre che dall'ex tigrotto
Bandirali, appena ceduto dalla Pro ai giallorossi per un bel
mucchietto di soldi, gente come il campione del mondo
Iaquinta, Carlo Cudicini da anni al Chelsea, Galuppi,
Baglieri, Cangini, Galli, Padoin, Pestrin, Polenghi,
Tresoldi. Rimane clamorosamente fuori dai play-off, in un
campionato vinto da Fermana e Savoia. Con 13 vittorie, 10
pareggi e 11 sconfitte.
Passa
quindi al Siena, dove con l'appoggio della fortissima banca
locale, del Monte dei paschi, si vuole la Serie B, che manca
praticamente da sempre. La squadra non è una corazzata, ma
una vera portaerei, non le manca niente per vincere, Sala si
porta ovviamente i suoi colonnelli Sciaccaluga e Pagano.
Vince il campionato e la Supercoppa di Serie C, contro il
Crotone. Festeggia il tutto, con un viaggio in bicicletta
per arrivare a Reggio Emilia, ultima trasferta stagionale.
Mantiene
la panchina anche nella serie cadetta, mostrando il suo
calcio a zona e pressing, con Simone Tiribocchi, Arcadio,
Argilli, Campolonghi, Corrent, Scalzo, Ginestra, Bravo e
Macchi, questi ultimi due ex saronnesi.
La
salvezza quasi tranquilla gli vale la chiamata del Cagliari
in A. In Sardegna le cose non vanno benissimo, sin da
subito, nonostante il presidente Cellino, lo avesse già
bloccato a Marzo, "soffiandolo", al Verona.
Campionato
2001-02, Sala è quindi sulla panchina dei rossoblù, come
sempre si lascia andare alle solite
"dichiarazioni": "Proporrò un misto tra il
calcio di Sacchi in difesa e quello di Zeman in attacco. Il
mio ideale è questa miscela. Noi giocheremo con il 4-3-3,
sia in casa che in trasferta, con qualunque
avversario". "Tra i miei obiettivi c'è quello di
riportare la gente al Sant'Elia, che deve diventare un
fortino inespugnabile". Non è per nulla scaramantico
ed umile, quando in una conferenza stampa esclama:
"Sono qui con l'obbiettivo di essere l'allenatore di
una delle quattro squadre che andranno in serie A. E il
Cagliari sarà una di queste. Per la serie A ci sono a
disposizione tre posti; uno è già nostro."
Con
rossoblù in ritiro in Alto Adige e Sala non vuole
rinunciare al suo amico "Il Mago Doriano" un
professionista dell'occulto conosciuto ai tempi d'oro nel
Siena. In un intervista su un noto quotidiano locale,
l'ottimo Mago fa il suo pronostico:" Il Cagliari a
Natale avrà sette punti di vantaggio sulla seconda in
classifica". Nemmeno Alberto Sordi, nel mitico "Il
presidente del Borgorosso Football Club", aveva osato
tanto.....
Già
nell'amichevole di precampionato a Sesto Calende contro la
Pro Patria, il Cagliari non mostra tutto questo gran gioco,
anzi è la squadra di Motta che incanta di più....Dirà, i
giocatori hanno le gambe dure per la preparazione, come
spesso succede nel periodo. Però scopre che a quella rosa
già competitiva di suo, sono indispensabili alcuni suoi
fedelissimi, quindi fa arrivare Luca Cavallo, Colasante ed
il portiere Paolo Mancinelli, che aveva avuto a Siena.
Sciaccaluga no, perchè è blindato dal Siena.
Parte
con il suo 4-3-3, zona mista tra Sacchi e Zeman, così
sicuro dei suoi mezzi che il venerdì, annunciava
ufficialmente la formazione che sarebbe scesa in campo!
La sua panchina cagliaritana durerà solo fino all'ottava
giornata, al 16 Ottobre, quando all'ennesima sconfitta
maturata, senza una vittoria, con i tifosi isolani e stampa
locale inviperiti, Cellino lo esonera.
2002-03,
riparte con grandi speranze ed un filino in meno di
supponenza da Cosenza, sempre in B, ancora il suo magico
4-3-3, la zona, etc. etc... Ma il 26 Novembre, 14^ giornata
di campionato, viene ancora esonerato; costa cara la
sconfitta interna al "San Vito" contro il Venezia
e, del resto, i numeri bocciavano la sua stagione cosentina:
undici punti in dodici partite, nove gol fatti (secondo
peggior attacco del torneo) e 14 subiti; sei punti nelle
prime due partite, solo cinque nelle successive dieci. Viene
sostituito da Mondonico, per concludere poi la stagione, con
la retrocessione.
2003-04,
la Pro se lo ritrova da avversario in C1, quando Sala prende
in mano la Reggiana, subentrando a Cadregari ed a Busto
perde per 1-0. Sulla panchina granata non durerà molte
giornate, venendo sostituito dal rientrante Cadregari.
2004-05,
accetta in corsa la guida del Monza in C2, porta la squadra
ai play-off ma viene superato in semifinale dalla Valenzana.
In un primo momento acconsente alla conferma, ma poi a
sorpresa annulla tutto, per rispondere alla chiamata della
Ternana in B, dove dura solo otto gare, venendo sostituito
da Fabio Brini, dopo la sconfitta di Bergamo con l'Atalanta
a fine settembre.
Un
anno e mezzo di pausa, con puntate negli studi televisivi di
tutta la Lombardia. Al termine del girone di andata del
campionato 2006-07, la Pro Sesto gli offre la panchina, dopo
aver esonerato Carletto Muraro. Nel finale di stagione,
subisce la clamorosa rimonta della Pro Patria, che proprio
alla penultima giornata andrà a vincere al "Breda",
con rigore di Temelin, condannando la Pro Sesto ai play-out,
dove Sala si salverà superando l'Ivrea.
HOUSTON,
ABBIAMO UN PROBLEMA !!
Sarà
il satellite, saranno le telecamere, sarà che..... Tutto
quello che si vuole, ma noi con le partite in tv, abbiamo un
problema. Un grosso problema!! In particolare con RaiSat,
proprio non andiamo d'accordo. Non abbiamo mai vinto una
partita, sulle 14 gare disputate, con lo scarso bottino di
otto perse e sei pareggiate. Ci abbiamo perso due finali di
Coppa Italia di Serie C, con Brindisi e Cesena,
giocando in casa, venendo sconfitti.
La
scorsa stagione, siamo andati in Tv, due volte. Nella prima
uscita in casa contro l'Ivrea, tutto sembrava pronto per
rompere il tabù, ma il destino ci giocò uno dei suoi
scherzi. Le telecamere ripreso il goal valido di Artico, su
colpo di testa, con Di Sarno che rinviava la palla che aveva
oltrepassato la linea bianca di almeno un metro, ma
l'arbitro non lo concesse. Nell'ultima uscita davanti al
palcoscenico di Rai Sat, abbiamo perso di misura a Pisa, con
Rossi che venne esonerato. Due stagioni fa il 23
Settembre 2005, disputammo l'anticipo TV, a Sesto, contro
gli attuali avversari dei tigrotti, anche loro a secco di
vittorie davanti i riflettori; vinsero loro.
E
si che eravamo partiti benissimo, quando la Rai per la prima
ripresa in assoluto di una partita del Campionato di Serie
B, scelse Pro Patria-Lazio, era la stagione 61-62, con netta
affermazione biancoblù per 4-1. Un pò meglio è andata con
le altre emittenti, con Sky, contro il Genoa, a Marassi, una
sconfitta, con mille polemiche ed un arbitro vergognoso che
concesse tre rigori inesistenti ai padroni di casa. Al
ritorno ci fu la fantastica affermazione dei tigrotti di
GianCesare Discepoli, sul grifone, per 4-3. In questa
stagione, la Pro è già andata in diretta una volta,
davanti alle telecamere di CarpeDiem, stazione satellitare
che trasmette dalla piattaforma Sky, le partite esterne del
Foggia, con la gara che terminò in pareggio. Insomma questo
problema con RaiSat, dobbiamo proprio risolverlo, una volta
per tutte.
LA
PRO PATRIA IN TV
1961-62 Serie B
Rai
2° Canale diff. reg. Pro Patria - Lazio 4-1
1998-99
Serie C2/a
Rai
Sat Sport dir post. ore 20.45 26^, 15 Mar. 99,
Pisa - Pro Patria 2-1: 41’ Ricci (Pi), 65’ rig.
Andreotti (Pi), 68’ Centi (Pro)
2000-01
Serie C2/a
Rai
Sat Sport dir post. ore 20.45 25^ 12 Mar. 01, Alto Adige -
Pro Patria 0-0
2002-03
Finale Coppa Italia Serie C
RaiSat
Sport 22 Aprile 03 dir. ore 18.00 Pro Patria - Brindisi 0-1:
45' Puccinelli
Rai
Sat Sport 1 Maggio 03 dir. ore 16.00 Brindisi - Pro Patria
1-1: 14' Corona (B), 46' Romano (P)
2003-04
Finale Coppa Italia Serie C
RaiSat
Sport 15 Aprile 04 dir. ore 20.30 Cesena - Pro Patria 4-1:
5' e 53' Bernacci (C), 9' Piccoli (C), 24' Tramezzani
(P), 88' Ranalli (C)
RaiSat
Sport 29 Aprile 04 dir. ore 20.30 Pro Patria - Cesena 0-1:
24' Bernacci
2004-05
Serie C1/a
RaiSat
Sport dir. post. ore 20.45 12^, 29 Nov. 04, Cremonese –
Pro Patria 2-2: 29’ aut. Tabbiani (C), 66’ rig. Elia
(Pro), 74’ rig. Prisciandaro, 81’ Taddei
RaiSat
Sport dir. post. ore 20.45 24^ 21 Feb. 05 Grosseto - Pro
Patria: 1-1: 45' Bellè (G), 68' Temelin (P)
RaiSat
Sport dir. post. ore 20.45 29^ 21 Mar. 05 Pro Patria -
Mantova 0-0
RaiSat
Sport dir. ant. ore 20.45 30^ 1 Apr. 05 Pro Patria -
Cremonese 0-1: 31' Prisciandaro
2005-06
Serie C1/a
RaiSat
Sport dir. ant. ore 20.45 5^ 23 Set. 05, Pro Sesto - Pro
Patria 1-0: 8' Ruffini
Sky
Calcio c210 dir. ore 14.30 8^ 16 Ott. 05, Genoa – Pro
Patria 2-0: 48’ rig. Grabbi, 51’ rig. Rimoldi
Sky
Calcio c210 dir.
ore 14.30 24^ 5 Mar. 06, Pro Patria - Genoa 4-3: 5'
rig. Grabbi (G), 16' Citterio (Pro), 22' Trezzi (Pro), 26'
aut. Perfetti (G), 31' Tramezzani (Pro), 62' Temelin (Pro),
87' aut. Citterio (G)
RaiSat
Sport dir. ore 15.00 32^ 23 Apr. 06 Salernitana - Pro
Patria 3-0: 2' aut. Franchini, 40' Vastola, 52' Di Vicino
2006-07
Serie C1/a
Rai
Sat Sport dir. ore 20.45, 5^ 23 Set. 05 Pro Patria -
Ivrea 0-0
RaiSat
Sport dir. ore 20.45, 15^ 11 Dic. 06 Pisa - Pro Patria 1-0:
73' Ciotola
2007-08
Serie C1/a
Carpe diem canale sat. 932 SKY dir. ore 15.00 Pro Patria -
Foggia 0-0
I
PRECEDENTI
PALMARES: Pro Patria 12 Campionati in Serie A
/ 1 Coppa delle Alpi - Pro Sesto nessuno
1935-36
Serie C/b
4^
13 Ott. 35; Pro Patria - Falck Sesto San Giovanni 1-0: 35'
Zandali
19^ 16 Feb. 36; Falck Sesto San Giovanni - Pro Patria 5-1: 3
Biraghi (FSS), Canavesi (FSS), Belloni (FSS), aut. Bacchi
(Pro)
Coppa Italia
25 Sett. 35 1° turno, Falck S.S. Giovanni - Pro Patria 2-1
1936-37 Serie C/b
2^ 20 Set. 36, Falck Sesto S. Giovanni - Pro Patria 3-1:
8’ Schaefer (F), 48’ Tremolada (P), 63’ e 85’
Biassoni (F)
17^ 24 Gen. 37, Pro Patria - Falck Sesto S. Giovanni 2-1:
18’ Ceriani (P), 52’ Biraghi (F), 87’ Magugliani (P)
1937-38 Serie C/b
15^ 23 Gen. 38 Falck S. S. Giovanni - Pro Patria 0-2: 13’
e 30’ Severi
30^ 8 Mag. 38 Pro Patria - Falck S. S. Giovanni 2-0: 11’
Maino, Severi
1945-46 Serie B-C
10^ 16 Dic. 45, Pro Sesto - Pro Patria 0-0
21^ 21 Mar. 45, Pro Patria - Pro Sesto 2-0
1946-47 Serie B/a
16^ 1 Gen. 47, Pro Patria - Pro Sesto 2-1
37^ 1 Giu. 47, Pro Sesto - Pro Patria 0-0
1973-74 Serie D/b
2 Nov. 73 Pro Patria - Pro Sesto 1-0
Pro Sesto - Pro Patria 1-0
1974-75 Serie D/b
Pro Patria - Pro Sesto 2-0
Pro Sesto - Pro Patria 1-1
1974-75 Coppa Italia Serie C/ Gir
4
Pro Sesto - Pro Patria 2-3
Pro Patria - Pro Sesto 1-2
Qual. Pro Sesto per miglior diff. reti
1987-88
Serie C2/b
16^ 9 Gen. 88, Pro Sesto - Pro Patria 6-1: 22' e 78'
Discanni (PS), 27' Pescatori (PS), 34' Conte, 58' Mandotti
(PS), 89' Marino (Pro), 90' Pelucchi (PS)
33^ 29 Mag. 88, Pro Patria - Pro Sesto 1-1
1996-97 Serie C2/a
17^ 12 Dic. 97, Pro Patria - Pro Sesto 0-2
34^ 18 Mag. 98, Pro Sesto - Pro Patria 0-0
PLAYOFF semifinale
1 Giu. 97, Pro Sesto - Pro Patria 0-1: 40' Brizzi
8 Giu. 97, Pro Patria - Pro Sesto 0-2: 35' aut. Brambilla
(PS), 43' Brocchi (PS)
1997-98 Serie C2/a
12^ 29 Nov. 97, Pro Sesto - Pro Patria 0-0
29^ 11 Apr. 98, Pro Patria - Pro Sesto 2-0
1998-99 Serie C2/a
12^ 29 Nov. 98, Pro Sesto - Pro Patria 4-3
29^ 11 Apr. 99, Pro Patria - Pro Sesto 2-1
1999-00 Serie C2/a
3^ 19 Set. 98, Pro Sesto - Pro Patria 1-2
20^ 16 Gen. 99, Pro Patria - Pro Sesto 2-0
2000-01 Serie C2/a
13^ 3 Dic. 00, Pro Sesto - Pro Patria 0-1
30^ 14 Apr. 01, Pro Patria - Pro Sesto 0-0
2001-02 Serie C2/a
16^ 16 Dic. 01, Pro Sesto - Pro Patria 0-0
33^ 28 Apr. 02, Pro Patria - Pro Sesto 2-2
2005-06 Serie C1/a
5^ 23 Set. 05 anticipo RaiSat sport, Pro Sesto - Pro Patria
1-0: 8' Ruffini
22^ 5 Feb. 06, Pro Patria - Pro Sesto: rinviata per campo
ghiacciato
Recupero 15 Feb. 06 Pro Patria - Pro Sesto 2-0: 16' Temelin,
90' Marino
2006-07
Serie C1/a
16^
17 Dic. 06, Pro Patria - Pro Sesto 2-0: 60' Rosso, 91'
Marino
33^ 28 Apr. 07, Pro Patria - Pro Sesto 0-1: 24' rig. Temelin
Coppa Italia Serie C
Pro Patria - Pro Sesto 1-1: 22' Temelin (PP), 85' Lambrughi
LA TIFOSERIA
La
particolarità della realtà biancoazzurra è la
collocazione 'fissa', a prescindere dalla categoria, degli
incontro casalinghi: a Sesto si gioca sempre e comunque il
sabato, proprio per scongiurare la simultaneità con le
partite del Milan e dell'Inter, tenendo presente che ormai
Sesto San Giovanni è da considerarsi parte integrante della
cintura metropolitana di Milano. In virtù di questa
'scomoda' vicinanza, il tifo non ha mai contato su altre
cifre ed il tifo organizzato, così come il fenomeno ultras,
si sono sviluppati in ritardo rispetto al panorama
nazionale.
Per
favorire l'afflusso di spettatori, da anni la dirigenza
locale, promuove il settore di curva con un abbonamento di
17 Euro a stagione, un euro a partita, in alcune occasioni
importanti, come per l'incontro con la Pro Patria della
scorsa stagione, ci fu anche la promozione per il settore
distinti a 2 Euro. In questo campionato sono stati
distribuiti 1.000 biglietti gratuiti ai genitori che
vogliono accompagnare i figli al "Breda".
Il
primo vero gruppo organizzato è quello del Pro Sesto Club,
datato 1984, mentre per vedere una parvenza di ultras
bisogna attendere la stagione 1987-88, con la Pro Sesto
militante ancora in Interregionale, quando grazie anche al
buon andamento della squadra un primo gruppo di tifosi prese
ad incitare la formazione sestese dietro gli striscioni
Rebels e Lions.
Con
la promozione in C2, avvenuta l'anno successivo, i gradoni
dello stadio Breda si riempirono ancora di più:
accanto a Rebels e Lions comparvero SestoSconvolta, Skizzati,
Vecchia Guardia e altri gruppi che ebbero però vita
breve.
Nel
1990-91 il presidente Peduzzi fece costruire la curva Nord,
attuale casa madre degli ultras locali. Intanto da una
frangia dei Rebels nacque il gruppo a tutt'oggi più
conosciuto nel panorama ultras sestese, ovvero i Viking, ai
quali di lì a poco si affiancò la Legione. Sempre in
quella stagione da ricordare l'esodo di oltre 2.000 tifosi
per lo spareggio per non retrocedere, sul campo neutro di
Piacenza, contro il Casale.
Nella
stagione 1991-92, la Pro Sesto, ormai in serie C1, fece
registrare quello che resiste ancora come il record
d'incassi con circa 4.000 paganti più gli abbonati, per un
totale di oltre 6.000 spettatori nella storica vittoria per
3-0 nel derby contro il Monza. Da una frangia dei Viking
intanto nacque la Brigata; nella stagione 1992-93 la Pro
Sesto restò nelle zone alte della C1 sfiorando la serie B,
in curva Nord si videro in azione due nuovi gruppi: gli Acid
Group ed i Warriors.
L'anno
successivo, sull'onda dell'entusiasmo per uno dei più bei
campionati di sempre della Pro Sesto, videro la luce anche
l'Armata (durò solo due mesi per le numerosissime diffide
dopo gli scontri con il Mantova), i Bulldogs e il Gruppo
Anti-Monza, unica entità che dalla sua nascita ha sempre e
comunque seguito la squadra, senza mai 'bucare' una partita.
Stagione
mediocre sul campo e sugli spalti nel corso dell'annata
1994-95: molti gruppi scomparvero, con un tentativo di tifo
impostato sul modello anglosassone. Quello che era il Gruppo
Anti-Monza divenne Hobbit Sesto e, quelli che erano i
Bulldogs divennero i Kaos.
La
stagione 95-96 fu l'inizio del tracollo della squadra e
della Nord: tutti i gruppi si sciolsero (tranne gli Hobbit
Sesto, che però si spostarono in gradinata). Il 23 dicembre
1995 venne indetta una riunione a cui presero parte alcuni
rappresentanti di vari gruppi (Viking, Kaos, Rebels, Hobbit)
per decidere il futuro della curva. Di lì a poco però i
risultati della squadra fecero svuotare ancora di più la
gradinata. Dopo i play out la Pro Sesto, con a fianco ormai
pochi irriducibili sostenitori, retrocesse in C2.
Nel
corso del torneo successivo ritornò (seppure solo in alcune
partite) lo striscione dei Viking. Comparve anche l'insegna
Ultras, che però non rappresentava un gruppo vero e
proprio. Quell'anno, stagione 96-97, la Pro Sesto arrivò ai
play off, contro la Pro Patria, con i tifosi bustocchi che
occuparono completamente la curva di casa, gran parte della
tribuna e dei distinti.
Bustocchi a Sesto nei play off 1996-97
Nella
semifinale di ritorno a Busto furono circa 250 le presenze
dei sestesi, con il presidente Peduzzi, che pagò di tasca
propria tutti i biglietti. Nella finale poi persa, contro il
Lecco, sul neutro di Monza, i tifosi biancoazzurri al
seguito furono circa 2.000 anche qui con l'aiuto sostanzioso
del Presidente, contro gli oltre 5.000 venuti da Lecco.
Da
allora la curva è sempre stata semi-vuota fino a metà
della stagione 98-99, quando un gruppo di nuove leve, con il
fondamentale aiuto di altri ragazzi già presenti in curva,
fondarono gli Ultras Pro Sesto 1999, che fino ad oggi ha
retto le redini del tifo biancoceleste.
Nel torneo che ha segnato il ritorno in C1 dei sestesi, ha
rifatto la sua comparsa sulla scena del tifo lo striscione
dei Viking, che peraltro lo scorso 25 giugno 2005, hanno
organizzato un raduno ultras per le tifoserie di C, nel
corso del quale si sono affrontati gli ormai noti temi del
caro prezzi, della tv a pagamento e della repressione.
Da
due stagioni a questa parte stagione la tifoseria sestese può
contare su prezzi veramente popolari, con un abbonamento a
17 Euro valido per tutte le partite del campionato in curva
e 34 Euro per i distinti. Nel campionato 2005-06 punta
massima di presenze, per l'incontro contro il Genoa, con
circa 4.000 unità, con però oltre 1.200 rossoblù al
seguito. Per una media presenze che anche in questa stagione
si mantiene sulle 1.400 unità a partita, ma con un buon
apporto delle tifoserie ospiti. Nel 2006 il Pro Sesto Club,
che ha la sede all'interno dello stadio "Breda",
è stato intitolato ad Eugenio "Cicci" Costa,
storico membro della Pro Sesto, per circa sessantanni.
Unico
gemellaggio attivo quello con gli ultras dell'ex Leffe,
mantenutosi anche dopo la fusione con l'Albinese, mentre
esistono buoni rapporti con viareggini, saronnesi, massesi,
pistoiesi, legnanesi e alessandrini.
Rapporti
tesi con quella monzese, unitamente a quella mantovana,
cremasca e novarese, un pò di rivalità con tutte le altre
lombarde.
Pro Patria - Pro Sesto 98-99
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