LA NOSTRA PROSSIMA AVVERSARIA

 

Associazione Sportiva Pizzighettone, srl 1963


Stadio Comunale via A. De Gasperi 2, Pizzighettone (Cr)
Dimensioni (105 x 67 ) - Capienza 2.500 spettatori
Divisa sociale: maglia azzurra, pantaloncini blù, calzettoni azzurri con bordo blù
 
Abbonamenti 175 – Pizzighettone 6.850  abitanti, Tot prov. di Cremona 335.000

 
 
ORGANIGRAMMA SOCIETARIO
 
Presidente: Giangerolamo Bernocchi
Direttore Generale: Cesare Fogliazza
Dir. Sport. e Team manager: Erminio Favalli
Direttore Org: Corrado Bocca
Segretaria: Anna Maria Micheli
Addetto stampa: Alessandro Bettinoni
Resp. Sett. Giov: Ennio Vanelli
Allenatore: Roberto Venturato
All. in 2^ e prep. atl.: Prof. Angelo Bozzetti
All. portieri: Prof. Walter Cadenazzi
 


IL CALCIOMERCATO

ARRIVI: Padelli (p86-Sampdoria), Nossa (d84-Vicenza via Inter), Quadri (d84-Montichiari via Inter), Fietta (c84-Treviso), Polonini (c84-Cremonese), Ferrario (d85-Inter p), Campolonghi (a75) e Polonini (c84-Cremonese), Nodali (a84-Vicenza), Perticone (d86-Cesena via Milan)
PARTENZE: Fermi (c84-Milan fp), Pascali (c81-Carpenedolo), Arcari (p78-Pro Patria), Gay (a75-Pontedera), Nossa (d84-Acireale)


 
LA ROSA 2005-06
 
PORTIERI: Dessena (86), Gualina (85), Padelli (85)
DIFENSORI: Colicchio (77), Guglieri (84), Lambrughi (78), Lolaico (82), Perticone (86), Porrini (68), Rizzi (81)
CENTROCAMPISTI: Cigardi (84), Deinite (83), Fietta (84), Fumasoli (84), Parmesani (77), Polonini (84) Quadri (83), Steffenoni (83), Tacchinardi II° (82),
ATTACCANTI: Campolonghi (75), Chianese (84), Coralli (83), Nodari (83), Piccolo (85)

 
 

GLI ULTIMI CINQUE CAMPIONATI

2000-01 Serie D/b 7° posto - All. M. Bracchi

2001-02 Serie D/d 7° posto - All. M. Bracchi

2002-03 Serie D/a 1° posto PROMOSSO in C2 - All. M. Bracchi / Venturato

2003-04 Serie C2/a 5° posto, eliminato in semifinale play-off dalla Cremonese - All. Venturato

2004-05 Serie C2/a 3° posto, supera in finale la Valenzana, PROMOSSO in C1 - All Venturato

 

IL CAMMINO 2005-06

1^  Genoa – Pizzighettone 0-0

2^  Pizzighettone – Pro Sesto 1-0: 32’ Deinite

3^  Pizzighettone – Giulianova 1-2: Coralli 30' (P), Memmo 54' (G), Palladini 87' (G)

4^  Novara – Pizzighettone 1-1: 10' Rubino (N), 23' Coralli (P)

5^  Pizzighettone- Fermana 0-0

 

PRO PATRIA – PIZZIGHETTONE

Sarà stata l’acqua dell’Adda, o saranno state le virtù miracolose del Pan del Re, che da quelle parti “fabbricano” ancora con la ricetta giusta di una volta, o forse l’antica anima di uno storico borgo, piazzaforte militare di Carlo VI, pensato e costruito per incutere rispetto e trasmettere terrore ai nemici. Nessuno può dirlo. Ma una cosa è certa: sulla promozione in C1 della squadra di calcio di questo angolo orgoglioso e fiero di pianura lombarda qualcosa dell’anima guerriera e nobilmente contadina delle origini, sicuramente ha pesato.
Si scrive Pizzighettone, provincia di Cremona, neanche 7 mila abitanti ed uno stadio senza nome ufficiale, ma con uno dei tappeti erbosi più belli d’Italia. Ma si pronuncia: promozione nel calcio che conta, l'ennesima ottenuta nelle ultime stagioni, la seconda in tre anni, con alla guida un tecnico, Roberto Venturato, che di mestiere fa il promotore finanziario e, che è finito sulla panchina della prima squadra (lui che come tecnico, è nato nelle giovanili della società) il giorno che l’allenatore titolare, l'ex biancoblù Marino Bracchi, fu colpito da infarto nel corso dell’ultima amichevole prima dell’inizio del campionato. Quinto alla fine della stagione regolare due campionati fa, primo di C2, e subito fuori da ogni prospettiva di promozione, eliminato al primo turno di play off dalla Cremonese, la scorsa annata sportiva il Pizzighettone, o meglio il “Pice”, come lo chiamano affettuosamente i tifosi, troncando per risparmiare fiato l’antico nome "Piceleon", è terminato secondo d’un soffio dietro la Pro Sesto. Così per cogliere il frutto proibito di un trionfo che in pochi avevano annunciato, ha fatto fuori nei playoff prima il Sassuolo poi la temutissima Valenzana di Omodeo.
Dopo l’ingresso nel calcio dei grandi, di cenerentole divenute regine o dame di corte come Albinoleffe, Cittadella ed Alzano (per non parlare di sua maestà il Chievo, che comunque non è, geograficamente, così lontano), nulla è considerato impossibile, per una società molto solida, che oltre ad un presidente può contare su un cda di altri 7 soci. Tra i pilastri del sodalizio Cesare Fogliazza, energico e competentissimo direttore generale dei neopromossi, che opera in stretta collaborazione con la moglie Anna Maria che a Pizzighettone, tutti conoscono come “la comandante” ed Erminio Favalli, d.s. e team manager degli azzurri e storico braccio destro di Luzzara, ai tempi della Cremonese in A e B; l'esempio da seguire è proprio quello dei grigiorossi, dei tempi d'oro e non per niente tale Gianluca Vialli, cominciò proprio nelle giovanili del "Pice". E proprio con la vicina Cremonese, si cerca di lavorare in sinergia sui giovani.
Con il passaggio in C1, ci sono stati problemi con lo stadio, che super fondo erboso a parte, non è omologabile per la C1, disponendo solo di tribune per 2.500 spettatori in luogo dei 4 mila richiesti e per il quale è stata concessa una deroga.
In ambito di calcio mercato, si registra la riconferma della coppia di difensori centrali composta da Porrini (ex Atalanta, Juve, Glasgow Rangers e Padova) e Colicchio. Con loro, l’attaccante Parmesani (Pice purosangue) ed il mediano Tacchinardi, fratello dell'ex juventino.
Partiti  il portiere Arcari alla Pro, il bomber Gay (Pontedera, Serie D) ed il centrocampista Pascali, a Carpenedolo per fare la C2 con un contratto, da categoria decisamente superiore.
Tra gli arrivi, in attacco si registra quello di Matteo Campolonghi (75), vero e proprio uomo d'area, dotato di grande fisico, con alle spalle esperienze a Como, Reggiana e Cremonese. Al posto di Arcari, dalla Samp è arrivato Padelli, che ha disputato i mondiali under 20.
Per il resto si è cercato di trattenere i giovani gioiellini mandati in prestito dai grossi club, integrandoli con altri arrivi dalle formazioni Primavera come Deinite e Quadri  con l’Inter, Coralli (Empoli), Chianese (Piacenza), Piccolo e Perticone (Milan), Fumasoli (Juve) e Nodari (Vicenza). Oltre al ritorno di Polonini dalla Cremonese e l'arrivo dell'interessante Cigardi dal Como, entrambi classe 84.
La squadra di Venturato ha finora raccolto 6 punti, frutto di 1 vittoria (in casa contro la Pro Sesto) e 3 pareggi, di cui 2 esterni contro squadre non certo facili come Genoa e Novara, mentre in casa ha già perso un incontro contro il Gilianova e pareggiato con la Fermana.
Il "Pice", per l'incontro contro la Pro, dovrà fare a meno, quasi certamente di Quadri (frattura allo zigomo), Tacchinardi e Camplonghi, usciti malconci dall'ultimo match contro la Fermana, oltre che dell'esperto difensore centrale Porrini. Una formazione quindi giovanissima che avrà in campo probabilmente solo tre giocatori nati negli anni 70' ovvero Parmesani e Colicchio (77) e Lambrughi (78).
Una squadra che a grandi linee allo "Speroni" scenderà incampo con un modulo 4-4-2, con il ventenne Padelli, tra i pali, Fumasoli e Lambrughi esterni, il capitano Colicchio con Rizzi coppia di difensori centrali. Con Porrini sempre in dubbio.
Centrocampo che dovrà tenere conto delle assenze forzate di Tacchinardi e Quadri, sarà schierato con Deinite, Cigardi, Fietta e Coralli, nel ruolo di rifinitore/trequartista. In attacco se non dovesse recuperare Campolonghi, in campo il duo Parmesani e Nodari, quest'ultimo la scorsa stagione alla Lucchese.
Una squadra che è ben organizzata ed affiatata, con molti uomini che giocano insieme da anni sempre sotto la stessa guida di Venturato, che quindi non ha avuto problemi di amalgama e che a tratti gioca anche a memoria con manovre di pregevole fattura.
Nell'ultimo incontro, contro la Fermana in casa, ha sofferto non poco, con il portiere Padelli, che ad un certo punto ha abbassato la saracinesca, negando la vittoria ai marchigiani. Con gli azzurri apparsi particolarmente "vuoti" e scarichi, mentre solo una settimana prima a Novara avevano sciorinato una bella prestazione, così come al "Delle Alpi", contro il Genoa.
Pizzighettone, che gioca, coprendo bene sugli esterni, ma non riesce a tenere alto il ritmo e fatica nel gestire la palla, ed in avanti è una squadra manovriera e scattante, ma con poca esperienza e forza fisica.
Fuori casa ha segnato 1 rete, con Coralli a Novara e subito sempre contro i piemontesi l'unica rete. In totale sono 3 quelle realizzate, così come quelle subite.
 

GLI EX  

Praticamente nulli i contatti tra le due squadre, ma nell’ultimo calcio mercato in maglia biancoblù è arrivato Michele Arcari, che ha condiviso fino allo scorso giugno la cavalcata del “Pice” fino alla C1. L’attuale portiere dei tigrotti, tra l’altro è nativo di Annico, paese della provincia cremonese e, con i grigiorossi ha iniziato la sua carriera, giocando anche in Serie B, nella stagione 98-99, collezionando 11 presenze. Con il Pizzighettone, invece è stato uno dei pilastri della scalata fino alla C1, giocando per 3 stagioni, vincendo 2 campionati, collezionando 95 presenze e subendo 74 reti.                                                                                                                            Una parte della storia recente del Pizzighettone è legata a Marino Bracchi, centrocampista di quantità della Pro, nella stagione 76-77, con 24 gettoni di presenza. Bracchi, è stato per diverse stagioni allenatore del “Pice”, in Eccellenza e Serie D, dovendo poi abbandonare la panchina, perché colpito da infarto, poco prima di un’amichevole, all’inizio della stagione 2002-03. Un attacco di cuore, che lo portò a grave rischio della vita. Attualmente è sempre vicino alla squadra cremasca, anche se non figura ufficialmente nei quadri.

 

LA STORIA

La squadra della cittadina sulle rive dell'Adda nasce nel 1919, col nome di U.S. Pizzighettone.
Inizialmente partecipa ad amichevoli di carattere provinciale sia con società regolarmente affiliate alla FIGC. che con squadre iscritte all'U.L.I.C. (Unione Libera Italiana del Calcio) e con quelle per così dire indipendenti.
Le prime partecipazioni sono per lo più a tornei in ambito UILC, e i confronti erano per lo più con squadre cremonesi, lodigiane, piacentine e dell'alto parmense . Dal 1928-29 s'iscrive al Comitato Cremonese dell'U.L.I.C., quando il comitato stesso, istituisce il girone per le squadre minori della Provincia di Cremona. Và ricordato che l' U.L.I.C. svolgeva attività esclusivamente giovanile con limite di età per i giocatori iscritti che andava da un minimo di 14 ad un massimo di 21 anni.
Il Pizzighettone, viene iscritto al campionato di 2^ categoria. Vince il girone e le finali, divenendo Campione Cremonese della medesima categoria, conseguendo il passaggio alla 1^ Cat. venendo ammesso alle finali Regionali dove però viene eliminata da una squadra milanese.
Rimane in 1^Cat. fino alla stagione 31-32, quando, al termine del campionato, i soci del club decidono di iscriversi al campionato regionale del Direttorio, II^ Zona Lombardia, passando così dai campionati prettamente giovanili dell'ULIC, alla FIGC, partendo dal punto più basso la 3^ divisione. Nel 32-33 fino al 37, rimane praticamente inattiva, in quanto i giovani intorno ai 20anni furono chiamati alla ferma obbligatoria, per la Guerra di Etiopia.
Si re-iscrive al Campionato della Sezione Propaganda nel 1937 (ex ULIC), ma senza fortuna, e rimane ancora inattiva fina al 1940.
Riprende l'attività nella stagione, 1940-1941, partecipando al campionato di 2^ Cat. a girone unico Rimane ancora inattiva dal 1941 al 1945.
Con il termine della 2^ guerra mondiale si riaffilia al Comitato di Cremona. con la nuova denominazione di U.S. Pizzighettonese, e nel 45-46, partecipa al campionato di 1^ Cat. piazzandosi al 2° posto.
Nel 1946-1947, iscrive due squadre giovanili in 1^ e 2^ Cat. S'iscrive quindi al Campionato Regionale partendo dalla Prima Divisione.
Quindi dal 47-48 alla stagione 51-52, partecipa al Campionato di Prima Div. Il campionato 51-52, segna la prima storica promozione, per la società, con il passaggio alla Promozione Regionale (una sorta di attuale Serie D). Categoria dove rimedia sempre piazzamenti a metà classifica.
Al termine della stagione 56-57, dopo una salvezza sofferta, la società rinuncia di partecipare al campionato successivo, venendo così radiata dai ruoli federali. Sulle ceneri della U.S. Pizzighettonese, nasce un'altra società, l'U.S. Regonese, che partecipa ai campionati provinciali di 3^ categoria.
Società che rimane l'unica espressione del calcio cittadino, fino alla stagione 63-64, quando viene fondata l'A.S. Pizzighettone, che partecipa al campionato di 3^ Cat.
Al termine dell'annata 1965-1966, il sodalizio scala già un gradino, infatti il 2° posto conquistato consente di essere ripescati in 2^ categoria.
Rimane in questo torneo, fino al campionato 70-71, quando vince il proprio girone e passa così in 1^ Cat.
Una sola stagione di assestamento, poi il salto in Promozione, nel 72-73, ma è un fuoco di paglia, infatti il club cremasco, balla una sola stagione, per ritornare subito in 1^ Categoria.
Dal 1974 fino al 1988, partecipa ininterrottamente ai campionati di 1^ Cat., prestando sempre molta attenzione al florido settore giovanile, che nel biennio 78-79, vede spuntare tra le proprie fila il talento di Gianluca Vialli, che incomincIa a dare i primi calci ufficiali, nella categoria Giovanissimi, con la maglia azzurra del "Pice".
La prima sqadra del Pizzighettone intanto conclude al primo posto nel 1988-89, il campionato di 1^ Cat. venendo promossa in Promozione. Altro salto in avanti un paio di stagioni dopo, nel 90-91, con la riforma dei campionati passa nella neo-nata Eccellenza, dove ottiene piazzamenti di medio-alta classifica. Categoria dove trova "derby", con le vicine, FrassatiCodogno, Casalese, Casalpusterlengo, Soresina, Fortitudo Fidenza, Trevigliese, Suzzara, Gandinese, Lonato e Rezzato.
Annata 94-95, conclude tra i primi posti nel proprio girone di Eccellenza, ma perde poi gli spareggi per la promozione, venendo comunque ammessa all'Interregionale CND.
Nel Campionato Nazionale Dilettanti resiste però una sola stagione, retrocedendo subito in Eccellenza.
Nel 1996-97, con il ritorno in Eccellenza, sulla panchina del "Pice", arriva l'ex centrocampista biancoblù, della seconda metà degli anni 70, Marino Bracchi. Contestualmente a questa retrocessione, nasce il ciclo vincente che porterà il Pizzighettone fino alla C1.
Con Bracchi alla guida tecnica i rivierarschi dell'Adda, cercano insistentemente, il ritorno in CND, sfiorandolo in più occasioni. Il salto arriva nel 98-99, sempre con Bracchi in panchina.
Nel 1999-00 da neo-promossa, ottiene una buona salvezza nel girone B, del CND, in un raggruppamento con Legnano, Pavia, Sant'Angelo, Casale, Fanfulla, Valenzana e Voghera. Mettendo in evidenza il bomber Raffale Giglio, che in 34 incontri realizza 19 reti, ed anche Raimondi con 8 centri. Nella stessa stagione oltre a Giglio, anche Tassi e Vaccari riescono a disputare tutte le 34 partite.
2000-01, Serie D Gir. B, 7° posto, sempre con Marino Bracchi, come allenatore, dopo Giglio, è la volta del marocchino Miftah, mettersi in evidenza con 16 reti. Giocatore che passerà poi al Brescello, Reggiana e Como.
2001-02, Serie D, Gir. D, ancora 7° posto, con Bracchi, che comincia ad avere i primi gravi problemi di salute, ma rimane in panchina. Il bomber della squadra è Ghillani con 13 centri.
2002-03, Serie D, 1° posto che consegna la prima storica promozione in C2. Ad inizio stagione parte in panchina Marino Bracchi, che poi per i gravi problemi al cuore è costretto a cedere subito il timone a Roberto Venturato. Il "Pice", vince un lungo duello contro il Palazzolo, che alla fine sopravanzerà di 4 lunghezze, dopo un girone di andata chiuso in posizione medio basse, di classifica ed grazie anche alla penalizzazione di 12 punti al Rodengo Saiano, per illecito sportivo. In squadra troviamo già, alcuni giocatori dell'attuale rosa come Tacchinardi II°, Parmesani, Polonini ed il capitano Colicchio. In porta l'attuale portiere della Pro, Arcari che disputa 31 partite, mentre in attacco giostra il bomber-pittore Curti, che centra 20 volte la porta avversaria, ben supportato dall'ex di Novara e Voghera Gay, che si ferma a 15.
2003-04, Serie C2/a, con Venturato confermato alla guida tecnica, da neopromossa centra subito il playoff con un ottimo 5° posto, affrontando anche lo storico derby con la Cremonese. Il “Pice” viene poi eliminato in semifinale play-off, proprio dai grigiorossi di Roselli, che verranno poi promossi.
2004-05 Serie C2/a, sempre con Venturato arriva la storica promozione in C1, arrivata con il 3° posto, che consegna al Pizzighettone i play-off, superando in finale la Valenzana. Una vittoria, che vede attivi molti dei protagonisti della cavalcata dalla Serie D, a cui si aggiunge l'esperto Porrini, reduce oltre che dalle esperienze con la Juventus e quelle d'oltre manica, da Alessandria e Padova. Un'affermazione figlia di un girone di ritorno coi fiocchi: imbattuti in casa, e lavata abbondantemente l’onta del 4-0 interno subito da Montichiari all’andata, i rivieraschi hanno superato nella semifinale il Sassuolo vincendo fuori e pareggiando in casa, chiuso i conti nella gara di ritorno con la Valenzana, dopo esseri imposti in Piemonte per 2-0, in un match finito 2-2, in uno stadio per la prima volta gremito e festante, con il centravanti Matteo Gay (livornese, buddista e autore di 14 reti) che si era quasi sfasciato una mano colpendo il palo della porta in piena trance agonistica.
 

IL TIFO

Pizzighettone è un turrito borgo di piccole dimensioni sulla sponda sinistra dell'Adda, nella bassa pianura padana. La squadra di calcio fondata nel 1919 ed ha sempre militato in categorie dilettantistiche regionali e provinciali.
Le ridotte dimensioni della cittadina e la vicinanza del capoluogo Cremona, con una squadra che ha storicamente sempre contato nel mosaico calcistico italiano, hanno ovviamente reso difficile la consolidazione e la crescita del tifo nella borgata del cremonese. Questo fino al 1994 quando, per mano di un manipolo di volenterosi ragazzi e con la squadra appena ammessa nel
Campionato Nazionale Dilettanti, vide la luce il piccolo gruppo dei Bad Boys. La composizione dello stesso rimase tale anche negli anni successivi, caratterizzati da campionati altalenanti tra il massimo campionato dilettantistico e l'Eccellenza.                                                                                 La svolta avvenne nella stagione 2002/2003, con la storica promozione in C2 della compagine biancoazzurra. Il salto nei professionisti animò il paese e portò nuova linfa e nuovi elementi al gruppo che, allargandosi, decise di adottare la denominazione di Ultras Pice.
L'anno successivo si aggiunsero altri due gruppi: l' Onda d' Urto e la Sezione Regona Alcolica, i cui componenti provenivano dall'omonima frazione.
E' storia recente la vittoria dello scorso campionato ed il salto nell'odierno campionato di C1. Tale cambio di categoria non ha influito sulla composizione della piccola curva di Pizzighettone, bensì sul numero, leggermente cresciuto e di tutto rispetto se rapportato alle dimensioni del
paese. Gli Ultras Pice sono un gruppo molto unito e basato su due valori fondamentali: la forte amicizia tra gli elementi e la comune voglia di divertirsi, tenendo alta la bandiera del proprio paese.
La loro linea è totalmente apolitica e non incline ad alcuna forma di violenza. Non hanno alcun gemellaggio al proprio attivo ma solo alcune amicizie personali, instaurate con  determinate tifoserie incontrate nell'arco degli scorsi campionati. Nessuna rivalità particolare, nemmeno con
i vicini cremonesi, con i quali anzi da sempre corrono rapporti di buon vicinato e di stima reciproca.