LA CRONACA DELLA PARTITA

Solbiate Arno  9 agosto 2003  ore 17.00

PRO PATRIA - SOLBIATESE  3 - 0

Amichevole

 

PRO PATRIA 1° T.: Di Sarno, Dato, Imburgia, Carbone, Gilardengo, Zaffaroni, Corti, Boscolo, Romairone, Trezzi, Kalu

 

PRO PATRIA 2° T: Capelletti, Dato (Serrao), Imburgia, Vecchio, Gilardengo, Zaffaroni, Corti, Ferrari, Karasavvidis, Trezzi (Piovanelli), Porfido 

 

A riposo: Annoni, Arioli, Mariani, Mariotti, Morante e  Salvalaggio

Marcatori: 32’ Zaffaroni, 56’ Porfido, 72’ Karasavvidis

 

Ancora caldo asfissiante per la seconda amichevole in 48ore dei tigrotti. Sul terreno di Solbiate Arno, la Pro mostra decisamente qualcosa in più rispetto a Taino nonostante i duri allenamenti del periodo, i continui cambi di modulo, la ricerca delle posizioni giuste e diversi giocatori tenuti a riposo. La differenza di due categoria non si è però vista al di là del punteggio con gli uomini di Cotta, sfiorando più volte il meritato goal, nonostante le assenze importanti, come l’ex biancoblù Buzzetti, a riposo forzato con il gesso alla gamba destra per una frattura al piede, il legnanese Landonio e l’ex tigrotto Lupi entrato nella ripresa. Ma con buone possono contare su un impianto di gioco ben delineato con giocatori di valore come Marsich e Ranoia. 

Sugli scudi vanno i giovani prodotti del rinato vivaio biancoblù, come il centrale Gilardengo che si è ben destreggiato, i centrocampisti Vecchio, Serrao e Ferrari, ed Ike Kalu che fresco della convocazione con la nazionale maggiore nigeriana, mette in mostra alcuni numeri d’alta scuola, sfiorando il goal in più occasioni e venendo sempre cercato dai compagni, oltre al solito Boscolo già in forma campionato. Buone cose nella ripresa anche da Imburgia in fase di spinta, mentre denota problemi in fasi puramente difensiva; Piovanelli nella seconda frazione è entrato sul terreno di gioco ed ha fatto vedere di avere una buona visione di gioco ed un buon lancio, dando più ordine alla squadra. Porfido si è ben destreggiato, nel ruolo a lui congeniale di punta d’appoggio, mettendo ottime palle sui piedi dei compagni, i quali però non hanno saputo capitalizzare le occasioni; ha siglato una rete, e sfiorata una seconda pochi minuti dopo.

Nella prima frazione di gioco, il caldo si è decisamente fatto sentire, condizionando il ritmo di gioco che è sempre rimasto giustamente basso.

Muraro ripropone il classico 4-4-2 con in linea da destra Dato, Gilardengo, Zaffaroni ed Imburgia, a centrocampo Corti, Carbone, Boscolo e Trezzi, in avanti Romairone e Kalu. Nei primi dieci minuti di gioco è la Solbiatese di Cotta a farsi vedere ed a pungere con l’ex triestino Marsich, poi la Pro prese le giuste misure tra i reparti ha preso a farsi vedere, con due numeri di alta scuola di Kalu, il primo rubando palla a centrocampo ed innestando Trezzi. Il secondo quando il nigeriano, ricevuta palla sul vertice destro dell’area, ha puntato l’uomo, lasciando sul posto con una finta di corpo, poi saltando un secondo sullo scatto, andando al tiro in diagonale con il portiere nerazzurro che mandava in angolo.

La rete del vantaggio biancoblù arriva sul classico schema della stagione appena conclusa; Trezzi in serpentina, viene steso al limite dell’area, leggermente defilato sulla sinistra dalla lunetta, calcio di punizione, botta secca di Zaffaroni dai venti metri e palla in rete con probabile deviazione di Romairone.

Nel secondo tempo girandola di sostituzioni, con la coppia d’attacco formata da Porfido e Karasavvidis, con Corti che portato in posizione più arretrata, ha potuto mettere in mostra tutte le sue doti di corridore, rendendosi pericoloso in avanti con serpentine secche che prendevano d’infilata la difesa di casa.

Come nel caso del raddoppio quando, ha saltato un paio di avversari, si è portato in area andando al tiro secco ribattuto dal portiere, la palla è arrivata nei pressi di Porfido che in girata ha poi messo in fondo al sacco, venendo poi complimentato da tutti i compagni di squadra.

Passano solo cinque minuti e potrebbe mettere a segno la doppietta personale, sempre su azione di Corti dalla destra con cross al centro, ma il colpo di testa, rimbalza sulla spalla di un difensore a portiere battuto con la palla che termina in angolo.

Il terzo goal è del ex nazionale greco Theo Karasavvidis, che in contropiede solitario, brucia la difesa nerazzurra ed una volta in area con una bella finta di gambe, confonde il portiere per poi piazzare la palla a fil di palo.

 

  

 

     

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