LA CRONACA DELLA PARTITA

Cesena  11 gennaio 2004  ore 14,30

4  CESENA - PRO PATRIA  1

           Campionato Italiano serie C1 - Diciottesima giornata 

CESENA: Indiveri, Ambrogioni, Groppi (67’ Rea), Confalone, Peccarisi, Tedoldi,   Pestrin (77’ De Feudis), Bernacci, Piccoli (67’ Biserni), Cavalli, Bocchini

In panchina: Vecchini, Tricoli,  Ceccarelli, Pozzi - All. Castori

PRO PATRIA: Di Sarno, Annoni (46’Dato), Imburgia, Vecchio, Salvalaggio, Zaffaroni, Corti, Carbone (37’ Porfido), Belluomini (68’ Morante), Trezzi, Kalù

In panchina: Capelletti, Perfetti, Cattaneo, Karasavvidis – All. P. Sala

Arbitro: Benedetti di Viterbo (Vanoni – Zuliani)

Marcatori: 17’e 34’rig. Cavalli, 20’ Kalu (Pro), 23’ Pestrin, 39’rig. Bernacci

Ammoniti: Ambrogioni, Rea (C), Salvalaggio, Imburgia e Vecchio (Pro)

NOTE: Giornata di sole, ma temperatura nella norma per la stagione.

Spettatori 3.700 circa (1464 abbonati) 50 circa da Busto Arsizio

Verso la fine del primo tempo i tifosi bustocchi hanno abbandonato il loro settore in segno di protesta, buttando i biglietti d’ingresso sul terreno di gioco. Intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma nel settore ospite.

 

LA CRONACA DELLA PARTITA:

La Pro rimedia in Romagna una pesantissima ed umiliante sconfitta: non si perdeva 4-1 fuori casa, da tempo immemorabile, forse l’ultima sconfitta con un tale divario risale alla retrocessione in Eccellenza, per cui campionato 1991-92; l’ultima volta che in C1, si sono subite quattro reti al passivo (Fano e Treviso), poi si è irrimediabilmente retrocessi in C2, stagione 82-83, cattivo e pessimo precedente.

Forse questo è il punto più basso, nella gestione Vender; ma in questa stagione, il punto basso, è stato già purtroppo e mestamente toccato più volte e non si vede ancora la fine della sofferenza biancoblù, inanellando a Cesena la 10 sconfitta stagionale su 18 gare.

Gli uomini di Castori hanno così inflitto alla derelitta, ma soprattutto modestissima Pro, una sonora sconfitta in una gara che praticamente si è giocata e decisa nella sola prima frazione di gioco. Una sconfitta, che viene da lontano (leggi campagna acquisti estiva) e che ha i suoi padri ben precisi, ovvero gli altezzosi e supponenti, magari un “tantinello” incapaci dirigenti, ma si chiamiamoli così, biancoblù!!! 

Una Pro, arruffona, sconclusionata, senza collegamenti tra i reparti, decisamente inconsistente, alla pari di un inerme fuscello spazzato via dal gelido vento di Tramontana; almeno con Muraro queste figuracce si evitavano e si arrivava qualche volta anche …ad impensierire l’avversario.

A limitata e parziale discolpa, ma che siano ben chiari questi due termini, limiti e parziale, il fatto di non poter contare ancora sull’apporto di Tramezzani, Piovanelli e Perfetti, con Boscolo squalificato, ma schierando dal primo minuto di gioco il neo-arrivato attaccante Belluomini. Per quest’ultimo difficile dare un giudizio, di certo non può essere ovviamente da solo, la panacea di tutti i mali.

Per il resto, una squadra tecnicamente triste, molto modesta, inesistente, con i soliti limiti,  cui si sono aggiunti pacchiani e macroscopici errori in difesa ed il solito evanescente attacco, illuminato solo dai guizzi di Kalù, ancora una volta, decisamente il migliore in campo, con …. Di Sarno che in un paio di occasioni ha evitato un passivo peggiore.

Una squadra senza un briciolo di personalità, con giocatori che sono “micini” impauriti e non certo “Tigrotti”, pronti a dare il tutto per tutto e non mollare mai.

Una squadra, la Pro, che non è altro che l’esatto specchio della propria dirigenza……

Il Cesena, al suo secondo appuntamento consecutivo, dopo il pareggio dell’Epifania contro il Padova, si presenta recuperando ben quattro titolari, Peccarisi, Piccoli, Bocchini e Confalone, con Castori che schiera la squadra secondo il suo classico 4-4-2, mandando in panchina il talento Pozzi, al suo posto l’airone Bernacci.

Patrizio Sala, un ex che da questi parti ha speso gli ultimi anni della sua carriera di calciatore, manda in campo, usando un’iperbole, “la miglior squadra possibile”, tenendo conto anche di Dato, in panchina perché debilitato dall’influenza che lo aveva colpito in settimana. Schiera così la difesa con Annoni a destra, Imburgia a sinistra, Zaffarono e Salvataggio al centro, centrocampo con Corti (80), Carbone (36 anni a Marzo) e Vecchio neo ventenne; Trezzi nel ruolo che preferisce di trequartista, con Belluomini in avanti, il diciannovenne Kalù, libero di svariare per il fronte d’attacco.   

Cesena in campo, con la classica maglia bianconera, Pro con la tenuta da trasferta, completo nero con intarsi laterali  biancoblù.

Nelle prime battute di gioco, si ha una leggera supremazia territoriale dei padroni di casa, che però non affondano i colpi, mentre è la Pro, la prima a farsi vedere in avanti al 6’, con una bell'incursione di Corti, sulla destra che  prima di entrare in area, nonostante il duro contrasto di Amborgioni, riesce a servire Belluomini in mezzo, ma al momento del tiro è contrato. Corti rimane poi intontito a terra per il tackle duro del romagnolo, ma si riprende prontamente.

12’ Pro ancora in avanti, Corti va in pressing sul Bocchini e riesce a rubare palla, serve subito, Kalù che da dentro l’area manda di poco sopra la traversa

La risposta cesenate arrivata subito, con un’azione, in area di rigore biancoblù, palla sui piedi di Piccoli, che si attarda a tirare, con la difesa bustocca che sbroglia.

I bianconeri prendono da questo momento a spingere sull'acceleratore, e pochi minuti dopo passano in vantaggio, grazie ad uno svarione difensivo della Pro.

Infatti, al 17’ Zaffaroni commette un errore in fase di disimpegno, i centrocampisti romagnoli recuperano palla, servendo prontamente Cavalli, tutto solo in mezzo all’area, libero di battere l’incolpevole Di Sarno.

Il pareggio della Pro arriva immediatamente, al 20’, con il solito “Ike Kalù show”. Azione personale e velocissima sull’out sinistro del giovanissimo nigeriano, due cesenati saltati di prepotenza e rapidità, entra in area e da posizione impossibile, quasi dalla linea di fondo, inventa un tiro a pallonetto che supera Indivieri, con la sfera che si adagia poi in fondo al sacco. Gran goal, fotocopia di quello contro il Lumezzane.

Passano solo 120 secondi e Pro nuovamente sotto, al 22’  Bernacci tira in porta, Di Sarno si oppone ottimamente, ma nessun difensore bustocco riesce a spazzare l’area, irrompe Pestrin, abilissimo nello sfruttare l’ennesima indecisione difensiva biancoblù e manda in fondo al sacco per il 2-1. Il goal dell’immediato ritrovato vantaggio, taglia le gambe della già pur fragilissima povera Pro e nel contempo spiana la strada ai padroni di casa, che dilagano da ogni parte del campo.

32’ Cavalli, ancora una volta tutto solo in area, manda fuori da buona posizione, credendosi forse in fuori gioco.

I bianconeri  chiudono definitivamente l'incontro con due rigori, nell’arco di brevissimo tempo.

Il primo al 35’, per un fallo netto di Corti da dietro su Cavalli in area. Lo stesso Cavalli s’incarica del tiro, che realizza.

I secondo pochi minuti dopo al 39’; questa volta è Vecchio, che commette un netto fallo di mani in area. Bernacci và sul dischetto e realizza.

Nell’intervallo tra i due penalties, Sala manda in campo Porfido per Angelo Carbone.

42’ Grande intervento di Di Sarno, che evita a Bernacci, in azione di contropiede, la soddisfazione della doppietta, e fortunatamente evita al punteggio di assumere le dimensioni di una vera e propria disfatta. La partita in pratica si conclude qui, mentre nel settore occupato dagli irriducibili e ancora una volta amaramente delusi tifosi della Pro, scoppia la contestazione verso giocatori e dirigenza. Esattamente come un anno fa, nello stesso stadio.

Ad inizio ripresa, altro cambio per la Pro, in campo Dato per Annoni.

Al  48’ Trezzi in ottima progressione supera Bocchini e Peccarisi, da dentro l’area scocca un tiro che colpisce l’esterno del palo a portiere battuto.

Ma per il Cesena, è tutto davvero troppo facile, controlla e risolve la pratica “Pro”, senza battere ciglio e senza essere minimamente impensieriti, se non da qualche isolato spunto dal solo e solito ottimo Ike Kalu.

Il tutto mentre i tifosi del Cesena sono in festa; organizzano una bella sciarpata, per tutta l’ampiezza della loro curva, sulle note di “Romagna mia”. Almeno al povero Peppino Mancini avrebbero, mitigato l’amarezza…..

Il Cesena, non infierisce e risparmia le forze in vista di impegni decisamente più tosti, di questa scarsa Pro Patria 2003-04.

Ma al 61’, potrebbe scappare il quinto goals bianconero, grazie ad un altro mezzo pasticcio difensivo della Pro nella propria area, con Bernacci che non riesce, o non vuole, a mandare in rete.

Barlume di vita biancoblù al 75’, quando Trezzi  mette in mezzo, pescando Vecchio, che dal dischetto del rigore manda di poco sopra la traversa.

Concludiamo, quest'ennesima tappa stagionale della nostra Via Crucis 2003-04, riportando le sacrosante parole, espresse da Giovanni Toia, nella radiocronaca: “…una squadra che si porta dietro i soliti errori fatti in estate, cui non si pone ostinatamente rimedio. E’ solo da irresponsabili, credere che un giocatore come Belluomini, alla sua prima esperienza in C1, possa da solo risolvere i problemi della squadra…”

 

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