Manca

S
0
0
g
0
0
h
0
0
m
0
0
s
0
0

al prossimo turno

PRO PATRIA

VIRTUS VERONA

  • Classifica
  • Mantova 79
    Padova 73
    L.R. Vicenza 65
    Triestina 63
    Atalanta U23 55
    Legnago Salus 54
    Giana Erminio 50
    Trento 48
    Lumezzane 47
    Pro Vercelli 47
    PRO PATRIA 46
    Renate 45
    AlbinoLeffe 44
    Virtus Verona 44
    ArzignanoChiampo 43
    Pergolettese 41
    Novara 39
    Fiorenzuola 37
    Pro Sesto 32
    Alessandria (-3) 19

PRO PATRIA - NOVARA 2-2

 

PRO PATRIA: Perilli, Guglielmotti, Panizzi, Lamorte (25’ pt Zaro), Anderson, Taino, Romeo (27’ st Terrani), Ulizio (18’ st Bovi), Serafini, Giorno, Baclet.

A disposizione: Zanier, Casantini, Bianciardi, Cannoni - All. Luis Oliveira

 

NOVARA: Tozzo, Martinelli, Bergamelli (25’ st Gustavo), Garofalo, Miglietta (38' st Faragò), Freddi, Garufo, Pesce, Evacuo, Corazza, Gonzalez (1’ st Manconi).

A disposizione: Montipò, Vicari, Beye, Barlocco - All. Domenico Toscano

 

Arbitro: Pasquale Boggi di Salerno (Margini e Scarpa)

 

Marcatori: 3’ e 45’ Baclet (Pro), 16’ pt Corazza (N), 29’ rig. Evacuo

 

NOTE: giornata variabile, terreno in discrete condizioni. Spettatori 1500 circa (464 abbonati), in tribuna diversi addetti ai lavori. Gli ex tigrotti Cavigioli, Ramella e l'ex vicepresidente biancoblù Zaro. Al 25' del primo tempo il difensore biancoblù Lamorte, ha lasciato il campo per lussazione alla spalla destra.

 

Ammoniti: Guglielmotti, Anderson, Terrani e Serafini (Pro); Pesce (N)

Angoli: 1-3

Recupero: 8 (2+6)

 

 

 

Una Pro da libro “Cuore” riesce nell'impresa di impattare contro la corazzata Novara, costruita per vincere a mani basse il campionato. Il tutto grazie alla più classica e velenosa doppietta dell'ex Alain Baclet, arrivato in prestito proprio dai piemontesi, schierato per la prima volta da titolare.

Una gara che si presentava praticamente chiusa da ogni pronostico, interpretata al meglio da Oliveira ed i suoi ragazzi, giocata con grinta e tantissimo cuore, letteralmente gettato oltre l'ostacolo, anche contro lo scadente ed irritante arbitraggio del Sig. Boggi da Salerno e la sfortuna che ha colpito il difensore biancoblù Fabio Lamorte, costretto a lasciare il campo per infortunio alla spalla dopo 25 minuti di gioco.

Pro già oggettivamente debole di suo, a cui si aggiungono una serie di infortunati come Botturi, D'Errico, Candido, Arati. Oliveira si attrezza con quello che ha e modifica il modulo delle ultime giornate, passando ad un canonico 4-4-2 che permette di coprire meglio il campo in orizzontale e in verticale. Squadra schierata con Perilli (95) tra i pali, difesa da destra a sinistra con Guglielmotti, Lamorte, Anderson ed il rispolverato Panizzi. A centrocampo torna a disposizione Giorno dopo la squalifica, affiancato da Ulizio con esterni Taino e Romeo; in avanti la coppia Serafini e Baclet. Per sette ragazzi nati dal 93 al 95 ed uno nel 91, una formazione di base che rende ben oltre 40 anni agli avversari.

Piemontesi privi del difensore Ludi e del regista Buzzegoli, schierati da mister Toscano con un 3-4-3, che vede Tozzo in porta (92), tra i pali, poi una serie di giocatori tutti con carriera tra A e B, negli ultimi dieci campionati. Difesa con Martinelli, Bergamelli e Freddi. Centrocampo affidato a Miglietta con Pesce, sugli esterni Garufo e Garofalo, in avanti il trio Gonzalez, Corazza ed Evacuo in avanti.

Ad accogliere i tifosi d'oltre Ticino, lo striscione “Bentornati!!”.

 

Pro in campo con la maglia classica, ospiti con tenuta nera con numeri arancio flou; impressiona la differenza di prestanza fisica tra le due squadre. Al via “tigrottini” subito al tiro con Giorno, palla che termina alta. Due minuti dopo arriva il vantaggio biancoblù. Disastro della difesa piemontese su un rilancio dalle retrovie bustocche, Freddi e Martinelli si scontrano sulla palla alta ormai innocua, bravo Baclet a crederci e batte Tozzo con un destro secco. Un gol a freddo che rimane indigesto per gli ospiti che non trovano il ritmo partita, nonostante la notevole differenza tecnica, facendo fatica a manovrare, con una difesa che soffre le ripartenze. Al 9' tentativo di Serafini, con palla che termina sul fondo. Attorno al decimo minuto Baclet, viene tacchettizzato più volte dai difensori novaresi, senza che l'arbitro intervenga.

Al 16’ arriva il pari. Erroraccio di Ulizio a centrocampo che da il via alla manovra ospite, palla a Corazza che non trova opposizione nella difesa biancoblù ed infila Perilli in diagonale. Novaresi che provano a dare una sgasata, ma sembrano sempre ingolfati. Punizione di Garufo messa in angolo da Perilli, dalla bandierina mischia in area, quindi Corazza in spaccata manda alto. Come da classico, la “sfiga” ci vede benissimo e su un contrasto aereo Lamorte cade male e si fa male ad una spalla, dovendo lasciare il campo, al suo posto entra Zaro (94), che abbassa ulteriormente l'età media dei “tigrottini”. Al 28’ difesa biancoblù incerta, Evacuo s'intrufola ma è spalle alla porta, Perilli riesce ad anticiparlo, ma l'esperto attaccante si lascia andare a terra. Boggi tra lo stupore generale indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta lo stesso attaccante che realizza, ma l'arbitro fa ripetere. Freddissimo Evacuo dal dischetto, risegna mandando la palla nel sette dove Perilli non può arrivare.

Ospiti in vantaggio e convinti ormai di avere la partita in mano, dato anche l'inconsistenza dell'acerba Pro Patria. Uniche occasioni da segnalare un tiro alto di Gonzalez ed un colpo di testa di Evacuo. In una sortita in avanti la Pro, trova il pari al 45’; cross dalla sinistra di Panizzi, difesa novarese nuovamente in bambola, Bergamelli salta fuori tempo, Tozzo rimane a metà strada e Baclet trova il guizzo giusto per mandare di testa sotto la traversa. Si va al riposo sul 2-2

 

Il Novara, lascia negli spogliatoi un evanescente Gonzalez, inserendo Manconi, con l'intenzione di cercare subito il terzo gol, ma a parte qualche giocata di Corazza, l'imberbe difesa bustocca regge, pur ballando un po'.

Con il passare dei minuti gli ospiti sembrano sempre di più una corazzata in uno stagno, con difficoltà di manovra e circolazione della palla, con gli uomini di Oliveira che rimangono quasi tutti dietro la linea della palla, molto attenti a chiudere ogni spazio. Al minuto 18' Oliveira opera il secondo cambio, inserendo Bovi per l'incerto Ulizio. Applausi a scena aperta per Baclet che tiene impegnata la difesa piemontese andando deciso a recuperare il pallone e poi ripartire. 24’ si ripresenta il Novara con una combinazione Pesce-Corazza-Evacuo, il tiro a botta sicura del bomber ospite viene respinto d'istinto con i pugni da Perilli. 26' Taino con grinta recupera palla a centrocampo e si getta in campo aperto, venendo steso senza tanti complimenti da Martinelli. Ci si aspetta il giallo per il difensore ospite, ma Boggi non vede, come in precedenza non aveva visto altri falli su Serafini e Baclet.... Oliveira tenta il colpo gobbo inserendo Terrani per Romeo.

 

Baclet in azione

 

29’ Fallo sulla trequarti ai danni di Serafini, posizione defilata, botta a scendere di Baclet che si perde di un soffio sulla traversa. A dieci dalla fine doppia conclusione di Pesce dal limite con palla che esce a lato. Il lentissimo e compassato Novara prova a portarsi in avanti ed al 40' Corazza con un tiro a girare manda di poco a lato. Risposta (pallida) della Pro con Terrani, palla alta. Ultimi minuti di sofferenza per la Pro, con l'arbitro che non fischia un solo fallo a favore dei tigrottini, invertendo anche clamorosamente alcune rimesse laterali, trovando il modo di ammonire Terrani e Serafini, concedendo anche sei minuti di recupero. Minuti in cui Perilli salva due volte il risultato, prima su tiro-cross di Corazza, poi su colpo di testa sottomisura di Gustavo dove trova un grande riflesso alzando la manona salvifica. Quindi è Anderson ad immolarsi su una girata di Evacuo. Serafini colpito alla testa rimane a terra dolorante e l'arbitro fa continuare, salvo poi tornare sui suoi passi. All'ultimo minuto palla lunga, sbuca in area la testa di Faragò, che non riesce ad imprimere forza, palla che termina tra le mani di Perilli. Per la Pro un pari che sa di vittoria.