- IPOTESI
C
- Dal
certificato dei carichi pendenti risulta che avete commesso un reato allo
stadio ma questo reato non c’entra niente con la violenza negli stadi (ad
esempio, avete rubato un caffè al bibitaro, o siete entrati con un abbonamento
falso) e comunque avete intuito che stanno cercando di diffidarvi per questo.
In tal caso, questo è il fac-simile di memoria che dovete mandare
immediatamente alla Questura (e che può servire anche come traccia per l’eventuale
ricorso al T.A.R. se vi mandano comunque la diffida):
-
- QUESTURA
DI xxx
MEMORIA EX ART.
10 L. 07.08.1990 n. 241
- Il
sottoscritto xxx, nato a xxx il xxx ed ivi res.te in via xxx in relazione
al procedimento amministrativo intrapreso nei suoi confronti volto ad ottenere
l’emissione dell’ordinanza del divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono
competizioni agonistiche e della successiva ordinanza di fotosegnalamento
ex art. 4 T.U.L.P.S., già intervenuto in data ................. (mettere
la data della prima lettera che avete inviato) nel procedimento ai sensi
dell’art. 9 L. 241/90, osserva quanto segue:
Il sottoscritto, da informazioni assunte presso i competenti organi giudiziari,
risulta essere stato denunciato alla Autorità Giudiziaria solo per avere
rubato un caffè al venditore di bibite all’interno dello Stadio xxx in data
.........
Non risulta alcun altro tipo di pendenza relativa ad episodi quali
quelli previsti dall’art. 6 L. 13.12.1989 n. 401 e successive modifiche.
Per tale ragione non può essere comminato nei confronti del sottoscritto
il provvedimento di D.A.S.P.O. giacché (se si fa riferimento alla denuncia
sopra menzionata) allora si esula dalla fattispecie di cui all’art. 6 della
citata legge, che prevede come la c.d. “diffida” possa essere comminata
solo “nei confronti delle persone che risultano denunciate o condannate
per uno dei reati di cui all’art. 4, primo e secondo comma, ovvero per aver
preso parte attiva a episodi di violenza in occasione o a causa di manifestazioni
sportive, o che nelle medesime circostanze abbiano incitato, inneggiato
o indotto alla violenza”
-
- E
NON E’ CERTO QUESTO IL CASO!
-
- Per
tale ragione, qualora il responsabile del procedimento amministrativo dovesse
emettere il provvedimento in esame (oltre a proporre immediato ricorso al
T.A.R.) non si mancherà di segnalare il tutto alla competente Autorità Giudiziaria,
giacché si verserebbe nell’ipotesi di cui all’art. 323 c.p., essendo di palmare
evidenza, dalla sola lettura dell’art. 6 L. 13.12.1989 n. 401 e successive
modifiche CHE LA FATTISPECIE NON PUO' RIENTRARE NEL CASO IN ESAME.
Fatta salva, naturalmente, la possibilità di richiedere il risarcimento dei
danni a codesto Ufficio così come sancito da recente autorevole giurisprudenza.
Per tali ragioni, il sottoscritto xxx INSISTE
-
- a)
ai sensi dell’ art. 10,
lett. a) della L. 241/90, di poter visionare immediatamente gli atti che riguardano
il procedimento intrapreso a suo carico ed in particolare la denuncia che
sarebbe stata presentata nei suoi confronti con i crismi di cui all’art. 6
L. 13.12.1989 n. 401 e successive modifiche;
b)
di conoscere l’oggetto del procedimento, non essendo sufficiente la generica
indicazione da Voi apposta, precludendo ciò il diritto alla difesa tutelato
dall’art. 24 Cost.
c)
di conoscere
il nominativo del responsabile del procedimento amministrativo.
-
- CHIEDE
nel merito, in via principale, che non venga emesso il provvedimento di divieto
di accesso ai luoghi ove si svolgono le competizioni agonistiche per l’assoluta
carenza dei presupposti di legge;
in via estremamente subordinata, che (nella denegata ipotesi di emissione
del citato provvedimento) non venga imposto l’obbligo della firma presso il
Commissariato di Zona.
-
- firmato
xxx
-
-
Dopo
di ciò dovete attendere: o il procedimento amministrativo di DASPO viene
archiviato o vi arriva comunque la diffida e in tal caso dovete fare ricorso
al T.A.R. con istanza di sospensiva sulla base dei motivi sopra riportati.
-